IL FORUM DELLE ONG PER LA PACE IN MEDIORIENTE



22/09/2008   ore 13.58 
Cooperazione 
CONCLUSO A PISA IL FORUM DELLE ONG PER LA PACE IN MEDIORIENTE/ GLI INTERVENTI DI MORGANTINI TOSCHI CACCIAGUERRA E MARTINI 
PISA\ aise\ - Si è concluso a Pisa il Forum delle Ong per la pace in Medioriente, dove per due giorni si sono ritrovati i rappresentanti di 50 Ong palestinesi e di 50 Ong israeliane per lavorare sui temi della pace. Insieme a loro c’erano anche i rappresentanti di altrettante Ong italiane ed europee
Nella giornata conclusiva, sabato 20 settembre, sono intervenuti il vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, l’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi, il direttore della cooperazione decentrata del Ministero degli esteri, Stefano Cacciaguerra, e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
"Il Parlamento Europeo crede nella diplomazia. – ha affermato la Morgantini - In questo ambito l’iniziativa della Regione Toscana è fondamentale. Anche il Parlamento Europeo ha adottato iniziative simili, facendo incontrare giovani palestinesi, giovani israeliani, giovani europei". "Dobbiamo dare valore a questi popoli – ha continuato – e in questo ambito il lavoro della Toscana è straordinario, perché non solo costruisce relazioni ma anche progetti. Esiste un’asimmetria fra i due popoli, uno dei quali è sotto occupazione militare, mentre l’altro continua a costruire insediamenti. L’unica strada per la salvezza di Israele è quella della pace che si sta percorrendo anche qui".
La Morgantini ha inoltre ribadito la sua "totale sintonia con la risoluzione del Parlamento Ue che chiede la liberazione dei 370 ragazzi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane". Infine ha dichiarato di essere contraria agli aiuti "a pioggia" da parte della Ue e ha ribadito la sua convinzione che "un’azione non incisiva dell’Europa in questa area, come in altre zone dove ci viene richiesto di intervenire, in realtà rende più debole quella parte della popolazione che vuole la pace".
Il Forum di Pisa è stato definito dell’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi un "momento accreditato di confronto per individuare percorsi costruttivi per giungere alla pace tra il popolo israeliano e quello palestinese".
"La Regione Toscana – ha evidenziato - può affermare con orgoglio di non essere più una sede occasionale di incontro, ma, anche grazie alle politiche di cooperazione portate avanti, il riferimento di un lavoro costante tra i rappresentanti dei due popoli che mirano con più forza alla pace tra loro e più fanno pressione sui rispettivi governi. Un ruolo riconosciuto sia dal governo Prodi che da quello attuale, attraverso l’impegno del ministro per gli affari esteri Franco Frattini".
Dell’apprezzamento del ministro è stato portavoce il direttore della cooperazione decentrata del Mae, Stefano Cacciaguerra. Nel suo messaggio Frattini conferma l’impegno italiano per interventi di cooperazione a sostegno dei territori palestinesi e l’interesse per l’azione degli enti territoriali, al cui contributo il Ministero guarda con attenzione per il contributo portato alla politica estera del nostro Paese.
L’assessore Toschi ha infine sottolineato la presenza quest’anno di testimonianze da altre aree di crisi (Sudafrica, Irlanda, Darfur), che hanno confermato la possibilità di individuare soluzioni pacifiche attraverso un forte confronto.
Per il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, intervenuto sabato pomeriggio "la pace è possibile. Non solo: la pace è l’unica opzione possibile per israeliani e palestinesi. Una pace che deve essere fatta da e per i due popoli e per la quale l’elemento cruciale è la ricostruzione di un clima di fiducia reciproca".
Martini ha ringraziato i partecipanti al Forum, i rappresentanti del Ministero degli Esteri e la vicepresidente Morgantini, ma soprattutto ha espresso un caloroso ringraziamento a Saman Koury e Ron Pundak, i due capidelegazione, con i quali – ha detto: "abbiamo lavorato molto per far nascere questa esperienza".
Il presidente Martini ha ricordato l’impegno della Toscana in tutto il mondo con progetti di cooperazione per l’affermazione e il rispetto dei diritti, per l’impegno nel creare condizioni di riconciliazione e pace fra i popoli.
"È il risultato – ha sostenuto – di un impegno di oltre 30 anni di attività della Regione, degli Enti locali e di tutto il tessuto sociale della Toscana, fatto di associazioni, di volontariato, di Ong, di Università e di scuole, di banche e imprese, di istituzioni religiose, di cittadini. L’obiettivo è di instaurare rapporti duraturi e di crescita reciproca con le comunità. Rapporti che non siano soltanto economici, ma anche sociali e politici, capaci di favorire la crescita e il consolidamento democratico delle istituzioni e che rafforzino, passo dopo passo, il cammino per la pace. Un cammino che percorriamo insieme a tanti altri, come i rappresentanti delle 150 Ong presenti qui oggi che hanno dato vita, l’anno scorso, ad una Alleanza per la pace, che ha le sue radici nella società civile e che vuole costruire la pace per vie nuove".
La Regione Toscana, come ribadito da Martini, ritiene prioritaria l’area del Medio Oriente, insieme ai Balcani e al Magreb. Solo in Medio oriente vengono investiti 2,5 milioni euro di risorse regionali in progetti di cooperazione. Fra i principali progetti che riguardano il Medio Oriente il presidente ha ricordato "Saving Children", che ha permesso finora di curare in ospedali israeliani oltre 5.000 bambini palestinesi malati o feriti a causa della guerra e che non si potevano altrimenti curare. Il progetto, partito nel 2003, è stato più volte indicato come esempio di cooperazione in grado di gettare le basi per la riconciliazione e la pace dai leader di Israele e Palestina. Tra gli altri hanno citato Saving Children il presidente di Israele Simon Peres e il ministro della sanità palestinese, Fathy Abu Moghil. Un altro dei progetti sui quali il Martini ha richiamato l’attenzione è Med Cooperation, svolto in collaborazione con le istituzioni
 locali israeliane e palestinesi, e che punta allo sviluppo economico e alla valorizzazione delle risorse del territorio della Palestina.
"L’attività di cooperazione della Toscana per la pace nel Mediterraneo e in Medio Oriente – ha detto infine Martini – mira a rafforzare il dialogo con i Governi locali e la società civile, lavorando insieme a progetti dal basso nel nome della concretezza e della rapidità di azione".
Noi dobbiamo fare sì che questo lavoro e questi progetti – ha concluso – che sono stati messi a punto vadano avanti celermente e che presto le popolazioni interessate possano sentirne i benefici". (ai

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