Dei diritti del Fanciullo






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A tutela dell'integrità psichica del Fanciullo
    e per una generale evoluzione sociale
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Diciannove anni fa l'ONU approvava la CONVENZIONE dei DIRITTI dell'INFANZIA.
Due anni più tardi l'Italia ratificava con legge tale convenzione.

Ora il prossimo passo da compiere è quello di integrarvi il diritto alla:

PROTEZIONE dei MINORI dal PLAGIO SUPERSTIZIOSO.


Noi umani nella nostra prima età ci troviamo in una condizione di straordinaria ma acritica sensibilità intellettuale. Quegli adulti che sono devoti alla superstizione elevata a sistema culturale religioso approfittano di questa totale plasmabilità dei minori per perpetuare il loro stesso irragionevole acculturamento. Una volta subito tale imprinting, l'essere umano, pur crescendo, conserva indelebilmente gli errati fondamenti che gli sono stati inculcati in età spesso preadolescenziale e questi, inevitabilmente, andranno ad inficiare ogni sua scelta, a detrimento e con sofferenza propria e pure collettiva, nel caso si fosse giunti ad occupare posti di responsabilità sociale.

E' chiaro che necessita urgente e consistente intervento a protezione dei minori dal plagio superstizioso. Com'è chiaro ch'è necessario sviluppare una cultura che dìa spazio al genuino sentimento religioso che puro nasce spontaneo in ogni essere umano ed a quella universale etica perennemente a disposizione di ognuno perché accessibile tramite l'osservazione diretta della realtà.


In questi giorni, a sessant'anni dalla DICHIARAZIONE UNIVERSALE dei DIRITTI UMANI, appare ridicolo ed insieme tragico l'equivoco nato intorno ad una mai chiarita libertà religiosa. Infatti, se la libera espressione di un genuino e puro sentimento religioso, di profonda unione con i propri simili e con la realtà tutta, è, manco a doverlo dire, cosa eccezionalmente buona, da lodare in ogni modo, noi umani potendo costituire una vera, forte ed unita comunità ed interagire efficacemente con quanto ci circonda solo grazie ad esso, ben altra cosa è l'espressione di dottrine e pratiche superstiziose, del tutto irragionevoli e ciònonostante pure dogmatiche, tramandate con subdoli artifici da chi per prima le ha subite.

Vediamo allora che tanto la Convenzione dei Diritti dell'Infanzia quanto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani vanno riconsiderate in modo che i minori siano protetti dall'abuso psicologico insito nel plagio superstizioso. Da tutto ciò che è evidente essere null'altro che la perpetuazione di una arcaica cultura che ci fuorvìa dai giusti oggetti d'attenzione rivelandosi inadeguata a farci vivere bene i nostri tempi e ponendoci pure spesso gli uni contro gli altri.


L'Italia, Paese che così tanto ha contribuito alla diffusione della superstizione ed all'ottenebramento delle menti nel mondo intero, tale che oggi posto libero da essa quasi più non v'è, ha il dovere di mutare per prima il suo indirizzo, fornendo così un esempio di valore anche agli altri Paesi. E questo sarà tra i migliori modi di fare Cooperazione allo Sviluppo, perché l'esempio di sviluppo che si andrà a fornire sarà quello di un BUON SVILUPPO, non certo di uno captivo!


Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonia
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