Fwd: [edscuola] Denunciamoli !



E' una vergogna!
Dobbiamo reagire!!!
Giuliano

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Marino Bocchi <marino.bocchi at tin.it>
Date: 20 marzo 2009 17.26
Oggetto: [edscuola] Denunciamoli !
A: edscuola at yahoogroups.com
Cc: GeS-genitoriescuola at yahoogroups.com


Mi e' arrivata questa mail, che inoltro. Adesso ci chiedono anche di
denunciare i nostri alunni, se hanno la sfortuna di essere figli di
nessuno, cioe' clandestini. La logica e' aberrante ma e' implacabile.
se ho capito bene: essendo divenuta la clandestinita' un reato, il pubblico
ufficiale e' tenuto a denunciarlo, se ne viene a conoscenza.
Un caro saluto. Marino.

Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana

Dal Centro di Documentazione Laboratorio per una Educazione
Interculturale, Bologna

Cari colleghi e colleghe,

siamo di fronte all'ennesimo attacco alla scuola
dell'accoglienza e dell'inclusione.

Abbiamo appreso che nel cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" gli
insegnanti, così come i medici e in quanto pubblici ufficiali, sono
tenuti (nel "non debbono ma possono" si cela una
mistificazione) a denunciare i propri allievi/e irregolari.

Tutto il mondo della scuola sa che dal 1994 una Circolare
Ministeriale prevedeva l'obbligo scolastico per tutti i minori
presenti sul territorio italiano, ribadendo il concetto che il
diritto all'istruzione e il benessere psicofisico del minore (in
quanto minore) è sempre anteposto a qualsivoglia considerazione
di carattere giuridico (status della famiglia). Siamo convinti che la
richiesta rivolta agli insegnanti lede non solo il diritto
primario di ogni bambino/a, ragazzo/a, all'istruzione ma è fortemente
lesiva della dignità dei docenti, della loro professionalità e del
loro ruolo educativo.

Da ultimo, possiamo ricordare che, se è la sicurezza che sta a
cuore ai nostri concittadini prima dell'uguaglianza sostanziale dei
diritti umani, famiglie allontanate dai servizi sociali e
sanitari e bambini esclusi dalle scuole, nell'inevitabile
degrado che ne consegue, costituiscono per la società un potenziale
rischio, una sorta di bomba ad orologeria della cui
deflagrazione tutti pagheremo le conseguenze.

L'invito è quello di cercare una via d'uscita comune e non
escludente. Sulla scia anche di quanto hanno già risposto i medici,
il CD/LEI- Centro di Documentazione Laboratorio per un'Educazione
Interculturale del Comune di Bologna- propone agli insegnanti di
rispondere a questa ingerenza indebita attraverso tutte le
modalità possibili, iniziando da cartelli plurilingue (che faremo
tradurre in pochi giorni e che vi invieremo) da affiggere sui
portoni e negli atri delle scuole e da far arrivare alle famiglie dove
si ribadisce che:

· la scuola non denuncia

· che gli insegnanti rispondono alla loro coscienza di educatori ·
che l'obbedienza non è più una virtù (Don Milani)

Vi segnaliamo anche come modello di "cartello plurilingue"
quello predisposto da:

Medici senza frontiere, dalla Società italiana di medicina
delle migrazioni, dall'Associazione Studi giuridici
sull’immigrazione,dall'Osservatorio italiano sulla salute globale
disponibile al seguente indirizzo http://www.occhioclinico.it/cms/node/1230

Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana,
sede di Bologna
http://www.icareancora.it/

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