Permessi di Soggiorno "in nome di Dio"...



Cara Amica e Caro Amico,

 

in occasione della giornata del rifugiato, che si celebra il giorno 20 giugno, i Missionari Comboniani di Castel Volturno e l'associazione Peacelink, hanno organizzato un'iniziativa a livello nazionale di distribuzione di “permessi di soggiorno in nome di Dio” per tutti gli immigrati clandestini, in un'azione ecclesiale, non violenta e provocatoria, contro la legge Bossi-Fini, per difendere i diritti dei nuovi schiavi, contro una legge lesiva dei diritti fondamentali della persona umana ed espressione di un governo e di una società incapaci di cogliere, riconoscere e considerare la ricchezza e la risorsa umana di cui tutti gli immigrati sono portatori....

 

Laura Tussi

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PERMESSI DI SOGGIORNO, “in nome di Dio”

 

di LAURA TUSSI

 

I rifugiati e i migranti sono costretti ad abbandonare la propria casa, la propria terra e i propri cari a causa di persecuzioni individuali, per motivi di natura politica, culturale, sociale, religiosa, come guerre e massicce violazioni dei diritti umani.

Tutti i rifugiati hanno diritto a ricevere protezione dalle entità statali, che invece li minacciano e dalla mancanza di cibo, alloggio e cure mediche.

Per questo motivo, nell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e, in Italia, della Costituzione Repubblicana, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha deciso di dedicare la giornata mondiale del rifugiato al tema della protezione, come difesa del diritto d'asilo e del riparo e aiuto umanitari.

Il messaggio significativo di questa giornata vuole creare presupposti politici e umanitari per un'accoglienza reale, che serva a globalizzare i diritti nel riconoscimento del valore e del diritto della persona di cercare lavoro in Europa, attraverso l'attuazione di politiche che siano improntate sul rispetto e sulla dignità di esseri umani, unicamente colpevoli di provenire da paesi extraeuropei.

In occasione della giornata del rifugiato, che si celebra il giorno 20 giugno, i Missionari Comboniani di Castel Volturno e l'associazione Peacelink, hanno organizzato un'iniziativa a livello nazionale di distribuzione di “permessi di soggiorno in nome di Dio” per tutti gli immigrati clandestini, in un'azione ecclesiale, non violenta e provocatoria, contro la legge Bossi-Fini, per difendere i diritti dei nuovi schiavi, contro una legge lesiva dei diritti fondamentali della persona umana ed espressione di un governo e di una società incapaci di cogliere, riconoscere e considerare la ricchezza e la risorsa umana di cui tutti gli immigrati sono portatori.

In occasione di questa iniziativa si mobilitano, contro il pacchetto sicurezza, le associazioni cattoliche e non solo, i movimenti, i singoli, i missionari, le istituzioni pubbliche, gli enti locali e molte realtà impegnate nel sociale, sul terreno difficile dell'immigrazione, in prima linea nella denuncia delle scelte discriminatorie e xenofobe contro i migranti, per negare le attuali politiche sull'immigrazione, con un'azione che parta dal diritto di ogni persona ad esistere, ad essere rispettata nella sua umanità, nella ricerca di una vita democratica e libera.

I migranti hanno diritto di costruire un futuro per sé e per i propri figli.

L'entusiasmo e l’adesione per quest'iniziativa provocatoria diventa uno stimolo nel realizzare un momento di presa di posizione decisa e decisiva contro le disposizioni governative espresse nel pacchetto sicurezza, in un lavoro di ricerca e di confronto a tutti i livelli sociali, dove tutti noi, singoli, associazioni e movimenti, siamo coinvolti e impegnati collettivamente.

In una società frazionata, divisa, frammentata in una miriade di modi in cui il nome di Dio viene usato, spesso per interessi politici ed economici, questa iniziativa vuole porre l'importanza morale di un'azione in cui Dio stia dalla parte dei più deboli ed indifesi.

 

Laura Tussi

 

Allegato Rimosso