Cinque patrioti cubani antiterrosristi sequestrati nelle prigioni statunitensi



L'Avana, 22 febbraio 2006

Conferenza stampa a Roma sul caso dei Cinque

Negli storici locali dell'Associazione Italia-Cuba di Vicolo Scavolino, 61 a Roma, si è svolta la Conferenza Stampa sul tema della ingiusta prigionia dei Cinque patrioti cubani sequestrati nelle prigioni statunitensi. 

Il compagno Andrea Genovali, rappresentante della Segreteria Nazionale dell' Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e lavvocato Fabio Marcelli che su incarico della nostra Associazione ha partecipato il 14 febbraio scorso,ad Atlanta, negli USA, al dibattito orale di fronte al Plenum della Corte di Appello dell' 11° circuito di Atlanta che si è riunito per decidere se confermare o annullare la sentenza di condanna emanata dal Tribunale della Corte di Miami, hanno tenuto la conferenza .

Andrea Genovali, ha presentato Fabio Marcelli e ha illustrato brevemente ai giornalisti presenti, ai rappresentanti dell'Ambasciata di Cuba in Italia, Hugo Ramos, Consigliere Politico e Ruben Pino, Consigliere Culturale, ad Alessandra Riccio della Rivista Latino America, ai politici Bianca Braccitorsi e Bruno Steri, ai rappresentanti dei circoli di Roma e del Lazio le linee guida della nostra Associazione. 

La prima linea di azione politica, ha iniziato Genovali, è la battaglia contro il criminale blocco che da oltre quaranta anni il governo americano impone contro Cuba e la seconda è la lotta contro il terrorismo che gli USA finanziano e appoggiano contro la Rivoluzione cubana. 

La richiesta di estradizione in Italia di Posada Carriles, definito il Bin Laden dell'America Latina, organizzatore degli attentati che nel 1997 hanno ucciso il giovane imprenditore italiano Fabio Di Celmo sarebbe un atto di dignità morale e civile da parte del nostro Paese ma purtroppo siamo molto lontani da una soluzione del genere. 

Andrea Genovali ha spiegato come per il nostro governo esistono vittime del terrorismo di serie A e vittime del terrorismo di serie B. Per questo motivo come Associazione abbiamo presentato, e fatto approvare, un ODG in moltissimi comuni e province italiane per far sì che il governo italiano chieda l'estradizione in Italia per l'assassinio di Di Celmo.

Inoltre ha ricordato che la nostra Associazione auspica, che, in caso di vittoria della coalizione di centro sinistra, il nostro paese prenda parte attivamente nella battaglia contro il blocco americano contro Cuba.

Il rappresentante della Associazione Italia-Cuba ha ceduto la parola al portavoce degli Avvocati Democratici, Fabio Marcelli, che ha sottolineato come il dibattito, da parte della difesa dei 5 cubani, si sia concentrato sul principio di un "processo giusto" e su come i giurati del processo di Miami erano fortemente condizionati e minacciati dalla comunità cubana nemica di Fidel Castro, di Miami.

La decisione del gruppo (composto da 3 giudici in rappresentanza del Plenum composto da 13 giudici), dopo un'adeguata ed equilibrata discussione aveva deciso di dare ragione alla difesa dei 5 cubani ordinando l'annullamento del processo. 

Il governo degli Stati Uniti, con una prassi rarissimamente adottata, ha presentato un reclamo per cercare di ridiscutere e modificare, la decisione del gruppo dei 3 giudici d´Appello. 

Marcelli ha sottolineato che in pochissimi casi le decisioni del gruppo non sono assunte e questo dimostra come il processo contro i 5 cubani è fondamentalmente giocato su interessi politici.

Questo prolungamento dei tempi processuali porta ad 8 gli anni di detenzione preventiva dei 5 cubani, evidenziando così una violazione dei diritti umani più elementari da parte degli USA nei confronti dei Cinque Patrioti detenuti. 

Oggi, ha proseguito Marcelli, è obbligatorio scarcerare i 5, perché ci sono dei limiti di scadenza processuale e dei limiti della detenzione preventiva che nel loro caso è andata molto oltre i limiti massimi consentiti da uno stato democratico. 

Noi Avvocati Democratici abbiamo chiesto l´immediata Libertà per i 5 e abbiamo iniziato una raccolta di firme di magistrati e giuristi su questo punto.

In ogni caso si dovrà aspettare ancora circa 6 mesi per avere la decisione della corte di Atlanta sul giudizio formulato a Miami contro i cubani. La sensazione che si percepiva ad Atlanta era di una spaccatura profonda nel Plenum e la decisione che verrà assunta, qualunque essa sia, sarà a maggioranza molto risicata.

Va sottolineato il fatto che le azioni di antiterrorismo poste in essere dai Cinque Cubani sono state messe a disposizione del governo USA e del governo cubano e che oggi i Cinque pagano un gesto di lealtà verso gli Stati Uniti che, invece di collaborare con i cubani contro il terrorismo internazionale, li hanno arrestati.

Marcelli ha raccontato di aver parlato con Antonio Guerrero, uno dei 5 cubani sequestrati e di aver trovato il suo morale molto alto.

Fra i presenti ad Atlanta oltre all' Ass.ne Italia-Cuba, Avvocati Democratici e Giuristi Statunitensi, c´erano un sacerdote inglese che sta conducendo la battaglia per i Cinque nel Regno Unito, un avvocato del Foro di Berlino, un avvocato belga, un avvocato argentino, un avvocato portoricano e il presidente della Rete di Solidarietà con Cuba negli Stati Uniti.

(Fonte: Ufficio stampa Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba) 

http://www.granma.cu/italiano/2006/febrero/vier24/cinco.html

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L'Avana, 22 febbraio 2006
 
Alarcón ha invitato a una grande mobilitazione internazionale
o 12 settembre del 2006: Giornata Mondiale di Solidarietà con i Cinque

Il 12 settembre prossimo si volgerà la giornata mondiale di solidarietà per reclamare la libertà dei Cinque Combattenti antiterroristi cubani ingiustamente sequestrati nelle galere degli Stati Uniti, ha dichiarato Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento di Cuba nella giornata finale del Congresso Università 2006 ed esponendo davanti ai delegati di 70 paesi le colossali ingiustizie commesse contro  Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero y René González.

Alarcón ha proposto la data ricordando che il 12  settembre del 1998 questi Cinque uomini furono arrestati a Miami  e che così cominciò un processo kafkiano politicamente manipolato e pieno di tali arbitrarietà che qualsiasi giurato in qualsiasi paese del mondo considererebbe sufficienti per annullarlo. 

Alarcón ha ricordato il caso di Gerardo, condannato all´ergastolo per un´accusa inesistente, tanto che di fronte all´impossibilità di presentare prove, il pubblico ministero ha chiesto di modificare l´accusa di cospirazione per assassinio.  

Il 21  settembre e il 6 ottobre si compiranno 30 anni, in questo ordine, dall´assassinio dell´ex ministro degli esteri cileno, Orlando Letelier e dal sabotaggio dell´aereo civile cubano nel quale persero la vita 73 perone innocenti. 

Il governo degli Stati Uniti, come si legge nei documenti resi pubblici negli USA, provano non solo la partecipazione di Orlando Bosh e di Posada Carriles nell´attentato, ma dicono anche che il governo di Washington  era a conoscenza dell´intenzione di eseguire l´attentato e che ancora oggi questo governo protegge e offre asilo a questi assassini e non li ha mai perseguiti in tutti questi anni.  

Alarcón ha  chiamato a denunciare la vergogna dell´attuale crociata antiterrorista piena di menzogne dell´impero, a reclamare il termine delle impunità di cui godono questi criminali internazionali e ad esigere la libertà immediata per i Cinque Eroi Cubani. 

" È necessaria una mobilitazione mondiale", ha detto ed ha invitato gli educatori, gli studenti e tutti coloro che credono nel valore della conoscenza, ossia della libertà, dello spirito e della cultura a organizzare questa giornata: "Non a nome di Cuba, ma della verità e della giustizia, dei diritti e  dell´umanità"!

http://www.granma.cu/italiano/2006/febrero/mierc22/alarcon.html


Vedasi anche MIAMI 5  http://www.granma.cu/italiano/cinco.html