Fw: DIRITTI UMANI IN MESSICO: IL GOVERNO ITALIANO SI IMPEGNA



 
 
Diritti umani in Messico: risoluzione parlamentare impegna il governo italiano
 
ROMA. In data 25 luglio 2007 è stata deliberata dalla commissione Affari Esteri della Camera
la risoluzione presentata da Umberto Ranieri
che impegna il governo italiano  "a verificare, in seno al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nonché nell'ambito delle scadenze istituzionali del partenariato tra l'Unione europea e il Messico, l'evoluzione della situazione dei diritti umani e del rispetto dei principi dello Stato di diritto in Messico, anche al fine di fornire a quel Paese ogni necessario supporto in termini di cooperazione bilaterale per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini e del consolidamento delle articolazioni democratiche dello Stato e della società civile, segnalando comunque in tutti i contatti bilaterali l'esigenza che sia data piena attuazione alle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, anche in considerazione della presenza del Messico tra i paesi osservatori presso il Consiglio d'Europa."
 

Atto Camera

 

Risoluzione in Commissione 7-00253

presentata da

UMBERTO RANIERI

giovedì 19 luglio 2007 nella seduta n.192

 

 

La III Commissione,

 

premesso che:

 

Italia e Messico condividono in seno alle Nazioni Unite l'impegno prioritario per la tutela dei diritti umani, come tra l'altro dimostrato dal comune tradizionale sostegno alla campagna abolizionista della pena capitale;

 

l'accordo di partenariato tra l'Unione europea e il Messico richiama esplicitamente quale sua base il rispetto dei diritti fondamentali;

 

il Governo e il Parlamento del Messico hanno istituito nel loro ambito organismi specificamente competenti per il monitoraggio e la protezione dei diritti umani, promuovendo in particolare programmi di formazione rivolti al personale pubblico;

 

la situazione dei diritti umani in Messico è oggetto di particolare attenzione da parte delle agenzie specializzate internazionali;

 

le autorità messicane hanno, nel corso degli ultimi anni, manifestato apertura e disponibilità allo scrutinio internazionale in materia di diritti umani, accettando in particolare su base volontaria l'istituzione nel proprio territorio di un ufficio ad hoc dell'Alto Commissariato dell'ONU per i diritti umani;

 

la violenza sulle donne, in particolare nello Stato di Chihuahua al confine con gli Stati Uniti d'America, continua ad alimentare il fenomeno del cosiddetto «femminicidio» sulla base di una sostanziale impunità dei colpevoli e di un pericoloso intreccio con il clima di intimidazione imposto dal narcotraffico;

 

le condizioni dello Stato di diritto non sono state ristabilite a Oaxaca, a causa della dura repressione che il governatore locale ha adottato nei confronti delle manifestazioni di protesta dello scorso anno, impedendo alla liberamente costituitasi Asamblea popular de los pueblos de Oaxaca (APPO) di manifestare democraticamente il proprio dissenso;

 

i diritti delle comunità indigene, in particolare del Chiapas, non sono ancora stati pienamente riconosciuti, nonostante le promesse ufficiali, soprattutto per quanto riguarda la condivisione delle risorse, lo sviluppo sostenibile, il rispetto della loro identità e delle loro forme di autogoverno;

 

la libertà di stampa risulta significativamente compromessa dallo stato di precarietà dell'esercizio della professione, come attestano omicidi, sequestri e intimidazioni a carico dei giornalisti impegnati nella denuncia del crimine organizzato e delle sue infiltrazioni nel sistema politico-amministrativo;

 

casi di detenzione arbitraria, maltrattamenti, mancate garanzie processuali, unitamente all'impunità per le violazioni dei diritti umani commesse nel passato, sono troppo spesso denunciati dalle vittime e dalle organizzazioni non governative, come dimostra, tra l'altro, la situazione di San Salvador de Atenco;

 

è auspicato che:

 

a) il Piano nazionale messicano per la tutela dei diritti umani sia pienamente attuato in tutte le sue implicazioni, con particolare riguardo ai comportamenti degli apparati federali e statali nei confronti dei cittadini promuovendo il confronto ed il dialogo ed incentivando la collaborazione con il locale ufficio dell'Alto Commissariato dell'ONU per i diritti umani;

 

b) la lotta alla criminalità organizzata ed al narcotraffico sia condotta con la necessaria efficacia senza però ledere i principi dello Stato di diritto che distinguono nettamente i compiti delle forze di polizia da quelli delle forze militari;

 

c) l'Ufficio speciale della Procura federale per i crimini violenti contro le donne sia messo in grado di contrastare in modo definitivo il cosiddetto «femminicidio»;

 

d) il Governo messicano faccia sì che nello Stato di Oaxaca sia ripristinato il legittimo esercizio delle libertà democratiche e cessi la persecuzione dei dissidenti;

 

e) la legislazione in materia di tutela delle comunità indigene sia ulteriormente ampliata, riprendendo i contenuti delle intese già intervenute in ordine soprattutto al loro autogoverno, come previsto dagli Accordi di San Andrés;

 

f) l'esercizio del diritto di cronaca sia garantito attraverso adeguate misure di protezione dei giornalisti nel rispetto della loro indipendenza;

 

g) la cosiddetta «clausola democratica» inserita nell'Accordo UE-Messico sia rispettata ed applicata, valendo come punto di riferimento per tutti gli Stati membri dell'Unione, e sia comunque rafforzata politicamente e giuridicamente;

 

h) la prossima terza riunione del Forum euro-messicano della società civile sia l'occasione per un ulteriore coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni nella promozione e nella tutela dei diritti umani,

impegna il Governo

a verificare, in seno al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nonché nell'ambito delle scadenze istituzionali del partenariato tra l'Unione europea e il Messico, l'evoluzione della situazione dei diritti umani e del rispetto dei principi dello Stato di diritto in Messico, anche al fine di fornire a quel Paese ogni necessario supporto in termini di cooperazione bilaterale per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini e del consolidamento delle articolazioni democratiche dello Stato e della società civile, segnalando comunque in tutti i contatti bilaterali l'esigenza che sia data piena attuazione alle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, anche in considerazione della presenza del Messico tra i paesi osservatori presso il Consiglio d'Europa.

 

(7-00253)

«Ranieri, Forlani, Mantovani».

 

 

RESOCONTO

 

Mercoledì 25 luglio 2007. - Presidenza del presidente Umberto RANIERI. - Interviene il viceministro degli affari esteri Ugo Intini.

 

La seduta comincia alle 16.20.

 

7-00253 Ranieri: Sulla situazione dei diritti umani in Messico.

(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione 7-00253).

 

Umberto RANIERI, presidente, nell'illustrare la risoluzione in titolo di cui è primo firmatario, ricorda che la situazione dei diritti umani in Messico è stata più volte oggetto di attenzione da parte della Commissione, una cui delegazione ha poi effettuato una missione in quel Paese nello scorso mese di maggio. Osserva come il testo in discussione richiami l'impegno delle autorità messicane in tale contesto, a fronte di alcune questioni particolarmente rilevanti come la violenza contro le donne a Ciudad Juarez e la realtà di Oaxaca, nonché la tutela delle comunità indigene del Chiapas, di cui la Commissione ha già avuto modo di occuparsi nella scorsa legislatura.

Si riferisce poi alla parte dispositiva, in cui si impegna il Governo a verificare l'evoluzione della situazione nelle sedi multilaterali ed a rivolgersi positivamente e costruttivamente alle autorità messicane in vista di una cooperazione che possa rendere più efficaci le iniziative di quel Paese in tema di protezione dei diritti umani, anche in considerazione del suo status di osservatore presso il Consiglio d'Europa.

 

Il viceministro Ugo INTINI esprime il consenso del Governo sul testo della risoluzione in titolo.

 

Ramon MANTOVANI (RC-SE) considera particolarmente importante la risoluzione in discussione per la dettagliata descrizione delle questioni che riguardano la violazione dei diritti umani in Messico, nonché per al precisione delle direttive impartite al Governo nel dispositivo. Preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea come l'approvazione della risoluzione stessa sia ancor più significativa alla luce del peggioramento della situazione a Oaxaca, dove si registrano nuovi episodi di repressione violenta anche ad opera di paramilitari e di poliziotti. Richiama, poi, la testimonianza recentemente resa presso il Comitato permanente sui diritti umani da una rappresentante della comunità di San Salvador de Ateneo, che è fatta oggetto di fortissime persecuzioni. Esprime, infine, piena soddisfazione per la risoluzione in titolo in relazione al momento politico in cui la sua discussione ed approvazione si colloca.

 

Leoluca ORLANDO (IdV), nel preannunciare il suo voto favorevole, sottolinea come il dispositivo sia nel senso della promozione della cooperazione con il Messico e non certo di una condanna del suo governo. Ricorda al riguardo la recente visita in Italia del Presidente Calderon e gli impegni che sono stati assunti per intensificare le relazioni bilaterali anche nel campo dei diritti umani.

 

Umberto RANIERI, presidente, avverte che la deputata Cioffi, impossibilitata ad intervenire alla seduta odierna, ha comunque fatto pervenire la sua sottoscrizione della risoluzione in titolo, sottolineandone le parti in cui si denuncia il fenomeno del cosiddetto «femminicidio» ai confini con gli Stati Uniti e riservandosi di richiamare ulteriormente l'attenzione della Commissione su tale grave questione.

 

La Commissione approva la risoluzione 7-00253.