"qui managua, Nicaragua e dintorni n° 12 - Associazione" Italia-Nicaragua



n. 12 qui managua,
nicaragua...e dintorni 12 Dicembre 2007 agenzia stampa dell'associazione di
amicizia e solidarietà italia-nicaragua
 da una idea di cesare ciacci
 collaborazione di :angela di terlizzi, toni moreschi, federica comelli,
adriano cernotti,alessandra basilico, fabrizio lorusso
 corrispondenze e foto dal nicaragua e dintorni di giorgio trucchi
qui managua, nicaragua è supplemento ed integrazione on line del bollettino
bimestrale "NICARAHUAC - Nicaragua e dintorni"
edito dall'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Nicaragua. Dir.
resp. Bruno Bravetti. Aut. Trib. di Bologna n.5289 del 5/9/1985. Come il
bollettino offre aggiornamenti periodici sul Nicaragua, analisi politiche,
attività e progetti dell'Associazione, oltre ad editoriali e notizie brevi.
Il bollettino stampato si può ricevere per posta attraverso il tesseramento
all'AIN, oppure contattandoci direttamente. I vari numeri sono accessibili
anche on-line in formato Acrobat PDF sul sito
<http://www.itanica.org>www.itanica.org nella voce "Boll. Nicarahuac".
in questo numero
-o-
Buone FESTE

<#zero>Speciale ZF : 1° Congresso Constitutivo della CST della Zona Franca
- di A. Cernotti / <#uno>Speciale ZF : Il 50% delle imprese tessili non
rispettano le norme ambientali - da El Nuevo Diario / <#due>Speciale ZF :
Analisi dell’impatto delle Zone Franche sulla creazione di posti di lavoro
/ <#tre>Quei vecchi presidenti - Di Ariel Kriwicky – Dalla Redazione di APM
/ <#quattro>Oaxaca a un anno dalla repressione del 25 novembre 2006 - di
Fabrizio Lorusso /<#cinque>Venezuela : La rivoluzione è ancora viva. Cosa è
successo? - Victor Ego Ducrot redazione di Apm / <>La battaglia contro il
cambiamento climatico - tratto da Página 12 / <>APPELLI


1° Congresso Constitutivo della Confederaciòn Sindical de Trabajadores
della Zona Franca CST/ZF

Domenica 02 dicembre 2007 si è svolta a Managua, presso l’auditorium
“Miguel Larreynaga “, il congresso costitutivo della Confederazione
Sindacale dei Lavoratori della Zona Franca, del settore tessili, abiti,
pelli e calzature (CST/ZF). Al congresso hanno assistito 92 delegati in
rappresentanza di 17 aziende in regime di Zona Franca, in cui esiste una
rappresentanza sindacale di una delle tre federazioni che in questo
congresso si stanno unificamdo e che sono : Federaciòn Sindical de
Trabajadores “Heroes y Martires” de la Industria Textil, Vestuario,Piel y
Calzado, di cui era segretario Pedro Ortega.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=470>segue su
itanica.org

Il 50% delle imprese tessili non rispettano le norme ambientali

Più del 50% delle aziende “maquiladoras” del settore tessile che risiedono
nelle Zone Franche non rispettano i vincoli ambientali esistenti in
Nicaragua, il che provoca impatti socioambientali da “moderati” a “gravi”,
secondo uno studio del settore. Il vicedirettore del Centro Humboldt,
Victor Campos, ha informato che è stato realizzato uno studio su 27
“maquiladoras” in tutto il paese fra marzo e aprile di quest’anno. Nel
periodo indicato, del personale specializzato ha visitato le impese per
trovare tracce delle acque di scarico emesse da questi centri industriali.
Campos ha sottolineato che le trasgressioni delle normative e delle
procedure stabilite dalle autorità sulle acque reflue si riferiscono
principalmente allo smaltimento dell’acqua proveniente da processi
industriali.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=471>segue su
itanica.org

Analisi dell’impatto delle Zone Franche sulla creazione di posti di lavoro

Si è riscontrata la necessità di trasformare le Zone Franche in qualcosa di
più stabile, affinché non siano solo “maquilas” che da un momento all’altro
possano andarsene. EFE – 22 Novembre 2007.
L’impatto delle imprese delle Zone Franche nella generazione di impiego, la
loro presenza nei vari paesi, l’avanzamento sociale e la difesa
dell’ambiente, queste sono alcune tematiche che si sono affrontate nella XI
Conferenza Latinoamericana delle Zone Franche a Managua. Almeno 100
rappresentanti di imprese latinoamericane ed europee hanno partecipato a
questa Conferenza in un hotel della capitale.

<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=475>segue su
itanica.org

Che ne è della vita dei caudillos del neoliberalismo?

Di Ariel Kriwicky – Dalla Redazione di APM
Sintesi dei prontuari degli ex premier latinoamericani icone del
neoliberalismo alcuni attualmente in funzione, altri hanno avuto o hanno
cause giudiziarie aperte. L’articolo verte sugli ex presidenti dell’America
Latina che portarono avanti politiche economiche di taglio neoliberale e
che sono finiti davanti al giudice, per reati di corruzione o di
repressione.Alcuni sono attualmente in carica. Data la loro origine
dittatoriale rimangono esclusi il cileno Augusto Pinochet, l’haitiano
Jean-Claude Duvalier (“Baby Doc”), il nicaraguense Anastasio Somoza Debayle
(Tachito), il paraguaiano Alfredo Stroessner ed il panamense Manuel Antonio
Noriega, sebbene alcuni tra questi applicarono politiche neoliberali tra la
metà degli anni 70 e la fine degli anni 80.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=469>segue su
itanica.org

Oaxaca a un anno dalla repressione del 25 novembre 2006 - di Fabrizio Lorusso

Il venticinque novembre s’è trasformato in una data simbolica e
significativa per centinaia di migliaia di abitanti dello stato messicano
di Oaxaca e per molti loro compatrioti che simpatizzano con le lotte
popolari dell’ultimo anno, condotte dal movimento dei professori della
sezione 22 del sindacato nazionale e, soprattutto, dalla APPO (Asamblea
Popular de los Pueblos de Oaxaca), l’organizzazione della società civile
che ancora vive e rivendica diritti per la parte più emarginata della
popolazione.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=472>segue su
itanica.org

La rivoluzione è ancora viva. Cosa è successo? - di Victor Ego Ducrot
redazione di Apm

Il presidente Chavez ha annunciato che non rinuncerà al suo obiettivo di
portare avanti la proposta di riforma. Le nuove sfide di una rivoluzione
profondamente democratica. “Voglio che si sappia che non ritiro una sola
virgola di questa proposta (di riforma istituzionale). Continuerò a
proporla al popolo venezuelano. Questa proposta è ancora viva” ha detto il
presidente venezuelano poco dopo avere accettato la vittoria del No al
referendum costituzionale. Si tratta di un’affermazione politica di
significato speciale perché indica che il risultato contrario non ha
fermato il lider della rivoluzione bolivariana. “Per me non c’è nessuna
sconfitta, è solo un altro per ora”.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=473>segue su
itanica.org

La battaglia contro il cambiamento climatico - tratto da PAGINA12

La disuguaglianza sociale in America Latina e nei Caraibi aumenterà
l'effetto del cambiamento climatico in una spirale che genererà ancora più
disuguaglianza e povertà: questo l'allarme contenuto in un documento
diffuso lo scorso martedì dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo
(UNDP) in Brasile. La deforestazione della foresta amazzonica è un altro
tema centrale del rapporto informativo.
<http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=474>segue su
itanica.org



Solidarietà al Governo di Evo Morales, al Popolo boliviano ed alla
Costituente in Bolivia

Lo scorso 8 dicembre l’Assemblea Costituente boliviana ha approvato il
testo della Nuova Costituzione, che il 14 sarà consegnato al legittimo
Governo di Bolivia e poi sottoposto a referendum popolare. Per la prima
volta nella sua storia, il popolo della Bolivia, attraverso un’assemblea
democraticamente eletta, approva un progetto di Costituzione includente,
democratica, sovrana ! Una Nuova costituzione che riconosce diritti e
dignità negati per secoli ai popoli indigeni, difende i beni comuni e le
risorse naturali , promuove la giustizia sociale. Una tappa decisiva nella
trasformazione profonda del Paese portata avanti dal primo Presidente
indigeno del Continente, ed un contributo ai cambiamenti democratici
dell’intera America latina. Il Parlamento Latinoamericano, riunito a
Panama, così come il Presidente Morales, denunciano che " settori
conservatori, sotto la spinta di interessi esterni e transnazionali,
intendono impedire che il Popolo boliviano possa esprimersi liberamente " .
Esprimiamo il nostro pieno sostegno al processo democratico in corso in
Bolivia, chiamando tutti alla massima attenzione ed a moltiplicare i propri
sforzi per evitare che possano ripetersi in Boliva tragedie come quella
cilena, contro ogni ingerenza esterna o tentativo di destabilizzazione o
rovesciamento violento del governo democraticamente eletto e del suo
legittimo Presidente, Evo Morales.
Per adesioni: <mailto:adesioni at evonobel2007.it?subject=Solidarietà al
Governo di Evo Morales, al Popolo boliviano ed alla Costituente in
Bolivia>adesioni at evonobel2007.it

Primi firmatari
Moni Ovadia, Luciano Vasapollo, Docente dell’Università La Sapienza; Enzo
Di Brango, Rivista Nuestra America; i Capigruppo alla Camera ed al Senato
dei Verdi, PdCI, PRC, SD: Angelo Bonelli, Pino Sgobio, Gennaro Migliore,
Manuela Palermi, Giovanni Russo Spena, Cesare Salvi; i Responsabili Esteri
di PdCI – Iacopo Venier e PRC – Fabio Amato ; Umberro Guidoni ,Roberto
Musacchio e Giusto Catania, europarlamentari, Andrea Genovali, Associazione
Puntocritico; i Responsabili America latina di PdCI e PRC: Stefano Fedeli,
Marco Consolo.



EMERGENZA URAGANO FELIX

L'Associazione Italia-Nicaragua lancia una campagna di raccolta fondi
destinata all'emergenza e successivamente alla ricostruzioe nella Regione
Autonoma dell'Atlantico Nord. I primi fondi raccolti verranno consegnati al
SINAPRED il sistema nazionale per la prevenzione e l'intervento nei
distastri naturali. Gli altri fondi verranno destinati a progetti di
ricostruzione che l'Associazione Italia-Nicaragua individuerà tra quelli
proposti.

<http://www.itanica.org/itanica/documenti/EMERGENZA%20URAGANO%20FELIX2ott.07>segue
su www.itanica.org



PER IL RESTAURO INTEGRALE DELLA "CATTEDRALE DEI POVERI" A MANAGUA
(PATRIMONIO CULTURALE NAZIONALE)

Care amiche e cari amici, abbiamo bisogno di nuovo del vostro aiuto per
evitare la definitiva distruzione dei murales della chiesa di Santa Maria
de los Angeles, a Managua. Nei mesi scorsi il parroco ha fatto
ristrutturare il tetto senza alcun permesso dell’Istituto nazionale di
cultura e soprattutto senza tener conto dei più elementari criteri
professionali e tecnici, danneggiando ulteriormente varie parti dell’opera
e coprendo/censurando tutto con teli. In allegato vi pongo il rapporto (in
spagnolo) sulla visita che il pittore Sergio Michilini ha realizzato in
giugno e un riassunto in italiano. A chi volesse posso inviare molte foto
sulla situazione del complesso artistico, che non allego ora dato che sono
pesanti da mandare per mail. A questo punto è chiaro che o le autorità
politiche, culturali e religiose intervengono in difesa della “cattedrale
dei poveri”, garantendone il restauro integrale o l’opera sarà più o meno
rapidamente distrutta. Abbiamo quindi deciso di rilanciare la campagna di
pressione nei confronti del nuovo governo, attraverso un appello su cui si
stanno raccogliendo le firme di parlamentari europei e lettere da inviare
al presidente della Repubblica, Daniel Ortega, e alla moglie, Rosario
Murillo, al direttore dell'Istituto nazionale di cultura, Luis Morales
Alonso, all’arcivescovo di Managua, mons. Leopoldo Brenes, e al suo
predecessore, card. Miguel Obando y Bravo, al sindaco di Managua, Dionisio
Marenco, allo storico della capitale, Roberto Sanchez, al coordinatore dei
francescani in Nicaragua, fra’ Alfredo O’Lochrainn, all’ambasciata italiana
a Managua e ai due maggiori quotidiani del paese, La Prensa e El Nuevo
Diario. Vi chiediamo di inviare la lettera qua sotto riportata agli
indirizzi e-mail di seguito (+ quello del Comitato pro restauro e del
pittore Michilini per conoscenza). Basta copiarli in "a" di un messaggio e
poi copiare nel messaggio la lettera (senza la traduzione) indicando i
propri dati. E vi chiediamo di girarla, chiedendo di fare lo stesso a chi
conoscete: singoli, gruppi, mailing list cui partecipate, sia in Italia sia
all'estero. Grazie mille!!!!!!!!!!!!
Comitato italiano per il restauro dei murales della chiesa di Santa Maria
de los Angeles.

<http://www.itanica.org/itanica/murales.htm>segue su www.itanica.org



NO ALLA PENALIZZAZIONE DELL'ABORTO TERAPEUTICO

14 SETTEMBRE 2007 - IL PARLAMENTO NICARAGUENSE HA APPROVATO LA
PENALIZZAZIONE DELL'ABORTO TERAPEUTICO. Con 62 voti a favore ed i soli voti
dei tre deputati della Alianza MRS contro, i deputati della Asamblea
Nacional hanno abolito il Comma 3 dell'articolo 143 del nuovo Codice
Penale, confermando il divieto assoluto di qualsiasi forma di aborto in
Nicaragua ed eliminando di fatto la possibilità per i medici di effettuare
l'aborto terapeutico in caso di grave rischio per la vita della madre, di
gravi malformazioni del feto o di maternità a seguito di violazione della
futura madre Siamo vicine alle donne del Nicaragua e a tutte le donne
costrette a ricorrere all'interruzione di gravidanza per motivi di salute
perchè il loro diritto alla difesa della vita sia mantenuto. Invitiamo le
compagne della solidarietà italiana e ogni persona che condivida il rifiuto
di questa disumana legge a firmare ed inviare alle autorità politiche e di
governo del Nicaragua.

<http://www.itanica.org/itanica/formabort.htm>Firma e invia l'appello
In ottemperanza alla legge sulla privacy italiana, si segnala che qui
managua, nicaragua viene spedito ad indirizzi già presenti sul web o
registrati sul nostro sito per un periodo di prova di 5 numeri. Chi volesse
sospendere da subito la ricezione delle mail può farlo cliccando qui di
seguito: <mailto:agenzia-unsubscribe at itanica.org>sospendi invio lasciando
l'oggetto ed il testo del messaggio vuoti. Durante i primi 5 lanci per
continuare a ricevere le mail dopo il periodo di prova sarà necessario
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