Día Internacional del Detenido Desaparecido/ Giornata Internazionale del Detenuto Scomparso



Día Internacional del Detenido Desaparecido/ Giornata Internazionale del Detenuto Scomparso
di Annalisa Melandri
Anche se Amnesty International  la definisce genericamente ed erroneamente Giornata Internazionale degli Scomparsi, in realtà si tratta della giornata internazionale in solidarietà e per la riapparizione in vita dei detenuti scomparsi o più in generale di   tutti coloro che  sono stati arrestati o sottratti all’affetto dei loro cari e alle loro vite   dallo Stato  e dei quali non si ha più nessuna traccia.
E‘ importante chiarire che il crimine di “desaparición forzada” (sparizione forzata) è innanzitutto un crimine contro l’umanita’, come disposto dall’articolo 7 dello Statuto di Roma su cui si basa la Corte Penale Internazionale, equiparabile da vari trattati internazionali alla tortura e  si configura tale in quanto commesso dallo Stato, diversamente si tratterebbe di un crimine identificabile con la accusa generica di “sequestro di persona”. In altre parole solo lo Stato, di qualsiasi paese si tratti, commette “desapareciones forzadas” e fa sparire quindi  forzatamente le persone. E’ un crimine permanente e quindi imprescrittibile e rappresenta  anche una violazione permanente dei diritti umani dei familiari  delle  persone scomparse.
Yanahuit e Cristina Paredes sono le due  figlie di Francisco Paredes Ruiz, 58 anni, scomparso il 26 settembre del 2007 da Morelia, Michoacán, Messico. Era un difensore dei diritti umani appartenente alla Fondazione Diego Lucero. Da quella data non si hanno più sue notizie. Oltre alle evidenti negligenze delle istituzioni locali nell’accettazione delle denuncie sporte dalle figlie del Sig. Paredes,  ci sono forti indizi che egli sia stato sequestrato da organi di polizia.
Le due ragazze sono molto giovani e oltre al dolore per la scomparsa del padre si trovano in una grave situazione finanziaria. Avevano infatti già perso la mamma  un anno prima della scomparsa del  papà  a causa di una grave malattia e sono rimaste pertanto completamente sole, senza nemmeno poter disporre del  poco denaro di famiglia disponibile in quanto non possono accedere al conto corrente del padre, proprio per la sua condizione di persona scomparsa. Se è vivo la banca chiede infatti una delega, se è morto un certificato di morte. Ma lui non è né vivo né morto. Se lo sia o no, lo Stato messicano  lo sa ma non lo dice.
 
La Limeddh (Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani) sta seguendo il caso Paredes Ruiz.
 
Chiunque voglia aiutare economicamente le figlie del Sig.  Paredes Ruiz può farlo tramite questo conto corrente:
4915662233828246
C/o BANORTE
intestato a CRISTINA E. PAREDES LACHINO
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Ascolta qui l'intervista di Cecilia Rinaldini a Dave Hardy, coordinatore della Coalizione Internazionale contro le Sparizioni Forzate
 
 


Annalisa Melandri
www.annalisamelandri.it

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