REPORT PRESIDIO PERMANENTE DAVANTI ALLA REGIONE LOMBARDIA DALL'1 AL 4 APRILE



Il Coordinamento Lavoratori della Scuola “3 ottobre” lo scorso 1-2-3 e 4 Aprile ha dato vita, in piazza Duca d'Aosta, tra la Stazione Centrale e il palazzo delle Regione Lombardia, a quattro intense giornate di protesta e informazione contro i tagli nella scuola statale targati Gelmini/Tremonti (che cancellano, tra personale docente e ATA, ben 131.900 posti di lavoro nei prossimi tre anni, suddivisi tra scuola primaria, scuola secondaria inferiore e scuola superiore); contro il disegno di legge Aprea che vuole trasformare le scuole pubbliche in fondazioni di diritto privato, cancellare il sistema di reclutamento tramite graduatoria per sostituirlo con quello “a chiamata diretta” e eliminare le Rappresentanze Sindacali all'interno degli istituti scolastici); contro  il Modello di Istruzione Lombardo, che apre alla completa parificazione giuridica tra scuole pubbliche e scuole private e dà il via libera al finanziamento pubblico degli istituti di formazione privati, vietato dall'articolo 33 della Costituzione.

 

Con questa iniziativa di presidio permanente, noi lavoratori della scuola abbiamo voluto riportare all'attenzione della cittadinanza il complessivo piano di smantellamento della scuola pubblica che questo governo sta portando avanti  - in continuità con i provvedimenti  (tagli, autonomia, progetti di privatizzazione) adottati dai precedenti governi di centro-destra (legge Moratti) e centro-sinistra (legge Berlinguer, legge Fioroni) - e che rappresenta una seria minaccia alla qualità e alla libertà di insegnamento e rischia di compromettere il diritto allo studio per tutti. Attraverso il presidio abbiamo lanciato iniziative di informazione e di denuncia e azioni provocatorie come quella di costruire e far provare ai passanti la sagoma di un'aula 6x8 metri per 33 alunni, le nuove aule “modello-Gelmini”, pensate contro le più elementari norme di sicurezza e di attenzione per una didattica di qualità. Approfittando della vicinanza della stazione abbiamo spiegato, anche sotto la pioggia,  le ragioni della nostra protesta a pendolari e viaggiatori, diffuso circa 2000 volantini, raccolto più di un centinaio di firme contro il DDL Aprea, tenuto lezioni in piazza che hanno attirato la curiosità dei passanti e raccolto la solidarietà concreta dei cittadini per le nostra condizione di lavoratori della scuola, in procinto di essere “tagliati” o finire in sovrannumero.

Abbiamo anche fatto un atto di gioiosa riappropriazione di uno spazio pubblico cittadino, come piazza Duca d'Aosta, calpestato tutti i giorni da centinaia di persone che la attraversano in tutta fretta per prendere un treno, un tram o la metro; una piazza di cui si parla esclusivamente per l'emergenza immigrati e di solito popolata solo da emarginati, poliziotti e militari armati, restituita per quattro pomeriggi alla cultura, alla partecipazione civile e democratica, alla libera discussione e confronto di idee, alla solidarietà, alla socialità, alla musica dal vivo e alle performances di artisti solidali; insomma abbiamo fatto “Scuola” nel senso più alto e democratico del termine.

 

Al centro della nostra protesta di queste quattro giornate non ci sono state però solo le rivendicazioni specifiche sulla scuola: la precarietà, la perdita dei posti di lavoro, l'attacco ai diritti fondamentali, lo smantellamento dello Stato sociale e delle risorse pubbliche essenziali riguarda tutti i lavoratori, sia pubblici che privati; la situazione attuale svela la necessità assoluta di unità e solidarietà tra tutti coloro che subiscono tagli, precarietà, licenziamenti e condizioni sempre meno garantite di sicurezza sul lavoro, affinché le proteste e i tentativi di resistenza e di organizzazione dal basso come il nostro, escano dal loro isolamento e comincino a dialogare insieme e a progettare iniziative comuni, così come oggi già accade in Francia o in Grecia.

Per questo come Coordinamento Lavoratori della Scuola abbiamo ribadito la necessità, anche sulla battaglia per la sicurezza sui luoghi di lavoro, di trovare un'unità concreta con gli altri lavoratori attraverso la realizzazione di iniziative comuni, come la partecipazione alla manifestazione nazionale “contro i morti sul lavoro, la salute negata e la precarietà” di Taranto del prossimo 18 aprile. In coerenza con questo principio di unità di fronte alla crisi abbiamo aderito allo sciopero generale CGIL del 4 aprile e aderiremo al prossimo sciopero generale dei sindacati di base e continueremo a lanciare iniziative concrete, come quella dei presidi, che diano visibilità a un movimento di resistenza contro tagli e i licenziamenti, da qualunque parte essi vengano, per coordinare la nostra lotta di lavoratori della scuola con quella di tutti gli altri lavoratori.

 

INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI, DELLA SCUOLA E NON, E TUTTI GLI STUDENTI A PARTECIPARE ALLA NOSTRA PROSSIMA RIUNIONE ORGANIZZATIVA, MARTEDI 21 APRILE PRESSO L'ASSOCIAZIONE CHIAMA-MILANO IN LARGO CORSIA DEI SERVI 11, DALLE 15 ALLE 18 O A SCRIVERCI ALLA MAIL: coordinamento3ottobre at gmail.com

O SUL NOSTRO BLOG: http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com