Fw: Honduras: S'installano accampamenti di osservazione dei diritti umani



 
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From: Alba .
To: Alba .
Sent: Sunday, July 31, 2011 2:38 AM
Subject: Honduras: S'installano accampamenti di osservazione dei diritti umani

www.campamentoshonduras.blogspot.com


Honduras
È urgente documentare e denunciare
le violazioni dei diritti umani 
S'installano accampamenti di osservazione nelle zone più a rischio dell'Honduras  
 
Entrata dell'accampamento a Zacate Grande (Foto CICA)

 
La grave situazione di violazione ai diritti umani in Honduras, approfonditasi dopo il colpo di Stato del 2009, sembra avere oltrepassato la capacità di risposta delle varie organizzazioni nazionali impegnate su questo fronte. L'installazione di accampamenti di osservazione internazionale dei diritti umani è una delle misure più urgenti prese per far fronte alla situazione nelle zone più conflittuali del Paese.  

"Noi stiamo scommettendo sulla difesa della vita e della libertà. Per poterlo fare dobbiamo cercare la verità. Quella stessa verità che ci è stata occultata e senza la quale si rafforza l'impunità. È il momento di agire in solidarietà con le comunità che stanno soffrendo la persecuzione, le minacce e la morte", ha detto Bertha Oliva, coordinatrice del Cofadeh (Comitato dei familiari dei detenuti scomparsi in Honduras).  

Di fronte a questa situazione, il
Cofadeh e il Cica (Collettivo Italia Centro America) hanno unito le forze e hanno promosso l'installazione di accampamenti di osservazione dei diritti umani nelle aree più conflittuali del Paese. "Il nostro obiettivo è che i volontari (campamentisti internazionali possano stare in queste zone per osservare, accompagnare e portare la propria solidarietà alle comunità e preparare relazioni periodiche sulle violazioni ai diritti umani, denunciando eventuali attacchi contro la popolazione.  

A questo proposito - ha continuato Oliva - stiamo finendo di costruire una strategia che riguarda la definizione e gestione dei meccanismi di selezione, le relazioni tra il Cofadeh e le organizzazioni internazionali che realizzeranno un primo filtro dei candidati, le caratteristiche richieste ai volontari, un regolamento per volontari e comunità, le misure di sicurezza e molti altri aspetti", ha spiegato.  

La strategia prevede anche che ogni campamentista sia presentato come difensore dei diritti umani di fronte alla società honduregna e accreditato presso la rappresentanza diplomatica del suo Paese, il corpo diplomatico accreditato in Honduras e l'ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.  

Sebbene la presenza di volontari internazionali sia un elemento importante per la prevenzione e la denuncia delle violazioni ai diritti umani, la coordinatrice del Cofadeh ha chiarito che il loro compito non sarà quello di risolvere i problemi delle comunità. "I campamentisti non vengono per salvare le comunità e nemmeno per risolvere i loro problemi, bensì per creare fiducia, sicurezza e sostegno reciproco. Osservano per poi potere denunciare a livello internazionale le violazioni dei diritti umani.   

Dobbiamo rompere questo accerchiamento mediatico - ha proseguito Oliva - che vuole fare credere al mondo che in Honduras non accade nulla, che già non vengono violati i diritti umani, che tutto va bene e che ci siamo riconciliati, soprattutto adesso che l'Honduras è stato riammesso nell'Osa (Organizzazione degli Stati Americani)".
 
Secondo la difensore dei diritti umani, la strategia adottata dal regime di Porfirio Lobo sarebbe stata quella di creare strutture (ministeri e istituzioni pubbliche) che servono solamente "per accedere ai finanziamenti internazionali, vendere con successo 'immagine del regime nel mondo e fomentare il clientelismo politico a livello nazionale".  

Accampamenti  

Il primo accampamento permanente è già stato installato vicino alla radio comunitaria "La Voz de Zacate Grande", a Puerto Grande, nella penisola di Zacate Grande, nel sud dell'Honduras. La popolazione delle 10 comunità della penisola è stata ripetutamente vittima di persecuzione fisica e giudiziaria, minacce, sgomberi e attentati. Più volte hanno cercato di chiudere  la radio con la forza. L'Associazione per lo sviluppo della penisola di Zacate Grande, Adepza, accusa il latifondista Miguel Facussé Barjum di essere l'ispiratore della violenza e la persecuzione. 
 
Un altro accampamento sarà installato a breve nel Bajo Aguán, zona in cui tra gennaio 2010 e luglio 2011 sono stati assassinati 35 contadini organizzati, mentre altri sette sono stati feriti gravemente. Migliaia di famiglie che lottano per l'accesso alla terra e per avere una vita dignitosa sono state sgomberate illegalmente dalle terre usurpate dai latifondisti.
Non si scarta nemmeno la possibilità di aprire accampamenti in altre zone di conflitto, dove si sta promuovendo e iniziando la costruzione di megaprogetti idroelettrici, minerari e turistici.

"Sappiamo che con la costruzione di spazi di verità verranno giorni difficili per noi. Tuttavia, affronteremo la violenza con azioni di pace, perché l'unica forma per sconfiggere i violenti è affrontandoli con la convinzione che è davvero possibile denunciare i diritti violati", ha concluso Oliva.
 
 
© (Testo Giorgio Trucchi  - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione  Italia-Nicaragua - www.itanica.org )

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