Non credo alle mie orecchie: al GR3 per Daniel Pipes Allende come Hitler



Il noto esponente neoconservatore Daniel Pipes ha appena dichiarato al
GR3 Rai delle 8.45: "La vittoria di Hamas in Palestina è identica alla
vittoria di Hitler in Germania nel 1933 ed a quella di Allende in Cile
nel 1970". Il redattore del GR3 non ha neanche provato a contraddire una
bestialità così repellente. Non so se il GR3, presa coscienza
dell'insulto, voglia fare qualcosa di riparatorio, spiegare che
quell'accostamento è folle, illegittimo, falso ed infamante, ma dalle
vittime del genocidio cileno, per la stessa memoria di don Salvador
Allende, un gesto riparatorio, di ripristino della verità storica
sarebbe doveroso da parte di una testata Rai conosciuta per il rigore.

La voglia di rifugiarsi nel no comment, il presumere che una
dichiarazione così folle dica tutto è forte. Ma no, questo continuo
inquinamento dei pozzi ai quali si informa l'opinione pubblica è
intollerabile.

E' doveroso ricordare e spiegare una volta di più che quello cileno fu
un governo legittimo, democratico, libero e pacifico dal primo
all'ultimo giorno e che fu abbattuto da un colpo di stato criminale
organizzato dal governo statunitense e perpetrato dall'esercito cileno
che assassinò, torturò, fece sparire decine di migliaia di cileni e ne
fece esiliare centinaia di migliaia.

Questa criminale volontà di manipolare la memoria, questa goccia d'acido
biliare che pretende di accostare Don Salvador, l'uomo della pace,
addirittura ad Adolf Hitler, non è tollerabile né perdonabile. Non solo
non è tollerabile ma è un fior di conio di un irresponsabile estremista
come Daniel Pipes che inventa oggi un accostamento che neanche
all'ultimo militante di "Patria y Libertad" (l'organizzazione terrorista
neofascista finanziata dagli Stati Uniti e dalla Spagna franchista
attiva a Santiago dal 1970 al 1973) sarebbe venuto in mente.

Anzi, visto che sulle loro bandiere avevano un simbolo molto simile alla
svastica, un militante di "Patria y Libertad" potrebbe perfino
offendersi. Erano loro a volere un nuovo Hitler in Cile per rovesciare
il governo democratico dell'Unidad Popular. E questo Hitler i cileni lo
ebbero l'11 settembre, armato e legittimato dagli Stati Uniti. Si
chiamava Augusto Pinochet.

Va ricordato che è dagli Stati Uniti che sono stati organizzati, armati
e difesi decine di colpi di stato che in America Latina hanno ucciso o
fatto sparire un milione di persone in mezzo secolo, compreso l'ultimo,
quello fallito a Caracas dell'11 aprile 2002. Dagli Stati Uniti sono
stati organizzati migliaia di attentati terroristici in America Latina,
compresi quelli rivendicati da Luís Posada Carriles. Dagli Stati Uniti
sono stati addestrati ed armati gli squadroni della morte che hanno
massacrato centinaia di migliaia di civili inermi. Dal docente di
tecniche di tortura Dan Mitrione all'addestratore di tagliagole e
terrorista lui stesso, Luís Posada Carriles, uno stesso filo rosso
unisce crimini inenarrabili. Gli Stati Uniti, nella gloriosa "Scuola
delle Americhe" hanno addestrato alle più ignominiose tecniche di
tortura decine di migliaia di militari latinoamericani.

Eppure il solo ricordare questi fatti incontrovertibili risulta tedioso
e scomodo. Mentre anche in questo momento si tortura nella base
statunitense illegale di Guantanamo, ricordare queste cose ti fa
etichettare come estremista in un mondo dove perfino le Madri argentine
di Plaza de Mayo sono considerate una voce querula e fastidiosa.

E' significativo che la stampa europea si scandalizzi quando l'esponente
repubblicano statunitense Pat Robertson afferma che l'ictus che ha
colpito Ariel Sharon è un castigo divino e non si scomponga quando
questi istiga all'omicidio di Hugo Chávez. E' lo stesso fanatico
estremista che parla, ma la reazione europea è ben diversa. Ed intanto
il GR3 dà spazio a Daniel Pipes che accosta Salvador Allende ad Adolf
Hitler.

Quando il sodale ideologico di Pipes, il ministro della difesa
statunitense Donald Rumsfeld parla di "asse del male latinoamericano da
colpire", quando il reverendo Pat Robertson, dello stesso partito di
Pipes e Rumsfeld invita ad assassinare Hugo Chávez,
quando Pipes stesso accosta Allende ad Hitler, non è per caso.

E' perché vogliono e possono colpire domani in America Latina, con
guerra aperta, guerra a bassa intensità, boicottaggio economico,
strangolamento commerciale, embargo, delegittimazione politica,
diffusione di notizie false, omicidi politici (come quello del giudice
Anderson che lavorava sul coinvolgimento statunitense l'11 aprile),
sequestri di persona, campagne di stampa false e tendenziose e tutto
l'armamentario goebbelsiano di manipolazione della realtà che fa
presentare Evo Morales come razzista e Hugo Chávez addirittura come
antisemita.

Oggi è il giorno della memoria, poi non potremo far finta di non aver
capito.

Gennaro Carotenuto

http://www.gennarocarotenuto.it