Testimonianza di un iracheno a tre anni dalla guerra



Cari amici,
vi giro un articolo del mio carissimo amico iracheno, Latif. Durante il regime di Saddam Hussein ha subito tortura in quanto si è ribellato alla sua dittatura. Era un insegnante e giornalista nel suo Paese, ma ha dovuto lasciare tutto, lavoro e famiglia per salvare la sua vita e quella dei suoi cari. E' diventato partigiano, ma come dice lui ...non ha mai sparato un colpo! Vive da circa dieci anni in Italia ed è una persona eccezionale. Per questo ho deciso di far girare via internet, visto che attualmente i giornali e la televisione amano più baloccarsi sui vari faccia a faccia dei politici che fornire informazioni reali, un suo articolo, che non ho corretto. L'ho fatto apposta per lasciare intatte le sue parole, cariche di rabbia e dolore, così come sono sgorgate dal suo cuore. Spesso gli chiedo di venire con me (Amnesty International) nei licei a parlare di islam, Iraq, guerra, diritti umani... futuro. Lui lo fa sempre volentieri. Addirittura mi ringrazia!
Quando sento parlare di islamici=integralisti=terroristi... penso a lui e a tanti come lui. E mi rendo conto di quanto sia pessima l'informazione che abbiamo in Italia. Latif è ateo. Non è integralista. Non sparerebbe neanche ad un animale. E' più moderato di me. Ha una considerazione delle donne
maggiore di quella che c'è in occidente. Ha un'apertura mentale rarissima. 
Ecco, questo è il "terrorista" di cui dobbiamo avere paura!!!! Tipi "pericolosi" come lui sono detenuti a Guantanamo, in altre carceri segrete o, anche se non iracheni, nei nostri "lussuosi alberghi" chiamati Ctpa.
Un abbraccio di pace a tutti,

Vittoria Pagliuca


-----Messaggio originale-----
Da: alsaadi 
Inviato: giovedì 16 marzo 2006 12.39
A: Vittoria;

Carissima Vittoria
Ti mando l'ultimo articolo che ho scritto alla
vigiglia di tre anni della guerra in iraq ... è un apello ...grazie tanto
con i miei cari saluti ....Latif Al Saadi

----- Original Message -----

Dopo tre anni :

        
L’orrore dell’errori della guerra, e degli interessi selvaggi…

Riviviamo in questi giorni il percorso di uno dei peggiori eventi della storia contemporanea
dopo la seconda guerra mondiale, è quello della guerra ingiusta in Iraq.basta ricordare che Bush
 e Blair, gli uomini della guerra,terribilmente hanno dichiarato che la guerra è contro il terrorismo
 e per obiettivi umani, nel momento in cui viviamo dopo 3 anni dalla data dell’orrori una situazione
peggiore a tutti i livelli,nel contesto internazionale.oggi e dopo tre anni da quelli giorni
terribili e dell’orrore dei risultati, possiamo verificare certi fatti e eventi per vedere l’errori
gravissimi degli statunitensi, e i loro alleati, e anche i fondamentali elementi della verità della
realtà sia in Iraq, sia nel M.O e a livello mondiale gli invasori, dopo che hanno fatto cadere
 l’ex regime del terrore sistematico e occupato tutto  il territorio iracheno hanno fatto tanti gravi
pratiche che hanno poi creato una situazione pericolosissimo e che continua fin ad oggi. Anzi
 e per i loro interessi, e per garantire la loro sicurezza,come il peggior egoismo,hanno hanno
 aumentato la divisione religiosa-settaria.e posso citare i seguenti fatti o fattori di pericolosità:
-         hanno,decisamente,lasciato la massa perseguitata,e affamata per più di 35 anni, a
    distruggere tutto, rubare e saccheggiare tutti gli enti e palazzi dello stato, e cosi hanno lasciato
    uno stato crollato e svuotato completamente.
-         la scioglimento dell’esercito, e tutte le forze della sicurezza, ha approfondito il crollo
dell’apparato statale,verticalmente e orizzontalmente, e hanno anche contribuito ad estendere
la disoccupazione che era già alta, per la politiche dell’ex regime e grazie anche alle
 criminali sanzioni durate per più di 11 anni. Cosi hanno costruito una base solida o una terra
 fertile, per il terrorismo e gli atti di distruzione, particolarmente da parte degli ufficiali e sotto
ufficiali dell’ex Mukhabarat e delle guardie repubblicani.
-         subito,è un continuo del governatore Gay Gharner, il nuovo dittatore, il capo dell’
autorità degli occupanti Paul Braimer, ha aperto il paradiso davanti le compagnie americane,
particolarmente per quelli che facevano parte della compagnia Halliberton il quale , il vice
presedente degli S.U. Chini era capo amministrativo di essa, Chini che ha guadagnato
più di mezzo milione di dollari negli anni 2001,2002, e 2003, e continua di avere 433
quoti di investimenti nella stessa compagnia …!!.durante l’autorità di Braimer sono stati
spariti più di 8 miliardi di dollari pagandosi lavori senza nessun contratti o titoli chiari e
fin ad oggi non si sa dove e per quali motivi spesi…!!!.tutto questo è successo in una realtà
in cui mancavano tanti servizi fondamentali che sono distrutti o invecchiati.
-         sulla strada le pattuglie e i soldati americani,si comportavano e continuano di comportarsi
in maniera selvaggia e egoista per tenere la loro sicurezza, e con indifferenza alla sicurezza
dei cittadini iracheni. Cosi sono stati morti migliaie di persone oneste,solo perché erano
vicine un check point, o una una pattuglia di carri armati . i soldati sono sempre nervosi
e tesi ,e sono disponibili senza pensarci due volte, a sparare contro i cittadini e non
dimentichiamo quelle forze esagerata e quelli strumenti di uccisione di massa che hanno
usato contro la città di Fallujia. 
-         parte importante delle politiche o pratiche degli occupanti statunitensi, e britannici è state
quella di giocare pericolosamente, con la differenza e le varietà della composizione della
società irachena, già divisa dalla politica duratura del dispotico,finito, il dittatore Saddam
Hussein. Su baserei risultati di tutto l’accumulazione delle pratiche settarie e della pulizia
Etnica, di cui perseguita, su questa base gli americani hanno lasciato in certe occasioni di
Aiutare a creare o rafforzare gruppi di milizia e cosi aumentare i rischi di essi usandogli
In modi differenti con l’evoluzioni della situazione. E ovviamente per garantire la loro
Sicurezza e per aver tanti elementi, e agnelli, per assicurare la futura strategia in Iraq, e
Da esso partire verso i paesi vicini in tutto il M.O.
Tutto questo non toglierebbe la volontà decisiva e lo sforzo della stragrande maggioranza
Degli iracheni per sfruttare l’occasione pacificamente e iniziare una nuova pagine e per
Ricostruire l’Iraq, un nuovo Iraq,pacifico e democratico. Ricordiamo che questa maggio-
ranza ha dimostrato questa voglia e volontà quando è andata a partecipare in tre occasione
di voto in solo un anno,è un fatto storico, e questo anche conferma, un fatto, che qualcuno
a livello mondiale ed europeo, prova di dimenticare quello che gli iracheni,quasi tutti, cioè
più di 90% sono stati contro la guerra e non volevano usarla come mezzo per rovesciare il
regime sanguinario, ma nello stesso momento la stessa maggioranza era contenta e convinta
della caduta del dispotico e il suo regime, dopo più di 35 anni di buio assoluto. È un fatto
che spiega quella volontà di resistere pacificamente e provare di sfruttare la nuova realtà
e la reale bilancio di forza, in Iraq e nel M.O. e in tutto il mondo,un tentativo per far
ritornare la piena sovranità con il ritiro delle forze straniere al più presto dal paese e per
andare avanti,anche con tutte le difficoltà, per ricostruire lo stato democraticamente.
la esperienza di tre anni ci ha conformato che con gli armi e l’occupazione non si può
creare un sistema democratico adeguato alla realtà di un paese….!!.
Ovviamente in questa occasione dobbiamo affermare che tutti i motivi contro cui abbiamo
lottato per evitare la guerra sono stati conformati nei tre anni dopo i disastri della guerra;
non solo in Iraq ma in tutto il M.O. e particolarmente il vero aumento,esteso del terrorismo
integralismo di tutti i tipi.
Oggi siamo una situazione molto, molto pericoloso, dopo che per la prima volta nella storia
dell’Iraq viene fatto distruggere un mausoleo cosi importante e cosi sacro dalla maggioranza
del popolo iracheno. È ovvio era un tentativo di far esplodere i sentimenti religiosi e settari
per provocare una lotta civile. Ma grazie alla composizione mosaico storico del popolo e la
convivenza profonda nella società iracheno e i ruoli dei capi religiosi e politici i nemici
della pace non sono riusciti a creare una guerra civile come un ultimo strumento per
distruggere il processo politico dopo che sono i entrati tutti i componenti,etnici e religiosi
e politici del paese partendo delle elezioni del Dicembre scorso.
Oggi viviamo una realtà molto complicata e non bastano solo le linee podologiche per
capirla e anche non si può capire o trattare la situazione in Iraq partendo solo, dico solo,
dagli interessi politicamente stretti e riguardanti dal proprio paese……!!. Gli iracheni oggi
hanno veramente tanti bisogni per fermare i massacri e stabilire il processo politico per gli
interessi di tutti e tutte i cittadini l’unici colpiti per quasi 40 anni … e credo che le forze
democratiche,pacifiste,e progressiste  in Europa può fare e dare tanto … e per questo
ricominciamo ad urlare e appellare a tutti ….!!!

                Roma il 15/03/2006                               Latif Al Saadi