Emergency contanna la guerra in Libia: "Inviare ispettori ONU e osservatori internazionali"



Emergency condanna la guerra in Libia


Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Oggi la guerra è
"contro Gheddafi": ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria,
inevitabile, necessaria.


Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione
di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. "La guerra umanitaria" è
la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: ogni guerra è un
crimine contro l'umanità.


Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono alla fine inevitabili
solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Se i governanti si
impegnassero a costruire rapporti di rispetto, di equità, di solidarietà
reciproca tra i popoli e gli Stati, se perseguissero politiche di disarmo
e di dialogo, le situazioni di crisi potrebbero essere risolte escludendo
il ricorso alla forza. Non è stato questo il caso della Libia: i nostri
governanti, gli stessi che ora indicano la guerra come necessità, fino a
poche settimane fa hanno finanziato, armato e sostenuto il dittatore
Gheddafi e le sue continue violazioni dei diritti umani dei propri
cittadini e dei migranti che attraversano il Paese.


Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una
necessità. È la scelta disumana, criminosa e assurda di uccidere, che
esalta la violenza, la diffonde, la amplifica. È la scelta dei peggiori
tra gli esseri umani.


Ai governanti che vedono la guerra come unica risposta ai problemi del
mondo, rivolgiamo di nuovo l'appello del 1955 di Bertrand Russell e Albert
Einstein nel loro Manifesto:


«Questo dunque è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e
inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l'umanità dovrà
rinunciare alla guerra?»


Come ha scritto il grande storico statunitense Howard Zinn: «Ricordo
Einstein che in risposta ai tentativi di "umanizzare" le regole della
guerra disse: "la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire".
Questa profonda verità va ribadita continuamente: che queste parole si
imprimano nelle nostre menti, che si diffondano ad altri, fino a diventare
un mantra ripetuto in tutto il mondo, che il loro suono si faccia
assordante e infine sommerga il rumore dei fucili, dei razzi e degli
aerei».


Emergency è contro la guerra, contro tutte le guerre. Ce lo impongono la
nostra esperienza, la nostra etica e la nostra cultura, la nostra umanità
prima ancora che la nostra Costituzione.


Chiediamo che tacciano le armi e che si riprenda il dialogo, anche
attraverso l'invio degli ispettori delle Nazioni Unite e di osservatori
della comunità internazionale; chiediamo l'apertura immediata di un
corridoio umanitario per portare assistenza alla popolazione libica.