Esecuzioni sommarie a Sirte, la risposta di Amnesty International



Ringrazio Riccardo Noury per la risposta a nome di Amnesty International e la diffondo sulle mailing list di PeaceLink.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink

www.peacelink.it


From: r.noury at amnesty.it
Date: Fri, 28 Oct 2011 12:46:20 +0200
To: <a.marescotti at peacelink.it>; Mari Cor<mari.liberazioni at yahoo.it>
Subject: Re: Esecuzioni sommarie a Sirte avvenute nel silenzio. Sirte è la Srebrenica di Amnesty International


Caro Alessandro,

cerco di rispondere alle tue perplessità e ai tuoi dubbi, con l'amarezza di chi deve difendersi da un sospetto di complotto o di parzialità ideologica. Di questo mi dispiace molto.

Su Sirte, abbiamo fatto un comunicato stampa, che ti avevo già inviato a suo tempo. Lo abbiamo emesso, nonostante non fossimo sul luogo a verificare come ci è stato impedito di fare in tutti i luoghi controllati ancora, almeno in parte, dalle forze di Gheddafi. A Misurata, che è stata bombardata ben più a lungo, abbiamo potuto documentare dall'interno le conseguenze dell'assedio cui la città è stata sottoposta. Su Sirte, abbiamo reagito alle immagini e a quello che ci arrivava dall'esterno. ( Confermo e confesso: abbiamo aderito a una manifestazione a Roma, nei giorni di Misurata, ma non abbiamo fatto una manifestazione nei giorni di Sirte: e quindi?)

Abbiamo ripetutamente chiesto al Cnt che facesse appelli pubblici perché non ci fossero ritorsioni contro le forze di Gheddafi e chi era sospettato di stare dalla sua parte, magari solo per il colore della pelle (le denunce sulla caccia al nero, subsahariano o libico Tawargha, ti sono note). Riconoscere che il Cnt non controlla i miliziani è un dato di fatto. Se da questo desumi che abbiamo ritenuto il Cnt non responsabile di quanto accadesse, sbagli.

Amnesty International è stata tra i primi a chiedere un'inchiesta sull'uccisione di Gheddafi e a sottolienare senza mezzi termini che l'uccisione di Gheddafi inerme e già ferito costituirebbe un crimine di guerra.  I mezzi d'informazione, in Italia e all'estero, hanno fatto riferimento ad Amnesty International e all'Alta commissaria per i diritti umani.

http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/b0173zf1/HARDtalk_Mahmoud_Jibril_acting_Prime_Minister_Libya/

Il rapporto pubblicato a settembre ha creato molto imbarazzo nel Cnt.  Qui sopra c'è il link a un'intervista della Bbc a Jibril, che si riferisce ai nostri rapporti come ai "soli" che parlano di violazioni da parte del Cnt.  Abbiamo voluto dare priorità alla situazione dei detenuti piuttosto che ai combattimenti e alle uccisioni sommarie: è una scelta che può non piacerti, ma che non giustifica i tuoi sospetti. Se alla "liberazione" della Libia non segue la liberazione di migliaia di persone ingiustamente in carcere, torturate in questo momento o a rischio di tortura, se anzi continueranno gli arresti per ritorsione, sarà qualcosa di veramente grave.

Su una cosa concordo con te: si poteva fare molto di più. Potevamo fare molto di più  su Sirte, se in quel periodo le cinque-sei persone in tutto che fanno ricerca sul Medio Oriente non avessero dovuto preparare il rapporto sulla Siria, così come si poteva fare molto di più sullo Yemen se quelle stesse persone non avessero dovuto lanciare una campagna per togliere dal carcere i prigionieri di coscienza in Bahrain. Ho la coscienza molto serena quando penso ai limiti di risorse di Amnesty International. Immaginavo, data la tua vicinanza alle attività dell'associazione a Taranto, che ne fossi più consapevole.

Se decidi di pubblicare questa risposta sulla bacheca fb di Peacelink o nel dossier sulla parzialità di Amnesty International che starete preparando, mi fa piacere. Anzi, te lo chiedo, perché penso che ci siano altre persone interessate a conoscere il mio punto di vista. Ti prego solo non citare ulteriormente Srebrenica a vanvera.

Grazie

Riccardo


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Riccardo Noury
Direttore dell'Ufficio Comunicazione
Amnesty International - Sezione Italiana
Via G. B . De Rossi, 10 - 00161 Roma
tel: +39 06 4490223
E-mail:
r.noury at amnesty.it

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"Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>

27/10/2011 08.26

Please respond to
a.marescotti at peacelink.it

To
pace at peacelink.it
cc
r.noury at amnesty.it
Subject
Esecuzioni sommarie a Sirte avvenute nel silenzio. Sirte      è la Srebrenica di Amnesty International





Agli amici che dirigono Amnesty International vorrei chiedere alcune cose
perché se no mi rimbombano dentro e mi fanno male.

Perché questa storia delle ultime esecuzioni sommarie a Sirte la dobbiamo
leggere sul Corriere della Sera e non sul sito di Amnesty? "Il centro di
Sirte è devastato. Molto peggio di Misurata durante l' assedio della
primavera", scrive Cremonesi ieri.

Ma se è vero che - come scrive Cremonesi andando sui luoghi nel suo
reportage - Sirte è peggio di Misurata, perché Amnesty ha manifestato
davanti a Montecitorio per Misurata e per Sirte no?

Avevo sollecitato una presa di posizione di Amnesty durante l'assedio si
Sirte. Le prove erano evidenti.

La risposta del 18 ottobre è stata: "Stiamo seguendo la situazione".

Quelli stavano crepando e Amnesty "stava seguendo la situazione".
La documentazione delle esecuzioni sommarie a Sirte è ora purtroppo
raccontata qui, alla fine di questo articolo
http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/26/Esecuzioni_sommarie_Sirte_Per_Gheddafi_co_8_111026041.shtml

E' vero che Amnesty a settembre aveva diffuso questo rapporto
http://www.articolotre.com/2011/09/libia-per-amnesty-le-milizie-ribelli-sono-colpevoli-di-atroci-crimini-di-guerra/33165

ma si riferisce a settembre e su Sirte non c'è stata la tempestività e la
pressione che c'è stata invece a Misurata.
Si potrebbe scrivere un dossier per verificare la non imparzialità di
Amnesty nel caso della guerra in Libia, anche perché Amnesty scrive: "Il
Cnt sta affrontando un difficile compito nel dominare i combattenti
dell’opposizione". Ma se i vertici del Cnt sono i primi responsabili di
quanto è accaduto, esattamente come è stato Gheddafi per i suoi crimini!
Non è possibile fare questa dissociazione fra un Cnt buono e i suoi
miliziani cattivi, o sarebbe possibile farlo solo se il Cnt avesse
dimostrato di porre rapidamente rimedio, cosa che non ha fatto, anzi ha
alzato la voce contro la comunità internazionale quando è stata chiesta
un'indagine sugli ultimi raccapriccianti fatti di sangue.

Amnesty scriveva questo per Misurata
http://www.amnesty.it/libia-occorre-un-aumento-urgente-di-aiuti-umanitari-a-misurata

e non si legge altrettanto per Sirte. L'epilogo di Sirte porta la
responsabilità solo dei carnefici o anche di chi non ha fatto tutto il
necessario per denunciare gli abusi?

Lo dico con tanto imbarazzo e tanta rabbia, perché io sono un sostenitore
di Amnesty e lo sa particolarmente il gruppo di Taranto per le iniziative
didattiche che facciamo assieme nella mia scuola.


Questa storia di Sirte mi fa pensare a Srebrenica.
L'inazione dei caschi blu olandesi in quel caso mi sembra che abbia le
stesse radici nell'attendismo, nell'INSPIEGABILE attendismo di Amnesty su
Sirte.

Si poteva e si doveva fare molto di più e Amnesty non l'ha fatto. Così mi
sembra.


Alessandro Marescotti
www.peacelink.it