Rio+20. Ennesima occasione perduta. Unici vincitori imprese e mondo finanziario



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From: "Alberto Zoratti" <azoratti at yahoo.it>
Date: Fri, 22 Jun 2012 16:25:05 +0200
To: News Campagne<news_campagne at liste.retelilliput.org>
Subject: Rio+20. Ennesima occasione perduta. Unici vincitori imprese e mondo finanziario

[fairwatch comunica] - da Rio de Janeiro/Rio+20

 
RIO+20. L'ENNESIMA OCCASIONE PERDUTA PER IL PIANETA
UNICI VINCITORI LE IMPRESE E GLI INVESTITORI FINANZIARI
 
[Rio de Janeiro/Rio+20 - 22 giugno 2012] - Un documento senza ambizione, senza impegni e senza visione del futuro. Questo è il decantato di mesi di negoziato che avrebbe dovuto portare un nuovo paradigma di società per controbilanciare gli impatti negativi sociali ed ambientali dell'attuale modello economico.
Il testo è adeguatamente vago per non impegnare i Governi sui temi sostanziali, come la tutela della biodiversità, dove il Protocollo di Nagoya viene semplicemente citato auspicandone la ratifica, o sulla lotta al cambiamento climatico, dove rimandando all'accordo di Durban del dicembre scorso non si fa alcun passo avanti significativo verso la prossima Conferenza delle Parti, in programma per il prossimo dicembre a Doha.
Capitolo a parte la questione della Green Economy. "Approccio volontario e focalizzazione sulla deregolamentazione, invece che su norme stringenti" spiega Alberto Zoratti dell'Ong italiana Fairwatch membro della rete internazionale Climate Justice Now!, "come hanno fatto notare alcuni think thank neoliberal come World Growth, per loro Rio è stato un successo".
"Quello che stiamo subendo oggi" continua Zoratti, "è la conseguenza degli eccessi del mercato, della discrezionalità lasciata alle imprese di potersi muovere come meglio ritengono senza rispettare standard vincolanti e della totale libertà lasciata al capitale finanziario di muoversi ed investire come meglio crede".
I nuovi meccanismi di mercato, presentati come novità e elemento da sfruttare, rischiano di essere un problema domani se gestiti con le solite ricette che abbiamo conosciuto fino ad oggi. "I nuovi strumenti finanziari e i nuovi asset che stanno nascendo, come quello del carbonio e delle foreste, sono stati denunciati dai movimenti della società civile riuniti alla Cupula dos Povos di Rio come rischiosi", conclude Zoratti. "Foreste usate come merce di scambio nel mercato delle emissioni, con il rischio che questo approccio si sposti anche sulla biodiversità e sul patrimonio naturale in generale. A Rio si è persa una grande opportunità, ma i vincitori ci sono e le conseguenze non saranno semplici da gestire".