Discorso di Giovanni Impastato per il 35° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino



Care compagne e compagni,
amiche ed amici

Innanzitutto vi ringraziamo per essere intervenuti così numerosi anche
quest’anno per partecipare alle manifestazioni per il 35° anniversario
dell’assassinio mafioso di Peppino.

Tutte le iniziative hanno registrato una grande partecipazione, oggi al
corteo siamo davvero tanti, un risultato che non era scontato rispetto
alle condizioni generali del paese e alla grave crisi economica che stiamo
attraversando, e per questo motivo siamo davvero contenti ed orgogliosi.
Nel programma di quest’anno non c’è solo questa grande manifestazione, ma
sono state confermate le novità importanti e positive delle ultime
edizioni: dalla veglia di preghiera alla presenza dei sindaci e di avviso
pubblico, dal coinvolgimento delle scuole alla partecipazione delle
associazioni nazionali, tenendo insieme impegno, arte, musica e cultura.
Questa sera consegneremo il premio Musica  e Cultura, che è giunto alla
terza edizione e che sta crescendo di importanza di anno in anno.
Un segno nuovo e positivo è rappresentato dal proseguimento delle
iniziative di questo 9 maggio in Lombardia, dove moltissimi compagni sono
impegnati nella battaglia in difesa della legalità, resa più difficile
dalla infiltrazione mafiosa in quella regione.


Una battaglia che è iniziata dalla difesa della memoria di Peppino, offesa
dai fatti di Ponteranica, e che si è trasformata in una battaglia per
l’affermazione della legalità in quel territorio.
L’impegno in difesa della memoria di Peppino interessa tutto il paese, è
un fatto nazionale, ma riguarda anche il territorio di Cinisi, e mi
riferisco in particolare al casolare dove è stato ucciso Peppino e che è
in condizioni di grave degrado e abbandono.
Questa mattina volevamo consegnare a Crocetta le 30.000 firme raccolte a
sostegno della petizione che chiede l’esproprio del casolare da parte
della regione siciliana per inserirlo in un circuito dei luoghi della
memoria insieme a Casa Badalamenti ed a Casa Memoria.
Con decreto dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell'Identità
Siciliana n.2010 del 27 agosto 2012, "Casa Memoria Impastato" è stata
sottoposta a vincolo culturale in testimonianza della storia collettiva e
simbolo della lotta contro la mafia. Questa casa è oggi uno dei luoghi
della memoria più visitati di Italia, e stiamo lavorando per renderla
ancora più accogliente, in grado di ricevere tutte le persone che ogni
anno, non solo in questo giorno importante, vengono a Cinisi.
Abbiamo continuato a tenerla aperta a tutti, seguendo le volontà di Mamma
Felicia.
Un nostro pensiero forte lo rivolgiamo oggi al mondo del lavoro, che sta
vivendo una stagione drammatica e tragica.
I fatti gravissimi di Genova, con 7 morti e 4 feriti, ci ricordano che non
deve calare la nostra attenzione ed il nostro impegno per la sicurezza nei
posti di lavoro.
A Genova è stata una tragedia immane, e noi oggi, giorno di lutto
cittadino, esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie vittime di
questo incidente.
Ma ci sono anche le tragedie di chi il lavoro non lo ha o lo ha perduto e
compie gesti disperati, lanciando un monito a chi ci governa.
I suicidi delle persone senza lavoro sono stati 89 l’anno scorso e sono
stati già 32 dall’inizio di quest’anno.
Dobbiamo capire le ragioni profonde di questa crisi, che non è solo
economica, ma prima di tutto politica e sociale.
Una crisi, che era PREVEDIBILE.
Nel 2000 il movimento che si opponeva alla globalizzazione dell’economia,
il movimento NO GLOBAL, al quale molti di noi hanno partecipato aveva
previsto:
Il fallimento di quelle politiche economiche internazionali
Il proliferare di nuovi  conflitti
La distruzione della cultura del lavoro, piegata alla logica del profitto
a tutti i costi

Per questo dobbiamo rinnovare il nostro IMPEGNO in tutte le sedi,
riappropriarci della politica e degli spazi di reale partecipazione.

Un impegno in tutti i campi, come faceva Peppino, dal cinema alla musica,
dal teatro alla pittura, nella cultura a partire dalla scuola e dalle
Università.


Dai FASCI SICILIANI alla RESISTENZA, da PORTELLA DELLE GINESTRE, alle
LOTTE DI PEPPINO E DEI SUOI COMPAGNI, gli esempi da seguire non ci mancano
e ci ricordano che non dobbiamo mai dimenticare i “più deboli” e la nostra
“identità politica”.
Da Cinisi parte un messaggio positivo, domani saremo in Lombardia, e
proseguiremo in tutto il paese.
Il paese ha bisogno di noi del nostro entusiasmo.
Grazie per essere venuti oggi così numerosi ed una grazie anche a tutti
coloro che hanno collaborato per le iniziative inserite nel programma.

VIVA LA LEGALITA e la GIUSTIZIA

VIVA IL LAVORO

VIVA LA COSTITUZIONE

Un altro e nuovo MONDO è POSSIBILE!


Giovanni Impastato