Coi piedi per terra. 106



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 106 del 20 giugno 2008

In questo numero:
1. Ingeborg Bachmann: Tutti i giorni
2. Enrico Mezzetti: Interrogazione al sindaco del Comune di Viterbo
3. Si e' svolto il 13 giugno a Viterbo un incontro con Marinella Correggia
4. Antonella Litta: Un unico respiro. Una passeggiata con Paolo Giannini ed
Antonello Ricci nei luoghi di Viterbo da salvare
5. Peppe Sini: La megatruffa del megaeroporto a Viterbo
6. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. MAESTRE. INGEBORG BACHMANN: TUTTI I GIORNI
[Ancora una volta riproponiamo il seguente testo, da Ingeborg Bachmann,
Poesie, Tea, Milano 1996, p. 31 (la traduzione e' di Maria Teresa
Mandalari).
Ingeborg Bachmann, scrittrice e poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma
1973) di straordinaria bellezza e profondita', maestra di pace e di verita'.
Opere di Ingeborg Bachmann: versi: Il tempo dilazionato; Invocazione
all'Orsa Maggiore; Poesie. Racconti: Il trentesimo anno; Tre sentieri per il
lago. Romanzi: Malina. Saggi: L'elaborazione critica della filosofia
esistenzialista in Martin Heidegger; Ludwig Wittgenstein; Cio' che ho visto
e udito a Roma; I passeggeri ciechi; Bizzarria della musica; Musica e
poesia; La verita' e' accessibile all'uomo; Il luogo delle donne.
Radiodrammi: Un affare di sogni; Le cicale; Il buon Dio di Manhattan. Saggi
radiofonici: L'uomo senza qualita'; Il dicibile e l'indicibile. La filosofia
di Ludwig Wittgenstein; La sventura e l'amore di Dio. Il cammino di Simone
Weil; Il mondo di Marcel Proust. Sguardi in un pandemonio. Libretti:
L'idiota; Il principe di Homburg; Il giovane Lord. Discorsi: Luogo
eventuale; Letteratura come utopia. Prose liriche: Lettere a Felician. Opere
complete: Werke, 4 voll., Piper, Muenchen-Zuerich. Interviste e colloqui:
Interview und Gespraeche, Piper, Muenchen-Zuerich. In edizione italiana cfr.
almeno: Poesie, Guanda, 1987, Tea, Milano 1996; Invocazione all'Orsa
Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999; Il dicibile e
l'indicibile. Saggi radiofonici, Adelphi, Milano 1998; Il buon Dio di
Manhattan, Adelphi, Milano 1991; Il trentesimo anno, Adelphi, Milano 1985,
Feltrinelli, Milano 1999; Tre sentieri per il lago, Adelphi, Milano 1980,
Bompiani, Milano 1989; Malina, Adelphi, Milano 1973; Il caso Franza,
Adelphi, Milano 1988; La ricezione critica della filosofia di Martin
Heidegger, Guida, Napoli 1992; In cerca di frasi vere, Laterza, Roma-Bari
1989; Letteratura come utopia. Lezioni di Francoforte, Adelphi, Milano 1993.
Opere su Ingeborg Bachmann: un'ampia bibliografia di base e' nell'apparato
critico dell'edizione italiana di Invocazione all'Orsa Maggiore, cit.]

La guerra non viene piu' dichiarata,
ma proseguita. L'inaudito
e' divenuto quotidiano. L'eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
e' trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi e' la pazienza,
medaglia la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.

Viene conferita
quando non accade piu' nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico e' divenuto invisibile
e l'ombra d'eterno riarmo
ricopre il cielo.

Viene conferita
per la diserzione dalle bandiere,
per il valore di fronte all'amico,
per il tradimento di segreti obbrobriosi
e l'inosservanza
di tutti gli ordini.

2. DOCUMENTAZIONE. ENRICO MEZZETTI: INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI
VITERBO
[Riceviamo e diffondiamo la seguente interrogazione del 16 giugno 2008.
Enrico Mezzetti, avvocato, protagonista a Viterbo di tante lotte per
l'ambiente, la pace, i diritti di tutti, gia' capogruppo del Pds - poi Ds -
in consiglio comunale, e' consigliere comunale della Sinistra arcobaleno]

Interrogazione a risposta scritta
Al Sindaco del Comune di Viterbo
Premesso che
da mesi si sta sostenendo l'imminente realizzazione di una grande
infrastruttura civile nel territorio comunale consistente in uno scalo
aeroportuale destinato ad essere il secondo della Regione Lazio, con la
precisa finalizzazione di sostituire l'aeroporto "Pastine" di Ciampino quale
principale aeroporto low-cost a servizio della Capitale;
infatti, con "abile" azione parlamentare, sono state introdotte con l'art.
18 comma 1 lettera a) del D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, convertito con
Legge 28 febbraio 2008, n. 31, modifiche al comma 2 del D.Lgs. 96/2005 tali
da evitare la necessita' di seguire le procedure ad evidenza pubblica
secondo la normativa europea per il rilascio di concessioni all'esercizio di
scali aeroportuali previste dal codice della navigazione nel caso di
"delocalizzazione funzionale" di tali infrastrutture;
Ritenuto che
la "delocalizzazione funzionale" nel caso di specie consista essenzialmente
nella possibilita' di trasferire la concessione all'esercizio dall'aeroporto
di Ciampino, della quale e' titolare la Societa' "Aeroporti di Roma", a
quello che si vorrebbe realizzare a Viterbo;
Rilevato che
e' sempre piu' pressante la richiesta dei cittadini e delle istituzioni
locali dei comuni di Ciampino, Marino, dell'area sud-est di Roma e, piu' in
generale, dell'area dei Castelli affinche' cessi il traffico aereo che grava
sull'aeroporto "Pastine" e viene quindi sollecitata la "delocalizzazione"
sul sito di Viterbo;
essendo tale "delocalizzazione", fino ad oggi, basata semplicemente su un
parere di una commissione ministeriale, che il Ministro ha comunicato al
Presidente della Regione, essa risulta essere operata al di fuori del
prescritto programma predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, d'intesa con i ministeri competenti e le Regioni o Province
interessate e inserito, previo parere del Cipe e previa intesa della
Conferenza unificata, nel Documento di programmazione economico-finanziaria,
con l'indicazione dei relativi stanziamenti, come prescritto dalla vigente
normativa;
per tale motivo, tra gli altri, la Provincia di Frosinone ha proposto
ricorso al giudice amministrativo denunciando la carenza di legittimita' di
una tale scelta, alla quale non e' comunque presupposto alcun provvedimento
dispositivo;
peraltro le direttive europee e il codice dell'ambiente prevedono che i
programmi ed i piani inerenti il sistema dei trasporti devono essere
sottoposti a Valutazione ambientale strategica (Vas), che non e' possibile
operare in assenza di qualsivoglia programma del genere;
ne', tantomeno, e' possibile operare le prescritte Valutazioni di impatto
ambientale (Via) e sanitario (Vis) in mancanza di un progetto, che, ad oggi,
non esiste neanche a livello di studio di fattibilita';
inoltre, dovendosi realizzare lo scalo civile a Viterbo utilizzando a tal
fine la gia' esistente struttura militare, non sono stati ancora chiariti
gli intendimenti al proposito delle autorita' militari, che, difatti, pare
stiano richiedendo o riaffermando una riserva "strategica" delle rotte
interessanti tale sito;
si parla della indizione di una conferenza di servizi senza chiarire se essa
vada intesa ai sensi del comma 1, del comma 2 o del comma 3 dell'art. 14
della Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni e, comunque, in
assenza di uno studio di fattibilita' come prescritto dal comma 1 dell'art.
14 bis  della medesima legge;
Considerato che
per Sua stessa dichiarazione si punta a fare dello scalo viterbese una
infrastruttura destinata ad accogliere venti milioni di passeggeri contro i
poco piu' di cinque milioni attualmente gestiti da quello di Ciampino con le
gravissime conseguenze ambientali nonche' sulla salute e la qualita' di vita
dei cittadini del comprensorio;
nel mentre il Sindaco di Ciampino e il Presidente della Provincia di Roma
spingono per accelerare la "delocalizzazione funzionale" dal "Pastine" a
Viterbo evidentemente non sono preoccupati delle conseguenze di tale scelta
in termini occupazionali, dato che la propaganda di piu' parti accredita la
bonta' di un'opera di tal genere accreditano la produzione di 900 posti di
lavoro per ogni milione di passeggeri gestiti;
evidentemente le conseguenze in termini di inquinamento atmosferico e
acustico, di aumento delle patologie fisiche e psichiche nella popolazione
indotte dal traffico gravante su Ciampino, nonche' di perdita di valore
degli immobili presenti nell'area, non compensa qualsivoglia presunto
beneficio economico l'infrastruttura possa arrecare al territorio;
peraltro, in mancanza di un potenziamento delle infrastrutture e
particolarmente dei collegamenti ferroviari, la realizzazione dell'aeroporto
a Viterbo comporterebbe un impatto enorme sulla rete di comunicazione,
necessitando pertanto stanziamenti certi per la realizzazione di tutte le
opere complementari necessarie a tal fine, anche sulla base della esperienza
dell'hub di Malpensa, che ha visto proprio nella carenza di tali
infrastrutture il suo principale motivo di debolezza sul mercato;
vi e' altresi' da notare che la natura del turismo low-cost si basa su tempi
molto ristretti di permanenza, che nel caso che ci interessa sarebbero
inevitabilmente orientati sulla Capitale, senza quindi alcun beneficio
diretto sulla economia viterbese, la quale rischierebbe quindi di svolgere
solamente un ruolo subalterno, sostenendo l'ennesima servitu' a servizio
dell'area metropolitana;
inoltre l'aeroporto di Viterbo si situa a ridosso del centro storico,
all'interno dell'area termale, nonche' in contiguita' di numerose aree
destinate a coltivazioni, spesso di pregio e basate sulla filiera di
produzione biologica;
in tal senso e' da tempo stata elaborata la proposta di pianificazione per
la realizzazione di un parco agricolo-termale per valorizzare le emergenze
ambientali, storico-archelogiche, turistiche e agricole di cui e' ricca
l'intera area termale;
Per sapere
- se il Comune di Viterbo intenda garantire la legittimita' delle procedure
inerenti la realizzazione delle opere pubbliche nel proprio territorio e,
pertanto, pretenda:
- che venga adottato il prescritto programma predisposto dal ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, d'intesa con i ministeri competenti e le
Regioni o Province interessate e inserito, previo parere del Cipe e previa
intesa della Conferenza unificata, nel Documento di programmazione
economico-finanziaria, con l'indicazione dei relativi stanziamenti, come
prescritto dalla vigente normativa;
- che, come prescritto dalle direttive europee e dal codice dell'ambiente,
tale programma sia sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas);
- che la indizione di una conferenza di servizi avvenga, quantomeno, sulla
base di uno studio di fattibilita', come previsto dal comma 1 dell'art. 14
bis della Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni;
- che venga realizzata sul progetto la Valutazione di impatto ambientale
(Via) e sanitario (Vis), nonche' previamente valutato l'impatto acustico
definendone la caratterizzazione;
- se il Comune intenda consentire la realizzazione di tale infrastruttura
senza che, preliminarmente, vengano potenziati i collegamenti con la
Capitale, in primo luogo quelli ferroviari;
- se il Comune intenda richiedere la dismissione della presenza militare e
se ritenga che cio' sia possibile;
- se il Comune ritenga, anche sulla base dell'esperienza di Ciampino, nel
cui territorio le popolazioni stanno con forza richiedendo la
"delocalizzazione funzionale" dell'aeroporto, che una struttura quattro
volte quantitativamente piu' importante (per Suo stesso auspicio) di quella
di Ciampino non rischi di provocare pesanti ripercussioni negative sui
cittadini di Viterbo in termini sanitari e di qualita' della vita;
- se il Comune ritenga che la localizzazione dell'aeroporto a due chilometri
dal centro storico:
- sia compatibile con la morfologia storica e ambientale della citta';
- sia compatibile con la realizzazione del progetto di parco
agricolo-termale;
- sia in particolare compatibile con le esistenti attivita' termali,
alberghiere e turistiche, nonche' con quelle auspicate (come la riapertura
delle terme Inps), nonche' con le realizzande strutture sanitarie;
- sia compatibile con le emergenze archelogiche della zona;
- sia compatibile con le colture esistenti nell'area, in particolare con le
produzioni agricole di qualita' e basate sulla filiera del biologico;
- quale evidenza concreta e non semplicemente statistica sia in possesso del
Comune di Viterbo per avanzare una qualsiasi stima credibile della ricaduta
occupazionale derivate dalla realizzazione dell'aeroporto, soprattutto al
fine di poterla valutare comparativamente con la possibile perdita di
occupazione diretta e indotta derivante da: "delocalizzazione funzionale"
degli apparati militari; svalorizzazione delle strutture termali,
alberghiere, sanitarie; deprezzamento immobiliare; dismissione delle colture
tipiche, di qualita', biologiche;
- se non ritenga di promuovere una campagna di informazione nei confronti
dei cittadini viterbesi, al fine di determinare il loro "consenso
informato", magari organizzando delle apposite visite guidate a Ciampino, in
modo che la popolazione possa rendersi conto di quale sia il radioso futuro
che Ella e gli altri sostenitori dell'aeroporto stanno preparando per
Viterbo.
*
Enrico Mezzetti, consigliere comunale de "la Sinistra, l'Arcobaleno"

3. INIZIATIVE. SI E' SVOLTO IL 13 GIUGNO A VITERBO UN INCONTRO CON MARINELLA
CORREGGIA
[Riproponiamo il seguente comunicato del 14 giugno 2008 del comitato che si
oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo (Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito:
www.coipiediperterra.org, per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail:
antonella.litta at libero.it), dal titolo completo "Si e' svolto il 13 giugno
2008 a Viterbo un incontro con Marinella Correggia contro il devastante
mega-aeroporto, per la riduzione del trasporto aereo, per difendere
l'ambiente, la salute e i diritti di tutti. La prestigiosa scrittrice e
giornalista, esperta di temi ambientali, ha incontrato cittadini interessati
e persone socialmente impegnate. Il professor Osvaldo Ercoli ha illustrato
alcune caratteristiche del territorio e delle sue tradizioni. Alfio Pannega,
figura storica della cultura popolare e poeta a braccio, ha dedicato
all'ospite alcuni suoi versi improvvisati per l'occasione", comunicato gia'
apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino".
Marinella Correggia e' nata a Rocca d'Arazzo in provincia di Asti;
scrittrice e giornalista free lance particolarmente attenta ai temi
dell'ambiente, della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della
nonviolenza; e' stata in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Serbia, Bosnia,
Bangladesh, Nepal, India, Vietnam, Sri Lanka e Burundi; si e' occupata di
campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e
condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra; si e'
dedicata allo studio delle disuguaglianze e del "sottosviluppo"; ha scritto
molto articoli e dossier sui modelli agroalimentari nel mondo e sull'uso
delle risorse; ha fatto parte del comitato progetti di Ctm (Commercio Equo e
Solidale); e' stata il focal point per l'Italia delle rete "Global Unger
Alliance"; collabora con diverse testate tra cui "il manifesto", e' autrice
di numerosi libri, e' attivista della campagna europea contro l'impatto
climatico e ambientale dell'aviazione. Tra le opere di Marinella Correggia:
Ago e scalpello: artigiani e materie del mondo, Ctm, 1997; Altroartigianato
in Centroamerica, Sonda, 1997; Altroartigianato in Asia, Sonda, 1998;
Manuale pratico di ecologia quotidiana, Mondadori, 2000; Addio alle carni,
Lav, 2001; Cucina vegetariana dal Sud del mondo, Sonda, 2002; Si ferma una
bomba in volo? L'utopia pacifista a Baghdad, Terre di mezzo, 2003; Diventare
come balsami. Per ridurre la sofferenza del mondo: azioni etiche ed
ecologiche nella vita quotidiana, Sonda, 2004; Vita sobria. Scritti
tolstoiani e consigli pratici, Qualevita, 2004; Il balcone
dell'indipendenza. Un infinito minimo, Nuovi Equilibri, 2006; (a cura di),
Cambieresti? La sfida di mille famiglie alla societa' dei consumi, Altra
Economia, 2006; Week Ender 2. Alla scoperta dell'Italia in un fine settimana
di turismo responsabile, Terre di Mezzo, 2007; La rivoluzione dei dettagli,
Feltrinelli, Milano 2007]

Promosso dal comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per
la riduzione del trasporto aereo si e' svolto venerdi' 13 giugno a Viterbo
un incontro con Marinella Correggia, prestigiosa giornalista e saggista,
notissima esperta di questioni ambientali, autrice di libri di grande
diffusione pubblicati dai piu' grandi editori italiani (da Mondadori a
Feltrinelli tra gli altri).
*
L'iniziativa si e' articolata in due fasi.
Nel pomeriggio una passeggiata nei luoghi del Bulicame di dantesca memoria,
l'area termale di straordinario interesse naturalistico, storico-culturale,
sociale e terapeutico che verrebbe irrimediabilmente devastata dalla
scellerata realizzazione di un distruttivo mega-aeropoto per voli low cost.
Una delegazione del comitato ha accompagnato la prestigiosa studiosa
ambientalista, e la passeggiata e' stata anche occasione per interloquire
con le persone che nell'area in quelle ore si trovavano - per turismo, per
terapia, perche' residenti nella zona, perche' richiamate dall'iniziativa -,
persone che tutte hanno espresso vivo sostegno all'impegno del comitato che
si oppone al mega-aeroporto dello scandaloso scempio ambientale, della
criminale aggressione alla salute e alla sicurezza di tutti, della folle
devastazione di beni culturali e sociali preziosissimi.
Nel corso della passeggiata il professor Osvaldo Ercoli, una delle maggiori
autorita' morali della citta', ha illustrato alcune caratteristiche del
territorio, della sua natura, delle sue tradizioni culturali.
*
La sera l'incontro e' proseguito presso il centro sociale autogestito "Valle
Faul", in forma dialogica e conviviale (inclusiva di una assai apprezzata
cena vegetariana imbandita dai volontari del centro sociale stesso).
Qui l'incontro con la giornalista e scrittrice ha dato luogo a un colloquio
con e tra tutti i partecipanti, colloquio condotto in modi informali e per
cosi' dire familiarmente, spaziando dai temi legati all'impegno per la
riduzione del trasporto aereo, a quelli del recente convegno della Fao a
Roma sulla fame del mondo, alle azioni positive per contrastare il
surriscaldamento del clima e promuovere una sensibilita' ecologica sia
personale che collettiva, sia nella vita quotidiana che nelle grandi scelte
pubbliche.
Alfio Pannega, figura storica della cultura popolare viterbese e poeta a
braccio, ha dedicato alla dottoressa Marinella Correggia alcuni versi
improvvisandoli per l'occasione e declamandoli alla sua presenza.
*
Tutte le persone che hanno preso parte sia alla passeggiata pomeridiana tra
Orto botanico e Bulicame (nell'area di immenso fascino su cui il comitato
gia' alcune settimane fa, domenica 25 maggio, aveva realizzato
un'apprezzatissima analoga iniziativa con la partecipazione del professor
Paolo Giannini e del professor Antonello Ricci), sia all'incontro serale
presso il centro sociale, hanno espresso un persuaso impegno a continuare la
lotta per difendere il territorio ed i suoi beni ambientali, storici,
culturali e sociali, per difendere il diritto alla salute e alla sicurezza
di tutti i cittadini, per impedire quindi la realizzazione di un'opera folle
e criminale come il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo, per ottenere
la riduzione drastica e immediata dei voli su Ciampino (riduzione vera,
necessaria e urgente, da effettuare subito e senza aggredire altri luoghi),
per un modello di mobilita' ecologicamente e socialmente sostenibile e
democratico, per un modello di sviluppo che non devasti la biosfera e non
violi i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Un grande, sinceramente sentito ringraziamento tutti i numerosi partecipanti
hanno rivolto alla dottoressa Marinella Correggia per la sua partecipazione,
ed anche per essersi impegnata fin dall'inizio e costantemente al fianco del
comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto, ed essere da anni punto
di riferimento dell'impegno per la riduzione del trasporto aereo e in difesa
di ambiente, salute, diritti, democrazia.

4. TESTIMONIANZE. ANTONELLA LITTA: UN UNICO RESPIRO. UNA PASSEGGIATA CON
PAOLO GIANNINI ED ANTONELLO RICCI NEI LUOGHI DI VITERBO DA SALVARE
[Riproponiamo il seguente testo gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino" e nuovamente ringraziamo Antonella Litta per averci
messo a disposizione questa sua testimonianza sull'esperienza della
passeggiata del 25 maggio 2008 nei luoghi viterbesi che verrebbero devastati
dal mega-aeroporto.
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

Domenica 25 maggio a Viterbo: un pomeriggio caldo e un vento lieve a
mitigarlo.
L'orto botanico, smagliante nel suo verde primaverile, interrotto da
esplosive macchie di colore di fiori in fiore, il punto di ritrovo e
d'inizio della nostra passeggiata.
E' stato bello aspettare, attendere le persone che piano si avvicinavano,
alla spicciolata, e nell'attesa si addentravano nell'orto botanico, in
quella domenica in mostra ed in festa. Poi  all'ora convenuta il gruppo s'e'
fatto cerchio, cento e piu' persone da Viterbo, dalla provincia, dalla
regione e da fuori regione.
Poche parole le mie per spiegare, per salutare tutti e dire ancora una volta
il perche' di quell'incontro, promosso dal nostro comitato; la sadica follia
di un mega-aeroporto, la costruzione di un mostro fatto di cemento, acciaio
ed asfalto che come un drago alitera' fumi di kerosene ed  emettera' orridi
sibili e rombi notte e giorno su una delle aree piu' ricche di fascino e
storia: quella che fa di Viterbo Viterbo.
*
Un professore, Paolo Giannini, esperto conoscitore di quei luoghi, al centro
del cerchio divenuto un solo occhio ed orecchio. E' cominciato cosi': con il
suo raccontare lento e sapiente, la spiegazione dell'antica storia della
citta' di Viterbo, delle sue bellezze e di quelle del Bulicame.
Poi, piano, ci siamo mossi in gruppo ma ognuno con il suo passo, modulato
dal proprio interesse, dal proprio sentire, guardare e pensare. Le parole
del professor Giannini e le riflessioni di alcuni di noi facevano da cornice
alla vista di uno spazio unico e particolare con le ampie vasche grigie e
ormai abbandonate, l'erba del prato di un verde rado ed esausto, la sorgente
centrale dell'acqua termale, possente ma circondata e rinchiusa da pannelli
in vetro, alti e spessi come quelli delle sale di terapia intensiva.
Cosi' quel luogo e quella fonte vitale di acqua rimandavano il ricordo di
un'antica dignitosa  e orgogliosa bellezza e insieme ci affidavano
un'urgente richiesta di aiuto e cura, quasi una supplica, ai piedi della
stele di pietre che porta incisi i versi che il Bulicame ispiro' a Dante.
Questo era parte del mio pensare mentre seguivo il degradare del paesaggio
verso il mare e all'indietro, stagliata sullo sfondo del verde dei monti
Cimini, la citta' di Viterbo. Un unico corpo con il Bulicame. Un unico
respiro.
*
Mentre camminavamo, pensieri e domande: Perche' non fare di questa splendida
area, ricca di acque salubri e curative, un parco termale cosi' da
permettere a tutti di godere di bellezza e  salute facendone anche
un'occasione di occupazione e sviluppo per l'intero territorio viterbese?
E ancora: Perche' continuare a sciupare e disprezzare quanto la natura nella
sua immensa generosita' ha voluto mettere a nostra disposizione? Perche'
costruire un mega-aeroporto che produrra' la cementificazione e la
distruzione di questo ambiente e avvolgera' di fumi velenosi e assordanti
rumori Viterbo e i suoi cittadini notte e giorno?
Le risposte: ancora una volta il ricatto e l'inganno dello "sviluppo" per
far digerire un'opera dannosa ed inutile, sperpero di pubblico denaro e
grande affare per i soliti pochi e noti.
Cosi' ragionavamo mentre il professor Giannini ci faceva conoscere in tutta
la sua bellezza ferita quell'area dalle straordinarie caratteristiche e
proprieta' terapeutiche.
*
Una generosa salubrita' e un benefico potere rilassante di cui godevano,
placidamente al sole, i bagnanti delle pozze Carletti, incuriositi dal
nostro gruppo, annunciato da una bella bandiera di pace. Un cortese saluto
anche a loro e la spiegazione del perche' della nostra passeggiata, seguita
subito dalla loro preoccupazione di poter perdere quel piccolo paradiso, e
insieme la domanda: Che possiamo fare per evitare questa sciagura? e la
nostra semplice e convinta  risposta: Continuate ad amare questi posti,
esigete e pretendete sempre rispetto per la salute e l'ambiente per la
nostra generazione e per quelle che verranno.
*
Poi ci siamo inoltrati nella piccola, stretta, bianca strada  di campagna
che porta fino all'aeroporto militare che nel folle disegno del devastante
mega-aeroporto dovrebbe essere ampliato e trasformato, anzi snaturato, in un
sedime dove sarebbe previsto il transito di milioni di turisti frettolosi e
ansiosi solo di arrivare il prima possibile a Roma per un weekend "mordi e
fuggi" con nessun interesse per Viterbo, per la sua storia, per le sue
bellezze naturali e artistiche, per i suoi pregiati prodotti tipici.
La stradina tagliava con il suo biancore il verde dei prati tutti intorno
mentre cadevano come neve una miriade di soffici, bianchi, cotonosi denti di
leone, come bianco era il vapore dell'acqua termale e il calcare divenuto
argine delle sorgenti e dei ruscelli delle terme delle Zitelle.
*
Poi, con l'aeroporto alle spalle, seduti in terra in semicerchio, la Lectura
Dantis di un viterbese davvero speciale: Antonello Ricci, appassionato
cultore e difensore della storia e dell'ambiente di Viterbo.
Le sue parole ci hanno raccontato e cantato di un volo particolare e
spettacolare: quello di Gerione, la mostruosa figura mitologica, nel XVII
canto dell'Inferno di Dante.
Solo le sue parole, e lo stormire delle foglie.
Solo le persone, la bellezza e il fascino di quel luogo. Solo questo, tutto
questo.
*
E' stata un'esperienza alla quale ripensero' spesso. Un'esperienza, una
conoscenza, sospesa in uno spazio speciale: tra passato e presente, tra
storia e poesia, arte e gioco, tra il rumore dell'acqua e i fumi del vapore.
E' difficile descrivere l'emozione profonda che a volte ci procurano alcuni
luoghi che ci parlano di cio' che e' stato e ci suggeriscono cio' che
potrebbero diventare insieme alla minaccia della violenza che potrebbero
ancora subire.
Difenderemo questi luoghi e continueremo a prendercene cura.

5. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LA MEGATRUFFA DEL MEGAEROPORTO A VITERBO
[Riproponiamo il seguente testo gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Due volte sono gia' stati danneggiati i cittadini di Ciampino e quelli di
Viterbo dalla megatruffa del folle e impossibile megaeroporto per voli low
cost nell'area di immensa rilevanza naturalistica, storica e terapeutica
delle terme e del Bulicame; del folle e impossibile megaeroporto per voli
low cost che massacrerebbe la salute della popolazione viterbese come quello
di Ciampino gia' massacra la salute dei ciampinesi.
*
Perche' di megatruffa si tratta. Perche' l'opera e' irrealizzabile, come
tutti coloro che se ne sono occupati sanno bene, anche coloro che continuano
a mentire, costretti a farlo perche' devono coprire con nuove e sempre piu'
clamorose e insostenibili mistificazioni le loro precedenti menzogne, i loro
precedenti imbrogli, i loro precedenti inganni ed autoinganni, i loro
precedenti cedimenti.
*
Di megatruffa si tratta. Perche' un devastante megaeroporto pressoche' a un
tiro di schioppo dal centro della citta' e' un crimine e una follia, nocivo
e pericoloso oltre ogni dire.
Di megatruffa si tratta. Perche' un devastante megaeroporto nel cuore
dell'area termale di Viterbo distruggerebbe i beni ambientali,
storico-culturali e terapeutici piu' importanti e peculiari di Viterbo.
Di megatruffa si tratta. Perche' un devastante megaeroporto a due passi
dall'Orto botanico danneggerebbe irreversibilmente una parte assai
significativa della ricerca scientifica e dell'attivita' didattica forse
piu' rilevante che si svolge nell'Universita' di Viterbo (qualificata in
questo ambito a livello internazionale).
Di megatruffa si tratta. Perche' un devastante megaeroporto comporterebbe
uno sperpero di fondi pubblici enorme e insensato, scandaloso e criminale.
Di megatruffa si tratta. Perche' un devastante megaeroporto come quello
proposto a Viterbo da affaristi e amministratori irresponsabili viola
palesemente la legislazione vigente in materia di ambiente e salute, ed in
particolare non supererebbe mai e poi mai una corretta procedura di
Valutazione d'impatto ambientale, di Valutazione ambientale strategica, di
Valutazione dell'impatto sulla salute. Tutti lo sanno, e solo degli
insipienti o degli imbroglioni si ostinano a negare questa evidenza.
E non c'e' bisogno di aggiungere che un devastante megaeroporto come quello
proposto a Viterbo costituirebbe un formidabile attrattore per i traffici,
gli interessi e le attivita' dei poteri criminali in un territorio gia'
aggredito dai poteri mafiosi.
E non c'e' bisogno di aggiungere che un devastante megaeroporto come quello
proposto a Viterbo impatterebbe in modo catastrofico su un'area, l'Alto
Lazio, che gia' subisce le tremende conseguenze delle molteplici servitu'
energetiche, militari e speculative da cui questo territorio e' invaso.
*
Di megatruffa si tratta. Sono costretti oggi a riconoscerlo anche i
complici - ignari o meno - di essa, che ormai devono arrampicarsi sugli
specchi per continuare a sostenere l'opportunita' di un'opera scellerata.
Di megatruffa si tratta. E bastava leggere la famigerata relazione
dell'allora ministro Bianchi del novembre 2007 per cogliere tutti gli
elementi di assoluta irricevibilita', de jure e de facto, nel metodo e nel
merito, di una scelta a dir poco scandalosa e sotto molteplici punti di
vista del tutto inammissibile.
*
Due volte sono gia' stati danneggiati i cittadini di Ciampino e quelli di
Viterbo dalla megatruffa del folle e impossibile megaeroporto per voli low
cost a Viterbo.
Sono gia' stati danneggiati una prima volta perche' sono stati ingannati da
politicanti senza scrupoli, che con la loro condotta hanno sia impedito che
si affrontasse subito la drammatica situazione di Ciampino nell'unico modo
adeguato: riducendo subito i voli tout court, senza spostarli da altre
parti, ma semplicemente riducendone il numero; ed hanno altresi' impedito
che si cominciasse a lavorare davvero per migliorare le infrastrutture per
la mobilita' nel e del viterbese e tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e
Orte, Viterbo e Roma: con l'inganno del megaeroporto si e' anche cercato di
occultare la necessita' e l'urgenza - quindi la priorita' assoluta - di
interventi adeguati per la rete ferroviaria, che resta la chiave di volta
per un modello di mobilita' sostenibile e compatibile con un modello di
sviluppo che difenda e valorizzi, e non devasti e distrugga, le risorse
peculiari di Viterbo e dell'Alto Lazio: termalismo, agricoltura di qualita',
beni culturali e ambientali, alta ricerca scientifica, turismo
responsabile...
E sono gia' stati danneggiati una seconda volta perche' la propaganda della
lobby della devastazione e della speculazione ha gia' provocato sperpero di
risorse pubbliche, cattiva amministrazione, riduzione degli enti locali a
luoghi in cui impunemente si sono propalate menzogne e si e' degradata la
qualita' delle istituzioni.
Ed anche una terza volta, a volerla dir tutta, sono gia' stati danneggiati i
cittadini di Ciampino e quelli di Viterbo: perche' l'uso della
mistificazione, della menzogna e dell'imbroglio avvilisce i costumi, inquina
la convivenza civile, ferisce la democrazia, umilia la dignita' delle
persone.
*
I cittadini di Viterbo e di Ciampino hanno diritto alla verita'.
I cittadini di Viterbo e di Ciampino hanno diritto alla salute, alla
sicurezza, alla democrazia, a un uso onesto e adeguato delle pubbliche
risorse a beneficio di tutti.
I cittadini di Viterbo e di Ciampino hanno diritto alla difesa dell'ambiente
e della qualita' della vita.
I cittadini di Viterbo e di Ciampino, e con essi l'umanita' intera, hanno
diritto a un mondo vivibile.
*
E' tempo di dire basta alla megatruffa del megaeroporto di Viterbo.
E' tempo che amministratori irresponsabili ed affaristi sena scrupoli
cessino di danneggiare il pubblico bene, il bene comune.
E' tempo di dire una volta per tutte che a Viterbo il devastante
megaeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma non si
puo' e non si deve fare, ne' oggi ne' mai.
E' tempo di dire una volta per tutte che a Ciampino i voli vanno ridotti
subito e drasticamente, senza "ciampinizzare" altre citta', semplicemente
riducendoli, e cosi' restituendo vivibilita' e diritti alla popolazione di
Ciampino e dei comuni limitrofi.
E' tempo di dire che il trasporto aereo, tra i principali responsabili del
surriscaldamento globale del clima, va immediatamente e drasticamente
ridotto.
E' tempo di dire che prima di tutto vengono i diritti umani di tutti gli
esseri umani; la civile convivenza; la legalita' che i diritti di tutti
riconosce e invera.
E' tempo di dire che le attivita' speculative che danneggiano tutti per il
profitto predatorio di pochi, che le attivita' distruttive dell'unica casa
comune che abbiamo, non sono ammissibili: ne' per la legge, ne' per la
coscienza.

6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 106 del 20 giugno 2008

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