Telegrammi. 56



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 56 del 31 dicembre 2009
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Sezione Anpi di Nepi: Far vivere i valori della Resistenza, attuare la Costituzione subito
2. Annus horribilis
3. Il comitato contro il mega-aeroporto fuorilegge scrive alla candidata alla presidenza della Regione Lazio Renata Polverini
4. "Azione nonviolenta"
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
 

1. APPELLI. SEZIONE ANPI DI NEPI: FAR VIVERE I VALORI DELLA RESISTENZA, ATTUARE  LA COSTITUZIONE SUBITO

[Dalla sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) “Emilio Sugoni” di Nepi (per contatti: anpi.nepi at gmail.com) riceviamo e diffondiamo il seguente appello in difesa della Costituzione]

 

La sezione Anpi di Nepi rivolge un appello a tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni, i partiti, perche' nessuno tocchi la Costituzione.

La Carta Costituzionale, nata anche dal sacrificio di centinaia di migliaia di persone che s’impegnarono nella lotta di Liberazione dal nazi-fascismo, e' e deve restare per tutti garanzia irrinunciabile di liberta', uguaglianza, giustizia e democrazia.

Non accetteremo mai e non permetteremo nessuna modifica o tentativo di modifica della Carta Costituzionale; essa e' vitale e deve essere ancora pienamente attuata.

Stiamo vivendo tempi oscuri;  i diritti costituzionali sono sempre piu' violati ed aggrediti.

Un  colpo di Stato strisciante, sostenuto dalla maggioranza di governo, e che non trova efficace opposizione, sta affossando il sistema democratico italiano.

Sono state varate leggi che, in nome della sicurezza, hanno riesumato il razzismo e lo squadrismo e  hanno reso legittima la persecuzione di milioni di migranti mentre si continua nella scellerata guerra afgana in palese violazione dell’art. 11 della Costituzione.

Quanti in questi giorni nella maggioranza di governo e in alcune parti dell’opposizione sono tornati a sostenere  la necessita' di riformare la Costituzione, con il pretesto di una malintesa pacificazione nazionale, sappiano che si rendono complici del disegno reazionario ed eversivo, concepito gia' dalla tristemente nota loggia massonica P2 di Licio Gelli.

Solo la difesa della Costituzione puo' ostacolare questo progetto, che se si realizzasse farebbe dell’Italia un Paese sottoposto al regime di ristrette caste politico-economiche, corrotte ed autoritarie.

E’ il momento di insorgere.

E’ il momento di opporsi e scuotersi dall’indifferenza.

E’ il momento di riprendere l'iniziativa: con gli strumenti nonviolenti della partecipazione e dell’informazione.

Non si puo' piu' aspettare.

E’ il tempo dell’azione.

E’ tempo di una nuova Resistenza.

Direttivo della sezione Anpi “Emilio Sugoni” di Nepi

Nepi, 30 dicembre 2009
 
2. EDITORIALE. ANNUS HORRIBILIS
 
L'anno che si va concludendo e' l'anno del colpo di stato razzista, schiavista e squadrista sancito dall'illegale legge n. 94/2009, una efferata anti-legge che fa strame della Costituzione della Repubblica Italiana, dell'ordinamento democratico, della civilta' giuridica, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Il dolore piu' grande di chi scrive queste righe - che nel corso di questo anno di dolori ha avuto una sovrabbondante razione - e' non esser riusciti a suscitare quella insurrezione nonviolenta per la legalita' e l'umanita' che sarebbe stata necessaria, e che necessaria e urgente resta, dinanzi al colpo di stato razzista del governo della disumanita' conclamata, della ferocia dispiegata, del nazismo che torna.
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A questo orrore ed a questo dolore, a questa vergogna, si unisce la tragedia della guerra terrorista e stragista che prosegue in Afghanistan. Uno scellerato crimine cui l'Italia scelleratamente partecipa.
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E molti, troppi altri orrori ancora funestano il mondo.
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Opporsi al razzismo ed opporsi alla guerra occorre.
Opporsi a tutte le stragi, le armi e gli armati.
Opporsi ad ogni uccisione, ad ogni persecuzione, ad ogni oppressione: con la forza della verita', della solidarieta' che tutti riconosce e raggiunge, della responsabilita' per ogni vita e per l'unico mondo che abbiamo in comune.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
 
3. DOCUMENTAZIONE. IL COMITATO CONTRO IL MEGA-AEROPORTO FUORILEGGE SCRIVE ALLA CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO RENATA POLVERINI
[Riceviamo e diffondiamo]
 
La portavoce del comitato che si oppone al mega-aeroporto fuorilegge a Viterbo ha inviaro la seguente lettera alla candidata alla presidenza della Regione Lazio Renata Polverini.
Analoghe lettere di corretta informazione sullo scandalo del mega-aeroporto fuorilegge verranno inviate alle altre persone che verranno candidate da partiti e coalizioni alla presidenza della Regione.
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Nota per la stampa a cura del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 30 dicembre 2009
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
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Il testo della lettera
Gentile dottoressa Polverini,
abbiamo letto la sua intervista al "Messaggero" di domenica 27 dicembre 2009, e vorremmo inviarle una minima documentazione sulla questione del mega-aeroporto di Viterbo, un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale, che avrebbe come immediate conseguenze: a) l'irreversibile scempio della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame - gia' ricordata da Dante nella Divina Commedia - e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Le inviamo in allegato:
a) un appello del 23 giugno 2009 che riassume i termini essenziali della questione;
b) una relazione tenuta a un recente convegno nazionale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente;
c) un articolo di Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009;
d) una interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando del 7 maggio 2009;
e) un comunicato stampa del 26 novembre 2009 sulla recente inchiesta giudiziaria sulla corruzione al Comune di Viterbo.
Ulteriori materiali di documentazione pubblicati dal 2007 ad oggi sono disponibili nel sito del nostro comitato: www.coipiediperterra.org
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta,
portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 28 dicembre 2009
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Breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta
Antonella Litta (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
 
4. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Riletture
- Cultura escrita y educacion. Conversaciones con Emilia Ferreiro, Fondo de cultura economica, Mexico 1999, pp. 264.
- Denis Diderot, Le neveu de Rameau et autres dialogues philosophiques, Gallimard, Paris 1972, 1984, pp. 444.
- Julia Kristeva, Etrangers a' nous-memes, Fayard, Paris 1988, Gallimard, Paris 1991, 1998, pp. 314.
 
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
7. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 56 del 31 dicembre 2009
 
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