Telegrammi. 161



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 161 del 15 aprile 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Cosa ti chiede la nonviolenza?
2. Maria G. Di Rienzo: Leonora e la foresta
3. Peppe Sini: Contro le servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio
4. Un incontro di studio a Viterbo
5. Giselle Dian presenta "Keith Haring" di Alexandra Kolossa
6. "Azione nonviolenta"
7. Segnalazioni librarie
8. Indice de "La nonviolenza e' in cammino" agosto 2009 (parte prima)
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
 
1. EDITORIALE. COSA TI CHIEDE LA NONVIOLENZA?
 
Ti chiede di opporti alla guerra, sempre.
Ti chiede di opporti al razzismo, sempre.
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Ti chiede di batterti tu per salvare le vite altrui.
Ti chiede di batterti tu per difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
 
2. TESTIMONIANZE. MARIA G. DI RIENZO: LEONORA E LA FORESTA
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo articolo.
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81]
 
Gli uomini armati arrivano al tramonto, circondano la casa in cui si trova un'anziana suora cattolica. E' deciso: Leonora Brunetto, che da decenni difende i poveri, i senzaterra, i lavoratori, che da decenni blocca con il corpo e le parole i ladri della terra amazzonica, deve morire. Deve finire nell'elenco dei 1.200 difensori della foresta pluviale (attivisti, contadini, giudici) che sono stati assassinati dall'omicidio di Chico Mendes in poi (1988). Ma prima che possano portarla fuori e ucciderla, arriva un camion pieno di povera gente, che si mette tra Leonora e i sicari. Questi ultimi arretrano, non sanno se devono sparare su tutta quella folla, esitano, se ne vanno.
Da quando questo accadde, tre anni fa, Leonora Brunetto e' raramente fuori di vista delle sue “guardie disarmate”. La vanno a prendere alla stazione degli autobus, la riportano a casa, da un lavoratore rurale a un altro, da un ufficio federale a un villaggio, per tutto il Mato Grosso. Leonora segue i casi dei piccoli agricoltori che lottano per la terra. Aiuta gli analfabeti a scrivere le loro denunce e richieste. Incontra i funzionari pubblici in nome loro.
L'episodio del 2007 e' solo uno degli incontri ravvicinati con la morte di questa donna di 64 anni, che misura un metro e mezzo d'altezza e pesa forse cinquanta chili. Ma mentre si muove fra i dimostranti che campeggiano su terre sterili, sollevando i loro spiriti, sembra una splendida, altissima, solida montagna. Pazientemente ascolta tutti, abbraccia tutti, risponde, discute.
Il Mato Grosso (giungla fitta, in portoghese) era un tempo una foresta pluviale, ma oggi e' fatto per lo piu' di piantagioni di soia e di allevamenti di bestiame. Gli allevatori e i proprietari terrieri che governano la regione vivono bene: possono impiegare legioni di contadini privi di terra pagando quasi nulla. Questi lavoratori vivono in baracche fatte di rifiuti, senza elettricita' o acqua corrente. “Pochi con troppo, troppi con cosi' poco”, commenta suor Leonora, “Come si puo' restare a braccia conserte di fronte a tanta ingiustizia? Io non posso”.
“Sorella Leonora lotta per il popolo”, dice Linda Maria de Jesus, cinquantanovenne accampata in una delle baracche, sull'orlo delle lacrime, “Viene minacciata di continuo, deve difendere la sua vita come noi. Ogni volta che la vediamo, in noi la speranza rinasce”.
“Un tempo avevo la protezione della polizia militare”, spiega Leonora Brunetto, “ma vi ho rinunciato presto. Ho cosi' tanti amici minacciati di morte, che non hanno protezione alcuna. Come posso far da guida a questa gente se io sono protetta e loro no? E comunque, sono proprio loro a curarsi al meglio di me”.
Il Brasile sta tentando di portare un briciolo di legge in questa terra di abusi sull'umanita' e sull'ambiente: l'uso di uno speciale corpo di polizia ambientale ha fatto registrare nel 2009 un notevole abbassamento del livello di deforestazione. Resta da vedere se il governo centrale riuscirà ad essere efficace nel proteggere coloro che proteggono la foresta.
“Mentirei se dicessi che non ho paura”, sorride Leonora, “Mi guardo dietro le spalle di continuo. Ma allo stesso tempo ho fiducia. Le mie garanzie di sicurezza sono Dio e questa gente”.
 
3. EDITORIALE. PEPPE SINI: CONTRO LE SERVITU' ENERGETICHE E MILITARI NELL'ALTO LAZIO
[Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio; nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Una sua lettera aperta del 3 luglio 2007 ha dato avvio al movimento che si oppone al devastante progetto del mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo]
 
Recenti vicende hanno richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica sulle servitu' energetiche e militari da cui l'Alto Lazio e' infestato ed oppresso.
La folle intenzione governativa di realizzare nuove centrali nucleari in Italia, e la diffusa preoccupazione che Montalto di Castro possa essere di nuovo indicato come uno dei siti condannati.
Il tragico incidente alla centrale Enel di Tor Valdaliga Nord, una centrale riconvertita a carbone che non dovrebbe neppure esistere.
La rivelazione della grave contaminazione del terreno nell'area del deposito Nbc del lago di Vico.
Sono vicende che convocano all'impegno contro le servitu' energetiche e militari; vicende che convocano all'impegno in difesa dell'ambiente, in difesa del diritto alla salute e alla sicurezza per tutti i cittadini, in difesa dei beni e delle vocazioni del territorio; e che convocano altresi' all'impegno per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; all'impegno per scelte di giustizia, di solidarieta' e di tutela della biosfera.
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A questo si aggiunga l'urgente necessita' che beni tuttora nelle mani dei poteri militari siano trasferiti nelle mani delle istituzioni civili: ad esempio a Viterbo, che nel periodo in cui vigeva la leva militare obbligatoria aveva caserme che ospitavano migliaia di giovani, quelle strutture ricettive non devono piu' restare inutilizzate o sottoutilizzate nelle mani dei militari, ma restituite alla citta' perche' le valorizzi per garantire alloggi adeguati a tantissime persone e tante famiglie che ne hanno bisogno.
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Ed a questo si aggiunga che la fondamentale scelta di approvvigionamento energetico ormai indispensabile e' quella che rinuncia sia alla follia nucleare che alle fonti fossili in via di esaurimento, e valorizza invece le fonti rinnovabili e le tecnologie pulite, in primo luogo il solare.
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Ed a questo si aggiunga infine anche che occorre un modello di mobilita' e un modello di sviluppo al servizio del territorio e della popolazione, nel pieno rispetto della democrazia, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E quindi occorre, ad esempio, potenziare le ferrovie e respingere il mega-aeroporto nocivo distruttivo e fuorilegge a Viterbo; ed occorre anche, ad esempio, risanare il lago di Vico; ed occorre inoltre, ad esempio e al piu' presto, far cessare le attivita' criminalmente inquinanti che provocano esiti sin letali.
 
4. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
 
Si e' svolto martedi' 13 aprile 2010 a Viterbo, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace", un incontro di studio sulla lettura dei testi dell'antichita' con gli strumenti filologici e l'approccio storico ed antropologico efficienti ad una comprensione corretta.
L'incontro e' parte di un percorso di formazione alla comunicazione nonviolenta che prosegue con cadenza settimanale.
 
5. LIBRI. GISELLE DIAN PRESENTA "KEITH HARING" DI ALEXANDRA KOLOSSA

[Ringraziamo Giselle Dian (per contatti: gipsy91 at live.it) per questa recensione.

Giselle Dian fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo]

 

Alexandra Kolossa, Keith Haring, Taschen, Koln 2005.

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Questa monografia curata da Alexandra Kolossa (apprezzata storica dell'arte, saggista e curatrice di mostre) costituisce un utile profilo e reca e commenta un'ampia galleria delle opere di Keith Haring.

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Keith Haring nasce il 4 maggio 1958 a Reading in Pennsylvania; primo ed unico maschio di quattro figli. Il padre e' il caporeparto di una societa' elettrica mentre la madre e' casalinga.

In occasione della visita all’Hirshhorn Museum a Washington ammira le opere di Andy Warhol, che lasciano in lui una profonda traccia. Nel 1976 si iscrive all’Ivy School of Professional Art di Pittsburgh scegliendo l’indirizzo di grafica pubblicitaria, ma dopo i primi due semestri abbandona la scuola dedicandosi solo ed esclusivamente all’arte.

Nel 1978 si trasferisce a New York, citta' che gli avrebbe offerto maggiori possibilita'. Qui si iscrive alla School of Visual Arts (Sva). Cerca il contatto con il pubblico esponendo i suoi disegni in locali pubblici e per le strade. Stringe rapporti di amicizia con artisti come Kenny Scharf e Jean-Michel Basquiat.

Dal 1980 attira l’attenzione con i subway drawings, ovvero decorando gli spazi pubblicitari liberi all’interno della metropolitana di New York. Decide in seguito di lasciare la Sva e comincia ad organizzare diverse mostre collettive al Club 57 e al Mudd Club.

Nel 1982 Tony Shafrazi diventa il gallerista di Haring. Per la sua prima personale l’artista fa uso per la prima volta di quadri di grande formato. I contatti con il panorama della pittura murale lo avvicinano a LA II, un giovane graffitista con il quale collabora.

In poco tampo la sua fama cresce e viene conosciuto nei Paesi Bassi, in Belgio, in Giappone. In Italia espone alla galleria Lucio Amelio di Napoli. L’artista tiene lezioni di disegno presso le scuole di New York, Amsterdam, Londra, Tokyo e Bordeaux. Nel 1985 espone per la prima volta le proprie sculture in acciaio e alluminio alla Galleria di Leo Castelli di New York.

In questo periodo cresce il suo impegno politico e si schiera contro l’apartheid. Nel  1986 apre il primo Pop Shop a Soho con l’obiettivo del contatto con il pubblico. Dopo aver contratto l’infezione da Hiv realizza dipinti sempre piu' duri e taglienti affiancati da un impegno legato alla ricerca contro l’Aids.

Durante gli ultimi anni di vita esegue pitture murali a Barcellona, Chicago e Pisa, dove dipinge una facciata della Chiesa di Sant’Antonio con il murale intitolato “Tuttomondo”. In questi anni crea una fondazione che ha il compito di promuovere progetti per l’infanzia e sostenere le organizzazioni impegnate nella lotta contro l’Aids. Haring muore di Aids il 16 febbraio 1990.

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Lo stile di Keith Haring e' basato su una linea ridotta all’essenziale ed uno spiccato senso della proporzione dello spazio. L’osservatore riesce immediatamente a cogliere il significato delle sue opere. L’artista si esprime su muri, capi di abbigliamento, automobili, teloni in vinile, carta e tela senza mai uno schizzo preparatorio, eppure non vi e' traccia di errori ne' di asimmetria tra le parti.

Si occupa di temi scottanti della sua epoca, si ispira alla vita quotidiana, allo stile di vita americano dettato dal consumismo nel quale si e' trovato a vivere. Inoltre prende in considerazione l’evoluzione dei mass-media come la televisione ed il ruolo che essa svolge nella societa'.

Haring ricevette una solida formazione artistica ma ha voluto agire contro le regole codificate dell’arte, preferendo gli spazi pubblici ad una galleria, rischiando cosi' di essere ignorato.

Nelle sue opere usa colori tipici dei messaggi pubblicitari, colori accattivanti che hanno lo scopo di catturare l’attenzione e far si' che il messaggio non passi inosservato.

Possiamo dire che il suo repertorio e' composto da temi come l’amore, la felicita', la gioia, il sesso, ma anche la violenza, l’abuso e l’oppressione.

Secondo il suo pensiero l’arte era capace di cambiare il mondo e lui stesso si sentiva come un ponte tra l’universo dell’arte e quello delle strade di New York.

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Haring ricevette un’educazione tradizionale basata su una ferma disciplina. Gli unici modi per tenersi informato su cio' che accadeva furono il giornale di attualita' “Look and Life” e la televisione attraverso la quale venne a conoscenza della guerra in Vietnam e dello sbarco sulla luna.

All’eta di sedici anni fece un collage di tutto cio' che lo circondava, dalle rock band ai personaggi dei fumetti. Visito' l’Hirishhorn Museum di Washington dove ammiro' i disegni di Andy Warhol. Dopo aver conseguito il diploma si iscrive alla Ivy School of professional Art di Pittsburgh scegliendo l’indirizzo di grafica pubblicitaria ma poco dopo interrompe gli studi e riesce a mantenersi economicamente svolgendo lavori occasionali come l’aiuto-cuoco, che gli diede la possibilita' di allestire una mostra nella sala della mensa. Comincia a confrontarsi con opere di grande dimensione e con nuove tecniche grafiche grazie alla quale ottenne il suo primo successo artistico.

Dopo essersi trasferito a New York trascorre le sue giornate all’universita' e le notti nei bar, nei club e nelle saune dell’ambiente omosessuale. Spinto dal desiderio di presentare la sua arte ad un pubblico piu' vasto comincia a realizzare opere principalmente nel suo quartiere, l’East Village, dove scrisse con lo spray la frase ”Clones go home” lungo il confine tra East a West Village; lo scopo era quello di spaventare i “nuovi ricchi”, gli yuppies, che vestivano con un look eccessivo che non li distingueva fra loro e li trasformava in cloni (p. 15). Tra le sue prime opere troviamo inoltre un collage realizzato con i titoli scombinati del "New York Post" che ne componevano altri a loro volta creando titoli che producevano scompiglio. In questo periodo introduce nelle sue pitture il fascio di energia, che inizialmente proveniva da un Ufo che trasmette energia positiva agli esseri umani, poi colpisce una donna incinta che partorisce un bambino radiante: quest’ultima figura diventa un’icona di riconoscimento dell’artista, il quale afferma: ”La ragione per cui il bebe' e' diventato il mio logo o la mia firma e' che si tratta dell’esperienza piu' pura e positiva dell’esistenza umana” (p. 20).

Nel 1980 torna sul palcoscenico urbano e comincia a trasformare i cartelloni pubblicitari lasciando le proprie tags alla maniera degli street kids da lui ammirati per il loro virtuosismo e per le loro azioni illegali. Durante la sua attivita' agiva velocemente, senza interrompersi, schizzando con pochi tratti essenziali il soggetto che lasciava privo di firma. La composizione era infatti studiata per permettere ad un pubblico frettoloso di carpire il messaggio immediatamente.

Nel 1982 Tony Shafrazi diventa il suo gallerista e in occasione della sua prima personale Haring fa uso di tele di grande formato con dei fori laterali che gli agevolavano il trasporto e gli permettono di appenderle con piu' facilita'. Durante la mostra dipinse anche le pareti della galleria con disegni policromi, distinti tra colori di riempimento e colori di contorno. Dipinge inoltre riproduzioni di busti e colonne classiche come la testa del David di Michelangelo in collaborazione con il graffitista LA II (p. 31). Le istituzioni e le fondazioni europee iniziano ad interessarsi alla sua arte e puo' cosi' recarsi in Belgio, in Olanda, in Germania, in Italia, in Giappone, in Inghilterra...

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I colori piu' usati da Haring sono il giallo, il verde, il blu ed il rosso, colori sempre delimitati da una spessa linea di contorno che assume una notevole valenza estetica; non fa uso di riflessi, luci o ombre, e spesso sono le singole figure a dominare la scena, a volte si tratta di racconti, a volte di stati d’animo.

Haring sfruttava l’iconografia apparentemente infantile per colpire l’osservatore come nel caso di Crudelia De Mon, l’elegante signora de "La carica dei 101" che sevizia gli animali per farne delle pellicce; il volto della donna e' ricoperto da rughe e vene in rilievo che deturpano la sua immagine (p. 37).

Tema altrettanto attuale da lui trattato e' quello delle centrali nucleari: era un deciso oppositore e partecipo' a manifestazioni pubbliche disegnando poster a tema (p. 41).

Anche la musica e la danza caratterizzarono le sue opere. Ascolta musica hip-hop ed ha una passione per la break dance, l’electric boogie e la capoeira, come si puo' vedere nelle sculture in acciaio (p. 45).

Come artista Haring salta la fase della formazione museale per rivolgersi direttamente al pubblico di massa, e come manager di se stesso dimostro' uno spiccato senso degli affari. Considerava la commercializzazione dei propri lavori parte integrante della sua espressione artistica; non gli importava la "promozione della merce", voleva soddisfare le crescenti richieste dei suoi fans.

Nel 1983 alla Fun Gallery di New York, in occasione della mostra dedicata alle sue opere, incontra per la prima volta Andy Warhol, con cui nasce una sincera amicizia. Prende esempio dal celebre artista e contemporaneamente lo mette in contatto con i giovani dell’ambiente alternativo della citta'. In suo onore crea il personaggio di “Andy Mouse”, un ritratto di Topolino munito di occhiali da sole e parrucca (pp. 52-53). Grazie a lui conosce la modella Grace Jones, la quale si presta per un body painting (p. 55). Alla morte di Andy Warhol, Haring realizza un divertente ritratto dell’artista (p. 50).

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Spesso i suoi disegni sono associati a soggetti allegri e ottimistici ma nascondono al loro interno una cruda realta', caratterizzata da una angosciante violenza.

Troviamo il tema dell’autoaffermazione sessuale, un diritto dell’uomo descritto da Haring con esempi negativi. Nel 1984 realizza un disegno per la scenografia del balletto “Le marriage du ciel et de l’enfer” ("Le nozze tra il cielo e l’inferno"), accolto con grandi consensi (pp. 62-63). Prende inoltre una posizione critica nei confronti della religione istituzionalizzata e dei suoi rappresentanti (pp. 66-67), in nome dell’indipendenza spirituale, psicologica e sessuale.

La sua critica sociale si ritrova particolarmente nelle opere “Michal Stewart - USA for America” nella quale e' raffigurato un graffitista picchiato a morte da un poliziotto (pp. 72-73), e nella nota opera del 1984, un evidente manifesto antirazzista (p. 64).

Anche l’abuso di droghe e' un tema trattato da Haring: partecipa alle campagne contro l’abuso di sostanze psicotrope diffuse in quel periodo che portarono molti dei suoi amici alla morte.

Alla meta' degli anni Ottanta la minaccia dell’Aids si affaccio' nella coscienza pubblica ed Haring realizzo' delle opere a tema come “Aids” (p. 74).

L’Aids colpi' anche lui personalmente e da allora molti suoi dipinti acquistano una particolare durezza. Questa condizione non paralizza l’artista bensi' gli infonde una nuova forza, come se volesse combattere contro il suo stesso destino. Un esempio lo si trova nell’opera “Silence = Death” (p. 81).

Durante gli ultimi anni della sua vita concentra l’attenzione sui contenuti realizzando due opere con lo scrittore William S. Burroughs, una dal titolo “Apocalypse” accompagnata da un testo critico dello scrittore, l’altra che illustrava il capitolo ”The Valley” del romanzo The Western Lands.

I suoi dipinti non hanno piu' una "cornice" solo rettangolare ma anche triangolare; fa uso del dripping; ricopre le sue tele per intero, senza lasciare spazi bianchi nel fondo. Inoltre i messaggi perdono l’immediata leggibilita' impedendo all’osservatore una comprensione immediata.

Nell’estate del 1989 si reca a Pisa dove realizza “Tuttomondo” sulla facciata della Chiesa di Sant’Antonio (p. 90).

L’ultimo dipinto dell’artista risale al novembre del 1989, un’opera dove le figure hanno le braccia sollevate come una sorta di preghiera collettiva (p. 91).

Alla fine di gennaio del 1990 era diventato talmente debole che non riusciva piu' a dipingere, e prima di morire confesso' al suo biografo: ”Convivere con una malattia mortale apre una prospettiva della vita completamente nuova. Non voglio dire che la minaccia della morte mi ha insegnato ad apprezzare la vita, perche' l’ho sempre amata. Sono sempre stato dell’idea che ognuno debba godere pienamente della propria vita e preoccuparsi del futuro quando arriva” (p. 90).

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Questo libro oltre ad essere un impegnato studio sull'artista americano, e' anche un ampio catalogo ed un'attenta analisi delle opere di Haring: esse trasmettono un insieme di emozioni, sono disegni che catturano in un istante l’attenzione. Si va dalla spensieratezza dei personaggi dei cartoon che manifestano amore e voglia di vivere, a disegni che comunicano l’opposto: temi dettati dal malessere sociale; si parla di droga, abuso sessuale, violenza, morte.
Con pochi grafismi l’artista riesce a metterti la realta' davanti agli occhi cosi' com’e', nuda e cruda. Grazie alla sua tecnica ed agli argomenti da lui proposti e' facile identificarsi nei suoi soggetti. Vive in America negli anni Ottanta descrivendo la sua realta' che messa a confronto con la nostra non e' poi cosi' differente. Ancora oggi vi e' discriminazione razziale, vi sono persone e popoli sfruttati da chi detiene il potere, esclusi dalla societa' per la sola “colpa” di appartenere ad una diversa nazione, etnia, religione. Ed ancora: nei confronti delle persone omosessuali vi sono ancora pregiudizi e persecuzioni. Spesso quindi non si ha la liberta' di poter manifestare la propria identita' senza essere per essa classificato, stigmatizzato, perseguitato.
Un altro tema scottante oggi piu' che mai e' il consumismo, accompagnato da pubblicita' ripetitive che inducono inconsciamente a prendere parte a questa routine che e' l'asservimento agli imperativi del mercato.
Si tratta di un insieme di temi straordinariamente attuali; da questo libro emerge la figura e l'opera di un artista contemporaneo, che ci parla dei nostri giorni, del nostro mondo, ed attraverso l'arte ci chiama ad una presa di coscienza e all'impegno per la liberta', la solidarieta' e i diritti di tutti gli esseri umani.
 
6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Letture
- Marinella Correggia, Io lo so fare. Dal dentifricio all'energia: piccola guida all'autoproduzione creativa, Altreconomia edizioni, Milano 2010, pp. 56, euro 3.
- Luca Martinelli, Imbrocchiamola! Dalle minerali al rubinetto, piccola guida al consumo critico dell'acqua, Altreconomia edizioni, Milano 2010, pp. 72, euro 3.
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Riedizioni
- Abraham H. Maslow, Motivazione e personalita', Armando, Roma 1973, Rcs Libri - Fabbri, Milano 2007, 2010, pp. IV + 540, euro 9,90.
 
8. MATERIALI. INDICE DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" AGOSTO 2009 (PARTE PRIMA)

* "Minime", numero 899 del primo agosto 2009: 1. Maria G. Di Rienzo: Biancaneve e i sette minatori verticalmente svantaggiati; 2. No alla guerra, no al razzismo, no al colpo di stato; 3. Una proposta urgente; 4. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 5. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 6. Appello al Presidente della Repubblica contro il colpo di stato razzista; 7. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 8. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 9. Appello al Presidente della Repubblica di varie associazioni ed organizzazioni per i diritti dei bambini; 10. Teresa Pullano presenta "Individualismo democratico" di Nadia Urbinati; 11. Fabrizio Tonello presenta "Dichiarazia" di Mario Portanova; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'.
* "Voci e volti della nonviolenza", numero 355 del primo agosto 2009: 1. Roberto Barzanti: Per la motivazione del premio Pozzale 2008 a Renato Solmi; 2. Andrea Casalegno presenta l'"Autobiografia documentaria" di Renato Solmi; 3. Vittorio Gregotti presenta l'"Autobiografia documentaria" di Renato Solmi; 4. Alberto Papuzzi presenta l'"Autobiografia documentaria" di Renato Solmi; 5. Michele Sisto presenta l'"Autobiografia documentaria" di Renato Solmi; 6. Et coetera.
* "L'intelligenza contro il razzismo", supplemento straordinario del primo agosto 2009: 1. Nelson Mandela: Durante il tempo della mia vita; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 6. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 7. Hannah Arendt: Mancanza di pensiero.
* "Minime", numero 900 del 2 agosto 2009: 1. Emily Dickinson: Per il cuore di donna piu' possente; 2. Tre no; 3. Una proposta urgente; 4. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 5. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 6. Appello al Presidente della Repubblica contro il colpo di stato razzista; 7. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 8. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 9. Appello al Presidente della Repubblica di varie associazioni ed organizzazioni per i diritti dei bambini; 10. Centro sociale autogestito "Valle Faul": Difendere ambiente e diritti a Viterbo; 11. Angelo Baracca e Giorgio Ferrari: Contro il nucleare; 12. Gianni Mattioli, Massimo Scalia: Contro il nucleare; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 227 del 2 agosto 2009: 1. Paolo Di Stefano intervista Renato Solmi; 2. Axel Honneth: Habermas e Marx; 3. Giorgio Nebbia presenta "Furore" di John Steinbeck; 4. Riletture: Rossana Rossanda, Anche per me; 5. Riletture: Rossana Rossanda, La ragazza del secolo scorso; 6. Riletture: Rossana Rossanda, Le altre; 7. Riletture: Rossana Rossanda, Note a margine; 8. Riletture: Rossana Rossanda, Un viaggio inutile; 9. Riletture: Manuela Fraire e Rossana Rossanda, La perdita; 10. Riletture: Filippo Gentiloni, Rossana Rossanda, La vita breve; 11. Riletture: Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Appuntamenti di fine secolo; 12. Riletture: AA. VV., Classe, consigli, partito; 13. Riletture: AA. VV., Potere e opposizione nelle societa' post-rivoluzionarie.
* "La civile convivenza contro il razzismo", supplemento straordinario del 2 agosto 2009: 1. Il nostro dovere; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.).
* "Minime", numero 901 del 3 agosto 2009: 1. Qui e adesso; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. Roberto Zaccaria e Rosa Maria Villecco Calipari: Interrogazione parlamentare sugli illegali respingimenti di migranti in Libia; 6. Beppe Pavan presenta "Letteralmente femminista" di Monica Lanfranco; 7. Indice de "La nonviolenza e' in cammino" luglio 2009 (parte prima); 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* "Coi piedi per terra", numero 219 del 3 agosto 2009: 1. Ne' a Viterbo ne' a Frosinone; 2. Peppe Sini: Il seppuku del centrosinistra a Viterbo; 3. Il sindaco onorificente e l'asino che vola; 4. Peppe Sini: Ah Spose', ma che t'avemo fatto pe' volecce tanto male?; 5. Peppe Sini: Quel Marrazzo uno e bino; 6. Svoltosi incontro di riflessione a Viterbo sulle emergenze ambientali e sanitarie; 7. Andrea Palladino: Il disastro della Valle del Sacco; 8. Marinella Correggia: Deforestazione; 9. Marinella Correggia: Miniere e guerra; 10. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 11. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 12. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo.
* "Lo stato di diritto contro il razzismo", supplemento straordinario del 3 agosto 2009: 1. Verso la presentazione degli esposti alle competenti magistrature ed a vari pubblici ufficiali presso varie istituzioni per attivare le procedure affinche' la Corte Costituzionale abroghi le misure razziste e squadriste contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza"; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.).
* "Minime", numero 902 del 4 agosto 2009: 1. Opporsi adesso alla guerra, al razzismo, al colpo di stato; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. Giulio Vittorangeli: La mobilitazione per la pace che manca nell'Italia attuale; 6. Riletture: Renata Vigano', L'Agnese va a morire; 7. Indice de "La nonviolenza e' in cammino" luglio 2009 (parte seconda); 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* "Voci e volti della nonviolenza", numero 356 del 4 agosto 2009: 1. Amnesty International; 2. "Kamen'" intervista Edoarda Masi (2004) (parte prima); 3. Riletture: Luigi Pintor, I mostri; 4. Riletture: Luigi Pintor, Parole al vento; 5. Riletture: Luigi Pintor, Servabo; 6. Riletture: Luigi Pintor, La signora Kirchgessner; 7. Riletture: Luigi Pintor, Il nespolo; 8. Riletture: Luigi Pintor, Politicamente scorretto; 9. Riletture: Luigi Pintor, I luoghi del delitto; 10. Riletture: Luigi Pintor, Punto e a capo; 11. Riletture: AA. VV., Dibattito sul "Manifesto" quotidiano.
* "Esseri umani contro il razzismo", supplemento straordinario del 4 agosto 2009: 1. Peppe Sini: Difendere la legalita' qui e ora significa opporsi alle criminali misure razziste e squadriste che un governo golpista e disumano pretende di imporci; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. Comunita' battista di Livorno: Chiamati alla solidarieta'; 6. Marco Revelli: Quante volte; 7. Raffaele K. Salinari: Comma 22; 8. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 9. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 10. Appello al Presidente della Repubblica di varie associazioni ed organizzazioni per i diritti dei bambini; 11. Riletture: Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; 12. Riletture: Primo Levi, I sommersi e i salvati.
* "Minime", numero 903 del 5 agosto 2009: 1. Karen Russo: Storia di Rekha; 2. Scegliere l'umanita', scegliere la verita'; 3. Una proposta urgente; 4. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 5. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 6. Indice de "La nonviolenza e' in cammino" luglio 2009 (parte terza e conclusiva); 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* "Voci e volti della nonviolenza", numero 357 del 5 agosto 2009: 1. Tamar Pitch: Miseria del maschile; 2. "Kamen'" intervista Edoarda Masi (2004) (parte seconda e conclusiva); 3. Riletture: Nuto Revelli, Mai tardi; 4. Riletture: Nuto Revelli, La guerra dei poveri; 5. Riletture: Nuto Revelli, La strada del davai; 6. Riletture: Nuto Revelli, L'ultimo fronte; 7. Riletture: Nuto Revelli, Il mondo dei vinti; 8. Riletture: Nuto Revelli, L'anello forte; 9. Riletture: Nuto Revelli, Il disperso di Marburg; 10. Riletture: Nuto Revelli, Il prete giusto; 11. Riletture: Nuto Revelli, Le due guerre; 12. Riletture: AA. VV., Memorie di vita  e di Resistenza. Ricordi di Nuto Revelli (1919-2004).
* "L'empatia contro il razzismo", supplemento straordinario del 5 agosto 2009: 1. Ragionevolmente; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. Vandana Shiva: Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena.
* "Minime", numero 904 del 6 agosto 2009: 1. Tre emersioni, ovvero tre emergenze; 2. Guenther Anders: Tesi sull'eta' atomica; 3. Una proposta urgente; 4. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 5. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 265 del 6 agosto 2009: 1. Monica Giorgi: Sfumature anarchiche in Simone Weil (parte prima); 2. Et coetera.
* "La politeia contro il razzismo", supplemento straordinario del 6 agosto 2009: 1. Peppe Sini: Per la chiarezza; 2. Piero Calamandrei: Epigrafi per donne, uomini e citta' della Resistenza.
* "Minime", numero 905 del 7 agosto 2009: 1. E chi tace; 2. Una proposta urgente; 3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati; 4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.); 5. La quarta rassegna di cinema per la pace a Nepi; 6. Guenther Anders: Comandamenti dell'era atomica; 7. Riletture: Francesca Brezzi, Introduzione a Ricoeur; 8. Riletture: Paola Mancinelli, Cristianesimo senza sacrificio; 9. Riletture: Marina Paladini Musitelli, Introduzione a Gramsci; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 266 del 7 agosto 2009: 1. Monica Giorgi: Sfumature anarchiche in Simone Weil (parte seconda); 2. Et coetera.
* "La forza della verita' contro il razzismo", supplemento straordinario del 7 agosto 2009: 1. Peppe Sini: Le cose per quello che sono; 2. Aldo Capitini: La mia opposizione al fascismo.
* "Minime", numero 906 dell'8 agosto 2009: 1. Il regime criminale della guerra e del razzismo; 2. La prima lettera di Guenther Anders a Claude Eatherly; 3. La prima lettera di Claude Eatherly a Guenther Anders; 4. Giorgio Salvetti intervista Serge Latouche; 5. Enzo Mazzi: La Chiesa lasci in pace il corpo delle donne; 6. Riedizioni: Asha Miro', Figlia del Gange; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 267 dell'8 agosto 2009: 1. Monica Giorgi: Sfumature anarchiche in Simone Weil (parte terza e conclusiva); 2. Et coetera.
* "Legalita' e' umanita'", numero 1 dell'8 agosto 2009: 1. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 2. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo.
* "Minime", numero 907 del 9 agosto 2009: 1. Abrogare al piu' presto le misure razziste e squadriste del cosiddetto "pacchetto sicurezza"; 2. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 3. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 228 del 9 agosto 2009: 1. Peppe Sini: Per Giovanni Jervis; 2. Stefano Mistura ricorda Giovanni Jervis; 3. Alcuni estratti da "Contro il relativismo" di Giovanni Jervis.
* "Legalita' e' umanita'", numero 2 del 9 agosto 2009: 1. Un appello urgente; 2. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 3. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo.
* "Minime", numero 908 del 10 agosto 2009: 1. Peppe Sini: Con la forza della Costituzione, con la forza della democrazia, con la forza della legalita'; 2. Un appello urgente; 3. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 4. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo; 5. Appello degli intellettuali contro il ritorno delle leggi razziali in Italia; 6. Appello dei giuristi contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti; 7. Lettera del 15 luglio 2009 del Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno ed ai Presidenti di Camera e Senato; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* "Coi piedi per terra", numero 220 del 10 agosto 2009: 1. Antonella Litta: Semplice e chiaro; 2. Da Viterbo a Frosinone a Ciampino la stessa lotta per l'ambiente, la salute e i diritti; 3. Facciamo chiarezza; 4. Peppe Sini: La giunta Marrazzo complice della lobby speculativa e vandalica dell'estrema destra; 5. Ben svegliato, sor Carrubba; 6. Il fratello di Baudelaire, a Viterbo; 7. E' stato aggiornato ed ampliato il sito www.coipiediperterra.org; 8. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 9. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo; 10. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo.
* "Legalita' e' umanita'", numero 3 del 10 agosto 2009: 1. Un appello urgente; 2. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94; 3. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo; 4. Giancarla Codrignani: Antigone torna a morire in Italia; 5. Michele Nardelli: Lettera aperta ai sindaci del Trentino.
 
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
10. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 161 del 15 aprile 2010
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it