Telegrammi. 876



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 876 del 30 marzo 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: L'Italia assassina e il dovere di noi italiani

2. Solidali con la popolazione di Ciampino

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: L'ITALIA ASSASSINA E IL DOVERE DI NOI ITALIANI

 

Anche il Consiglio d'Europa dichiara il nostro paese responsabile della morte di decine di migranti.

Non e' l'unica strage di cui chi ha governato e governa l'Italia e' responsabile.

*

A quei morti occorre aggiungere i morti della guerra libica, i morti della guerra irachena, i morti della guerra afgana: guerre a cui l'talia ha preso parte - e per quanto riguarda l'Afghanistan prende parte tuttora - pur essendo esplicitamente ed inequivocabilmente vietato dalla nostra Costituzione di partecipare a quelle carneficine.

Le vittime delle guerre cui l'Italia ha illegalmente preso parte: i morti italiani, libici, iracheni, afgani e di altri paesi ancora, tutti ugualmente esseri umani, tutti appartenenti all'umanita' che e' una, tutti assassinati dalla guerra che e' sempre nemica dell'umanita'.

Sarebbe bastato rispettare l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana e almeno una parte di quelle persone sarebbero ancora vive.

*

Ed a quei morti occorre aggiungere anche tutti gli altri morti per responsabilita' italiana tra i migranti costretti a cercar di venire in Europa in modo "irregolare" e arrischiatissimo solo perche' l'Italia e l'Europa impediscono loro di farlo in modo normale, regolare, legale come sarebbe loro pieno diritto.

Ed a quei morti occorre inoltre aggiungere le vittime dei trafficanti di esseri umani, le vittime di schiavitu', le vittime delle deportazioni che consistono nel riconsegnare i fuggiaschi nelle grinfie degli aguzzini.

Sarebbe bastato rispettare l'articolo 2 e l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana e quelle persone sarebbero ancora vive.

*

Come esseri umani abbiamo il dovere di far cessare queste uccisioni.

Come cittadini italiani abbiamo il dovere di far rispettare al nostro stesso stato la legalita' che salva le vite.

Due richieste occorre tornare a porre ancora una volta al governo, al parlamento, al presidente della Repubblica.

La prima: cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana, cessi la complicita' con quella abominevole carneficina.

La seconda: siano abrogate immediatamente tutte le misure razziste che negano i diritti umani dei migranti e ne provocano la persecuzione, la schiavizzazione, la morte.

Torni l'Italia al rispetto della sua legge fondamentale: la Costituzione della Repubblica Italiana.

Torni l'Italia al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

 

2. RIFLESSIONE. SOLIDALI CON LA POPOLAZIONE DI CIAMPINO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" esprime ancora una volta la sua piena solidarieta' alla popolazione di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma, vittima delle conseguenze dell'attivita' dell'aeroporto di Ciampino, conseguenze gravemente nocive come documentato da inconfutabili studi scientifici e come attestato dalla concreta dolorosa quotidiana esperienza dei cittadini stessi.

Fin dalla sua nascita nel 2007 il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo si e' collegato ai comitati di Ciampino come ad altri analoghi comitati in Italia e in Europa nel comune impegno per la riduzione del trasporto aereo e in difesa del diritto alla salute, alla sicurezza, a un ambiente vivibile.

Iniziative comuni sono state realizzate a Viterbo, a Ciampino, a Marino ed altrove; e prese di posizione comuni sono state sottoscritte anche con i comitati di Fiumicino e di Frosinone impegnati per gli stessi obiettivi.

A documentazione di tale impegno e di tale reciproca solidarieta' diffondiamo nuovamente, allegata in calce, la lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla presidente della Regione Lazio: un testo che mantiene ancora pienamente la sua rilevanza ed attualita'.

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 29 marzo 2012

*

Lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla presidente della Regione Lazio

Alla Presidente della Regione Lazio

ai capogruppo dell'opposizione

Oggetto: lettera aperta con richiesta di incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere

Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere.

Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.

1. Ciampino

E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).

2. Fiumicino

E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.

3. Frosinone

E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una  speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i  pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per  il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.

4. Viterbo

E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.

5. Il trasporto, questione locale

Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.

6. Il trasporto aereo, questione globale

Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.

Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.

Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi saremmo assai grati di un tempestivo incontro su questi temi.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro, vogliate gradire distinti saluti,

- Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto

- Il Comitato Fuoripista di Fiumicino

- Il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone

- Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Roma, 10 maggio 2010

Per approfondire

Vi segnaliamo alcuni siti che propongono utili materiali di riflessione e di documentazione:

a) su Ciampino:

www.comitatoaeroportociampino.it

www.no-fly.info

b) su Fiumicino:

http://comitatofuoripista.blogspot.com

c) su Frosinone:

http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com

d) su Viterbo:

www.coipiediperterra.org

Per informazioni e contatti:

a) e-mail: info at comitatoaeroportociampino.it; r.barcaroli at libero.it; comitatofuoripista at gmail.com; silvia_menozzi at virgilio.it; noaeroporto.fr at libero.it; maddalenamarco at libero.it; info at coipiediperterra.org; antonella.litta at gmail.com

b) telefono e fax: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126.

c) corrispondenza: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Numero 876 del 30 marzo 2012

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