Coi piedi per terra. 672



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 672 del 30 agosto 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di luglio 2011 (parte prima)

2. Il doppio taglio

3. Ogni essere umano

4. Ancora uno scandalo al vertice dell'Enac

5. Una insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo

6. Ancora un italiano ucciso dalla guerra

7. Noi ateniesi stabilimmo allora

8. Gli assassini della Nato, o dell'impresa libica novella

9. Si e' svolto il 4 luglio a Viterbo un incontro su "Metodologie delle campagne nonviolente"

10. Ogni giorno

11. Contro la guerra e il razzismo qui e adesso

12. Contro la guerra

13. Anguille in municipio

14. Se non ti opponi tu a questa guerra

15. Si e' svolto l'8 luglio a Viterbo un incontro su "La virtu' della lentezza"

16. Le due cose piu' gravi

17. Malvolio Malvolenti: Lo chiedo a lorsignori ciambellani

18. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2011 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2011.

 

2. IL DOPPIO TAGLIO

 

Il governo che sperpera somme ingentissime del pubblico denaro per fare la guerra al popolo afgano, al popolo libico e ai migranti in fuga dall'orrore, poi taglia furiosamente la spesa pubblica per i diritti fondamentali della stessa popolazione italiana: facendo a pezzi scuola, sanita', assistenza.

Il governo che scelleratamente usa quantita' enormi del denaro di tutti per assassinare afgani e libici e migranti, non meno ferocemente e dissennatamente condanna lo stesso popolo italiano ad avere meno sapere e meno salute, meno assistenza e meno diritti, meno benessere e meno solidarieta'.

*

Cessi lo sperpero dei soldi pubblici per uccidere innocenti.

Si utilizzino i soldi pubblici per il bene comune.

*

Cessi la partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste.

Cessi la persecuzione dei migranti.

Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Si torni alla politica della pace e della solidarieta'.

Si torni alla politica che non uccide ma salva le vite.

Si torni alla politica che non perseguita ma rispetta e promuove la dignita' umana.

Si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

3. OGNI ESSERE UMANO

 

Ogni essere mano ha diritto a non essere ucciso.

La guerra e il razzismo sono crimini contro l'umanita'.

Cessi la partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste.

Cessi la scellerata persecuzione razzista di migranti e viaggianti.

Torni l'Italia al rispetto della sua legge fondamentale: la Costituzione della Repubblica Italiana.

 

4. ANCORA UNO SCANDALO AL VERTICE DELL'ENAC

 

Il recente scandalo che ha portato all'arresto di un membro del consiglio d'amministrazione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) conferma una volta di piu' quali interessi e quali pratiche condizionino le sciagurate scelte concernenti il trasporto aereo. La corruzione e il disprezzo per il bene comune vi sono dominanti.

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo ribadisce la necessita' di un impegno democratico per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

Il comitato invita cittadini ed istituzioni ad un persuaso e costante impegno comune per la legalita', la salvaguardia del territorio e dei beni comuni, scelte di solidarieta' e di giustizia in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani (comprese le generazioni future) e a tutela della biosfera, casa comune dell'umanita' intera.

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 30 giugno 2011

 

5. UNA INSURREZIONE NONVIOLENTA CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO

 

Una insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo.

Una insurrezione nonviolenta per la legalita' che salva le vite.

Una insurrezione nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

E' cio' che occorre.

 

6. ANCORA UN ITALIANO UCCISO DALLA GUERRA

 

Ancora un italiano ucciso dalla guerra in Afghanistan.

Come gia' innumerevoli altri esseri umani.

Tutte vittime di una guerra terrorista e stragista cui l'Italia non avrebbe mai dovuto partecipare.

Una guerra alla quale la Costituzione della Repubblica Italiana proibisce esplicitamente ed inequivocabilmente al nostro paese di partecipare.

Una guerra che occorre far cessare. Solo la pace salva le vite. Solo la pace difende e promuove i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e alla guerra in Libia.

Torni immediatamente l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

Si adoperi finalmente l'Italia per la pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per la difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in primo luogo il diritto a non essere uccisi.

La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.

 

7. NOI ATENIESI STABILIMMO ALLORA

 

Quando un governo e' un governo di assassini

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Quando un governo affoga lo straniero

- il supplice straniero nei cui panni un dio ci visita -

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Quando un governo stermina innocenti

con guerre e terrorismo e mafia e bombe

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

Qunado un governo condanna dei ragazzi

a dare e a ricevere la morte

noi ateniesi stabilimmo allora

il diritto del popolo all'insurrezione.

L'insurrezione per la legalita'

che salva le vite.

L'insurrezione nonviolenta

con la forza della verita'.

 

8. GLI ASSASSINI DELLA NATO, O DELL'IMPRESA LIBICA NOVELLA

 

"Piu' non si vanti Libia con sua rena"

(Dante, Inf., XXIV, 85)

 

Gli assassini della Nato, ali e vomito di drago,

del deserto della Libia han di sangue fatto un lago.

 

Gli assassini della Nato hanno chiara una missione:

massacrare gli innocenti per la gioia del padrone.

 

Gli assassini della Nato tu li paghi e il tuo governo

coi tuoi soldi e il tuo consenso morte seminano e inferno.

 

9. SI E' SVOLTO IL 4 LUGLIO A VITERBO UN INCONTRO SU "METODOLOGIE DELLE CAMPAGNE NONVIOLENTE"

 

Lunedi' 4 luglio 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro su "Metodologie delle campagne nonviolente. Esempi di coerenza tra mezzi e fini nelle mobilitazioni sociali in difesa dei diritti umani e della biosfera".

Il responsabile della struttura pacifista viterbese, Peppe Sini, che nell'Alto Lazio dagli anni Settanta ha partecipato a (e spesso promosso e guidato) mobilitazioni nonviolente in difesa dei diritti umani e dei beni comuni, in difesa dell'ambiente, contro le servitu' energetiche e militari e contro le "grandi opere" nocive e distruttive, ha ricostruito alcune campagne protrattesi sovente per molti anni e con esiti infine fin qui vittoriosi, esiti frutto dell'aver adottato metodologie rigorosamente nonviolente.

In particolare ha ricostruito la lotta antinucleare a Montalto di Castro, la lotta contro la Supercassia che avrebbe devastato il bosco di Monte Fogliano, e la lotta contro il mega-aeroporto che avrebbe devastato la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame. Nel caso di Montalto dopo la catastrofe di Cernobyl il referendum del 1987 fermo' la realizzazione di una centrale nucleare, ma questo esito fu il frutto non solo della coscienza di quel disastro, ma anche di un decennio di lotte antinucleari in Italia; nel caso della Supercassia all'inizio Peppe Sini era l'unico pubblico amministratore del viterbese contrario all'opera, ma nel giro di alcuni anni l'opposizione popolare crebbe costringendo l'Anas a rinunciare infine a quello scellerata progetto ecocida; nel caso dell'illegale ed insensato mega-aeroporto a Viterbo l'opposizione condotta in questi quattro anni ha fin qui del tutto impedito l'avvio di qualunque devastante opera.

Particolarmente nel caso dell'opposizione alla Supercassia e al mega-aeroporto il movimento ha avuto caratteristiche rigorosamente nonviolente; capacita' di interlocuzione con le istituzioni come con le popolazioni; atteggiamento di attenzione, comprensione e proposizione; e soprattutto un costante impegno a contestualizzare le questioni locali nel quadro complessivo: cosicche' la lotta contro la Supercassia e' stata anche lotta per la riduzione dell'automobilismo privato e a favore del trasporto pubblico e collettivo; e la lotta contro il mega-aeroporto a Viterbo e' stata anche sia lotta per la riduzione complessiva del trasporto aereo, sia impegno per la realizzazione del "parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame" e per un modello di mobilita' sostenibile e coerente con un modello di sviluppo che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive del territorio, le tradizioni e i diritti delle comunita' locali.

*

Occorre che nelle mobilitazioni sociali in difesa dei diritti umani e della biosfera vi sia una nitida e intransigente coerenza tra mezzi e fini: chi vuol difendere i diritti di tutti non deve offendere i legittimi e fondamentali diritti di nessuno; chi vuol far rispettare l'incolumita' e la dignita' di tutti, non deve minacciare o aggredire l'incolumita' e la dignita' di alcuno: per questo solo la scelta della nonviolenza consente di ottenere risultati positivi per le comunita' locali, per le generazioni future, per l'umanita' intera; per questo solo la scelta della nonviolenza consente di ottenere risultati positivi a tutela dell'ambiente e dei beni comuni; per questo solo la scelta della nonviolenza consente di ottenere risultati positivi come esercizio di democrazia ed inveramento di autentica, piena legalita', fedeli allo spirito e alla lettera della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Per questo solo la nonviolenza contrasta in modo adeguato e coerente la guerra, il razzismo, le mafie, la corruzione, il maschilismo, la distruzione della natura.

Solo la nonviolenza contrasta la barbarie.

 

10. OGNI GIORNO

 

Ogni giorno in Afghanistan e in Libia la guerra uccide altri esseri umani. La guerra cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Ogni giorno di quegli omicidi sei complice anche tu, che avendone il potere e il dovere non ti opponi alla guerra.

 

11. CONTRO LA GUERRA E IL RAZZISMO QUI E ADESSO

 

Contro la guerra e il razzismo qui e adesso occorre lottare.

 

12. CONTRO LA GUERRA

 

Per impegnarsi davvero contro la guerra e' necessaria la scelta della nonviolenza.

Per fare davvero la scelta della nonviolenza e' necessario impegnarsi contro la guerra.

 

13. ANGUILLE IN MUNICIPIO

 

Sgusciano come anguille quegli insipienti ed irresponsabili pubblici amministratori viterbesi che da anni perseverano nel tentativo (fin qui miseramente fallito) di imporre a Viterbo un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato e fuorilegge, nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria.

Sgusciano come anguille dinanzi alle decisive ragioni che si oppongono al loro sciagurato, delirante, scandaloso intento.

Sgusciano come anguille, non vogliono proprio saperne di prendere atto della realta'.

Sgusciano come anguille dinanzi alla dura replica dei fatti.

Ripetiamoglielo quindi una volta ancora quale sia la verita' effettuale, e perche' la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine e una follia.

*

La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

*

La preziosa area del Bulicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

Ed il viterbese ha bisogno del potenziamento della ferrovia e di un modello di sviluppo che valorizzi e non distrugga i suoi preziosi beni ambientali e culturali e la vocazione agricola del territorio.

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 7 luglio 2011

 

14. SE NON TI OPPONI TU A QUESTA GUERRA

 

Se non ti opponi tu a questa guerra

chi si opporra'? Se all'orda dei malvagi

tu non ti opponi, ed alle loro stragi,

quale restera' speme sulla terra?

 

Se anche la tua mente trema ed erra

e non contrasta del male i contagi

cedendo a inganni, corruzione e plagi,

chi si opporra' all'orror che tutto afferra?

 

Le stragi che la Nato sta compiendo

tu sai che un crimine son mostruoso:

e sarai complice di un tal tremendo

 

e vile male, cosi' infame e odioso?

Non senti che tu devi a questo orrendo

opporti scempio, e non darti riposo?

 

15. SI E' SVOLTO L'8 LUGLIO A VITERBO UN INCONTRO SU "LA VIRTU' DELLA LENTEZZA"

 

Venerdi' 8 luglio 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione sul tema "Per la difesa della natura e dei diritti umani di tutti gli esseri umani e' necessario scegliere la virtu' della lentezza".

Contro il mito della velocita', un mito distruttivo e insostenibile tanto per l'ambiente quanto per la struttura biologica ed ontologica della persona umana, occorre scegliere la virtu' della lentezza che consente ascolto, comprensione, rispetto e accudimento reciproco, verifica e correzione degli errori, principio responsabilita', approccio nonviolento alle relazioni.

Nel corso dell'incontro sono state ricostruite alcune campagne nonviolente sia classiche che recenti (dalla "marcia del sale" di Gandhi alla lotta nel viterbese contro la Supercassia e per la riduzione dell'automobilismo privato, alla lotta contro il mega-aeroporto a Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo).

Il responsabile della struttura pacifista viterbese, che e' stato il suscitatore e il principale animatore della mobilitazione contro la Supercassia e di quella contro il mega-aeroporto, ha illustrato i ragionamenti fondamentali che hanno sostenuto queste iniziative, e come esse abbiano avuto fin dall'inizio un orizzonte globale: difendere la biosfera e i diritti umani di tutti gli esseri umani, agire in modo rigorosamente nonviolento.

Questi stessi criteri hanno sostanziato pressoche' tutte le autentiche iniziative ecopacifiste ed equosolidali degli ultimi decenni: la nonviolenza e' infatti la decisiva risorsa di cui l'umanita' dispone per salvare la natura e se stessa dal disastro; ed ogni iniziativa nonviolenta che protegge un luogo del mondo e i diritti umani di una per quanto piccola parte dell'umanita' contribuisce a difendere l'intero pianeta e l'umanita' intera, presente e ventura.

La scelta della lentezza, dell'ascolto dell'altro, del rispetto della natura di cui si e' parte; la scelta di non operare scelte distruttive o irreversibili; la scelta del collocarsi alla scuola del femminismo e nell'orizzonte dell'ecologia; la scelta - in una parola - della nonviolenza, costituiscono la chiave di volta per l'azione etica e politica odierna e futura in difesa dei beni comuni, del bene comune, dei diritti di tutti.

Un esplicito riferimento nel corso dell'incontro e' stato fatto a fondamentali riflessioni di Guenther Anders, Hannah Arendt, Murray Bookchin, Luce Fabbri, Ivan Illich, Hans Jonas, Emmanuel Levinas, Franca Ongaro Basaglia, Elinor Ostrom, Vandana Shiva, Colin Ward, Virginia Woolf.

L'incontro e' stato concluso con una dichiarazione di solidarieta' con la lotta nonviolenta della popolazione della Val di Susa e con tutte le popolazioni, i movimenti e le persone che lottano contro la folle corsa del consumismo onnidivorante; ed ovviamente con un appello contro la guerra e contro il razzismo: solo la pace salva le vite; siano riconosciuti tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

 

16. LE DUE COSE PIU' GRAVI

 

Le due cose piu' gravi di cui l'Italia e quindi noi cittadini italiani liberi rechiamo una terribile responsabilita': la guerra terrorista e stragista e la persecuzione razzista dei migranti.

Due crimini che la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana, proibisce inequivocabilmente.

Due crimini che lo stato italiano sta commettendo ormai da anni, in forme sempre piu' selvagge, sempre piu' crudeli, sempre piu' sanguinarie.

Con la complicita' dell'intera popolazione che non si ribella, che non insorge.

Una complicita' che non e' frutto di costrizione generata dal terrore, ma di effettuale quantunque passivo consenso.

Il consenso alle stragi, il consenso alle persecuzioni.

Pensarci mi toglie il sonno e il respiro, mi corrode la vita.

Perche' io sono uno di quelli che non riesce a far finta di non essersene accorto.

*

Sono uno di quelli che si rende conto che le stragi in Afghanistan e in Libia sono anche responsabilita' nostra, di noi che consentiamo che lo stato italiano partecipi illegalmente a quelle criminali guerre, di noi che non avendo saputo impedire questo crimine ne diveniamo per questo complici di fatto.

E sono uno di quelli che si rende conto che la persecuzione dei migranti e dei viaggianti, che ha avuto una prima abominevole eruzione di male con la riapertura dei campi di concentramento con la legge Turco-Napolitano, un incremento mostruoso con l'imposizione di rapporti schiavistici voluta dalla legge Bossi-Fini, e un'apoteosi di orrore con il cosiddetto "pacchetto sicurezza" (e le varie altre scellerate misure ad esso coerenti) che denega ogni residua traccia di civilta' giuridica, di coscienza morale, di riconoscimento di umanita', ebbene, tutto cio' e' anche responsabilita' nostra, di noi che non abbiamo saputo contrastare questa serie crescente di crimini nazisti - nazisti, si' -, di noi che non abbiamo saputo imporre la loro abrogazione con una insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', del diritto alla vita di ogni essere umano.

*

Non mi assolve aver dedicato da molti anni praticamente ogni giorno a denunciare questo orrore dalle pagine del notiziario quotidiano che curo.

Non mi assolve aver ideato, promosso e sostenuto alcune delle poche iniziative che hanno cercato concretamente di contrastarlo.

E non mi consola sapere di essere una delle poche persone che non ha ceduto quando troppi hanno preferito distogliere l'attenzione e prestarsi alla piu' infame, subdola ed ipocrita delle complicita', quella che consapevolmente occulta i massacri in corso e cosi' li favoreggia.

Sento la tragica insufficienza, l'inadeguatezza assoluta della mia azione. E so che la mia parola non ha saputo suscitare quell'insurrezione morale e intellettuale che occorreva, che occorre. E forse perche' sono e mi sento vecchio e debilitato non ho saputo fin qui promuovere qualcosa di piu' e di meglio - come sapevo fare nel secolo scorso.

Ma almeno voglio dirlo.

*

Voglio dirlo che dobbiamo fermare la guerra, e dobbiamo cominciare imponendo la cessazione della partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste, mafiose e razziste, totalitarie ed imperialiste in Afghanistan e in Libia; imponendo che l'Italia torni al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

Voglio dirlo che dobbiamo far cessare la persecuzione dei migranti e dei viaggianti, imponendo l'abrogazione di tutte le decisioni naziste stratificatesi negli ultimi decenni fino al sadico delirio delle misure criminali e criminogene assunte negli ultimi anni dal governo del colpo di stato razzista; e che dobbiamo imporre che l'Italia torni al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

Voglio dirlo una volta ancora che e' necessario imporre le dimissioni del governo degli assassini guerrieri e razzisti, terroristi e schiavisti.

Voglio dirlo una volta ancora che e' necessaria una insurrezione nonviolenta, con la forza della verita', per la legalita' e per l'umanita'; per far prevalere la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani; per difendere l'umanita' che e' una.

Voglio dirlo, quand'anche nessuno volesse ascoltare.

 

17. MALVOLIO MALVOLENTI: LO CHIEDO A LORSIGNORI CIAMBELLANI

 

Lo chiedo a lorsignori ciambellani:

ma del pubblico erario quanti, quanti

spendono soldi i nostri governanti

per ammazzare libici ed afgani,

 

per far morire giovani italiani,

per affogare e schiavizzar migranti?

Che' di denari ne bisognan tanti

per trucidare tanti esseri umani.

 

Cosi' e' necessario fare i tagli

a sanita', istruzione ed assistenza;

e poi ci son le spese pei bavagli,

 

quelle per spargere l'indifferenza

sulla sorte dei miseri bersagli...

Dell'arte di governo ecco la scienza.

 

18. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 672 del 30 agosto 2012

 

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