Coi piedi per terra. 673



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 673 del 31 agosto 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di luglio 2011 (parte seconda)

2. Sotto le bombe ancora

3. Si e' svolto il 10 luglio a Viterbo un incontro su "Quattro anni di opposizione al mega-aeroporto"

4. Le cartacce dalle strade

5. Ancora un italiano ucciso in Afghanistan. Cessi immediatamente l'illegale e insensata partecipazione italiana alla guerra

6. Una urgente necessita': formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza

7. Quaranta vite assurdamente, scelleratamente sacrificate

8. Opporsi alla guerra e al razzismo

9. Si potrebbe

10. No

11. L'Italia fascista massacra ancora il popolo libico

12. I campi di concentramento dell'Italia fascista

13. I massacri delle guerre in Afghanistan e in Libia

14. Una insurrezione nonviolenta contro le stragi e le persecuzioni

15. Gli omicidi che non interessano a nessuno

16. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2011 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2011.

 

2. SOTTO LE BOMBE ANCORA

 

Sotto le bombe della Nato vaghi

pensieri non si possono pensare

mentre il tuo corpo fanno gia' bruciare

i fiammeggianti soffi di quei draghi.

 

Sotto le bombe della Nato strani

frutti fiorivano bruni e vermigli

vedevano le madri i loro figli

ridotti a crudo pasto per i cani.

 

Sotto le bombe della Nato a brani

di carne vite umane eran ridotte

e dove erano case solo grotte

restavano, ed orrori disumani.

 

Sotto le bombe della Nato mani

protese invano chiedono soccorso

piove dei denti della morte il morso

e il loro tempo non avra' domani.

 

Sotto le bombe della Nato vani

son gli scongiuri, i pianti e le orazioni

or sanno i miseri che ricchi doni

largiscono dall'alto gli aeroplani.

 

Sotto le bombe della Nato laghi

di sangue che il deserto presto beve

che' annientano ogni vita gia' si' breve

le bombe della Nato che tu paghi.

 

3. SI E' SVOLTO IL 10 LUGLIO A VITERBO UN INCONTRO SU "QUATTRO ANNI DI OPPOSIZIONE AL MEGA-AEROPORTO"

 

Domenica 10 luglio 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro sul tema "Quattro anni di opposizione al mega-aeroporto".

L'incontro ha ricostruito le ragioni e lo svolgimento della lotta in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame minacciata dal progetto illegale e insensato di realizzare nel suo cuore un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, e l'esperienza del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

Il movimento ha fin qui ha vittoriosamente contrastato lo scellerato progetto, e salvato il territorio dall'ennesima devastazione.

*

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini, che con una lettera aperta del 3 luglio 2007 fece nascere il movimento e che ne e' stato costante animatore, ha esposto sia le iniziative realizzate sia soprattutto e decisivamente i ragionamenti che hanno fondato e guidato sia la mobilitazione del suo insieme sia le molteplici specifiche iniziative, evidenziando come una campagna nonviolenta (e solo una campagna rigorosamente nonviolenta) possa essere realmente efficace in difesa dell'ambiente e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Il "comitato contro il mega-aeroporto e per la riduzione del trasporto aereo" ha infatti saputo fin dall'inizio fondare il proprio impegno su una visione del problema adeguata alla complessita' e globalita' delle questioni implicate, suscitando solidarieta' e promuovendo consapevolezza ben oltre i confini meramente locali.

Come e' stato esplicitato nella mozione approvata all'unanimita' dal Congresso del Movimento Nonviolento svoltosi a Verona nel 2007, il movimento "impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima; consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo; cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce; esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo; ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani: si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria; si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale; chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree; chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree; si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree; difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo; si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni; chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas); si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia; promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali; promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente; si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera".

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E nella specifica, concreta situazione viterbese, il comitato ha saputo dimostrare che, come riportato in numerosi documenti su cui vi e' il consenso di tutte le persone oneste e ragionevoli, "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze: lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. La preziosa area del Bulicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita. Ed il viterbese ha bisogno del potenziamento della ferrovia e di un modello di sviluppo che valorizzi e non distrugga i suoi preziosi beni ambientali e culturali e la vocazione agricola del territorio".

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Ma il comitato viterbese ha anche saputo esercitare un ruolo di promozione e di orientamento del movimento a livello nazionale, sia pubblicando e diffondendo una rivista telematica, "Coi piedi per terra", che e' stato il piu' rilevante strumento d'informazione e di formazione in materia nel corso di questi anni, sia promuovendo forme di coordinamento ed iniziative comuni tra i vari comitati delle diverse realta' locali (tra le altre iniziative, la lettera aperta alla Regione Lazio sottoscritta da tutti i principali comitati del Lazio, in cui dopo aver esposto ed analizzato le varie situazioni locali si concludeva evidenziando che "occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza"; e che "occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti. Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile)".

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La scelta della nonviolenza, e una visione globale, complessa e interconnessa delle questioni implicate dal trasporto aereo, sono state le caratteristiche peculiari di questa iniziativa, che almeno a Viterbo e' fin qui riuscita a contrastare vittoriosamente la lobby del mega-aeroporto e l'espansione di una attivita' gravemente inquinante e fortemente legata a privilegi iniqui, interessi criminali, affari illeciti e alla corruzione ad essi connessa.

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L'incontro si e' concluso con una dichiarazione di solidarieta' con quanti in forme rigorosamente nonviolente si oppongono alla devastazione ambientale ovunque nel mondo, e con un ennesimo appello all'impegno contro la guerra e contro il razzismo.

 

4. LE CARTACCE DALLE STRADE

 

Mi sembra una situazione irreale. Mentre l'Italia e' in guerra, in Afghanistan e in Libia, guerre in cui ogni giorno le stragi si susseguono alle stragi; e mentre l'Italia (e l'Unione Europea) continua a perseguitare i migranti: facendoli morire affogati, recludendoli innocenti nei campi di concentramento, favoreggiandone la riduzione in schiavitu' da parte delle mafie; ebbene, mentre questo accade, pare quasi che la stragrande maggioranza della popolazione italiana nativa - e massime coloro che hanno voce pubblica - di nulla si accorga, anzi cooperi attivamente ad occultare questi orrori cianciando di tutt'altro.

E non sorprende che questa opera di occultamento sia alacremente svolta dal governo e dai suoi manutengoli: e' ovvio che chi commette un crimine cerchi di nasconderlo. Ed inoltre da un governo di personaggi legati alla corruzione (anche di minorenni), alla mafia, al neofascismo e al razzismo, e che di queste loro esperienze ed appartenenze e contiguita' talora menano finanche vanto, cos'altro potresti aspettarti? E se mai sarebbe da chiedersi perche' ancora non vengano tutti - tutti - tratti in giudizio per i crimini commessi in proprio e in solido, crimini previsti e puniti dal codice.

Potrebbe piuttosto sorprendere la complicita' con la guerra e con la persecuzione razzista da parte di tanti, tantissimi di coloro che pure si dichiarano democratici, pacifisti, addirittura nonviolenti, e tante altre belle cose.

Ma no, neanch'essa sorprende: inorridisce soltanto.

E di costoro penso questo cupo pensiero: che mi sembrano come persone compiaciute e tronfie della propria asserita bonta' che nella Germania nazista dedicassero tutto il loro impegno, che so, a raccogliere le cartacce dalle strade per tener pulite le citta', mentre la Shoah era in corso.

Esattamente questo penso della miriade di movimenti e associazioni sedicenti democratici, e sedicenti democratici burocrati e imbonitori della societa' dello sfruttamento e dello spettacolo variamente abbarbicati nelle istituzioni, nelle organizzazioni e insomma nei luoghi di potere tanto della macchina pubblica quanto della cosiddetta "societa' civile", che tacciono sulla guerra e sulla persecuzione razzista da parte dello stato italiano. Esattamente questo penso: che siano complici dei nazisti oggi al governo in Italia, che siano complici degli omicidi di cui consistono le guerre e la persecuzione razzista in cui lo stato italiano - per criminale responsabilita' dei golpisti che lo governano - oggi e' forsennatamente, furiosamente, sadicamente impegnato.

 

5. ANCORA UN ITALIANO UCCISO IN AFGHANISTAN. CESSI IMMEDIATAMENTE L'ILLEGALE E INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA

 

Ancora un giovane soldato italiano ucciso in Afghanistan.

Dove prosegue una scellerata guerra alla quale l'Italia partecipa del tutto illegalmente, poiche' la Costituzione della Repubblica Italiana proibisce al nostro paese di prendervi parte.

Cessi questa strage insensata.

Cessi immediatamente l'illegale e insensata partecipazione italiana alla guerra. In Afghanistan come in Libia.

Si adoperi piuttosto l'Italia per la pace con mezzi di pace, per il disarmo, per la smilitarizzazione dei conflitti, per recare aiuti umanitari in modi esclusivamente pacifici, nel rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale, ed a promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Le armi uccidono.

Solo la pace salva le vite.

 

6. UNA URGENTE NECESSITA': FORMARE LE FORZE DELL'ORDINE ALLA CONOSCENZA E ALL'USO DELLA NONVIOLENZA

 

Una urgente necessita' e' la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza.

Nel 2001 promossi una iniziativa a tal fine che mise capo a una proposta di legge di cui fu primo firmatario l'allora senatore Achille Occhetto ed ottenne il sostegno di decine di parlamentari di pressoche' tutte le forze politiche.

Quella iniziativa e' purtroppo restata lettera morta.

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E sebbene ripetutamente nel corso degli anni non solo il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ma anche altri abbiano espresso persuasi appelli a tal fine, e in alcune realta' locali vi siano stati corsi formativi sperimentali dai risultati assai positivi, ancora oggi ci troviamo in questa assurda e drammatica situazione: che proprio le persone che per i propri pubblici compiti si trovano a dover fronteggiare situazioni conflittuali particolarmente critiche e complesse, nel loro curriculum formativo non siano state dotate delle risorse che in talune di quelle situazioni potrebbero essere efficaci e decisive: le risorse della nonviolenza; le risorse operative ed ermeneutiche, comunicative e metodologiche, tecnico-pratiche ma anche etico-teoretiche della nonviolenza.

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Anche alla luce di accadimenti recenti, in Val di Susa e non solo, ci sembra doveroso avanzare nuovamente quella richiesta, quella proposta: la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza.

 

7. QUARANTA VITE ASSURDAMENTE, SCELLERATAMENTE SACRIFICATE

 

I quaranta giovani militari italiani uccisi in questi ultimi anni in Afghanistan sono stati assassinati anche dai governanti e i parlamentari italiani che li hanno mandati a morire la', in una guerra alla quale l'Italia non doveva e non poteva partecipare in alcun modo, poiche' la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana, ne fa esplicito divieto.

Quei quaranta giovani dovevano essere ancora vivi. Invece sono stati assassinati non solo dai loro immediati e mediati espliciti aggressori (chi depone una mina e' non meno assassino di chi spara una fucilata contro qualcuno), ma anche da chi illegalmente li ha fatti andare in Afghanistan.

Tra gli assassini di quei quaranta giovani c'e' anche il Presidente della Repubblica Italiana, il Governo italiano, il Parlamento italiano che da un decennio in qua hanno ripetutamente deciso che dei giovani nostri connazionali fossero inviati la' come carne da macello, come morituri in un folle colosseo, vittime tra le vittime.

L'unico modo umano di ricordarli con affetto e' di impedire che altri subiscano la loro atroce sorte.

L'unica cosa decente da fare e' far rispettare la legge italiana che vieta la partecipazione italiana a quella guerra.

Cessi quindi immediatamente l'illegale e assassina partecipazione italiana alla guerra. Cessi in Afghanistan. Cessi in Libia.

Torni l'Italia al rispetto della legge che salva le vite, torni l'Italia al rispetto della vita dei suoi stessi figli.

Si adoperi l'Italia per la pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per salvare le vite.

Quaranta vittime sacrificate alla criminale follia dei terroristi che dominano in Afghanistan e nel mondo, dei terroristi che governano in Italia.

Quaranta vittime che dovevamo salvare, che potevamo salvare semplicemente facendo rispettare la legge italiana.

Quaranta esseri umani assassinati.

Come innumerevoli altri, tutti affratellati nella comune umanita', nel medesimo dolore.

Che cessino le uccisioni.

I soldati italiani tornino tutti a casa subito, tornino tutti a casa vivi. Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra assassina. S'impegni l'Italia contro la guerra, nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

 

8. OPPORSI ALLA GUERRA E AL RAZZISMO

 

Opporsi alla guerra e al razzismo.

Far cessare subito la partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia.

Abrogare subito tutte le misure schiaviste e assassine del colpo di stato razzista che negano a milioni di esseri umani i fondamentali diritti umani.

Tornare alla legalita' costituzionale.

Tornare alla democrazia.

Tornare alla civilta'.

Tornare al rispetto del fondamentale diritto di tutti gli esseri umani a non essere uccisi.

Opporsi alla guerra e al razzismo.

 

9. SI POTREBBE

 

Alcune cose semplici e ragionevoli che si potrebbero e dovrebbero fare.

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Si potrebbero abolire i campi di concentramento in cui sono attualmente reclusi esseri umani del tutto innocenti giunti nel nostro paese in fuga da guerre, dittature, fame.

Si potrebbero abolire le misure che hanno favoreggiato la riduzione in schiavitu' dei migranti in Italia.

Si potrebbe riconoscere ad ogni essere umano il fondamentale diritto a muoversi liberamente sul pianeta, a maggior ragione quando questo spostarsi e' dovuto all'esigenza di salvarsi la vita.

Si potrebbe ricordare che vi e' una sola umanita', in un solo pianeta casa comune dell'umanita' intera.

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Si potrebbe cessare di partecipare alle guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia.

Si potrebbe destinare all'istruzione, alla salute e all'assistenza quanto oggi lo stato italiano spende per far morire le persone con la guerra.

Si potrebbe scegliere la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, invece di persistere nella folle prosecuzione delle guerre e delle stragi.

Si potrebbe ricordare che vi e' una sola umanita', in un solo pianeta casa comune dell'umanita' intera.

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Si potrebbe. Si deve.

 

10. NO

 

No.

Dobbiamo chiamare le cose col loro nome: prostituirsi a favoreggiare l'approvazione delle ignobili e sciagurate scelte di politica finanziaria del governo corrotto e golpista, razzista e guerrafondaio, neofascista e filomafioso, non e' un atto di "responsabilita' per il bene del paese", ma un atto di complicita' col male.

L'unica cosa che veramente occorre, l'unica cosa decente da fare, e' insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per ottenere il ritorno alla legalita' e alla democrazia; insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per ottenere le immediate dimissioni del governo corrotto e golpista, razzista e guerrafondaio, neofascista e filomafioso.

E appena in Italia sara' ripristinata la legalita' e la democrazia occorrera' procedere all'immediata abrogazione di tutte le decisioni piu' scellerate di questo governo e dei governi che l'hanno preceduto (ed esse sono legione).

E tra le cose da fare per prime:

a) occorre l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan e in Libia; illecite, abominevoli guerre in cui ogni giorno degli esseri umani vengono assassinati;

b) occorre l'abolizione di tutte - tutte - le misure razziste e schiaviste che dalla riapertura dei campi di concentramento della legge Turco-Napolitano ad oggi si sono accumulate in un'orgia di violenza nazista;

c) occorre una politica economica, sociale e ambientale che contrasti la violenza rapinatrice, avvelenatrice e onnicida delle classi e dei ceti dominanti, ed inveri finalmente i diritti e i doveri sanciti erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana.

 

11. L'ITALIA FASCISTA MASSACRA ANCORA IL POPOLO LIBICO

 

Quanti libici sono morti nella guerra che Usa ed Unione Europea hanno scatenato da mesi?

E cosa ha a che vedere con una lotta popolare di liberazione da una dittatura (lotta che in tanto puo' riuscire in quanto nonviolenta, come dimostra la vicenda storica degli ultimi decenni) una guerra imperialista e razzista per la rapina delle risorse promossa da potenze ex-coloniali e neocoloniali che hanno provveduto ad armare i golpisti locali (poiche' i vertici del sedicente "Consiglio nazionale di transizione" altro non sono che golpisti, a lungo complici del regime dittatoriale ed ora palesemente al soldo della dittatura transnazionale imperialista e razzista Usa-Ue), promosso la guerra civile, istigato alle stragi, proclamato il diritto all'omicidio, e che come Nato stanno da mesi bombardando direttamente la popolazione inerme?

E cosa resta del diritto internazionale, e del diritto e dell'autodeterminazione dei popoli, quando i governanti assassini di Parigi e di Londra, di Roma e di Washington si arrogano il potere di commettere omicidi in ogni parte del mondo violando proditoriamente tutte le regole e tutti gli accordi sottoscritti, rubando beni e risorse altrui, distruggendo case, infrastrutture, vite umane?

E perche' viene chiamato terrorista solo il povero folle obnubilato che distrugge la sua vita e l'altrui facendosi saltare in aria e non vengono chiamati terroristi anche Berlusconi ed Obama, che hanno scatenato e stanno conducendo guerre stragiste e persecuzioni razziste di fronte alle quali l'omicida-suicida e' solo uno sciagurato grottesco imitatore su scala infinitamente ridotta?

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, in Afghanistan e in Libia.

Torni immediatamente l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

Si adoperi finalmente l'Italia per la pace che salva le vite.

Insorga il popolo italiano - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - contro i terroristi stragisti che governano il nostro paese.

Insorga il popolo italiano - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - in difesa della legalita', in difesa della democrazia, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.

 

12. I CAMPI DI CONCENTRAMENTO DELL'ITALIA FASCISTA

 

La persecuzione razzista di migranti e viaggianti che l'Italia sta compiendo e' un orrore tale da riuscire quasi indicibile.

I campi di concentramento, la riduzione in schiavitu', le morti per annegamento, la violenza mafiosa: orrori derivanti dalle misure naziste che gli ultimi governi italiani hanno imposto con un'escalation criminale sempre piu' folle, sempre piu' perversa.

*

Cessi immediatamente la persecuzione razzista.

Siano abrogate immediatamente tutte le misure razziste e schiaviste.

Siano aboliti immediatamente i campi di concentramento fascisti riaperti dalla legge Turco-Napolitano.

Torni immediatamente l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale e dei diritti umani.

Si adoperi finalmente l'Italia per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Insorga il popolo italiano - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - contro i razzisti schiavisti che governano il nostro paese.

Insorga il popolo italiano - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - in difesa della legalita', in difesa della democrazia, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.

 

13. I MASSACRI DELLE GUERRE IN AFGHANISTAN E IN LIBIA

 

Di questo, prima di ogni altra cosa, metterebbe conto scrivere e parlare: dei massacri in corso, dei massacri di cui consistono le guerre terroriste e stragiste, imperialiste e razziste, mafiose e fasciste in Afghanistan e in Libia; e della follia e della criminalita' della partecipazione italiana ad esse.

Di questo, prima di ogni altra cosa, dovrebbe occuparsi il dibattito politico, morale, intellettuale: dell'illegalita' e dell'orrore della partecipazione del nostro paese a guerre scellerate, in violazione della Costituzione della Repubblica Italiana, in violazione dei fondamenti stessi del diritto internazionale, in violazione degli accordi internazionali reiteratamente sottoscritti e di colpo proditoriamente stracciati.

*

E tra le conseguenze di questo orrore, la morte assurda anche di quaranta ragazzi italiani in divisa in Afghanistan.

E tra le conseguenze di questo orrore, lo sperpero immenso dei pubblici denari per assassinare innocenti, mentre in Italia si fanno a pezzi istruzione, sanita' ed assistenza perche' lo stato "non ha risorse sufficienti"; ripetiamolo: un governo di criminali sta bruciando immense quantita' di pubbliche risorse per assassinare innocenti, e le sottrae ai bisogni e ai diritti del popolo italiano.

E tra le conseguenze di questo orrore, il razzismo che monta vieppiu' e che travolge ogni residua forma di legalita', di democrazia, di civilta'.

E tra le conseguenze di questo orrore, la complicita' di massa con la guerra assassina da parte dell'intero ceto politico, dell'intera intellettualita', dell'intera societa' civile organizzata.

E tra le conseguenze di questo orrore, l'esser tornati passo dopo passo al fascismo.

*

Se vi sono persone decenti in questo paese adesso devono insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro la guerra terrorista e stragista.

Se vi sono persone decenti in questo paese adesso devono insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il colpo di stato nazista.

Se vi sono persone decenti in questo paese adesso devono insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita' che salva le vite.

Se vi sono persone decenti in questo paese adesso devono insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della democrazia che riconosce tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Se vi sono persone decenti in questo paese adesso devono insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della civilta'.

In difesa dell'umanita', dell'umanita' indifesa, di cui ogni essere umano fa parte.

 

14. UNA INSURREZIONE NONVIOLENTA CONTRO LE STRAGI E LE PERSECUZIONI

 

Ogni giorno in Afghanistan e in Libia esseri umani vengono massacrati dalla guerra cui anche l'Italia partecipa in flagrante violazione della sua stessa legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.

Ogni giorno nel nostro paese e nelle acque che lo circondano esseri umani sono esposti alla morte, alla schiavitu', alla piu' brutale persecuzione razzista per responsabilita' primaria dello stato italiano che di questo orrore nazista si macchia in flagrante violazione della sua stessa legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.

Esseri umani vengono perseguitati.

Esseri umani vengono uccisi.

Illegalmente, criminalmente.

Da parte dello stato italiano.

Con la complicita' di massa della cittadinanza italiana, che con la sua passivita' permette che questi crimini contro l'umanita' si consumino impunemente.

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Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia.

Cessi immediatamente la criminale persecuzione razzista di migranti e viaggianti da parte dello stato italiano.

Torni l'Italia al rispetto della legge che salva le vite.

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Insorga il popolo italiano contro il governo stragista e razzista.

Insorga il popolo italiano in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana.

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

15. GLI OMICIDI CHE NON INTERESSANO A NESSUNO

 

Sono quelli degli afgani e dei libici massacrati dalle guerre imperialiste e razziste cui anche l'Italia criminalmente partecipa.

Sono quelli dei migranti e dei viaggianti fatti affogare nel Mediterraneo, schiavizzati e ammazzati di stupri e di botte sui margini delle strade e per le campagne italiane, torturati e tratti a morte nei campi di concentramento riaperti in Italia con la legge Turco-Napolitano e tuttora in funzione - abominevole funzione nazista.

E tale e' la brutale cecita', la feroce indifferenza del neofascismo di massa nel nostro paese, che se in quelle guerre muoiono anche degli italiani, come i quaranta giovani soldati nostri connazionali uccisi in Afghanistan, neanche questo scuote le coscienze, anzi: coloro che li hanno mandati a morire si collocano in prima fila ai funerali e dinanzi alle telecamere e vomitano un'oscena retorica assassina sulle loro stesse salme.

E tale e' la brutale cecita', la feroce indifferenza del neofascismo di massa nel nostro paese, che tra i migranti e i viaggianti perseguitati, schiavizzati, torturati, assassinati vi sono persone che del nostro paese sono assolutamente benemerite, e degne della pubblica riconoscenza assai piu', assai piu' di chi e' progredito nei pubblici onori.

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Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per far cessare queste stragi?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per far cessare l'illegale partecipazione italiana alle guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per far cessare la persecuzione razzista, abolendo tutte le misure naziste che da anni si sono accumulate con esiti sempre piu' barbarici nel corpus normativo del nostro paese in flagrante opposizione alla legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, la Costituzione della Repubblica Italiana?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - in difesa della legalita' che salva le vite?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - in difesa delle vite umane che guerra e razzismo giorno dopo giorno incessanti distruggono?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per riconquistare la dignita', la democrazia, la civilta'?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - perche' l'Italia torni ad essere uno stato di diritto, una repubblica democratica, un paese civile?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per i diritti umani di tutti gli esseri umani?

Cosa si attende ancora ad insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per l'umanita' che e' una?

 

16. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 673 del 31 agosto 2012

 

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