Telegrammi. 1060



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1060 del 30 settembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Emergenze ambientali e diritto alla salute". Un incontro a Viterbo

2. Tre cose da fare per promuovere la campagna nonviolenta "Non un giorno di piu'"

3. Verso il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza

4. Verso il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. "EMERGENZE AMBIENTALI E DIRITTO ALLA SALUTE". UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto sabato 29 settembre 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Emergenze ambientali e diritto alla salute".

Relatrice all'incontro la dottoressa Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment).

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Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione.

 

2. INIZIATIVE. TRE COSE DA FARE PER PROMUOVERE LA CAMPAGNA NONVIOLENTA "NON UN GIORNO DI PIU'"

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Proponiamo a tutte le persone, i gruppi e le esperienze collettive interessati a promuovere una campagna nonviolenta per l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan, di intraprendere le seguenti iniziative:

1. iniziative locali (dal comunicato ai mezzi d'informazione agli incontri pubblici di informazione e sensibilizzazione);

2. richiedere ad altri soggetti sia individuali (in particolare personalita' autorevoli) che associativi che istituzionali - e soprattutto agli enti locali - di prendere posizione per la cessazione della partecipazione alla guerra;

3. scrivere in tal senso al Governo, al Parlamento ed al Presidente della Repubblica.

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Proponiamo che il programma fondamentale che unifichi tutte le iniziative della campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana sia: "Cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".

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Proponiamo che il ragionamento alla base dell'iniziativa sia quello dell'appello del 30 agosto che di seguito riportiamo:

Non un giorno di piu'. Una campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan.

Ed a tal fine la prima e decisiva azione che come cittadini italiani possiamo e dobbiamo svolgere consiste nell'ottenere che l'Italia cessi di partecipare alla guerra.

Perche' l'Italia a quella guerra non avrebbe mai e poi mai dovuto prendere parte, proibendoglielo esplicitamente il dettato della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.

Occorre quindi costringere governo e parlamento italiani a tornare nella sfera della legalita', a desistere dal crimine: occorre costringere lo Stato italiano a cessare di prendere parte alla guerra e alle stragi di cui essa consiste.

Oltre un decennio di eccidi e barbarie dovrebbe aver aperto gli occhi a chiunque; e del resto ogni persona ragionevole sente e sa che la guerra e' nemica dell'umanita', che solo la pace salva le vite.

Occorre far cessare la guerra in Afghanistan, cominciando con la cessazione della partecipazione italiana.

Dobbiamo far crescere dal basso una vera e propria insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro le uccisioni, per la legalita' costituzionale e per il primario diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

Dobbiamo imporre al potere esecutivo e al potere legislativo del nostro paese l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.

E dobbiamo farlo con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della dignita' e della solidarieta' umana, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza; dobbiamo farlo con una campagna nonviolenta di massa che faccia rinascere in Italia un movimento per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Una campagna nonviolenta per salvare le vite umane: che nasca dal basso in ogni citta' e in ogni paese, e che abbia questa semplice e chiara finalita': "cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".

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Proponiamo di non costituire coordinamenti nazionali, portavoce et similia, ma che ogni persona ed ogni gruppo ed ogni esperienza collettiva si impegni sulla base delle proprie convinzioni senza deleghe di rappresentanza e senza burocratismi, favorendo la piu' ampia partecipazione nel rispetto delle differenti opinioni e collocazioni di ciascuno, mantenendo quindi le caratteristiche fondamentali della campagna nonviolenta: iniziativa dal basso, partecipazione su base locale, pluralita' ed apertura.

Chiediamo soltanto che quanti si vogliono impegnare in questa iniziativa utilizzandone la denominazione proposta ("Non un giorno di piu'. Una campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana") si attengano rigorosamente al metodo nonviolento cosi' come definito da Aldo Capitini: "metodo nonviolento: che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica".

 

3. INIZIATIVE. VERSO IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

[Riproponiamo il seguente testo]

 

In occasione del 2 ottobre, dichiarato dall'Onu Giornata internazionale della nonviolenza ricorrendo l'anniversario della nascita di Gandhi, il Movimento Nonviolento propone di realizzare in tutta Italia iniziative per il disarmo.

Riproponiamo di seguito l'appello del presidente del Movimento Nonviolento, Mao Valpiana.

*

Alle amiche e agli amici della nonviolenza

ai gruppi nonviolenti

ai centri territoriali del Movimento Nonviolento

Cari tutti,

si avvicina la data del 2 ottobre "Giornata internazionale della nonviolenza" e come previsto dal "calendario della nonviolenza" vogliamo celebrare il compleanno di M. K. Gandhi (cioe' la nascita della nonviolenza politica) con iniziative diffuse su tutto il territorio sul tema del "disarmo". Vorremmo che la Giornata della nonviolenza diventasse quest'anno un vero momento di mobilitazione diffusa e capillare in particolare per il No ai cacciabombardieri F-35.

Invitiamo tutti i gruppi nonviolenti ad organizzare nella propria citta' o paese, banchetti, sit-in, fiaccolate, incontri, letture, musica, volantinaggi, esposizioni di bandiere della nonviolenza ed una diffusione straordinaria del numero di Azione nonviolenta "Speciale disarmo".

Da parte nostra cercheremo di dare il massimo supporto possibile, inviando nei prossimi giorni un volantino nazionale che potra' essere facilmente riprodotto e diffuso e il testo di un comunicato per la stampa locale.

Presso la sede nazionale del Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) possono essere richiesti:

1) istruzioni per organizzare un banchetto o una manifestazione;

2) il fac simile per stampare dei piccoli biglietti da distribuire dove sul retro potete mettere il vostro recapito;

3) il numero speciale di "Azione nonviolenta", che potete richiederci in un certo numero di copie per fare la diffusione nella vostra zona.

Vi chiediamo di rispondere a questa lettera segnalandoci cosa intendete organizzare nella vostra citta', in modo da poter costruire una mappa dell'Italia nonviolenta del 2 ottobre 2012.

Buon lavoro a tutti noi.

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

 

4. INIZIATIVE. VERSO IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Riproponiamo di seguito l'appello promosso lo scorso anno da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele.

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Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., La guerra in Europa non e' mai finita. Vent'anni dopo il collasso della Jugoslavia i Balcani sono meno europei di quanto l'UE sia balcanica, "I classici di Limes", n. 1, 2012, pp. 206, euro 12.

- George Gordon Byron, I giullari del tempo, Rcs, Milano 2012, pp. 192, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Maria Antonietta Calabro', Gian Guido Vecchi, I segreti del Vaticano, Rcs, Milano 2012, pp. 280, euro 4,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Gaston Bachelard, Il materialismo razionale, Dedalo, Bari 1975, pp. 288.

- Gaston Bachelard, La filosofia del non, Pellicanolibri, Catania 1978, pp. 140.

- Gaston Bachelard, L'air et les songes, Librairie Jose' Corti, 1943, Librairie Generale Francaise, Paris 1992, pp. 352.

- Gaston Bachelard, La poesia della materia, Red edizioni, Como 1997, pp. 64 + 2 Cd.

- Gaston Bachelard, La psychanalise du feu, Gallimard, Paris 1949, 1994, pp. 192.

- Gaston Bachelard, La terra e il riposo, Red edizioni, Como 1994, pp. 288.

- Gaston Bachelard, La terra e le forze, Red edizioni, Como 1989, pp. 360.

- Gaston Bachelard, Poetica del fuoco, Red edizioni, Como 1990, pp. 144.

- Gaston Bachelard, Psicanalisi dell'aria, Red edizioni, Como 1988, pp. 278. Tr. it. de L'air et les songes, senza la Conclusion.

- Gaston Bachelard, Psicanalisi delle acque, Red edizioni, Como 1987, 1992, pp. 232.

- E. M. Cioran, Esercizi di ammirazione. Saggi e ritratti, Adelphi, Milano 1988, pp. 232.

- E. M. Cioran, Il funesto demiurgo, Adelphi, Milano 1986, 1995, pp. 172.

- E. M. Cioran, La caduta nel tempo, Adelphi, Milano 1995, 1996, pp. 142.

- E. M. Cioran, Lacrime e santi, Adelphi, Milano 1990, 1994, pp. 116.

- E. M. Cioran, La tentazione di esistere, Adelphi, Milano 1984, 1995, pp. 224.

- E. M. Cioran, L'inconveniente di essere nati, Adelphi, Milano 1991, 1994, pp. 196.

- E. M. Cioran, Sillogismi dell'amarezza, Adelphi, Milano 1993, pp. 134.

- E. M. Cioran, Sommario di decomposizione, Adelphi, Milano 1996, pp. 240.

- E. M. Cioran, Squartamento, Adelphi, Milano 1981, pp. 184.

- E. M. Cioran, Storia e utopia, Adelphi, Milano 1982, pp. 168.

- Lucien Goldmann, Il dio nascosto, Lerici, Milano 1961, Laterza, Bari 1971, pp. 640.

- Lucien Goldmann, Introduzione a Kant, Sugarco, Milano 1972, Mondadori, Milano 1975, pp. 190.

- Lucien Goldmann, L'illuminismo e la societa' moderna, Einaudi, Torino 1967, 1979, pp. 144.

- Lucien Goldmann, Marxismo e scienze umane, Newton Compton, Roma 1973, pp. 296.

- Lucen Goldmann, Scienze umane e filosofia, Feltrinelli, Milano 1961, 1981, pp. 176.

- Sami Nair, Michael Lowy, Lucien Goldmann o la dialettica della totalita', Erre Emme, Roma 1990, pp. 144.

- Andre' Gorz, Capitalismo, socialismo, ecologia, Manifestolibri, Roma 1992, pp. 186.

- Andre' Gorz, Ecologia e politica, Cappelli, Bologna 1978, pp. 176.

- Andre' Gorz, Il traditore, Il Saggiatore, Milano 1966, pp. 304.

- Andre' Gorz, Lettera a D. Storia di un amore, Sellerio, Palermo 2008, 2009, pp. 100.

- Andre' Gorz, Metamorfosi del lavoro. Critica della ragione economica, Bollati Boringhieri, Torino 1992, pp. 272.

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Riedizioni

- Alfred Doeblin, L'immacolata Concezione e altri racconti, Passigli, Firenze 2004, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 78, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

- Federico Garcia Lorca, Il mio segreto. Poesie inedite 1917-1919, Einaudi, Torino 2002, Mondadori, Milano 2012, pp. XXVIII + 612, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

- Howard Phillips Lovecraft, La strana casa nella nebbia e altri racconti, Newton Compton, Roma 1993, 2012, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 80, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

- Michela Murgia, Accabadora, Einaudi, Torino 2009, 2011, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 172, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1060 del 30 settembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

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