Telegrammi. 1102



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1102 del 23 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2009 (parte terza)

2. Una lettera aperta all'assessore all'agricoltura della Regione Lazio

3. Verso il 25 aprile

4. Il golpe razzista in Italia

5. Stragi

6. Ridurre il trasporto aereo per contrastare l'effetto serra

7. Una lettera aperta all'assessore al Turismo della Regione Lazio

8. Una lettera aperta all'assessore alla Mobilita' della Regione Lazio

9. Contro la guerra, contro il razzismo

10. La Regione delle meraviglie

11. Una lettera all'assessore alla Cultura della Regione Lazio

12. Nella lotta contro la guerra e contro il razzismo

13. Non riconciliati

14. Tre libri di Hannah Arendt

15. Opporsi al razzismo, opporsi alla guerra

16. Resistenza e' nonviolenza

17. Le stragi

18. La "Carta" del Movimento Nonviolento

19. Per saperne di piu'

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2009 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2009.

 

2. UNA LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE LAZIO

 

Gentile assessore all'agricoltura della Regione Lazio,

come forse gia' sapra', una lobby politico-affaristica di cui sono animatori alcuni personaggi dell'estrema destra viterbese, briga da anni per imporre la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo, nel cuore dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, sociale ed economico di inestimabile valore; la realizzazione del mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente quell'area, e costituirebbe anche una pesante aggressione alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini viterbesi che abitano nei popolosi quartieri nelle vicinanze del sedime.

Forse invece non sa che la realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe un grave nocumento anche alle colture agricole dell'area prossima al sedime, area in cui insistono attivita' produttive di culture pregiate e di colture biologiche.

Inoltre il mega-aeroporto impatterebbe gravemente anche sull'orto botanico dell'Universita' di Viterbo, e sull'attivita' di ricerca scientifica della stessa in campo agrario.

Purtroppo oltre un anno fa la Regione Lazio, lasciandosi ingannare da una documentazione viziata da scandalose menzogne e macroscopici errori, avallo' irragionevolmente tale operazione, evidentemente ignorando che nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto e' sia del tutto irrealizzabile che del tutto fuorilegge.

E' tempo che la Regione Lazio cessi di essere complice di una lobby politico-affaristica di estrema destra che intende realizzare un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale; e' tempo che la Regione Lazio riconosca l'errore a suo tempo commesso, riconsideri la questione alla luce della verita' dei fatti, ed assuma un atteggiamento coerente con quanto disposto dalle norme italiane ed europee e dalla pianificazione territoriale regionale.

Si consideri infatti che:

a) come gia' ricordato, il mega-aeroporto ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale di estrema rilevanza, un bene peculiare ed irrinunciabile che la realizzazione dell'opera mega-aeroportuale devasterebbe irreversibilmente;

b) il mega-aeroporto ricadrebbe su un'area di rilevantissime emergenze archeologiche e relativi vincoli di salvaguardia;

c) il mega-aeroporto confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e relativi vincoli di salvaguardia;

d) il mega-aeroporto confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia;

e) la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione del mega-aeroporto  e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto;

f) ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea il mega-aeroporto e' del tutto privo dei requisiti richiesti (non vi e' ne' un vero e proprio progetto, ne' Valutazione d'impatto ambientale - Via -, ne' Valutazione ambientale strategica - Vas-);

g) il mega-aeroporto avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese;

h) come gia' segnalato, il mega-aeroporto devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole;

i) e ancora, il mega-aeroporto avrebbe un impatto assai negativo sull'Orto botanico sito nelle immediate vicinanze e sull'attivita' di ricerca scientifica dell'Universita' della Tuscia;

l) inoltre la rete infrastrutturale viterbese - gia' inadeguata - collasserebbe immediatamente se venisse realizzato il mega-aeroporto;

m) un mega-aeroporto illecito e irrealizzabile, nocivo e distruttivo, costituirebbe inoltre un colossale sperpero di pubblico denaro configurabile non solo come illecito amministrativo ma anche come reato penale in capo a quanti se ne rendessero corresponsabili;

n) illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo -, figure prestigiose delle istituzioni e della societa' civile come il giudice Ferdinando Imposimato, come padre Alessandro Zanotelli, come la scrittrice Dacia Maraini, hanno espresso una esplicita e motivata opposizione all'opera;

o) Last, but not least: e' infine ovvio che se l'insipiente ed irresponsabile lobby politico-affaristica che vuole realizzare un'opera devastante e patogena proseguisse nella sua insensata ed illegittima iniziativa di aggressione al bene comune, al territorio, alle risorse e alla salute dei cittadini, cosi' ledendo gravemente i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione viterbese, ben presto i cittadini per difendere se stessi, i propri beni, il territorio ed i beni comuni, avvieranno tutte le opportune azioni legali presso le competenti magistrature civili, penali ed amministrative contro coloro che si renderanno in vario modo e misura corresponsabili di una cosi' sciagurata aggressione.

Informandola di tutto quanto precede, e rivolgendoci a lei sia in considerazione delle sue specifiche competenze come assessore all'agricoltura, sia come responsabile in solido delle decisioni della Giunta Regionale, la preghiamo di voler approfondire la questione e di impegnarsi affinche' la Regione Lazio cessi di essere complice di un'operazione speculativa che danneggia non solo la popolazione viterbese, non solo beni naturalistici, archeologici e culturali che sono bene comune, non solo il pubblico erario, ma anche la stessa dignita' delle istituzioni.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento, e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel sito www.coipiediperterra.org, voglia gradire distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 17 aprile 2009

 

3. VERSO IL 25 APRILE

 

Avvicinandosi l'anniversario del 25 aprile 1945, in cui si ricorda la liberazione dal nazifascismo, riproponiamo ancora una volta alcuni testi di Piero Calamandrei e di Primo Levi che gia' molte volte abbiamo riproposto su questo foglio. Che la loro memoria illumini la lotta che oggi e' da condurre contro la guerra, contro il razzismo, contro il fascismo che torna.

 

4. IL GOLPE RAZZISTA IN ITALIA

 

Stenta ad emergere nell'opinione pubblica la chiara, piena consapevolezza dell'immensa gravita' di cio' che sta accadendo nel nostro paese: incombe in Italia il regime dell'apartheid.

Non siamo di fronte a singoli episodi di razzismo, siamo di fronte alla strategia (una strategia di lungo periodo, in cui un ruolo cruciale ha avuto alla fine del secolo scorso la riapertura dei campi di concentramento con la legge Turco-Napolitano) che mira a introdurre nel nostro paese il regime dell'apartheid; siamo di fronte all'eversione razzista dall'alto; siamo di fronte a un colpo di stato inteso a denegare i principi che inverano il riconoscimento della dignita' e dei diritti di ogni essere umano scritti nella Costituzione della Repubblica Italiana cosi' come nella Dichiarazione universale dei diritti umani.

Non si tratta solo di respingere in Parlamento le proposte razziste piu' aberranti e disumane del cosiddetto "pacchetto sicurezza", si tratta di contrastare il regime della segregazione razzista cosi' come si sta costruendo passo dopo passo con provvedimenti amministrativi a livello locale e nazionale, con condotte discriminatorie e torturatrici attuate dalle istituzioni territoriali e statali. E si tratta di contrastare le organizzazioni razziste e golpiste che impadronitesi dei pubblici poteri per via elettorale li usano per imporre la dittatura e la schiavitu'. Organizzazioni golpiste e razziste come la Lega Nord, punta di lancia del blocco politico e sociale propugnatore del colpo di stato che tende a instaurare il regime dell'apartheid.

Resistere e' necessario. In difesa della legalita', in difesa della civilta' giuridica, in difesa dell'ordinamento democratico, in difesa della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.

Vi e' una sola umanita'.

 

5. STRAGI

 

Stragi, ancora stragi, sempre stragi in Afghanistan - e in Pakistan, pienamente investito dalla guerra afgana (una realta' che infine nessuno nasconde piu').

E in Italia il silenzio, in Italia la complicita', in Italia - non solo, ma anche in Italia - alcuni dei mandanti e manutengoli di quell'orrore.

Poiche' quella e' una guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, mafiosa e totalitaria, patriarcale e onnicida.

Una guerra che non solo ha distrutto infinite vite umane cola', ma che ha alimentato il terrorismo fondamentalista in tutto il mondo. Il terrorismo fondamentalista delle potenze capitaliste e razziste e neocolonialiste occidentali, ed il terrorismo fondamentalista dei gruppi armati che ad esse potenze si oppongono non per la liberazione dell'umanita', ma per sostituire il proprio dominio fascista e patriarcale all'altrui.

Una guerra scellerata come tutte le guerre, come tutte le guerre insensata.

Una guerra a cui l'Italia partecipa.

A cui l'Italia partecipa in violazione della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

La guerra a cui noi italiani che vorremmo non essere assassini dovremmo opporci con tutte le nostre energie, poiche' e' la guerra che anche il nostro stato sta facendo, la guerra in cui sono coinvolte le nostre forze armate, la guerra in cui siamo uno dei paesi e degli eserciti aggressori.

La guerra a cui noi italiani che vorremmo non essere assassini dovremmo opporci ancor prima e ancor piu' che ad ogni altra guerra, poiche' e' ipocrita e grottesco ed infine del tutto ininfluente e squallido pretendere di dar lezioni di pace ad altri stati e paesi e popoli mentre le nostre mani grondano di sangue. Solo se ci opponiamo alla guerra che il nostro paese sta conducendo, possiamo chiedere ad altri di fare altrettanto ed aver qualche speranza di essere ascoltati.

*

Almeno questo foglio non ha mai avuto esitazioni nel chiamare alla resistenza contro la guerra terrorista e stragista che anche l'Italia sta conducendo in Afghanistan.

Mentre tanti sedicenti pacifisti "senza se e senza ma" e tanti sedicenti nonviolenti narcotizzati dai loro stessi bizantinismi da anni hanno deciso di prostituirsi a questa guerra, forse perche' a votare per essa quando si trovavano al governo sono stati anche gli stessi partiti che li hanno ammessi al saccheggio del pubblico erario e all'accaparramento delle prebende clientelari. Cosicche' oggi la loro parola non vale piu' nulla: e tutti lo sappiamo. Si viene corrotti una volta per sempre. Sentirli pontificare o sbraitare sguaiatamente contro le guerre altrui ed altrettanto sguaiatamente tacere sulle stragi nostre e' spettacolo non molto dissimile da quello del popolo delle scimmie (ci si consenta l'antica metafora gramsciana) al seguito dell'eversione dall'alto berlusconiana.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Tutte le guerre uccidono esseri umani.

Ogni esercito e' assassino.

Ogni arma e' puntata contro l'umanita' intera.

Solo la pace costruisce la giustizia.

Solo salvando le vite si inverano i diritti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. RIDURRE IL TRASPORTO AEREO PER CONTRASTARE L'EFFETTO SERRA

 

Tra le iniziative da intraprendere per contrastare l'effetto serra c'e' quella di ridurre il trasporto aereo.

Tra le iniziative da intraprendere per difendere la biosfera e garantire i diritti delle generazioni future c'e' quella di ridurre il trasporto aereo.

Tra le iniziative da intraprendere per attuare qui e adesso scelte di giustizia ed ecoequosolidali c'e' quella di ridurre il trasporto aereo.

Tra le iniziative da intraprendere per inverare il diritto all'ambiente e alla salute c'e' quella di ridurre il trasporto aereo.

Molte altre iniziative ancora sono certo da intraprendere per l'umanita' e per la natura, ma tra esse non puo' mancare quella di ridurre il trasporto aereo.

 

7. UNA LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE AL TURISMO DELLA REGIONE LAZIO

 

Egregio assessore al Turismo della Regione Lazio,

in tempi recenti la Regione Lazio - e per essa lei personalmente - ha proclamato di voler sostenere il termalismo e quindi di voler difendere e valorizzare i siti termali del territorio regionale.

Perche' allora non s'impegna per difendere l'area termale del Bulicame a Viterbo?

Perche' permette che proceda un'ignobile operazione speculativa che intende devastarla per sempre?

Infatti l'area termale del Bulicame a Viterbo e' minacciata di una irreversibile devastazione dall'ipotesi di realizzazione in essa di un insensato ed illegale mega-aeroporto.

La Regione Lazio, ed anche il suo Assessorato in particolare, dovrebbe battersi per difendere l'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale di inestimabile valore.

*

Egregio assessore al Turismo della Regione Lazio,

abbiamo recentemente scritto ad una sua collega di Giunta segnalando tra l'altro che:

a) come gia' ricordato, il mega-aeroporto ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale di estrema rilevanza, un bene peculiare ed irrinunciabile che la realizzazione dell'opera mega-aeroportuale devasterebbe irreversibilmente;

b) il mega-aeroporto ricadrebbe su un'area di rilevantissime emergenze archeologiche e relativi vincoli di salvaguardia;

c) il mega-aeroporto confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e relativi vincoli di salvaguardia;

d) il mega-aeroporto confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia;

e) la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione del mega-aeroporto  e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto;

f) ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea il mega-aeroporto e' del tutto privo dei requisiti richiesti (non vi e' ne' un vero e proprio progetto, ne' Valutazione d'impatto ambientale - Via -, ne' Valutazione ambientale strategica - Vas-);

g) il mega-aeroporto avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese;

h) il mega-aeroporto devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole;

i) il mega-aeroporto avrebbe un impatto assai negativo sull'Orto botanico sito nelle immediate vicinanze e sull'attivita' di ricerca scientifica dell'Universita' della Tuscia;

l) inoltre la rete infrastrutturale viterbese - gia' inadeguata - collasserebbe immediatamente se venisse realizzato il mega-aeroporto;

m) un mega-aeroporto illecito e irrealizzabile, nocivo e distruttivo, costituirebbe inoltre un colossale sperpero di pubblico denaro configurabile non solo come illecito amministrativo ma anche come reato penale in capo a quanti se ne rendessero corresponsabili;

n) illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo -, figure prestigiose delle istituzioni e della societa' civile come il giudice Ferdinando Imposimato, come padre Alessandro Zanotelli, come la scrittrice Dacia Maraini, hanno espresso una esplicita e motivata opposizione all'opera;

o) e' infine ovvio che se l'insipiente ed irresponsabile lobby politico-affaristica che vuole realizzare un'opera devastante e patogena proseguisse nella sua insensata ed illegittima iniziativa di aggressione al bene comune, al territorio, alle risorse e alla salute dei cittadini, cosi' ledendo gravemente i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione viterbese, ben presto i cittadini per difendere se stessi, i propri beni, il territorio ed i beni comuni, avvieranno tutte le opportune azioni legali presso le competenti magistrature civili, penali ed amministrative contro coloro che si renderanno in vario modo e misura corresponsabili di una cosi' sciagurata aggressione.

*

Egregio assessore al Turismo della Regione Lazio,

informandola di tutto quanto precede, e rivolgendoci a lei sia in considerazione delle sue specifiche competenze, sia come responsabile in solido delle decisioni della Giunta Regionale, la preghiamo di volersi impegnare affinche' la Regione Lazio - mettendo fine ad un lungo periodo di scandalosa effettuale complicita' con la lobby politico-affaristica che intende devastare l'area termale del Bulicame - si opponga finalmente ad un'operazione speculativa che danneggia la popolazione viterbese, che distrugge rilevanti beni naturalistici, archeologici e culturali, che sperpera illegittimamente le risorse del pubblico erario, che viola precise disposizioni di legge.

*

Egregio assessore al Turismo della Regione Lazio,

restando a sua disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento, e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel sito www.coipiediperterra.org, voglia gradire distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 18 aprile 2009

 

8. UNA LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE ALLA MOBILITA' DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore alla Mobilita' della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Commissione Mobilita' della Regione Lazio, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Ministro dei Trasporti

Oggetto: Segnalazione della inammissibilita' ed illegalita' della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo

*

Egregio assessore,

crediamo che lei non abbia mai avuto occasione di vedere l'area del Bulicame a Viterbo, l'area nel cui cuore una lobby speculativa vorrebbe realizzare un mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente preziosi ed irrinunciabili beni naturalistici, archeologici, terapeutici, sociali ed economici.

La invitiamo a visitare quei luoghi ed a richiedere al Comune di Viterbo la "Planimetria con vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali" presenti nell'area: vedra' con i suoi occhi che realizzare in quel luogo un mega-aeroporto e' del tutto impossibile sul piano pratico ed illegale sul piano giuridico.

*

Crediamo anche che lei non conosca le vere necessita' dell'Alto Lazio in materia di mobilita'. Saprebbe altrimenti che realizzare un mega-aeroporto a Viterbo significherebbe semplicemente far collassare la gia' inadeguata infrastruttura della mobilita'. L'Alto Lazio ha bisogno di ben altro: innanzitutto di potenziare le ferrovie: e particolarmente di migliorare fortemente le strutture e i tempi di percorrenza della Viterbo-Capranica-Roma come della Viterbo-Attigliano-Orte, e di riaprire finalmente la Civitavecchia-Capranica-Orte.

*

Crediamo infine che lei non sia informato di alcuni elementari e decisivi dati di fatto che abbiamo piu' volte segnalato anche alla Regione Lazio e che ancora una volta di seguito brevemente riassumiamo:

a) come gia' ricordato, il mega-aeroporto ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un bene peculiare di immenso valore che la realizzazione dell'opera mega-aeroportuale devasterebbe irreversibilmente;

b) il mega-aeroporto ricadrebbe su un'area di rilevantissime emergenze archeologiche e relativi vincoli di salvaguardia;

c) il mega-aeroporto confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e relativi vincoli di salvaguardia;

d) il mega-aeroporto confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia;

e) la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione del mega-aeroporto  e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto;

f) ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea il mega-aeroporto e' del tutto privo dei requisiti richiesti (non vi e' ne' un vero e proprio progetto, ne' Valutazione d'impatto ambientale - Via -, ne' Valutazione ambientale strategica - Vas-);

g) il mega-aeroporto avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese;

h) il mega-aeroporto devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole;

i) il mega-aeroporto avrebbe un impatto assai negativo sull'Orto botanico sito nelle immediate vicinanze e sull'attivita' di ricerca scientifica dell'Universita' della Tuscia;

l) come gia' ricordato, la rete infrastrutturale viterbese - gia' inadeguata - collasserebbe immediatamente se venisse realizzato il mega-aeroporto;

m) un mega-aeroporto illecito e irrealizzabile, nocivo e distruttivo, costituirebbe inoltre un colossale sperpero di pubblico denaro configurabile non solo come illecito amministrativo ma anche come reato penale in capo a quanti se ne rendessero corresponsabili;

n) illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo -, figure prestigiosissime delle istituzioni e della societa' civile hanno espresso una esplicita e motivata opposizione all'opera;

o) e' infine ovvio che se l'insipiente ed irresponsabile lobby politico-affaristica che vuole realizzare un'opera devastante e patogena proseguisse nella sua insensata ed illegittima iniziativa di aggressione al bene comune, al territorio, alle risorse e alla salute dei cittadini, cosi' ledendo gravemente i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione viterbese, ben presto i cittadini per difendere se stessi, i propri beni, il territorio ed i beni comuni, avvieranno tutte le opportune azioni legali presso le competenti magistrature civili, penali ed amministrative contro coloro che si renderanno in vario modo e misura corresponsabili di una cosi' sciagurata aggressione.

*

Alla luce di quanto precede ci sembra doveroso segnalarle l'opportunita' e l'urgenza di riconsiderare le posizioni assunte oltre un anno fa dalla Giunta Regionale del Lazio - evidentemente frutto di abissale disinformazione o peggio, molto peggio -, e di assumere finalmente una posizione ed una iniziativa adeguate alla realta' e rispettose dei diritti dei cittadini e del dettato delle leggi a tutela di ambiente e salute: ovvero un impegno ed una iniziativa della Regione Lazio:

1. per impedire che si proceda nella sciagurata iniziativa di voler realizzare a Viterbo un mega-aeroporto fuorilegge e devastante;

2. per sostenere (invece del mega-aeroporto nocivo e distruttivo) il potenziamento del trasporto ferroviario di cui l'Alto Lazio ha estremo bisogno.

*

Segnalandole che una vastissima documentazione e' disponibile nel sito www.coipiediperterra.org, distinti saluti

Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 19 aprile 2009

 

9. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO

 

Qui e adesso occorre opporsi alla guerra: alla guerra italiana in Afghanistan, e a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.

Qui e adesso occorre opporsi al razzismo: al razzismo che si fa regime in Italia, ed al razzismo ovunque.

Vi e' una sola umanita'.

 

10. LA REGIONE DELLE MERAVIGLIE

[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 20 aprile 2009 dal titolo "La Regione delle meraviglie: sparita tutta la documentazione sul mega-aeroporto a Viterbo?" e il sottotitolo "Della serie: Ai confini della realta'"]

 

Il nostro comitato mesi fa ha richiesto alla Regione Lazio di poter prendere visione della documentazione concernente l'aeroporto di Viterbo disponibile presso quell'ente.

Solo ora, con missiva della "Regione Lazio. Dipartimento territorio, Direzione regionale trasporti", datata 27 marzo 2009, protocollo D2/2E/00/57697, ci giunge la seguente risposta: "Gentilissima dottoressa, in riscontro alla richiesta di accesso agli atti formulata in qualita' di portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo, Le comunico che presso gli uffici di questa Direzione non vi sono documenti inerenti l'aeroporto di Viterbo. Infatti allo stato vi e' soltanto la delibera della Giunta della Regione Lazio n. 87/2008, che recepisce l'intesa programmatica sottoscritta con il Ministro dei trasporti. Cordiali saluti".

Nient'altro.

*

Cosa significa, e cosa implica, una risposta cosi' incredibile?

Che alla Regione Lazio si delibera in assenza della benche' minima documentazione?

O forse che documenti imbarazzanti spariscono per magia?

La Regione non ha neppure la documentazione che il nostro comitato le ha inviato (documentazione dalla quale risulta dimostrata l'irrealizzabilita' e l'illegalita' del mega-aeroporto a Viterbo)?

O semplicemente la risposta che abbiamo ricevuto non corrisponde al vero?

E magari si e' preferito farci rispondere da un ufficio mentre la documentazione e' presso qualche altro, magari sepolta in qualche armadio della vergogna?

*

C'e' materia per un intervento delle competenti istituzioni di controllo e delle competenti magistrature.

E c'e' motivo di profonda preoccupazione per i cittadini.

 

11. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore alla Cultura della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Ministro dei Beni Culturali

Oggetto: richiesta di intervento per impedire la devastazione dell'area di enorme rilevanza archeologica, naturalistica e termale del Bulicame a Viterbo

*

Gentile assessore,

le scriviamo per chiedere il suo aiuto per impedire che un'area di immenso valore archeologico, storico-culturale e naturalistico, come l'area termale del Bulicame, sia devastata per sempre dalla realizzazione insensata ed illegale nel cuore di essa di un nocivo e distruttivo mega-aeroporto.

Le segnaliamo che l'area termale del Bulicame e' una delle piu' preziose risorse di Viterbo; che in essa insistono rilevanti beni archeologici, che di essa parla Dante nella Divina Commedia, che essa rappresenta inoltre un patrimonio terapeutico e sociale e una fondamentale prospettiva di sviluppo termale, turistico ed occupazionale del territorio.

Non solo: a ridosso di quest'area si trova anche l'Orto botanico dell'Universita' di Viterbo, che anch'esso subirebbe il devastante impatto del mega-aeroporto.

*

A questo si aggiunga poi anche che il mega-aeroporto confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e i relativi vincoli di salvaguardia; il mega-aeroporto confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia; la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione del mega-aeroporto  e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto; ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea il mega-aeroporto e' del tutto privo dei requisiti richiesti (non vi e' ne' un vero e proprio progetto, ne' Valutazione d'impatto ambientale - Via -, ne' Valutazione ambientale strategica - Vas-); il mega-aeroporto avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese; il mega-aeroporto devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole; il mega-aeroporto costituirebbe inoltre un colossale sperpero di pubblico denaro.

*

Le segnaliamo poi anche che illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo -, figure prestigiosissime delle istituzioni e della societa' civile hanno espresso una esplicita e motivata opposizione all'opera: tra essi il magistrato Ferdinando Imposimato, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, la scrittrice Dacia Maraini, il cantautore Francesco Guccini, padre Alessandro Zanotelli, intellettuali e docenti come Anna Bravo, Andrea Canevaro, Lea Melandri, Silvia Vegetti Finzi; i parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Luisa Morgantini, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano; scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Gianni Mattioli, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio; e innumerevoli altre personalita' della cultura e dell'impegno civile.

*

Alla luce di tutto quanto precede siano a richiedere un suo autorevole intervento affinche' la Regione Lazio si impegni per impedire la devastazione dell'area di enorme rilevanza archeologica, naturalistica e termale del Bulicame a Viterbo; si impegni per impedire la realizzazione dell'illegale e insensato mega-aeroporto nocivo e distruttivo.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento, e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org, voglia gradire un cordiale saluto,

dottoressa Antonella Litta

portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 21 aprile 2009

 

12. NELLA LOTTA CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO

 

Nella lotta contro la guerra e contro il razzismo la Resistenza continua.

Nella lotta per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani la Resistenza continua.

Ogni giorno e' l'insurrezione del 25 aprile.

 

13. NON RICONCILIATI

 

No. Il 25 aprile non e' la festa di tutti.

Non e' la festa dei razzisti della Lega.

Non e' la festa dei golpisti berlusconiani.

Non e' la festa dei neofascisti in carriera e al governo.

Il 25 aprile e' il ricordo del giorno dell'insurrezione antifascista.

Il 25 aprile e' la Resistenza che continua.

Il 25 aprile e' l'appello alla lotta che oggi e' da condurre contro la guerra e contro il razzismo, per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

No. Il 25 aprile non e' la festa di tutti.

 

14. TRE LIBRI DI HANNAH ARENDT

 

Con le Lettere dei condannati a morte della Resistenza, con le opere di Primo Levi, con i testi odierni di Vandana Shiva, forse tre libri di Hannah Arendt costituiscono gli strumenti migliori per la lotta contro la guerra e contro il razzismo che e' oggi da condurre. La lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera. Sono: Le origini del totalitarismo, Vita activa e La banalita' del male.

Anche leggere libri e' una forma di resistenza, di umanizzazione, di riconoscimento di umanita'. Ed Hannah Arendt e' una delle nostre maestre piu' grandi.

 

15. OPPORSI AL RAZZISMO, OPPORSI ALLA GUERRA

 

Vi e' una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

Opporsi al razzismo, opporsi alla guerra occorre.

Occorre il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.

Occorre opporsi a tutte le armi ed a tutti gli eserciti.

Occorre difendere e promuovere tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Occorre la scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

16. RESISTENZA E' NONVIOLENZA

 

La Resistenza oggi necessaria e' la nonviolenza.

Opporsi a tutte le guerre e a tutte le dittature.

Opporsi al maschilismo, al razzismo, alla devastazione della biosfera.

Affermare tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Prendersi cura dell'unica casa comune.

La nonviolenza e' la Resistenza oggi necessaria.

 

17. LE STRAGI

 

Le stragi in Afghanistan e in Pakistan, frutto della nostra guerra.

Della guerra terrorista e stragista cui anche l'Italia li' sta partecipando.

Della guerra cui l'Italia sta partecipando in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Della guerra che si nutre di carne umana.

Della guerra in cui l'Italia e' nel novero degli eserciti stragisti.

Della guerra che alimenta il terrorismo su scala planetaria.

Della guerra che del terrorismo e' il culmine.

Della guerra che ogni giorno, ogni giorno provoca orrori e di cui qui in Italia si ricorda pressoche' solo questo foglio.

Le stragi che non contano nulla per i sedicenti pacifisti al soldo dei signori della guerra.

Le stragi la complicita' con le quali nessuno di noi potra' dimenticare mai piu'.

Le stragi chi non si oppone alle quali per sempre si e' prostituito agli assassini.

Le stragi che tu non vuoi vedere.

Le stragi che tu non puoi ignorare.

Le stragi che ti tolgono il respiro.

Le stragi che hanno reintrodotto il fascismo nel nostro paese.

*

E le stragi in mare dei migranti.

L'apartheid che il governo introduce nel nostro paese.

I campi di concentramento.

Le schiave sul bordo delle strade.

La coerenza tra la guerra e il fascismo. Il fascismo che e' di nuovo qui.

*

Alla guerra e al razzismo tu opponiti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

18. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

19. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1102 del 23 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com