Telegrammi. 1225



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1225 del 26 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Una persona, un voto". Una lettera aperta all'on. Bersani

2. Un incontro di valutazione della settimana di azione contro il razzismo. E una proposta di lavoro

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UNA LETTERA APERTA ALL'ON. BERSANI

 

Gentile on. Bersani,

le scriviamo in quanto, avendo lei ricevuto l'incarico dal Presidente della Repubblica di formare il nuovo Governo italiano, in questi giorni stara' predisponendo il programma sulla cui base ottenere la fiducia del Parlamento.

Le chiediamo di inserire nel suo programma di governo il seguente non piu' rinviabile obiettivo di civilta': il riconoscimento del diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per le elezioni amministrative a tutti i residenti, cosi' da permettere al piu' presto ad oltre 4 milioni di nostri reali concittadini (burocraticamente definiti "stranieri", ma da anni e talvolta da decenni legalmente residenti in Italia - per non dire dei loro figli che nel nostro paese vi sono finanche nati) di far sentire la loro voce come elettori e come eletti negli enti locali, cosi' da esercitare un fondamentale diritto umano e contribuire ad inverare la democrazia nella composizione, la gestione e l'azione delle amministrazioni locali.

E' una proposta che, lo ricordera', era gia' all'ordine del giorno dei lavori parlamentari nel secolo scorso, e si impegno' per essa - tra molti altri - l'on. Nilde Iotti. Ed anche molti di noi che fummo pubblici amministratori in quegli anni ci impegnammo in tal senso.

Il razzismo si contrasta col riconoscimento dei diritti; la democrazia o e' inclusiva o non e'. Nulla osta in punto di diritto a tale riconoscimento. "Una persona, un voto".

Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 25 marzo 2013

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' una struttura attiva dagli anni Settanta ed opera per la pace e i diritti in iniziative sia di solidarieta' concreta che di ricerca, studio e formazione, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Nel 2000 realizzo' il notiziario telematico quotidiano "Un uomo, un voto" a sostegno della campagna "per l'immediato riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia". Il suo responsabile ha coordinato nel 1987 la campagna italiana di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, ed ha promosso il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO DI VALUTAZIONE DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO. E UNA PROPOSTA DI LAVORO

 

Si e' svolto lunedi' 25 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di valutazione delle iniziative realizzate nel corso della "Settimana di azione contro il razzismo" svoltasi dal 18 al 24 marzo.

*

Incontri di testimonianza, di studio e di denuncia del razzismo

La scelta della struttura nonviolenta viterbese e' stata di realizzare nel corso dell'intera settimana degli incontri di studio e di testimonianza che fossero insieme di formazione all'impegno antirazzista e di denuncia in particolare del razzismo depositatosi in norme amministrative e prassi istituzionali, ed insistendo quindi sulla proposta che "siano abrogate le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti", ovvero insistendo sulla richiesta che lo stato italiano torni a rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Nel corso degli incontri sono stati letti e commentati testi di Nelson Mandela, Primo Levi, Hannah Arendt, Claude Levi-Strauss, Chinua Achebe, Martin Luther King. E' stata inoltre letta e commentata la Dichiarazione universale dei diritti umani, e successivamente i principi fondamentali (artt. 1-12) della Costituzione della Repubblica Italiana; sono stati inoltre ricordati i martiri delle Fosse Ardeatine.

Nel corso degli incontri sono stati anche presentati alcuni utili strumenti di lavoro come i libri di Laura Balbo e Luigi Manconi, Etienne Balibar, Alberto Burgio, Michele Colucci e Matteo Sanfilippo, Alessandro Dal Lago, Marcella Delle Donne, Rene' Gallissot, Juergen Habermas e Charles Taylor, Julia Kristeva, Albert Memmi, Annamaria Rivera, Vandana Shiva, Renate Siebert, Pierre-Andre' Taguieff, Tzvetan Todorov, Teun A. van Dijk, Michel Wieviorka, ma anche i lavori di inchiesta di Fabrizio Gatti, Marco Rovelli, Gian Antonio Stella; e sono state presentate altresi' le opere fondamentali di altri autori indispensabili per un approfondimento adeguato ai compiti dell'ora, come le pensatrici delle filosofie femministe, gli autori della scuola di Francoforte, i testimoni e gli studiosi della Shoah, e ancora Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, Zygmunt Bauman, Martin Buber, Albert Camus, Andre' Chouraqui, Frantz Fanon, Ruth First, Michel Foucault, Nadine Gordimer, Agnes Heller, Tahar Ben Jelloun, Emmanuel Levinas, Edward Said, Jean-Paul Sartre, i teologi della liberazione, le grandi figure della riflessione e della prassi nonviolente.

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Agire contro il razzismo in Italia

Ma nel corso della settimana non sono stati realizzati solo incontri locali di coscientizzazione, di documentazione, di formazione e di approfondimento, bensi' anche iniziative di piu' ampia rilevanza pubblica e dimensione nazionale con specifico riferimento istituzionale: in particolare il giovedi' 21 marzo - la Giornata internazionale promossa dall'Onu contro il razzismo - e' stata diffusa una lettera aperta ai nuovi presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica con la richiesta "di un impegno necessario ed urgente: adoperarvi affinche' siano abrogate tutte le misure effettualmente razziste ed incostituzionali che nel corso degli anni sono state introdotte nell'ordinamento del nostro paese, le quali misure hanno provocato non solo un vulnus alla nostra democrazia, ma soprattutto sofferenze inaudite e finanche la morte a tante persone di tutto innocenti, i cui diritti umani l'Italia per disposizione costituzionale si impegnava a rispettare, e cui riconosceva sempre per disposizione costituzionale pieno diritto d'asilo".

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"Una persona, un voto"

Al termine dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha rilanciato una proposta di iniziativa sulla quale a piu' riprese in passato il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' impegnato: la proposta di una campagna per l'immediato riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative per tutti gli stranieri residenti in Italia. Come primo atto della ripresa di questa iniziativa nella stessa giornata e' stata inviata una lettera aperta all'on. Bersani in quanto incaricato di formare il nuovo governo; in questa lettera gli si chiede "di inserire nel suo programma di governo il seguente non piu' rinviabile obiettivo di civilta': il riconoscimento del diritto di voto (elettorato attivo e passivo) per le elezioni amministrative a tutti i residenti, cosi' da permettere al piu' presto ad oltre 4 milioni di nostri reali concittadini (burocraticamente definiti 'stranieri', ma da anni e talvolta da decenni legalmente residenti in Italia - per non dire dei loro figli che nel nostro paese vi sono finanche nati) di far sentire la loro voce come elettori e come eletti negli enti locali, cosi' da esercitare un fondamentale diritto umano e contribuire ad inverare la democrazia nella composizione, la gestione e l'azione delle amministrazioni locali".

"Il razzismo si contrasta col riconoscimento dei diritti. La democrazia o e' inclusiva o non e'. Una persona, un voto", ha concluso il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista.

Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1225 del 26 marzo 2013

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