Telegrammi. 1317



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1317 del 26 giugno 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" chiede ai parlamentari un voto di pace e di civilta' contro gli F-35

2. Per il centenario di Aime' Cesaire

3. Per la Giornata internazionale contro la tortura

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" CHIEDE AI PARLAMENTARI UN VOTO DI PACE E DI CIVILTA' CONTRO GLI F-35

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" chiede a tutte e tutti i deputati un voto di pace e di civilta' contro la costruzione e l'acquisto del famigerati cacciabombardieri F-35.

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Egregie ed egregi deputati,

uniamo la nostra voce a quella di tante persone ed associazioni nel chiedervi un voto secondo coscienza nell'imminente votazione della mozione presentata dall'on. Marcon ed altri che impegna "a cancellare la partecipazione italiana al programma di realizzazione dell'aereo Joint Strike Fighter - F35" ed "a destinare le somme cosi' risparmiate ad un programma straordinario di investimenti pubblici riguardanti piccole opere e finalizzato, ad esempio, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla tutela del territorio nazionale dal rischio idro-geologico e alla realizzazione di un piano pluriennale per l'apertura di asili nido".

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Sicuramente conoscete gia' i molti e dirimenti argomenti tecnici, geopolitici ed economici che dimostrano come la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 siano un catastrofico errore e una palese irragionevolezza.

Ed altrettanto sicuramente conoscete gia' i molti e dirimenti argomenti morali, giuridici e politici che dimostrano come la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 costituiscano un atto immorale ed illecito.

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Ma anche se non foste informati su tutto il resto, bastera' che poniate mente al nocciolo della questione: queste costosissime armi d'attacco (peraltro predisposte per portare bombe atomiche) a cosa servono?

La risposta e' chiara per ogni coscienza non offuscata: servono ad uccidere gli esseri umani.

E puo' quindi essere lecito destinare ingentissime risorse finanziarie pubbliche del nostro paese per realizzare strumenti il cui uso e il cui scopo e' provocare la morte di esseri umani?

E' del tutto evidente che tanto la legge morale incisa nella coscienza di ogni essere umano e scritta nelle tavole di tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umanita', cosi' come la legge positiva depositata nella Costituzione della Repubblica Italiana come nella Dichiarazione universale dei diritti umani come in tutti i grandi monumenti giuridici dell'umanita', coincidono nell'affermare il dovere di non uccidere.

Ergo: vi e' il consenso dell'intera umanita' senziente e pensante nell'opposizione all'omicidio, e quindi nell'opposizione alla realizzazione di strumenti il cui uso, il cui scopo, consiste nella commissione di omicidi.

L'umanita' vi chiede di opporvi alle armi assassine.

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Vi chiediamo un voto secondo coscienza, un voto solidale con l'umanita', un voto che difenda il primo diritto di ogni essere umano: il diritto a non essere ucciso.

Vi chiediamo un voto ispirato al principio che fonda la convivenza umana: non uccidere.

Vi chiediamo un voto di pace e di civilta' contro la costruzione e l'acquisto del famigerati cacciabombardieri F-35.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

Vogliate gradire distinti saluti,

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 25 giugno 2013

*

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi", composto da ricercatrici e ricercatori indipendenti che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e che si sono formati nei prolungati cicli di seminari di accostamento alla nonviolenza svoltisi a Viterbo e nel viterbese dagli anni Novanta e che tuttora proseguono, ha condotto tra 2010 e 2012 una prolungata ricerca-azione sulla nonviolenza in Italia coinvolgendo a livello nazionale centinaia di studiosi e attivisti amici della nonviolenza; tutti i materiali del lavoro svolto sono stati pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e molti di essi sono presenti su numerosi siti internet al tema dedicati.

 

2. MEMORIA. PER IL CENTENARIO DI AIME' CESAIRE

 

Ricorre il 26 giugno il centenario della nascita di Aime' Cesaire.

il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricordera' con un incontro di commemorazione nel corso del quale verranno letti e commentati vari suoi testi.

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Aime' Cesaire, poeta e combattente contro il razzismo e il colonialismo, nato a Basse-Pointe, in Martinica, il 26 giugno 1913, deceduto a Fort-de-France, sempre in Martinica, il 17 aprile 2008, studio' in Francia dove con Senghor e Damas fondo' la rivista "L'etudiant noir" e il movimento culturale della negritude. Insegnante in Martinica, avra' tra i suoi allievi Frantz Fanon. Poeta, drammaturgo, uomo politico, parlamentare e pubblico amministratore, e' una delle grandi figure della cultura del Novecento.

Opere di Aime' Cesaire: in italiano un'utile antologia e' Poesie e negritude, Accademia, Milano 1969 (a cura e con un ampio saggio critico di Lylian Kesteloot); cfr. inoltre: Le armi miracolose, Guanda, Parma 1962; La tragedia del re Christophe, Einaudi, Torino 1968; Io, Laminaria, Bulzoni, Roma 1995; Una stagione nel Congo, Argo, Lecce 2003; Diario del ritorno al paese natale, Jaca Book, Milano 2004; Negro sono e negro restero'. Conversazioni con Francoise Verges, Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006.

Opere su Aime' Cesaire: per un avvio: Graziano Benelli, Aime' Cesaire, La nuova Italia, Firenze 1975: Graziano Benelli, La negritudine in Italia. A. Cesaire, L. G. Damas, L. S. Senghor (1950-1994), Bulzoni, Roma 1995.

 

3. OGGI. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA TORTURA

 

Il 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro la tortura, in un mondo in cui la tortura (e la sua possibilita', ovvero la sua minaccia: che e' anch'essa gia' tortura, sia pure ad un grado minore di sofferenza inflitta) costituisce l'elemento dominante della vita quotidiana della maggioranza del genere umano.

Abolire la tortura nel mondo - negli ordinamenti giuridici, nell'agire politico, nei rapporti sociali, nelle concrete relazioni interpersonali - e' quindi un compito necessario ed un passo preliminare per poter realizzare una societa' realmente umana.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Francesco Piccolo, La letteratura portoghese, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1970, pp. 352.

- Luciana Stegagno Picchio, La letteratura brasiliana, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1972, pp. 702.

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Riedizioni

- Niccolo' Machiavelli, Il Principe (De Principatibus) e altri scritti politici, Massari editore, Bolsena (Vt) 2013, pp. 256, euro 13.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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