La pace subito. 44



 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 44 del 26 luglio 2013

 

In questo numero:

1. Modello di lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

2. Modello di appello agli enti locali affinche' si impegnino per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

3. Nell'anniversario della scomparsa di Rodolfo Morandi

4. Movimento Nonviolento: Il ministro con l'elmetto batte cassa. Noi preferiamo non pagare per le armi

 

1. MATERIALI. MODELLO DI LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.

Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.

Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.

Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.

Lei queste cose le sa gia'.

Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.

Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.

Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.

Cessi di essere complice di questo orrore.

In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.

Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.

E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.

Distinti saluti,

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Luogo e data

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2. MATERIALI. MODELLO DI APPELLO AGLI ENTI LOCALI AFFINCHE' SI IMPEGNINO PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Ai sindaci dei Comuni

ai Presidenti delle Province

ai Presidenti delle Regioni

Egregi signori,

come si puo' restare indifferenti dinanzi all'orrore dei quotidiani massacri in Afghanistan?

Come si puo' restare indifferenti dinanzi all'illegale ed insensata partecipazione italiana a quella guerra scellerata?

Troppe persone sono gia' state assurdamente uccise.

La guerra consiste di stragi.

Solo la pace salva le vite.

Si adoperi l'Italia per la pace e i diritti umani.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Cessi subito la partecipazione italiana alla guerra.

Vi chiediamo di chiedere al governo di far cessare immediatamente l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

Vi chiediamo di chiedere al governo di cessare immediatamente di sperperare delittuosamente ingentissime risorse pubbliche per far morire degli esseri umani.

Vi chiediamo di chiedere al governo di utilizzare piuttosto quelle ingentissime risorse pubbliche per salvare la vita delle persone: per educazione, sanita', assistenza, infrastrutture civili, tutela e risanamento ambientale, diritto alla casa e al lavoro.

Vi chiediamo di chiedere al governo di rispettare finalmente la Costituzione della Repubblica Italiana a cui tutti i ministri hanno giurato di essere fedeli; la Costituzione troppo a lungo scandalosamente violata; la Costituzione che dichiara che "L'Italia ripudia la guerra".

Distinti saluti,

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Luogo e data

Indirizzo del mittente

 

3. INCONTRI. NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI RODOLFO MORANDI

 

Si e' svolto la mattina di venerdi' 26 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Rodolfo Morandi, nell'anniversario della scomparsa, avvenuta a Milano il 27 luglio 1955.

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Rodolfo Morandi (1903-1955) e' stato un dirigente del movimento operaio, antifascista, esule, rientrato in Italia fu incarcerato dalla dittatura, liberato alla caduta di Mussolini, dirigente della Resistenza, all'indomani della Liberazione fu segretario del partito socialista, costituente, ministro nei primi governi d'unita' antifascista; giurista, economista, saggista. Tra le opere di Rodolfo Morandi: Storia della grande industria moderna, Laterza, Bari 1931; La democrazia del socialismo, Einaudi, Torino 1975; La politica unitaria, Einaudi, Torino 1975; Democrazia diretta e riforme di struttura, Einaudi, Torino 1975.

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni suoi testi ed interventi.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato come alcune delle proposte morandiane siano ancora di grande attualita' e possano costituire elementi decisivi di un programma di politica economica socialista e di democrazia consiliare in grado di fronteggiare la crisi presente in alcuni suoi aspetti cruciali.

E' proprio la profondita' della crisi economica ed istituzionale che convoca a una strategia di sinistra alternativa al "disordine costituito", una strategia radicalmente democratica ed esplicitamente socialista, che smascheri le mistificazioni oggi correnti e riproponga le ragioni della giustizia sociale, della solidarieta' e della responsabilita', della difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

Nell'elaborazione di un programma di governo della crisi italiana che proponga misure, metodiche e finalita' nonviolente, il recupero delle tradizioni culturali e politiche del movimento operaio e' necessario ed urgente. Da Clara Zetkin a Rosa Luxemburg, da Rodolfo Morandi a Lelio Basso, da Antonio Gramsci a Jose' Carlos Mariategui, da Rudolf Bahro a Franca Ongaro Basaglia, da Claudio Napoleoni a Lucio Magri, vi e' una ricchezza di ragionamenti e proposte che occorre saper ripensare, valorizzare, adottare nelle forme adeguate per costruire nella verifica della prassi l'alternativa liberatrice alle strutture della violenza.

Rodolfo Morandi, combattente della Resistenza, fondatore della Repubblica, militante del movimento delle oppresse e degli oppressi, apporta ancora un contributo grande alla nostra lotta, e reca doni preziosi di consapevolezza, di chiarificazione e di progettualita' a chiunque voglia ancora accostarsi alla sua voce, alla sua lezione, al suo impegno, alla sua memoria.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta pieno sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato in questo periodo:

a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; iniziativa che deve proseguire anche dopo lo sciagurato voto del Senato il 16 luglio;

b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;

c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio, ed alla richiesta che siano immediatamente concretamente realizzate tutte le iniziative adeguate contro la violenza sulle donne previste dalla Convenzione di Istanbul recentemente ratificata all'unanimita' dal parlamento italiano;

d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;

e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;

f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':

- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";

- cessi la persecuzione dei migranti;

- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";

- siano aboliti i campi di concentramento;

- siano abolite le deportazioni;

- cessi la schiavitu';

- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;

- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' pieno sostegno:

g) alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera;

h) alle iniziative per il risanamento del lago di Vico;

i) alle iniziative per la riduzione e la riconversione del polo energetico Civitavecchia-Montalto e contro le centrali a combustibili fossili;

l) alle iniziative del movimento contro le centrali a biomasse e biogas.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso inoltre pieno sostegno:

m) all'iniziativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza;

n) alla preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre;

o) alla preparazione dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" del 4 novembre.

Le persone partecipanti all'incontro hanno infine espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

 

4. RIFLESSIONE. MOVIMENTO NONVIOLENTO: IL MINISTRO CON L'ELMETTO BATTE CASSA. NOI PREFERIAMO NON PAGARE PER LE ARMI

[Dal Movimento Nonviolento (e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo]

 

A pochi giorni dalla presentazione del Rapporto sulla poverta' dell'Istat che fotografa un'Italia nella quale 9 milioni e 563 mila cittadini vivono sotto la soglia della poverta' (dei quali 5 milioni in poverta' assoluta, fra cui un milione di bambini), il ministro della difesa Mario Mauro batte cassa e chiede piu' spese militari.

Il Ministro ha denunciato alla Commissione Difesa del Parlamento "il continuo depauperamento delle risorse destinate alla difesa" e chiede di rispristinare "ragionevoli livelli di spesa per l'esercizio delle Forze Armate", profetizzando altrimenti il "completo default", ossia il fallimento, delle Forze Armate. La verita' e' che ogni giorno spendiamo oltre 70 milioni di euro per mantenere l'apparato bellico italiano.

Invece di presentare dati aggiornati del Ministero che presiede, il ministro appoggia le sue esternazioni sui dati forniti nel rapporto del Sipri di Stoccolma sulle spese militari nel 2012, dal quale estrapola, a sostegno della sua tesi, una riduzione registrata tra il 2011 e il 2012 del 5,2 % nella spesa militare italiana. Il ministro Mauro non dice che, secondo lo stesso Sipri, all'interno di una spesa militare mondiale di 1.753 miliardi di dollari - di gran lunga piu' alta del picco della corsa agli armamenti della guerra fredda - l'Italia, con i suoi oltre 34 miliardi di dollari, pari a 26 miliardi di euro, ha riguadagnato il decimo posto tra le potenze militari mondiali (mentre siamo ultimi in Europa nei parametri di benessere e cultura).

Dunque il ministro Mauro vuole un aumento del bilancio della Difesa perche', dice, "e' necessario essere sempre pronti, perche' nessuno e' in grado di prevedere dove e quando dispiegare lo strumento militare".

Il ministro Mauro e' lo stesso che considera "irrinunciabili" gli F35, i 90 cacciabombardieri a capacita' nucleare, che ci costerebbero 14 miliardi di euro.

Evidentemente il distacco tra i bisogni reali del paese e i sogni di potenza della casta militare e' ormai incolmabile.

Noi vorremmo fare alcune semplici domandine all'insaziabile ministro Mario Mauro: da cosa siamo minacciati oggi? Quali sono i mezzi utili per la difesa del nostro paese?

Gli suggeriamo le risposte: oggi gli italiani sono minacciati da poverta' e assenza di futuro. I mezzi utili per sconfiggere questi nemici sono gli investimenti nel mondo del lavoro, incentivi per i giovani e pensioni per gli anziani. La protezione civile e la difesa ambientale sono strumenti di difesa molto piu' utili ed efficaci di qualsiasi F35.

Per difendere la Patria e le istituzioni democratiche, oggi bisogna costruire la difesa civile, non armata e nonviolenta. Ad esempio finanziando i progetti di servizio civile, nei settori della cultura, dell'ambientale, dell'assistenza, della solidarieta': cio' avrebbe un immediato ritorno di utilita' per chi il servizio lo offre e per chi ne beneficia.

Le spese militari possono aspettare. Chi vive in poverta' no.

Noi stiamo lavorando perche' arrivi presto il giorno in cui gli italiani dall'indignazione passeranno all'azione nonviolenta: rifiutarsi di pagare per le folli spese militari, a vantaggio degli investimenti civili per la difesa di un paese altrimenti destinato alla deriva.

Movimento Nonviolento

25 luglio 2013

 

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 44 del 26 luglio 2013

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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