Nonviolenza. Femminile plurale. 442



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 442 del 27 luglio 2013

 

In questo numero:

1. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

2. Per il centenario della nascita di Vittorio Sereni

3. Segnalazioni librarie

 

1. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

2. INCONTRI. PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI VITTORIO SERENI

 

Si e' svolto la mattina di sabato 27 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio dedicato a Vittorio Sereni, nel centenario della nascita del grande poeta ed organizzatore culturale.

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Vittorio Sereni (Luino, 27 luglio 1913 - Milano, 10 febbraio 1983), poeta e direttore editoriale; gia' autore di due importanti volumi di versi nei primi anni Quaranta - Frontiera, del '41, e Poesie, del '42 -, fu per due anni prigioniero di guerra, e dopo la guerra una figura rilevante dell'organizzazione della cultura in Italia, punto di riferimento ed interlocutore privilegiato per molti intellettuali ed artisti. Con la sua ricerca poetica, la sua pratica di traduttore, la sempre acuta sua pubblicistica, e soprattutto con la sua attivita' editoriale e ancor piu' col suo consiglio nei ragionamenti e la partecipazione ai buoni civili conversari - negli incontri, nelle relazioni epistolari, nelle reti informali delle amicizie - che e' tanta parte della concreta democrazia e dell'onesto condursi ovvero dei buoni costumi che chiamiamo ad un tempo cultura e civile convivenza, e' stato una delle personalita' influenti nello svolgimento della letteratura italiana del secondo Novecento. Tra le opere di Vittorio Sereni: Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1986 (che ovviamente recupera le quattro raccolte che scandiscono l'opera in versi di Sereni: Frontiera, Diario d'Algeria, Gli strumenti umani, Stella variabile); ma cfr. anche le scelte antologiche Poesie scelte (1935-1965), Mondadori, Milano 1973 (a cura di Lanfranco Caretti) e Il grande amico (poesie 1935-1981), Rizzoli, Milano 1990 (con introduzione di Gilberto Lonardi e commento di Luca Lenzini); ed Il musicante di Saint-Merry, Einaudi, Torino 1981 (una scelta di traduzioni da testi poetici, ma sarebbero qui da indicare anche almeno interi i volumi dei Fogli d'Ipnos di Rene' Char, e delle Poesie di William Carlos Williams, sempre presso Einaudi). Tra le opere su Vittorio Sereni: per un avvio Alfredo Luzi, Introduzione a Sereni, Laterza, Roma-Bari 1990.

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni suoi testi in versi e in prosa.

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha sottolineato la preziosa densita' della riflessione ad un tempo esistenziale e storica che Sereni ha consegnato alla sua poesia, una riflessione morale e civile che illumina nodi ineludibili della prassi politica della nonviolenza in cammino.

Vi sono poesie di Sereni che nel mettere a tema il rapporto coi morti, il dolore delle mancate occasioni, la travolgente e inavvertita rapina del tempo, lo scarto e lo scacco che insieme rivelano e la solitudine e la solidarieta', ebbene, ad un tempo convocano ai piu' alti doveri, ad una piu' profonda e salda resistenza alla violenza che domina e annienta, a una scelta sobria e severa di lotta per la dignita' di tutti gli esseri umani e del mondo vivente; ai compiti nostri di umani tra umani, al riconoscimento della responsabilita' come modalita' essenziale della relazione al volto dell'altro ed al mondo, al nesso tra fare linguistico e quindi comunicativo, lotta delle oppresse e degli oppressi per la comune liberazione, riconoscimento delle complesse e precarie strutture costitutive e della ineliminabile condizione di finitudine ed esposizione e fragilita' della persona e della biosfera, ed impulso ed afflato ad un tempo ermeneutico e restitutivo del proprio situato ed aperto agire, agire il dovere morale, agire l'incontro che aiuta chi soffre, agire la relazione di cura.

Vi sono poesie di Sereni in cui tu trovi dispiegati e per cosi' dire tradotti in fatti e luoghi ed epifanie, forse ancor piu' che in moti interiori e parole, i nuclei essenziali e le interrogazioni inesorabili di cui consta e da cui scaturisce la scelta teorica e pratica dell'azione nonviolenta, del progetto nonviolento di societa', del movimento nonviolento di liberazione dell'umanita'. Nel limite, nella condivisione, nel dolore: ed insieme in infinita apertura, colloquio corale, risonanza e consentimento.

La poesia di Sereni, strumento di conoscenza, testimonianza di ricerca, meditazione del dolore che ci accomuna, linguaggio e prassi di civilta', ci convoca e ci confronta - come e' proprio di ogni poesia - a un impegno di verita', ad un piu' intenso ascolto della parola e della voce umana e degli umani volti, al dovere di un fare generoso e riconoscente.

Vi e' una sola umanita'. La nonviolenza e' in cammino.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta pieno sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato: all'iniziativa contro il riarmo; all'iniziativa contro la guerra; all'iniziativa contro il femminicidio; all'iniziativa contro il razzismo; alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera.

Le persone partecipanti all'incontro hanno infine espresso ancora una volta profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ugualmente hanno ancora una volta espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Anna Bravo, La conta dei salvati, Laterza, Roma-Bari 2013, pp. VI + 246.

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 174.

- Adriana Cavarero, Franco Restaino, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, Bruno Mondadori, Milano 2002, 2009, pp. VI + 266.

- Giancarla Codrignani, Ecuba e le altre. Le donne, il genere, la guerra, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994, pp. 256.

- Pieranna Garavaso, Nicla Vassallo, Filosofia delle donne, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. VIII + 170.

- Monica Lanfranco, Maria G. Di Rienzo (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003, pp. 290.

- Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo, Rcs-Bompiani, Milano 2005, pp. 432.

- Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne, Quaderni Satyagraha - Libreria Editrice Fiorentina, Pisa-Firenze 2006, pp. 288.

- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.

- Chiara Zamboni, La filosofia donna, Demetra, Colognola ai colli (Verona) 1997, pp. 160.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 442 del 27 luglio 2013

 

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