[Nonviolenza] Voci di testimoni della Shoah. Edith Bruck, Primo Levi, Jorge Semprun, Elie Wiesel



 

VOCI DI TESTIMONI DELLA SHOAH. EDITH BRUCK, PRIMO LEVI, JORGE SEMPRUN, ELIE WIESEL

 

Si e' svolto nella mattinata di mercoledi' 22 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di lettura e commento di testi memorialistici di testimoni della Shoah.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Edith Bruck, di Primo Levi, di Jorge Semprun, di Elie Wiesel.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, in preparazione del Giorno della memoria della Shoah del 27 gennaio; ciclo di incontri nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Margarete Buber Neumann, dei martiri della "Rosa Bianca", di Theodor W. Adorno, di Guenther Anders, Zygmunt Bauman, Elias Canetti, Norbert Elias, Hans Jonas, Emmanuel Levinas, Tzvetan Todorov, Annette Wieviorka, Michel Wieviorka.

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Una breve notizia su Edith Bruck

Edith Bruck, scrittrice, giornalista, cineasta, nata in Ungheria nel 1932 da una famiglia ebraica, sopravvissuta alla deportazione, dal 1954 vive a Roma. Una grande testimone della Shoah, una scrittrice di straordinaria finezza, una persona di forte impegno civile. Opere di Edith Bruck: segnaliamo particolarmente Chi ti ama cosi' (1959); Due stanze vuote (1974); Transit (1978); Signora Auschwitz (1999); tutti ora editi presso Marsilio, Venezia.

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Una breve notizia su Primo Levi

Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'. Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti. Tra le opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976.

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Una breve notizia su Jorge Semprun

Jorge Semprun, scrittore e resistente antifascista spagnolo, e' nato a Madrid il 10 dicembre 1923, emigrato con la famiglia a Parigi durante la guerra civile spagnola (il padre era un diplomatico repubblicano), prese parte alla Resistenza francese e fu deportato a Buchenwald. Sopravvissuto al lager, oppositore del franchismo, rientro' clandestinamente in Spagna per continuare la lotta; ancora esule in Francia, fu scrittore, giornalista, attivo nel cinema e nel teatro, autore delle sceneggiature di capolavori cinematografici; caduta la dittatura franchista, e' stato Ministro della Cultura in Spagna dal 1988 al 1991; e' morto a Parigi il 7 giugno 2011. Tra le opere di Jorge Semprun: Il grande viaggio, Einaudi, Torino 1964; Autobiografia di Federico Sanchez, Sellerio, Palermo 1979; La scrittura o la vita, Guanda, Parma 1996; Male e modernita', Passigli, Firenze 2002; Vivro' col suo nome, moriro' con il mio, Einaudi, Torino 2005. Segnaliamo anche il colloquio tra Jorge Semprun ed Elie Wiesel, Tacere e' impossibile, Guanda, Parma 1996. Semprun e' anche l'autore delle sceneggiature di due grandi film di Alain Resnais, La guerra e' finita (1966), e Stavisky (1973-74); ha collaborato anche con il regista Costa-Gavras per i film Z. L'orgia del potere (1969); La confessione (1970); L'affare della sezione speciale (1975).

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Una breve notizia su Elie Wiesel

Elie Wiesel, nato nel 1928 a Sighet in Transilvania, venne deportato ad Auschwitz e Buchenwald. Dopo la guerra e' stato giornalista, scrittore, testimone impegnato per i diritti umani. Ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Tra le opere di Elie Wiesel si vedano in particolare i due volumi delle memorie Tutti i fiumi vanno al mare, Bompiani, Milano 1996; ... E il mare non si riempie mai, Bompiani, Milano 1998, 2003. Tra i suoi molti libri e' indispensabile leggere innanzitutto almeno La notte, Giuntina, Firenze 1980. Segnaliamo anche almeno il colloquio tra Jorge Semprun ed Elie Wiesel, Tacere e' impossibile, Guanda, Parma 1996.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha auspicato che in tutte le citta' italiane, e particolarmente in tutte le scuole e gli istituti di cultura, in tutte le istituzioni ed in tutti i centri di aggregazione si svolgano iniziative nel Giorno della Memoria, e che queste iniziative siano importante momento di informazione, documentazione e soprattutto coscientizzazione e formazione: presa di coscienza del dovere di opporsi sempre alla violenza assassina e persecutrice; riconoscimento ed assunzione del dovere di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La memoria dell'orrore dei campi di sterminio nazisti, la memoria delle vittime del razzismo e del totalitarismo, la memoria della barbarie fascista, questa memoria deve trovare esito nell'impegno qui e adesso contro tutte le stragi e tutte le violazioni della dignita' e dei diritti umani.

Ricordare ed onorare le vittime del nazifascismo, ricordare ed onorare quanti resistettero e lottarono per difendere l'umanita' e salvare le vite, deve trovare concreta e necessaria applicazione nell'agire oggi contro il razzismo, contro le dittature e contro la guerra, per far cessare i massacri, la schiavitu', la violenza che disumanizza e devasta e distrugge.

Ed in Italia oggi due compiti si pongono ad ogni persona di volonta' buona e di retto sentire: opporsi alla guerra e al riarmo; opporsi al razzismo e allo schiavismo. E quindi occorre lottare affinche' l'Italia cessi di partecipare alla guerra afgana e si adoperi per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti; e quindi occorre lottare affinche' siano abrogate nel nostro paese le scellerate misure razziste che hanno provocato e provocano sofferenze inaudite e tragiche morti, favoreggiano le mafie schiaviste, violano i piu' basilari diritti.

Torni l'Italia al rispetto della sua Costituzione, che ripudia la guerra e protegge e promuove i diritti di tutti gli esseri umani.

Torni l'Italia ad essere uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, un paese antifascista: cessi immediatamente la partecipazione alla guerra; cessi immediatamente la persecuzione razzista dei migranti.

La memoria delle vittime della Shoah, la memoria degli eroi della Resistenza, la memoria dei Giusti che dinanzi all'orrore agirono per salvare le vite umane, ci illumini tutti, ora e sempre.

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Nel ricordo delle vittime della Shoah e nell'impegno a proseguire la lotta contro il razzismo e contro il totalitarismo, contro la guerra e contro le dittature, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera, le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Alleghiamo in calce i testi dei tre appelli.

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I. Un appello al parlamento italiano

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

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II. Un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri

Egregio signore,

i campi di concentramento costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vi sono campi di concentramento.

Le deportazioni di perseguitati, riconsegnati nelle mani dei persecutori cui erano sfuggiti, costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure l'Italia attua queste deportazioni.

La riduzione in schiavitu' costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia si consente la riduzione in schiavitu' dei lavoratori immigrati, ed anzi lo stato la favoreggia con le sue scellerate misure razziste.

L'imprigionamento di persone che non hanno commesso nulla di male, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vengono imprigionate persone che non hanno commesso nulla di male, solo perche' sono venute nel nostro paese cercando salvezza e futuro in fuga da guerre e dittature, da miseria e fame.

Negare accoglienza ed assistenza a chi ne ha estremo bisogno per salvare la propria vita, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia anche questo accade.

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 2 dichiara che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo". Perche' lei consente che quei diritti siano invece violati?

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 10 dichiara che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Perche' lei consente che quel diritto sia invece violato?

Governi scellerati negli scorsi anni e decenni hanno imposto nel nostro paese misure razziste criminali e criminogene, in flagrante conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista. Perche' lei non si adopera per la loro immediata abolizione?

Egregio signore,

il governo che lei presiede puo' e deve finalmente abrogare le criminali antileggi razziste; puo' e deve tornare al rispetto della legalita' costituzionale e dei diritti umani; puo' e deve attuare i principi stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani; puo' e deve restituire riconoscimento e rispetto ad innumerevoli esseri umani. Perche' non lo fa? Si adoperi finalmente, immediatamente, per questo.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'.

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III. Un appello alla Presidente della Camera dei Deputati

Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,

avendo apprezzato la sua pregressa attivita' presso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, vorremmo sollecitare il suo impegno.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano aboliti in Italia i campi di concentramento per i migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite le deportazioni dei migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' sia abolito l'insensato, criminale e criminogeno "reato di clandestinita'".

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano la riduzione in schiavitu'.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano i poteri criminali.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che negano i diritti sanciti dagli articoli 2 e 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Vorremmo sollecitare il suo impegno, e l'impegno dell'intero Parlamento, affinche' l'Italia torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Confidiamo nella sua attenzione.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 22 gennaio 2014

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/