[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 576



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Numero 576 del 26 aprile 2014

 

In questo numero:

1. Dopo il 25 aprile

2. L'appello che ha promosso l'iniziativa "Arena di pace e disarmo"

 

1. EDITORIALE. DOPO IL 25 APRILE

 

Si e' dunque svolta il 25 aprile all'arena di Verona l'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo" che ha proposto al popolo della pace e della solidarieta', e all'intera popolazione che vive in Italia, una riflessione, un programma, precisi obiettivi.

La riflessione: "La Resistenza oggi si chiama nonviolenza. La Liberazione oggi si chiama disarmo".

E quindi il programma del disarmo e della nonviolenza.

Ovvero, se possiamo esplicitare almeno parzialmente ed orientativamente gli obiettivi in quella riflessione e in quel programma contenuti:

1. La cessazione della partecipazione alle guerre; lo scioglimento delle alleanze militari e l'abolizione delle organizzazioni e delle strutture finalizzate alle guerre e all'oppressione; la cessazione della produzione, del commercio, dell'uso delle armi; lo smantellamento degli arsenali esistenti e la distruzione delle armi disponibili; la cessazione dell'addestramento ad uccidere e l'abolizione delle strutture a cio' finalizzate; la conversione dell'industria bellica ed armiera a produzioni unicamente civili di autentica utilita' sociale; l'abolizione delle forze armate e la loro sostituzione con i Corpi civili di pace e la Difesa popolare nonviolenta.

2. La cessazione della persecuzione razzista dei migranti; l'abolizione dei campi di concentramento; la cessazione della deportazioni; la cessazione del favoreggiamento della schiavitu' da parte dello stato; l'accoglienza e l'assistenza a chi giunge in Italia in fuga da guerre, fame, regimi oppressivi, condizioni di violenza e di sofferenza; la difesa intransigente della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

3. La lotta al maschilismo, ai poteri criminali, al regime della corruzione, al sistema dello sfruttamento, alla devastazione della biosfera.

4. La difesa della Costituzione repubblicana e della legalita' che salva le vite, l'integrale realizzazione della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Si e' dunque svolta il 25 aprile all'arena di Verona l'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo" che ha proposto al popolo della pace e della solidarieta', e all'intera popolazione che vive in Italia, una riflessione, un programma, precisi obiettivi.

Da oggi cominci - ovvero prosegua con ancora maggior persuasione - l'impegno per diffondere quella riflessione, per svolgere concretamente ed efficacemente quel programma, per realizzare quei precisi, necessari, urgenti obiettivi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO CHE HA PROMOSSO L'INIZIATIVA "ARENA DI PACE E DISARMO"

 

La guerra e' il suicidio dell'umanita' (Papa Francesco)

Solo la nonviolenza ci salvera' (Mahatma Gandhi)

 

25 aprile 2014, all'Arena di Verona, una giornata di resistenza e liberazione

La resistenza oggi si chiama nonviolenza

La liberazione oggi si chiama disarmo

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Premessa

L'Italia ripudia la guerra, ma noi continuiamo ad armarci.

Crescono le spese militari, si costruiscono nuovi strumenti bellici.

Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civilta', ma continua ad essere tra le prime dieci potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti piu' dispendiosa della storia.

Ne sono un esempio i nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l'intero progetto Joint Strike Fighter superera' i 50 miliardi di euro; il nostro paese, inoltre, "ospita" 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sugli F-35.

Gli armamenti sono distruttivi quando vengono utilizzati e anche quando sono prodotti, venduti, comprati e accumulati, perche' sottraggono enormi risorse al futuro dell'umanita', alla realizzazione dei diritti sociali e civili, garanzia di vera sicurezza per tutti.

Gli armamenti non sono una difesa da cio' che mette a rischio le basi della nostra sopravvivenza e non saranno mai una garanzia per i diritti essenziali della nostra vita - il diritto al lavoro, alla casa e all'istruzione, le protezioni sociali e sanitarie, l'ambiente, l'aria, l'acqua, la legalita' e la partecipazione, la convivenza civile e la pace; e inoltre generano fame, impoverimento, miseria, insicurezza perche' sempre alla ricerca di nuovi teatri e pretesti di guerra; impediscono la realizzazione di forme civili e nonviolente di prevenzione e gestione dei conflitti che salverebbero vite umane e risorse economiche.

Per immaginare e costruire gia' oggi un futuro migliore e' indispensabile, urgente, una politica di disarmo, partendo da uno stile di vita disarmante.

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Proposta

Per questo proponiamo la convocazione di una iniziativa nonviolenta nazionale: un grande raduno, di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarieta', del volontariato, dell'impegno civile, che faccia appello non solo ai politici ma innanzitutto a noi stessi, chiedendo a chi vi partecipera' di assumersi la responsabilita' di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

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Obiettivo

Scrollarsi dalle spalle illusioni e paure, rimettersi in piedi con il coraggio della responsabilita' e della partecipazione per disarmarci e disarmare l'economia, la politica, l'esercito.

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Per informazioni, adesioni e contatti: e-mail: segreteria at arenapacedisarmo.org, sito: http://arenapacedisarmo.org

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

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Numero 576 del 26 aprile 2014

 

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