[Nonviolenza] Telegrammi. 1764



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1764 del 22 settembre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Per la giornata internazionale della nonviolenza

2. Bozza di lettera agli istituti scolastici

3. Bozza di lettera agli enti locali

4. Bozza di lettera alle associazioni democratiche

5. Bozza di lettera ai mezzi d'informazione

6. Due ottobre: una giornata contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi (2013)

7. Peppe Sini: Per la Giornata internazionale della nonviolenza (2013)

8. Associazione "Respirare": La Giornata internazionale della nonviolenza (2013)

9. Due ottobre: due anniversari, un compito ineludibile (2013)

10. Segnalazioni librarie

11. La "Carta" del Movimento Nonviolento

12. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Il 2 ottobre, la "Giornata internazionale della nonviolenza" indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi, si realizzino ovunque iniziative per fermare la guerra e le stragi di cui essa consiste; per opporsi al razzismo ed alle stragi e persecuzioni di cui esso consiste; per contrastare il maschilismo che e' la prima radice di ogni violenza e per far cessare il femminicidio che ne e' l'esito estremo.

*

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la liberazione comune.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo vivente che e' la casa comune dell'umanita' intera e di cui l'umanita' e' parte.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ISTITUTI SCOLASTICI

 

Egregio dirigente scolastico,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere presso il suo istituto scolastico le iniziative di studio, di riflessione e di testimonianza che riterra' opportune.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

3. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ENTI LOCALI

 

Egregio Sindaco del Comune / Presidente della Provincia / Presidente della Regione,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere le iniziative che riterra' opportune per celebrare l'evento.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

4. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE

 

Cari amici, egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

5. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a darne notizia ed a segnalare le iniziative che istituzioni, scuole, associazioni realizzeranno per l'occasione.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

6. REPETITA IUVANT. DUE OTTOBRE: UNA GIORNATA CONTRO LA GUERRA, CONTRO GLI ESERCITI, CONTRO LE ARMI (2013)

[Riproponiamo il seguente intervento del 2013]

 

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, puo' essere l'occasione per promuovere ovunque iniziative che nel ricordo di Mohandas Gandhi, nella scelta della nonviolenza, esprimano forte la persuasione e la necessita' della pace, della giustizia, della solidarieta'.

Di questo l'umanita' ha estremo, urgente bisogno: che cessino guerre ed uccisioni; e quindi che cessi altresi' la produzione e il commercio delle armi, che si smantellino gli arsenali e si distruggano gli strumenti di morte; e quindi che si avvii un disarmo integrale ed una integrale smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.

Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, in tutte le citta', e particolarmente in tutte le scuole, si promuovano iniziative di pace, ci si accosti alla nonviolenza, si scelga la forza della verita', la forza dell'amore, il rispetto per la vita.

*

La scelta della nonviolenza interpella ogni coscienza, convoca ogni persona all'impegno. Come e' giustamente scritto nella carta programmatica del Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini (per contatti: www.nonviolenti.org), esso "lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli".

*

Come persone amiche della nonviolenza prepariamo ovunque possibile nostre iniziative per il 2 ottobre.

Ed insieme chiediamo ovunque alle associazioni ed ai movimenti, ai sindacati e alle esperienze comunitarie, a tutti i soggetti in lotta contro la violenza, a tutti i soggetti concretamente impegnati per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera, di promuovere il 2 ottobre - insieme a noi od autonomamente - iniziative di celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza che siano anche concrete iniziative nonviolente contro la guerra e contro le armi, contro il razzismo, contro il femminicidio, contro la violenza maschilista e patriarcale, contro tutti i sistemi e i poteri totalitari, contro il regime della corruzione, contro i poteri criminali, contro lo sfruttamento, contro la distruzione della biosfera.

E chiediamo anche alle istituzioni democratiche, ai servizi pubblici, agli istituti del sapere e della formazione e particolarmente alle scuole, di promuovere anch'essi il 2 ottobre iniziative di celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza che siano anche momento di sincera riflessione, di autentica educazione, di presa di coscienza e di impegno civile.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA (2013)

[Riproponiamo il seguente intervento del 2013]

 

Occorre far buon uso del 2 ottobre, che l'Onu ha dichiarato Giornata internazionale della nonviolenza.

Ovvero impedire che divenga la stracca routine cui sono ridotte tante altre "giornate internazionali" che affollano e forse ormai gia' saturano il calendario e che purtroppo restano prive di utili effetti non solo in termini di coscientizzazione e di mobilitazione, ma anche di informazione e documentazione.

Quante celebrazioni abbiamo visto divenire la sagra dell'ipocrisia, la spremitura del ciglio coccodrillesco, il volteggio tanto acrobatico quanto superficiale che mentre enuncia decisive questioni le nega riducendole alla misura dell'incombenza burocratica, del comunicato ufficiale, del convegno con rinfresco.

No, la giornata internazionale della nonviolenza non deve essere ridotta al suo contrario.

E perche' questo non accada occorre che le persone che la nonviolenza hanno a cuore, che le persone amiche della nonviolenza, che le persone persuase della gandhiana "forza della verita'" si adoperino affinche' questa occasione sia pienamente valorizzata in cio' che di prezioso ed ineludibile reca.

*

La nonviolenza e' molte cose, ma una sostanziale: la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro la violenza.

E quindi la Giornata internazionale della nonviolenza sia questo: un pronunciarsi corale dell'umanita', ovunque nel mondo sia possibile, contro la guerra e contro le uccisioni, per la pace e la solidarieta', in difesa della vita e della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera.

Ed allora occorre che ovunque possibile vengano promosse iniziative specifiche, consapevoli, ad un tempo educative e di lotta, coerenti e concrete.

*

Dobbiamo impegnarci in primo luogo per ottenere che in tutte le scuole la Giornata internazionale della nonviolenza sia recepita come impegno educativo forte, e dia luogo non all'assemblea distratta o al lavoretto scopiazzato, ma ad iniziative qualificate, che impegnino discenti e docenti ad un tempo, che siano sapere e riforma morale e intellettuale, impegno intellettuale e civile in dinamica tensione, aggettante dallo studio all'azione.

*

E dobbiamo in secondo luogo impegnarci per ottenere che tutte le istituzioni democratiche, e massimamente gli enti locali, promuovano iniziative, iniziative che - se e nella misura del possibile - sensibilizzino e mobilitino la popolazione, e mettano le risorse pubbliche a disposizione della concreta azione nonviolenta: foss'anche solo la disponibilita' della sala consiliare per un incontro tra quanti operano per la pace; foss'anche solo il destinare il gettone di presenza di una seduta consiliare ad una concreta e qualificata iniziativa di solidarieta' con chi soffre; foss'anche solo una pubblica presa di posizione contro la guerra, contro il razzismo, contro il femminicidio.

*

E dobbiamo impegnarci in terzo luogo affinche' sui mezzi d'informazione che ci e' possibile raggiungere almeno per una volta passi un'informazione decente sulla nonviolenza, non piu' ridotta alla caricatura consueta che la sfigura ed umilia a mero galateo, laddove invece la nonviolenza e' ben piu' e ben altro che cortesi maniere: e' coraggiosa lotta di solidarieta' e di liberazione, e' resistenza al male la piu' rigorosa e la piu' generosa, e prova ne e' che tante luminose figure della nonviolenza sono state assassinate, da Mohandas Gandhi a Martin Luther King, da Chico Mendes a Marianella Garcia, dai giovani della Rosa Bianca a Dietrich Bonhoeffer, da Oscar Romero a Steve Biko ad Anna Politkovskaja: fossero stati meri maestri di cerimonie, non piu' che persone beneducate, non avrebbero incontrato il martirio: no, scelsero la buona battaglia, e con tutte le loro forze si opposero al male nel modo piu' limpido e piu' profondo, piu' concreto e piu' coerente. La stessa violenza dei loro assassinii conferma il valore e la forza della loro azione nonviolenta, come essa azione nonviolenta fosse possente suscitatrice di liberta', esempio ed appello all'umanita' intera.

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E dobbiamo infine chiedere che tutte le associazioni ed i movimenti democratici si impegnino a partecipare alla Giornata, con iniziative comuni se possibile, altrimenti ciascuno nel modo che riterra' opportuno, ma che comunque almeno per un giorno in un anno si confrontino con l'interrogazione radicale che la nonviolenza costituisce, e la accolgano come risorsa indispensabile del pensare e dell'agire morale, sociale, politico.

*

In mancanza di altro e di meglio, in ogni luogo in cui vi sia almeno una persona amica della nonviolenza, ebbene, quella persona si esprima, nelle forme ad essa piu' congeniali, e sia essa il centro cola' della Giornata internazionale della nonviolenza, inveri con il suo agire la nonviolenza il 2 ottobre. Fosse anche solo con un digiuno, meglio se con una presa di posizione pubblica, meglio se con un'iniziativa che coinvolga altre persone, meglio se convocando all'impegno e scuole ed istituzioni e movimenti ed associazioni, meglio se facendo di quel giorno nel luogo in cui si trova un giorno e un luogo di opposizione alla guerra, al razzismo, al femminicidio, alla distruzione della biosfera, ai poteri criminali, al regime della corruzione, al sistema della schiavitu' e della disumanizzazione.

*

Il 2 ottobre ci convoca all'azione. La nonviolenza e' in cammino.

 

8. REPETITA IUVANT. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA (2013)

[Riproponiamo il seguente intervento del 2013. L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente]

 

La Giornata internazionale della nonviolenza che si celebra il 2 ottobre, nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi, convoca tutte le persone di volonta' buona e tutti gli ordinamenti giuridici democratici ad un'assunzione di responsabilita': fermare la guerra e le uccisioni, avviare il disarmo, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere la biosfera.

*

La Giornata internazionale della nonviolenza chiede, invoca, esige quel cambiamento che ogni persona di retto sentire sente essere non solo indispensabile ma urgente: che la nonviolenza diventi il principio ispiratore di ogni relazione sociale, di ogni agire politico.

*

La Giornata internazionale della nonviolenza ricorda all'umanita' il dovere e la necessita' di riconoscere alcune verita' evidenti alla ragione e di trarne le conseguenze afferenti alla volonta': che tutti gli esseri umani sono uniti dalla comune umanita' e dall'esser parte del mondo vivente; che ogni violenza nei confronti di chiunque diretta colpisce sempre l'umanita' intera e l'intera biosfera; che alla violenza occorre opporsi nel modo piu' nitido ed intransigente, e questa unica concreta e coerente opposizione alla violenza e' la nonviolenza; che proprio perche' il perdurare e l'estendersi della violenza, disponendo di tecnologie le cui potenzialita' di annientamento sono immani, mette a rischio di irreversibile distruzione l'umanita' e di irreversibile devastazione la biosfera occorre quindi che l'umanita' scelga la nonviolenza che immediatamente contrasti e progressivamente abolisca la violenza nemica dell'umanita'. La pace, il disarmo, la smilitarizzazione, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera, sono elementi ed articolazioni della nonviolenza in cammino, ovvero dell'umanita' nel suo autorivelarsi, elementi ed articolazioni della condivisa civilta' umana, dell'universale convivenza.

*

La Giornata internazionale della nonviolenza unifica le tante lotte in corso per la vita, la dignita' e i diritti di tutti, sostiene ogni impegno di solidarieta', invita ogni persona ed ogni umano legittimo istituto ad inverare la sua vocazione di pace e di giustizia.

 

9. REPETITA IUVANT. DUE OTTOBRE: DUE ANNIVERSARI, UN COMPITO INELUDIBILE (2013)

[Riproponiamo il seguente intervento del 2013]

 

Il 2 ottobre sono nati Mohandas Gandhi e Claude Eatherly, l'uno nel 1869, l'altro nel 1918.

Gandhi e' il fondatore della nonviolenza politica dei tempi moderni, ed uno dei piu' grandi benefattori dell'umanita'.

Eatherly e' per antonomasia "il pilota di Hiroshima", che dopo aver partecipato come ufficiale dell'aviazione militare statunitense al bombardamento del 6 agosto 1945 seppe riflettere su cosa era accaduto, ne fu sconvolto fino al crollo psichico, ed attraverso la relazione epistolare e l'amicizia con il filosofo Guenther Anders divenne poi un consapevole testimone dell'orrore della guerra ed un fermo ammonitore dell'umanita' al dovere della pace.

Nelle figure di Gandhi e di Eatherly si compendia la questione decisiva del secolo tragico appena trascorso, e trova concreta espressione l'alternativa abissale che si e' aperta dinanzi all'umanita'.

Il giovane militare rispettoso degli ordini ricevuti Claude Robert Eatherly si trovo' coinvolto in uno dei piu' gravi crimini contro l'umanita', e in un passaggio epocale della storia umana: l'inizio dell'epoca in cui, per dirla con Guenther Anders, "possiamo trasformare in qualunque momento ogni luogo, anzi la terra intera, in un'altra Hiroshima" (sono parole del primo paragrafo di quel testo fondamentale che sono le "Tesi sull'eta' atomica", un breve saggio - disponibile anche nella rete telematica - che ogni persona dovrebbe aver letto).

Mohandas Karamchand Gandhi capi' subito questa novita' epocale, e lo scrisse piu' volte con impareggiabile chiarezza (ad esempio in un suo testo pubblicato su "Harijan" il 7 luglio 1947 - e riprodotto a conclusione di Teoria e pratica della nonviolenza, la fondamentale antologia gandhiana curata da Giuliano Pontara per i lettori italiani - che contiene riflessioni tanto acute quanto capitali).

Gandhi ed Eatherly testimoniano la necessita' e l'urgenza che l'umanita' ripudi per sempre la guerra e le uccisioni, e scelga la nonviolenza.

Sembra impossibile che dopo Auschwitz ed Hiroshima l'umanita' possa aver proseguito sulla via della violenza, quando era ormai a tutti evidente - e lo scrissero di li' a  poco con parole definitive Bertrand Russell ed Albert Einstein nel loro indimenticabile accorato appello - che era ormai in pericolo l'esistenza stessa del genere umano; invece un secolo si e' concluso ed un altro e' cominciato e ci troviamo ancora a questo bivio: se scegliere la nonviolenza e salvare l'umanita' dall'autodistruzione, o proseguire nella violenza a rischio (un rischio che diventa certezza ogni giorno di piu') di distruggere l'umanita' e la biosfera.

Non dovrebbero esservi dubbi su quale sia la scelta giusta. Ma tragicamente i poteri dominanti persistono nella via che porta alla catastrofe.

Il 2 ottobre, che l'Onu ha opportunamente voluto eleggere a Giornata internazionale della nonviolenza, ci convoca ad un impegno persuaso e corale, ineludibile ed urgente: far cessare le guerre; cessare di produrre armi e smantellare gli arsenali esistenti; smilitarizzare i conflitti, i territori, le societa', le culture, i vissuti. Riconoscere che vi e' una sola umanita', in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; e riconoscere quindi il dovere dell'universale solidarieta', della comune responsabilita' per il bene comune. Scegliere la pace che salva le vite; scegliere la difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera; scegliere la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

 

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Sergio Boldini, Il canto popolare strumento di comunicazione e di lotta, Editrice sindacale italiana, Roma 1975, pp. 256.

- Luigi Cinque, Kunsertu. La musica popolare in Italia, Longanesi, Milano 1977, pp. 240.

- Roberto De Simone, Canti e tradizioni popolari in Campania, Lato side, Roma 1979, pp. 224.

- Rodolfo Venditti, Piccola guida alla grande musica, Sonda, Torino-Milano 1990, pp. 224.

*

Riedizioni

- Erich Marie Remarque, Marlene Dietrich, Dimmi che mi ami. Testimonianze di una passione, Rosellina Archinto, Milano 2002, Rcs, Milano 2010, 2014, pp. 280, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

12. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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