[Nonviolenza] Verso il 2 ottobre. 21



 

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VERSO IL 2 OTTOBRE

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Per la Giornata internazionale della nonviolenza

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Numero 21 del 25 settembre 2014

 

In questo numero:

1. Il 2 ottobre 2014 a Viterbo si celebra la Giornata internazionale della nonviolenza

2. Bozza di lettera agli istituti scolastici

3. Bozza di lettera agli enti locali

4. Bozza di lettera alle associazioni democratiche

5. Bozza di lettera ai mezzi d'informazione

6. Gandhi vivo (2011)

7. Si e' svolto il primo ottobre a Viterbo un incontro di riflessione sulla nonviolenza (2011)

8. Commemorato Gandhi a Viterbo (2011)

9. La nonviolenza in sette semplici lezioni (2011)

10. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. INIZIATIVE. IL 2 OTTOBRE 2014 A VITERBO SI CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

Per iniziativa del "Tavolo per la pace" e del Comune di Viterbo nel pomeriggio del 2 ottobre 2014 presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori (sede dell'amministrazione comunale) nel capoluogo altolaziale si terra' la celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza promossa dall'Onu.

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Prenderanno la parola: il sindaco Leonardo Michelini; l'assessore Fabrizio Fersini; Valentina Bruno a nome del "Tavolo per la pace"; Paolo Moricoli, consigliere comunale delegato alle attivita' per la pace e i diritti umani; Flavia Barcherini a nome del "Tavolo per la pace"; Mario Di Marco a nome del "Tavolo per la pace"; la professoressa Umbertina Amadio, che ricevera' il riconoscimento della citta' per il suo impegno di pace; il professor Osvaldo Ercoli, che ricevera' il riconoscimento della citta' per il suo impegno di pace; Anna Maghi, che ricevera' il riconoscimento della citta' per il suo impegno di pace; monsignor Dante Bernini, che ricevera' il riconoscimento della citta' per il suo impegno di pace. Monsignor Dante Bernini svolgera' a nome di tutte le persone presenti impegnate per la pace e i diritti umani una meditazione che costituira' anche il momento culminante della celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza.

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Riproduciamo le motivazioni dei riconoscimenti che la Citta' di Viterbo attribuira' a Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi e don Dante Bernini per il loro impegno di pace:

- Alla professoressa Umbertina Amadio,

all'impegno prezioso, alla dignita' con cui ha costruito e trasmesso conoscenza a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di averla come insegnante. All'ironia leggera e alla chiarezza della sua visione, alla sua fiducia in un futuro migliore per tutte e tutti noi. Alla riservatezza con cui ha sostenuto sogni e progetti, sempre donando senza che la sua mano sinistra sapesse cosa facesse la sua mano destra. E ricordando altresi' come abbia preso parte all'impegno di pace a Viterbo non solo con l'attivita' educativa, psicagogica, rischiaratrice delle intelligenze e formatrice delle coscienze, ma anche partecipando direttamente in anni dolorosi di generale profondo smarrimento alle limpide iniziative del movimento che si opponeva alle guerre e alle stragi, proponeva la scelta della nonviolenza e si impegnava in modo nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- Al professor Osvaldo Ercoli,

gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- Ad Anna Maghi,

alla forza delle sue visioni, delle lucide utopie che ha rincorso fino a raggiungerle. All'impegno senza compromessi per la costruzione di un mondo migliore, perche' la voce delle donne, nella loro specifica e preziosa unicita', venisse ascoltata forte, qui come nel resto del mondo. All'opposizione netta alle guerre, alle ingiustizie, alle violenze. All'amore infinito per la liberta'. Alla capacita' inesausta di intessere relazioni, e di condurre con se' tutte noi. Per aver fatto nascere e per far vivere ogni giorno Erinna, l'associazione di donne contro la violenza alle donne ed il centro antiviolenza, luogo di comunicazione, solidarieta' ed iniziativa tra donne, e preziosa risorsa in questa citta' per l'umanita' intera. Di innumerevoli iniziative cittadine di pace e di solidarieta' e di nonviolenza - dalle Donne in nero a Psichiatria democratica - inesauribile animatrice e cuore chiaroveggente,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

- A monsignor Dante Bernini,

vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno,

la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace.

 

2. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ISTITUTI SCOLASTICI

 

Egregio dirigente scolastico,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere presso il suo istituto scolastico le iniziative di studio, di riflessione e di testimonianza che riterra' opportune.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

3. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AGLI ENTI LOCALI

 

Egregio Sindaco del Comune / Presidente della Provincia / Presidente della Regione,

come gia' sapra' il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente la invitiamo a voler promuovere le iniziative che riterra' opportune per celebrare l'evento.

Voglia gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

4. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE

 

Cari amici, egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

5. MATERIALI. BOZZA DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Egregi signori,

come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.

Con la presente vi invitiamo a darne notizia ed a segnalare le iniziative che istituzioni, scuole, associazioni realizzeranno per l'occasione.

Vogliate gradire distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Mittente, recapito postale, telefonico, e-mail

 

6. REPETITA IUVANT. GANDHI VIVO (2011)

 

Ci sono due modi per celebrare l'anniversario della nascita di Gandhi, ovvero la "Giornata internazionale della nonviolenza" che assai opportunamente l'Onu ha istituito.

Un modo museale, burocratico, arreso: ed e' il modo in cui si tradisce la lotta gandhiana.

Oppure l'altro modo: continuando la lotta che fu anche di Gandhi e di innumerevoli altre donne ed altri uomini nel corso della storia, contro tutte le oppressioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le uccisioni: la lotta nonviolenta contro tutte le violenze.

Ed e' questo secondo modo l'unico decente.

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In Italia dal 1998 ha avuto inizio un abominevole colpo di stato razzista, che passo dopo passo, misura dopo misura, e' giunto a livelli di parossistica disumanita'. Chi non si batte contro la violenza razzista non pretenda di parlare di nonviolenza.

L'Italia da un decennio tra prendendo parte a guerre abominevoli, che ogni giorno, ogni giorno provocano stragi di esseri umani innocenti. Chi non si batte contro la guerra assassina non pretenda di parlare di nonviolenza.

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L'unico modo per non tradire Gandhi il 2 ottobre e' opporsi alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.

L'unico modo per non tradire Gandhi e' opporsi ogni giorno alle guerre assassine ed alla persecuzione razzista.

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E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo.

E quindi questo 2 ottobre sia nel nostro paese, in ogni citta' italiana, giorno di lotta nonviolenta affinche' cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, il governo criminale e corruttore, il governo dei persecutori e degli assassini.

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Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. REPETITA IUVANT. SI E' SVOLTO IL PRIMO OTTOBRE A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE SULLA NONVIOLENZA (2011)

 

Sabato primo ottobre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza che per iniziativa dell'Onu si celebra il tutto il mondo il 2 ottobre nell'anniversario della nascita di Mohandas K. Gandhi.

Nel corso dell'incontro e' stato confermato l'impegno affinche' il 2 ottobre sia un giorno di azione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo, per l'immediata cessazione dell'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; per l'immediata abrogazione delle misure in cui si concretizza l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; per l'immediata cessazione del criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; per le immediate dimissioni del governo guerriero e razzista, persecutore e assassino, fuorilegge e corruttore.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. REPETITA IUVANT. COMMEMORATO GANDHI A VITERBO (2011)

[Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi:  essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006]

 

Domenica 2 ottobre, celebrando la Giornata internazionale della nonviolenza indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi, si sono tenute a Viterbo due commemorazioni del grande apostolo della nonviolenza.

Per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace" la mattina all'Ellera e il pomeriggio a Santa Barbara e' stato ricordato Gandhi ed illustrata la sua vita, la sua riflessione, la sua azione, la sua opera teorica e pratica.

"Ma - ha detto in entrambi i discorsi commemorativi il responsabile della struttura pacifista viterbese, Peppe Sini - ricordare onestamente Gandhi vuol dire proseguirne la lotta contro la violenza, e quindi celebrare l'anniversario della sua nascita e la Giornata internazionale della nonviolenza implica fare di questa occasione un momento di presa di coscienza, di impegno morale e civile, di lotta culturale e politica contro la violenza".

"Pertanto - ha argomentato il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" - questa giornata di grata memoria del Mahatma Gandhi e di proposta della nonviolenza e' anche e innanzitutto una giornata di testimonianza, di denuncia e di azione contro tutte le uccisioni e contro tutte le persecuzioni; e quindi oggi in Italia e' innanzitutto una giornata di lotta contro la guerra assassina e contro il colpo di stato razzista: la guerra assassina cui l'Italia illegalmente partecipa in Afghanistan e in Libia, il colpo di stato razzista compiuto e avallato dai diversi governi succedutisi negli ultimi anni".

Il messaggio della Giornata internazionale della nonviolenza, il cuore della commemorazione di Gandhi, e l'appello al popolo italiano affinche' con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, si impegni per la pace e i diritti umani, per la legalita' che salva le vite, e' stato dunque cosi' riassunto: "Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia. Cessi immediatamente l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti. Cessi immediatamente il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine. Si dimetta immediatamente il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore. Si affermi immediatamente la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana. Torni l'Italia al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana; al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani. Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'".

 

9. REPETITA IUVANT. LA NONVIOLENZA IN SETTE SEMPLICI LEZIONI (2011)

[Riproponiamo ancora una volta il seguente testo gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza" n. 632 del 7 novembre 2008]

 

1. La nonviolenza come favola e come battaglia

Chi nulla sa di cosa la nonviolenza sia la scambia per una forma di pazienza, o peggio: di rassegnazione.

Sapesse invece quanto dolore e quanta furia ribolle in essa, ed essa li doma perche' vuol essere piu' forte di ogni altra forza.

Poiche' la nonviolenza questo e': lotta. La lotta interiore contro il male che e' in te, la lotta politica contro l'ingiustizia sociale.

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2. La nonviolenza come rivolta e come specchio

Non si arriva alla nonviolenza in naturalezza e letizia. Vi si arriva passando per lo strazio e per la rivolta.

Poiche' essa eminentemente e' scandalo e rivolta. E scandaglio nel profondo degli abissi. E nozione del male e della morte. E la scelta di sapere e di combattere.

E nella rivolta preservare la responsabilita' dell'io, scoprire la solidarieta' del noi, avere per il mondo quell'atto di rivolgimento amoroso che nel tu include tutti, che in tutti vede un tu, che sa la reciprocita' per cui ognuno e' anche un tu per l'altro io. "Il prossimo tuo come te stesso": e' la massima da non dimenticare.

*

3. La nonviolenza come intreccio e come sentiero

Non e' autosufficiente la nonviolenza.

Non e' una teoria ma l'incrocio di molte tradizioni.

Non e' una pratica, ma una pluralita' di esse.

Non esiste di per se', e' solo un orientamento.

Non e' una cosa, sei tu che cammini con altre persone e che pensi: ecco, l'umanita' e' cammino.

E in questo cammino allevia l'altrui dolore, contrasta il male, condividi il pane, mantieni la meraviglia, sappi vedere il cielo stellato e le buche per terra, educati ed educa ad aver rispetto. Di essere vivo sii degno e di tutto cio' che incontri celebra la dignita'.

Da ogni persona - e da te stesso per primo - chiedi secondo le sue possibilita'; ad ogni persona - e a te stesso al pari degli altri - dona secondo i suoi bisogni.

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4. Ex pluribus

Tante persone alla nonviolenza si accostano, tante immagini diverse di essa tu vedi.

La nonviolenza e' nemica dell'omologazione.

La nonviolenza e' nemica dell'ottundimento.

La nonviolenza e' nemica delle tetragone certezze e degli indefettibili comandi.

La nonviolenza non e' mai ovvia, non e' mai facile.

Ogni persona deve inventarla per se'.

La nonviolenza non e' la salvezza: e' la via della lotta per la salvezza comune.

La nonviolenza non e' mai quel che se ne dice, ma sempre in nuove forme rinasce.

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5. La trama e l'ordito

La nonviolenza e' attenersi a criteri, che sempre vanno contestualizzati.

E questi criteri possono essere detti in molti modi. Ad esempio cosi'. Alla violenza, all'ingiustizia, alla menzogna, tu opponiti sempre. Abbi a cuore di salvare le vite. Non compiere il male e' gia' l'azione giusta.

O ad esempio cosi'. Coerenza tra i mezzi e i fini. La medesima cura per le ragioni e per gli esiti. Sapere che ogni gesto e' sempre anche un esempio.

Preferire per se' stessi subire il male anziche' compierlo. A chiunque subisce ingiustizia recare soccorso.

O ad esempio cosi'. Cercare la verita'. Cercarla nella pieta'. Ove verita' non vi sia, recarla.

La nonviolenza e' attenzione al contesto, e in quel contesto recare una luce, una parola vera. Analisi concreta della situazione concreta.

Misericordia che comprende e che lotta.

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6. I compiti dell'ora

Ove e' oppressione, e tu combatti.

Ove e' rassegnazione, e tu suscita la lotta.

Ove e' narcosi, e tu risveglia.

Ove e' vilta', e tu scuoti.

Ove e' la rotta, e tu forma il caposaldo.

Ove sono rovine, e tu riedifica.

Ove e' devastazione, e tu ripristina possibilita' di vita.

E' una frusta morale la nonviolenza, e' la voce tormentosa e insopprimibile della coscienza della propria e dell'altrui dignita'.

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7. Timore e tremore

Tutte le scelte sono tragiche.

Tutti i saperi sono imperfetti.

Ogni esistenza e' degna.

Ogni esperienza dolorosa.

Nulla e' fatale.

Generosa e tremenda e' la vita. Tremenda e generosa.

Alla voce che ti chiama rispondi.

 

10. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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VERSO IL 2 OTTOBRE

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Per la Giornata internazionale della nonviolenza

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 21 del 25 settembre 2014

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com