[Nonviolenza] Telegrammi. 1796



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1796 del 24 ottobre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Oggi e domani

2. "Il pensiero, l'azione e le opere di Michel Foucault". Un incontro di studio a Viterbo

3. Dare seguito alla marcia della pace Perugia-Assisi

4. Giacomo Dervicanto: Me piace fa' la marcia de la pace

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. OGGI E DOMANI

 

Esprimiamo il nostro sostegno allo sciopero generale dell'Usb del 24 ottobre ed alla manifestazione nazionale della Cgil del 25 ottobre.

Quali che siano i limiti e le ambiguita' delle piattaforme delle due iniziative, e' giusto e necessario opporsi anche cosi' alla scellerata politica governativa complice delle classi sfruttatrici e dei poteri rapinatori.

No alla cancellazione dei diritti delle classi lavoratrici.

No alla distruzione del welfare state.

No alla schiavitu'.

No al razzismo.

No alla guerra.

 

2. INCONTRI. "IL PENSIERO, L'AZIONE E LE OPERE DI MICHEL FOUCAULT". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 23 ottobre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Il pensiero, l'azione e le opere di Michel Foucault". Nel corso dell'incontro sono stati ripercorsi l'itinerario teorico, l'impegno didattico e l'azione militante del grande filosofo francese nato a Poitiers nel 1926 e deceduto a Parigi nel 1984, e ne sono state cursoriamente riassunte ed esaminate tutte le opere.

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

*

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi due anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

3. RIFLESSIONE. DARE SEGUITO ALLA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

E il seguito da dare ad essa e' presto detto:

- proseguire nell'opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni;

- proseguire nell'opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni;

- proseguire nell'opposizione al maschilismo e a tutte le oppressioni.

*

Ed in Italia qui ed ora battersi per ottenere:

1. l'abrogazione di tutte le misure razziste e schiaviste che provocano le morti nel Mediterraneo e la scellerata persecuzione dei migranti nel nostro paese;

2. la cessazione della illegale e criminale partecipazione italiana alle guerre in corso, dall'Afghanistan al Medio Oriente;

3. la cessazione della produzione e del commercio delle armi che dall'Italia vengono messe a disposizione di poteri criminali e assassini e provocano morti in tante parti del mondo;

4. la cessazione dello scandaloso sperpero di 70 milioni di euro al giorno da parte dello stato italiano per le spese militari;

5. l'impegno per l'abolizione dell'organizzazione terroristica e assassina della Nato;

6. l'avvio della Difesa popolare nonviolenta, del disarmo unilaterale e integrale, di una politica rigorosamente nonviolenta di aiuto umanitario, di cooperazione tra i popoli, di difesa ovunque dei diritti umani, di tutela della biosfera casa comune dell'umanita'.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. TESTIMONIANZE. GIACOMO DERVICANTO: ME PIACE FA' LA MARCIA DE LA PACE

 

Me piace fa' la marcia de la pace

me porto la merenna ne la sacca

er fiasco e tutta quanta l'artra cacca

la marcia de la pace a mme mme piace.

 

Cio' 'r pane, l'ova, l'ajo, le spinace

la robba che s'affetta e che se 'nsacca

la ciccia o sia de porco o sia de vacca

lessa bbollita a rosto o a la brace.

 

E ppe' llubbrificasse 'r gargarozzo

mentre che lemme lemme camminamo

je damo ggiu' a scolasse 'n ber barlozzo

 

e 'ntanto "A li mortacci" je strillamo

"de li zzozzoni de 'sto monno zzozzo".

L'umanita' mo' ssi' che la sarvamo.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Bruno Biral, La posizione storica di Giacomo Leopardi, Einaudi, Torino 1974, 1997, pp. XVIII + 430.

*

Riedizioni

- Robert Kanigel, L'uomo che vide l'infinito. La vita breve di Srinivasa Ramanujan, genio della matematica, Rcs, Milano 2003, 2014, pp. 544, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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