[Nonviolenza] Telegrammi. 1828



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1828 del 25 novembre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un incontro in memoria di Bianca Guidetti Serra

2. Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

4. Un modello di lettera ai Comuni per un'iniziativa degli enti locali verso il Parlamento italiano per il riconoscimento dello Stato di Palestina

5. Le ragioni dell'impegno antifascista. Si e' svolto a Nepi un incontro con Adelmo Cervi

6. Silvio Antonini ricorda Nello Marignoli

7. Pietro Benedetti ricorda Nello Marignoli

8. Presentati a Viterbo i dati di mortalita' correlati all'esposizione all'arsenico

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO IN MEMORIA DI BIANCA GUIDETTI SERRA

 

In preparazione della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 24 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Bianca Guidetti Serra (1919-2014).

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dall'autobiografia Bianca la rossa (Einaudi, Torino 2009) e da altri libri della grande antifascista che per tutta la vita ha lottato per i diritti e la dignita' di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' intera.

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L'incontro si e' aperto con un ricordo di Nello Marignoli, deceduto domenica e di cui oggi stesso si sono celebrate le esequie, partigiano viterbese che combatte' contro il nazifascismo in Jugoslavia, persona buona e saggia, testimone di pace.

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Le persone partecipanti hanno espresso sostegno ed invitano a prendere parte all'incontro sulla "Convenzione di Istanbul" promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne dall'"associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo", incontro che si svolgera' il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo, con inizio alle ore 16,30.

La "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", nota come "Convenzione di Istanbul", approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 e ratificata all'unanimita' dal Parlamento italiano nel giugno 2013 (e quindi legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013) costituisce oggi il quadro normativo di riferimento per l'impegno contro la violenza nei confronti delle donne.

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Una breve notizia su Bianca Guidetti Serra

Bianca Guidetti Serra, impegnata nella Resistenza, avvocato, parlamentare. E' stata una delle figure piu' autorevoli della vita democratica italiana. Nata a Torino il 19 agosto 1919, e' deceduta a Torino il 24 giugno 2014. Dal sito della casa editrice Einaudi riprendiamo il seguente breve profilo: "Bianca Guidetti Serra ha svolto l'attivita' di avvocato penalista dal 1947 al 2001 (oltre all'impegno, a fianco del sindacato, in molteplici cause di lavoro, come nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei piu' deboli, minori e carcerati). E' stata parlamentare nella decima legislatura (1987-91) e per vari anni consigliere comunale a Torino". Opere di Bianca Guidetti Serra: Felicita' nell'adozione, Ferro, Milano 1968; (con Francesco Santanera), Il paese dei Celestini, Einaudi, Torino 1973; Compagne, Einaudi, Torino 1977; Le schedature Fiat, Rosenberg & Sellier, Torino 1984; Storie di giustizia, ingiustizia e galera, Linea d'ombra, Milano 1994; Bianca la rossa, Einaudi, Torino 2009.

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Una breve commemorazione di Banca Guidetti Serra all'indomani della scomparsa nel giugno 2014

E' deceduta Bianca Guidetti Serra.

La nonviolenza, l'antifascismo, il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita', perdono una compagna e una maestra.

Resta la sua luminosa testimonianza, resta l'opera sua alacre e generosa, resta la sua lezione di fedelta' al vero e al bene, resta il suo amore per l'umanita'.

La lotta che e' stata anche sua, la lotta per la giustizia, la liberta', la solidarieta', la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, la lotta per la protezione dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, questa lotta continua.

Bianca Guidetti Serra e' deceduta, ma non muore il valore della sua persona. Tutto travolge il tempo, ma la memoria dell'esistenza delle persone buone resta per sempre con l'umanita' in cammino, per sempre recando conforto e speranza, vivente esempio ed appello costante all'agire morale, alla civile virtu', all'aiuto reciproco, al bene comune.

 

2. INIZIATIVE. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Viterbo si svolgeranno due iniziative.

- il 25 novembre la celebrazione istituzionale promossa dalla Prefettura;

- il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo con inizio alle ore 16,30 un incontro pubblico promossa dall'"associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo", incontro che avra' come tema centrale la presentazione della "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", nota come "Convenzione di Istanbul", approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 e ratificata all'unanimita' dal Parlamento italiano nel giugno 2013 (e quindi legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013).

 

3. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

4. MATERIALI. UN MODELLO DI LETTERA AI COMUNI PER UN'INIZIATIVA DEGLI ENTI LOCALI VERSO IL PARLAMENTO ITALIANO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... deliberi un ordine del giorno con cui chieda al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina

Signor sindaco,

signore assessore e signori assessori,

signore consigliere e signori consiglieri,

e' di assoluta evidenza la necessita' e l'urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina.

*

Proponiamo che il Comune di ... deliberi a tal fine un ordine del giorno del seguente tenore:

"Il Consiglio Comunale di ...,

ribadendo il proprio impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza;

ribadendo il proprio impegno per il diritto di tutti gli esseri umani alla vita e alla dignita';

ribadendo il proprio impegno contro il razzismo ed ogni forma di persecuzione ed oppressione;

riaffermando il diritto di tutte le persone e di tutti i popoli a vivere liberi in pace e dignita', nel rispetto reciproco e nella cooperazione per il bene comune;

riaffermando che vi e' una sola umanita', di cui tutti i popoli e tutte le persone fanno ugualmente parte;

riaffermando i principi ed i valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, della Costituzione della Repubblica Italiana;

chiede al Parlamento italiano di riconoscere lo Stato di Palestina".

*

Restando a disposizione per ogni opportuno approfondimento, distinti saluti

Firma, luogo, data,

recapiti e-mail, telefonici e postali del proponente

 

5. INCONTRI. LE RAGIONI DELL'IMPEGNO ANTIFASCISTA. SI E' SVOLTO A NEPI UN INCONTRO CON ADELMO CERVI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Per iniziativa della sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" sabato 22 novembre 2014 nella Sala Nobile del Comune di Nepi e' stato presentato il libro "Io che conosco il tuo cuore" di Adelmo Cervi.

L'autore e' il figlio di Verina Castagnetti e di Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943.

L'incontro e' iniziato con l'emozionante esecuzione strumentale di Bella Ciao, si sono poi susseguiti gli interventi di saluto di Giuseppe Tacconi, presidente della sezione Anpi di Nepi, di Pietro Soldatelli, sindaco di Nepi, di Mario Mengoni, vicesindaco di Ronciglione, di Maurizio Cresca, del Circolo Arci "Sette fratelli Cervi", e di Silvio Antonini, presidente provinciale dell'Anpi.

La parola e' passata quindi ad Adelmo Cervi che ha raccontato le ragioni che hanno dato vita al libro, ovvero raccontare una pagina importante e tragica della Resistenza al nazifascismo vissuta attraverso il ricordo di un bambino che diventa adulto conservando, testimoniando e lottando per gli stessi ideali del padre; si legge infatti nel libro: "Io non ricordo la tua voce, il suono dei tuoi passi, non ricordo il calore della tua mano che stringe la mia. Posso raccontare la tua storia solo perche' da sempre conosco il tuo cuore".

Nel suo intervento Adelmo Cervi con grande passione ha riannodato i fili della nostra storia piu' recente a quella che vide protagonista la sua famiglia, e ha ben delineato i tratti di un rinnovato impegno antifascista al quale tutti i democratici devono sentirsi chiamati ed impegnati: lotta nonviolenta per la giustizia e la dignita' di tutti gli esseri umani, contro ogni sfruttamento e discriminazione, impegno per la difesa e la piena attuazione della Costituzione e per la democrazia in Italia e nel mondo.

La sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi  ringrazia tutti gli iscritti e gli intervenuti per il successo di questa iniziativa; un ringraziamento speciale ai musicisti Gianni De Lorenzo e Yohanta Sottile, e a Giocondo Gregori per il consueto e perfetto supporto tecnico.

Il direttivo della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi

Nepi, 23 novembre 2014

Per comunicazioni: anpi.nepi at gmail.com

 

6. MEMORIA. SILVIO ANTONINI RICORDA NELLO MARIGNOLI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Se ne e' andato l'ultimo nostro partigiano, Nello Marignoli, radiotelegrafista della Marina militare italiana, combattente nell'Esercito popolare di liberazione jugoslavo, Presidente onorario del Comitato provinciale Anpi di Viterbo.

Alle 4,30 di questa mattina, presso l'Ospedale di Belcolle, ricoverato a seguito di un'insufficienza renale, e' morto Nello Marignoli.

Nato a Viterbo, il 19 aprile 1923, figlio di Giuseppe, benzinaio e gommista presso viale Raniero Capocci, Nello e' arruolato il 26 gennaio 1942 nella Regia marina militare italiana, in qualita' di radiotelegrafista. Nel maggio dell'anno successivo e' inviato sul Fronte greco-albanese, a bordo del dragamine "Rovigno", ove ha compiuto cinque missioni. L'Armistizio lo sorprende al porto di Valona. Proprio in qualita' di marconista aveva captato la notizia dalle emissioni ad onde corte di Radio Cairo. Portata l'informazione in plancia, il comandante in seconda gli aveva puntato la pistola intimandogli di non divulgare quello che considerava solo un messaggio della propaganda nemica. Il 12 settembre i tedeschi salgono direttamente sulla nave e chiedono ai marinai chi vuole passare immediatamente a combattere per il Terzo Reich. Solo uno aderira'; gli altri saranno fatti prigionieri. Marignoli e' internato in Bosnia, nei campi di concentramento di Dubrovnik, Zitomislici e Citluk, dove, tra sofferenze, soprusi e privazioni d'ogni tipo, svolge la professione di vulcanizzatore, cioe' riparatore di gomme. Grazie ad uno stratagemma organizzato dall'Esercito popolare di liberazione jugoslavo (Eplj) tramite infiltrazioni nel campo di concentramento, Marignoli riesce ad evadere nell'agosto 1944. A Mostar, gli ufficiali jugoslavi gli propongono di entrare nella Lotta di liberazione. Proprio nel passaggio alla Resistenza si ritrova in un accampamento con diverse migliaia di alpini della Divisione Taurinense, in procinto di diventare la Taurinense-Garibaldi. Cosi', in un esercito che per le comunicazioni si serviva delle staffette, Marignoli diviene radiotelegrafista presso la X Brigata Herzegovaska dell'Eplj. Prende parte a diverse battaglie sul fronte di Bileca, Dubrovnik, Mostar e Sarajevo sino a raggiungere Trieste, la citta' contesa, nel maggio 1945. Durante la Resistenza, Marignoli e' stato, altresi', testimone dei crimini commessi dal nazifascismo contro le popolazioni balcaniche, e contro i soldati italiani stessi dopo l'8 settembre. Fara' ritorno a piedi e in autostop sino a Roma, per giungere a Viterbo con il treno della Roma nord. Al posto della casa, in via Garibaldi, trovera' un cumulo di macerie, in una citta' semidistrutta dai bombardamenti alleati. A riconoscerlo, un cugino di secondo grado, Domenico Morelli, che lo accompagnera' dalla madre, sfollata con tutta la famiglia in via delle Piagge, nel quartiere di S. Faustino.

Per i meriti di guerra, Marignoli, riconosciuto con il grado di Maresciallo, conseguira' la Medaglia di bronzo, la Croce di guerra e la Qualifica di Partigiano combattente all'estero, dal Ministero degli interni. Dal Presidente della Repubblica federativa socialista jugoslava, Josip Broz Tito, ricevera', nel 1964, la "Spomen medalju", la medaglia commemorativa in ricordo della lotta partigiana nel territorio jugoslavo.

Da civile, Marignoli riprendera' l'apprezzata attivita' di gommista. Da pensionato otterra', quindi, il Leone del Comune per l'impegno nell'imprenditoria. Iscrittosi all'Anpi nell'immediato secondo dopoguerra, ha partecipato assiduamente all'attivita' dell'associazione, presenziando alle cerimonie pubbliche, finche' le condizioni di salute glielo hanno consentito. Nel Congresso del 29 gennaio 2011, difatti, il Comitato provinciale Anpi lo ha eletto Presidente onorario.

In questi anni l'Anpi si e' impegnata a divulgare l'esperienza di Marignoli, promuovendo e sostenendo pubblicazioni cartacee, audiovisive e drammaturgiche. Dieci anni fa uscivano le sue memorie di guerra, scritte su invito del figlio Massimo e curate dall'on. Angelo La Bella (Diario di guerra di Nello Marignoli, Radiotelegrafista della Marina Militare, Partigiano combattente all'estero, Viterbo, Anpi Comitato provinciale, 2004). Tre anni dopo, veniva prodotta una docuintervista (Mio fratello Gojko, Intervista a Nello Marignoli, partigiano viterbese combattente in Jugoslavia, di Giuliano Calisti e Francesco Giuliani, Dvd, Italia 2007, 60'). Nel 2008, su iniziativa del Comitato provinciale Arci, le vicende di Marignoli si inserivano in un progetto per la salvaguardia della memoria partigiana locale. Ne sortivano uno spettacolo teatrale-musicale, La Cerimonia, di Ferdinando Vaselli, e una mostra audiofotografica, Morale della favola, a cura di Daniele Vita, che ricevera' il premio Epson - Le Logge, completate da una monografia (Morale della favola, Raccontare la Resistenza oggi, a cura di Marco Trulli, Roma, Purple Press, 2009). E' del 2012 il debutto dello spettacolo "Drug Gojko", di e con Pietro Benedetti, per la regia di Elena Mozzetta, il cui testo e' stato pubblicato presso l'editore Ghaleb: un monologo teatrale interamente dedicato all'esperienza bellica di Marignoli, con all'attivo ormai decine e decine di repliche e migliaia di spettatori in giro per l'Italia e presto, auspichiamo, anche all'estero. Sempre nel 2012, i trascorsi resistenziali di Marignoli sono inseriti in un volume collettaneo di respiro nazionale con le testimonianze dei partigiani ancora in vita (Io sono l'ultimo, Lettere di partigiani italiani, a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto e Giacomo Papi, Torino, Einaudi, 2012, pp. 214-219).

Con Nello se ne va l'ultimo combattente partigiano di Viterbo. Per noi viene a mancare una figura umana esemplare, una testimonianza resistenziale eroica proprio perche' priva di retorica e di autocelebrazione, un'esistenza onesta segnata dal proprio lavoro nell'artigianato, senza prebende o vantaggi dati dalla politica. Il Partigiano Nello e' stato tutto questo, "e poi... quello che te dico e' poco".

Facciamo le condoglianze ai figli Claudio, Giuseppe, Massimo, ai familiari e ai parenti tutti...

Silvio Antonini, presidente del comitato provinciale Anpi di Viterbo

23 novembre 2014

 

7. MEMORIA. PIETRO BENEDETTI RICORDA NELLO MARIGNOLI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il 23 novembre e' deceduto drug (amico, fratello, compagno) Nello Marignoli, partigiano combattente nell'esercito popolare di liberazione jugoslavo.

Ho potuto scrivere e interpretare lo spettacolo "Drug Gojko" che parla della sua storia militare, civile e sociale; Nello me l'ha offerta come un dono particolare, il suo messaggio di pace e di verita' contro ogni guerra.

Aveva la stessa eta' di mio padre e pensavo di arrivare da lui come un figlio, ma lui mi ha accolto come un nipotino e con quel particolare linguaggio che hanno i nonni, mi ha aiutato con i suoi racconti a capire perche' essere partigiano, la sua verita' dei sentimenti che aveva provato incontrando un altro popolo, il suo continuo rispetto per la cultura di quegli uomini e di quelle donne che lottarono insieme a lui per la liberta'; la sua purezza nel tornare a casa, al suo lavoro, senza pretendere nulla.

Il solo riconoscimento lo riceve nel 1964 dal popolo slavo; e poi questa sua lingua slava "viterbesizzata" con dolcezza, e' cosi' che ho potuto registrare da spettatore le emozioni di un grande attore di vita.

Grazie, Nello, per avermi insegnato a diventare testimone per la pace.

 

8. AMBIENTE E SALUTE. PRESENTATI A VITERBO I DATI DI MORTALITA' CORRELATI ALL'ESPOSIZIONE ALL'ARSENICO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Presentati a Viterbo i dati di mortalita' correlati all'esposizione all'arsenico e descritti dallo studio "Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010".

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Per iniziativa dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Viterbo e delle sezioni viterbesi della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia ), si e' svolta sabato 22 novembre 2014 presso la sede dell'Ordine dei Medici la presentazione dello studio "Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili: studio di coorte nella popolazione residente nella provincia di Viterbo, 1990-2010", realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale (Ssr) del Lazio.

Presenti all'incontro medici, rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, della Asl di Viterbo, giornalisti e cittadini impegnati nei comitati per la difesa della salute e dell'ambiente.

I risultati dello studio sono stati illustrati dalla dottoressa Paola Michelozzi.

Questo recentissimo studio e' parte di una serie di indagini realizzate nell'ambito del programma di attivita' di sorveglianza epidemiologica coordinato proprio dal Dipartimento di Epidemiologia del Ssr e rappresenta, come sottolineato dalla dottoressa Michelozzi, uno dei piu' grandi studi mai condotti in Europa su popolazioni esposte a dosi di arsenico inferiori a 100 microgrammi per litro nelle acque destinate a consumo umano.

La  prima  fase di indagine, conclusasi nell'aprile 2012, includeva 91 Comuni del Lazio con richiesta di deroga per i livelli di arsenico (As) nelle acque destinate al consumo umano (Direttiva 98/83/EC).

Lo studio illustrato nella conferenza di sabato riporta i risultati della seconda fase della ricerca che ha utilizzato un disegno di coorte, relativo a 17 Comuni della provincia di Viterbo.

Hanno costituito la coorte di studio 165.609 persone, 82.169 uomini e 83.440 donne, residenti in 8 Comuni esposti a livelli di arsenico nelle acque ad uso umano superiori a 20 microgrammi per litro e in Comuni con esposizione a valori di arsenico meno elevati.

Lo studio ha valutato l'associazione tra esposizione cronica ad arsenico ed effetti sulla mortalita' in un periodo di 20 anni (1990-2010) ed ha definito indicatori di esposizione individuale a questa sostanza tossica e cancerogena per valutare nelle popolazioni esposte possibili effetti sulla mortalita' per tumori (polmone, vescica, prostata, fegato, rene) e per malattie croniche (cause cardiovascolari, respiratorie e diabete).

I risultati dello studio hanno evidenziano effetti significativi sulle diverse patologie sopraindicate ed un gradiente di rischio al crescere del livello di esposizione; in particolare e' stato rilevato un eccesso di mortalita' per il tumore del polmone, le malattie del sistema circolatorio, le malattie respiratorie e il diabete.

Tali risultati hanno importanti implicazioni di sanita' pubblica poiche' il mancato adeguamento ai parametri di arsenico previsti gia' nel 1998 dalla legislazione (Direttiva 98/83/CE del 3 novembre 1998 concernente la qualita' delle acque destinate al consumo umano)  ha avuto come effetto l'aumento dell'esposizione ad arsenico della popolazione residente nell'area oggetto dello studio.

Al termine dell'incontro la dottoressa Antonella Litta e il dottor Luciano Sordini, anche a nome del Consiglio dell'Ordine dei Medici Chirurghi di Viterbo, sono tornati a chiedere a tutte le istituzioni il pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge e l'attuazione, come gia' piu' volte indicato, di interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile, e l'avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini residenti nei comuni della provincia di Viterbo e in particolare nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie, come la necessita' di studi di monitoraggio dello stato di salute delle persone e in particolare dei bambini per patologie correlabili anche all'esposizione all'arsenico, attraverso progetti di prevenzione che prevedano l'esecuzione di visite ed esami mirati, totalmente gratuiti e che possano almeno in parte "risarcire" a livello sanitario l'esposizione ad una sostanza tossica e cancerogena come l'arsenico che da piu' di 10 anni, secondo quanto prescritto dalle vigenti disposizioni di legge, avrebbe dovuto cessare.

*

Per comunicazioni:

- Federazione italiana medici di medicina generale - Fimmg di Viterbo, tel. e fax 0761342644, fimmgviterbo at alice.it

- Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo, tel. 3383810091, e-mail:isde.viterbo at gmail.com

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Quel che resta dell'Italia, "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 11, novembre 2014, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2014, pp. 208 (+ 12 tavole fuori testo), euro 14.

*

Riletture

- Claudio Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralita' nella Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 1991, pp. XIV + 826.

*

Riedizioni

- Alda Merini, Corpo d'amore. Un incontro con Gesu', Frassinelli, Milano 2001, Sperling & Kupfer, Milano 2010, Rcs, Milano 2014, pp. 80, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1828 del 25 novembre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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