[Nonviolenza] Telegrammi. 1877



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1877 del 25 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Valentina Bruno: Studiate, insorgete, ballate...

2. Verso il 14 febbraio, One Billion Rising

3. Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini: Idee per "One Billion Rising" 2015

4. One Billion Rising Revolution 2015. Presentazione della campagna internazionale

5. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

6. Ricordando Domenico Sereno Regis

7. Associazione "Respirare": solidali con la "Casa per la Pace" di Vicenza

8. Proposta di lettera al Sindaco del Comune di Vicenza a sostegno della "Casa per la Pace"

9. Verso il 27 gennaio, Giorno della memoria

10. Clotilde Pontecorvo: Alcuni appunti per la didattica della Shoah

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. ONE BILLION RISING. VALENTINA BRUNO: STUDIATE, INSORGETE, BALLATE...

[Da Valentina Bruno del centro antiviolenza "Erinna" (per contatti: tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo.

Valentina Bruno e' l'anima del movimento per la pace e la dignita' umana a Viterbo]

 

Ciao a tutte e tutti,

abbiamo una sola certezza per "One Bllion Rising" il 14 febbraio a Viterbo...

Vestitevi di rosso e nero e portate tutto il vostro coraggio, mentre noi del centro antiviolenza "Erinna" cerchiamo di definire i dettagli organizzativi: luogo e orario, che vi comunicheremo appena saranno certi; abbiamo pensato ad una piazza del centro storico alle ore 15.

Voi studiate la coreografia e coinvolgete quante piu' persone possibile:

https://www.youtube.com/watch?v=fL5N8rSy4CU

https://www.youtube.com/watch?v=Fwv16dtUvYM

Buone danze

Valentina per Erinna

 

2. INIZIATIVE. VERSO IL 14 FEBBRAIO, ONE BILLION RISING

 

Sosteniamo l'iniziativa "One Billion Rising", la piu' grande e partecipata iniziativa nonviolenta nel mondo. Per informazioni e contatti: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it

*

Di seguito una lettera del coordinamento italiano sui modi di aderire alla campagna One Billion Rising 2015.

In attesa di mettersi in moto con l'organizzazione vera e propria degli eventi che porteranno alla chiamata globale del 14 febbraio 2015, chiediamo alle associazioni che vogliono aderire di:

- Invitare i propri associati ad iscriversi al sito http://www.onebillionrising.org/sign-up/

- Inviare la mail ricevuta ad associazioni, singoli cittadini, amministrazioni

- Trovare spazi per la proiezione del video sull'esperienza 2014 che trovate a questo indirizzo: http://youtu.be/6guRQb9Plkk

- Divulgare i riferimenti web:

sito ufficiale: www.onebillionrising.org

sito italiano: http://obritalia.livejournal.com

facebook: https://www.facebook.com/obritalia

twitter: @OBRItalia #Rise4Revolution

- Utilizzare i loghi ufficiali scaricandoli al seguente link:

http://www.onebillionrising.org/resources/toolkit/one-billion-rising-revolution-logos/

- Contribuire alla campagna con la vostra idea "La mia rivoluzione..." in italiano e/o in inglese  ed inviarlo a nico at onebillionrising.org

Saremo comunque grati  di ricevere un vostro contributo in qualsiasi momento.

- Preparare il flash mob "Break the chain"

seguendo il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA

o quello semplificato http://youtu.be/BnHO6QMuc-w

o crearne uno voi con musiche di tamburi o altro.

Per dichiarare la vostra adesione inviate un messaggio al seguente indirizzo: Nicoletta Corradini: nico at onebillionrising.org

Coordinamento Italia One Billion Rising

Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini

 

3. INIZIATIVE. NICOLETTA BILLI, NICOLETTA CORRADINI: IDEE PER "ONE BILLION RISING" 2015

[Da Nicoletta Billi e Nicoletta Corradini del coordinamento italiano di "One BIllion Rising" (per contatti: http://www.onebillionrising.org/ , http://obritalia.livejournal.com/ , https://www.facebook.com/obritalia , http://www.onebillionrising.org/167/nico-corradini-italy/ , twitter @OBRItalia #rise4revolution, tel. +39 3475320420, skype: ni_nico , e-mail: nico at onebillionrising.org) riceviamo e diffondiamo]

 

Salve a tutti, manca poco al 14 febbraio.

Quest'anno c'e' ancor piu' liberta' di declinare, evolvere l'evento secondo la propria comunita', rete, eccetera, per trasformare creativamente, appropriarsi della giornata (quest'anno l'intero we!).

Ecco qui alcune idee per il vostro evento del 14 febbraio 2015:

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Leggere i testi di Eve Ensler pubblicati nelle note sulla pagina https://www.facebook.com/obritalia (traduzioni a cura di One Billion Rising Italia):

- La mia rivoluzione inizia dal corpo

- Un miliardo di persone si soleeranno contro l'ingiustizia

- E poi saltavamo

- Preghiera di un uomo

- L'insurrezione

- la traduzione di Break the Chain (di Tena Clark e Tim Heintz, traduzione di M. G. Di Rienzo).

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Ballare! seguendo o no... il tutorial di Debby Allen o le ragazze della Brooklyn High School of Arts: http://www.onebillionrising.org/resources/music-video-resource-page/

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Vestirsi di rosso e di nero: incoraggiamo tutti i Risers a vestirsi in rosso e nero in segno di solidarieta' a tutti gli amici attivisti del mondo, e a quelle donne e ragazze che non potranno esserci per svegliarsi, ballare e partecipare con noi.

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Proiettare i video:

- One Billion Rising for Justice (9.41 min.): http://youtu.be/6guRQb9Plkk

- One Billion Rising (9.10 min.) di Eve Ensler e Tony Stroebel (short film presentato al Sundance Film Festival e premiato Women Film Award (2013): http://youtu.be/C3WrT8HG4wY

- o nella versione trailer Rising (4.34 min.): http://youtu.be/7YS8NIBc-z0

- The men prayer (2.00 min.) con sottotitoli in italiano: http://www.youtube.com/watch?v=3TFeDAgtEoE&list=UUS47oc2edP-h2WFiK4gWQ3Q&feature=sharenoembed&index=4

- Break the chain (4.29 min.): http://youtu.be/fL5N8rSy4CU

- Il film di animazione Then we were jumping: http://vimeo.com/vday

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Un momento di solidarieta': scegliete un momento della giornata per condividere un attimo insieme ai vostri colleghi, compagni di classe, famigliari e amici. Lasciate per un poco i vostri uffici, le vostre classi, le case e state insieme, come se foste uno. Con la terra sotto i vostri piedi sollevate un dito al cielo, se riuscite, per un minuto. Smettete di fare qualunque cosa, guardatevi attorno, e saprete che siete parte di un movimento mondiale fatto di un miliardo di persone che si alzano in piedi insieme perche' la violenza sulle donne e sulle ragazze abbia fine.

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Rendetevi riconoscibili: sia che stiate facendo un flash mob in piazza o un minuto di silenzio in ufficio, usate spille, striscioni, magliette, lenzuola con il logo One Billion Rising.

Per locandine, striscioni, gadgets, magliette, e' indispensabile mantenere il logo ufficiale che deve prevalere su ogni altro logo di organizzatori e associazioni aderenti, nel rispetto del movimento internazionale promotore.

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Il 14 febbraio 2015 sara' un'azione globale che non appartiene a questa o quella organizzazione, non ha colore e/o appartenenza politica o partitica specifica; #OneBillionRisingRevolution e' un evento autogestito da tutti coloro che vorranno esprimere la propria voce e volonta' in nome della consapevolezza e della solidarieta'.

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Siate orgogliosi del motivo per cui state ballando e per cui vi state sollevando e mostratelo!

Ringraziamo tutti, dalle associazioni ai singoli soggetti, che sono impegnati nell'organizzazione e nella diffusione della campagna One Billion Rising Revolution. #rise4revolution

Vi invitiamo a copiare e incollare questo post e mandarlo via mail ai vostri amici perche' anche loro sappiano cosa fare per essere 1 di un miliardo.

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Grazie e contattateci per richieste e/o chiarimenti.

Coordinamento Italia One Billion Rising

Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini

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http://www.onebillionrising.org/

http://obritalia.livejournal.com/

https://www.facebook.com/obritalia

http://www.onebillionrising.org/167/nico-corradini-italy/

twitter @OBRItalia #rise4revolution

tel.: +39 3475320420

skype: ni_nico

 

4. REPETITA IUVANT. ONE BILLION RISING REVOLUTION 2015. PRESENTAZIONE DELLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE

[Nuovamente diffondiamo]

 

Il 25 novembre 2014, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Coordinamento italiano ha lanciato la campagna "One Billion Rising Revolution", dando appuntamento agli eventi del prossimo 14 febbraio 2015.

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"One Billion Rising Revolution" e' la nuova campagna del movimento globale iniziato nel 2013 e seguito nel 2014 con One Billion Rising per la Giustizia. Abbiamo danzato. Abbiamo preteso giustizia. Ora pretendiamo cambiamenti. La campagna e' stata lanciata dal Coordinamento italiano il 25 novembre 2014, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro donne, e per l'occasione in decine di citta' italiane sono stati organizzati eventi, danze, reading, spettacoli e convegni.

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Cosa e' One Billion Rising

Lanciato dalla scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-Day, One Billion Rising e' un movimento globale, laico, apartitico, aperto a ogni persona, gruppo e organizzazione che aderisca e si attenga al principio fondante che afferma che ogni donna ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino. Insieme all'Italia, 207 paesi del mondo hanno raccolto l'invito a manifestare con la danza la volonta' di cambiamento, scegliendo la danza, l'arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione.

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Lo spirito e gli obiettivi

La campagna attesta la consapevolezza dell'impossibilita' di porre fine alla violenza contro le donne senza analizzare l'influenza esercitata dalla poverta', dal razzismo, dalla guerra, dal disprezzo dell'ambiente, dal capitalismo, dall'imperialismo e dal patriarcato. L'impunita' si trova nel cuore di queste forze interagenti. Continueremo a pretendere giustizia e continueremo a porre l'accento sulle ingiustizie sociali inflitte alle donne e alle bambine cosi' come continueremo a mettere in evidenza la responsabilita' delle istituzioni e dei governi. Continueremo a sfidare le istituzioni, i governi, le politiche e le leggi e a far si' che questi sistemi, responsabili di creare situazioni di poverta' e violenza, rispondano del loro operato. Per l'anno 2015, Eve Ensler e il V-Day chiedono che One Billion Rising si espanda in un movimento sempre piu' decentralizzato, determinato ed empatico con le comunita' locali.

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Il potere rivoluzionario della danza

Ci siamo uniti, donne e uomini, per far si' che la violenza contro le donne diventasse un tema mondiale. Oppressione, violenza, stupro, esclusione hanno offeso e ferito il corpo della specie umana. Ed e' proprio per questo che con il nostro corpo abbiamo occupato piazze, scuole, strade, comuni, posti di lavoro, aule di giustizia, con una protesta oltraggiosa: ballando. La danza e' una delle piu' potenti forze sulla terra, il piu' antico modo di comunicare. La danza e' sfida, benche'/perche' gioiosa.

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Le adesioni e gli eventi italiani

Hanno gia' confermato la loro adesione alla campagna del 2015 organizzazioni come DI.R.E., Rete Se Non Ora Quando, CGIL Nazionale, Arci Donna, Udi Napoli, Maschile Plurale, Associazione Ricostruzione Democratica, Associazione TerradiLei, Associazione Le Kassandre e la rivista Marea.

 

5. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

6. MAESTRI. RICORDANDO DOMENICO SERENO REGIS

 

Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa, avvenuta a Torino il 24 gennaio 1984, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ricorda Domenico Sereno Regis, luminosa figura della nonviolenza in cammino.

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Domenico Sereno Regis (Torino, 1921-1984), limpido e tenace promotore della nonviolenza, prese parte alla Resistenza, fu presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione. Alla sua memoria e' intitolato il centro studi dei movimenti nonviolenti di Torino. Opere su Domenico Sereno Regis: cfr. la serie di interventi di autori vari (Beppe Marasso, Enrico Peyretti, Gian Enrico Ferraris, Pietro Polito, Rodolfo Venditti)  sotto il titolo complessivo Ricordo di Domenico Sereno Regis, in "Azione nonviolenta", n. 1-2, gennaio-febbraio 1991; cfr. anche la testimonianza di Angela Dogliotti Marasso in AA. VV., Le periferie della memoria, Anppia - Movimento Nonviolento, Torino-Verona 1999. Riferimenti utili: Centro Studi "Domenico Sereno Regis", via Garibaldi 13, 10122 Torino, sito: serenoregis.org

*

Nel ricordo e alla scuola di Domenico Sereno Regis proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": SOLIDALI CON LA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA

 

Venuti a conoscenza del fatto che da alcune settimane la "Casa per la Pace" di Vicenza, uno dei piu' prestigiosi istituti nonviolenti in Italia, e' restata priva di sede a seguito della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata;

evidenziando che la "Casa per la Pace" di Vicenza e' "istituzione pubblica" (iuxta deliberazione ad hoc del Consiglio Comunale del 1993, in adempimento dell'art. 2 dello Statuto Comunale);

aderendo all'appello condiviso da illustri figure della cultura italiana ed internazionale e dell'impegno di pace, di solidarieta', per i diritti umani e la difesa dell'ambiente;

ricordando la straordinaria importanza dell'attivita' della "Casa per la Pace" di Vicenza, che rappresenta a livello italiano ed internazionale uno dei piu' rilevanti e qualificati punti di riferimento della ricerca per la pace, della sperimentazione di forme di democrazia autenticamente partecipata, di cultura e prassi della solidarieta', di promozione della nonviolenza;

l'associazione "Respirare" si unisce all'appello rivolto al Sindaco di Vicenza affinche' il Comune si adoperi con la massima tempestivita' per restituire una sede adeguata alla "Casa per la Pace".

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 24 gennaio 2015

L'associazione "Respirare" e' stata promossa da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

8. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI LETTERA AL SINDACO DEL COMUNE DI VICENZA A SOSTEGNO DELLA "CASA PER LA PACE"

 

Vorremmo proporvi di inviare una lettera del seguente tenore al Sindaco del Comune di Vicenza recante la richiesta che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace" di quella citta'.

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Al Sindaco del Comune di Vicenza

Oggetto: richiesta che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace" di Vicenza, prezioso bene comune della citta' e di ogni persona di volonta' buona

Egregio Sindaco,

apprendiamo che la "Casa per la Pace" di Vicenza, una delle esperienze piu' rilevanti di concreto e fecondo impegno per la pace nel nostro paese, tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, che come e' noto e' una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, si troverebbe da alcuni giorni priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Auspichiamo che il Comune di Vicenza riesca al piu' presto a garantire una nuova e adeguata sede alla "Casa per la Pace", che costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune non solo per la vostra citta' ma per tutte le persone di volonta' buona e per tutte le persone operatrici di pace.

Siamo certi che avra' gia' preso a cuore la questione e che si stara' gia' alacremente adoperando per recarla a buon fine nel migliore dei modi e con la massima tempestivita'.

Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, certi del suo impegno, e restando in attesa di notizie attestanti positivi e risolutivi sviluppi, voglia gradire un cordiale saluto di pace,

FIRMA O FIRME

LUOGO E DATA

MITTENTE O MITTENTI

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Gli indirizzi di posta elettronica a cui inviare la lettera sono i seguenti: sindaco at comune.vicenza.it; vicesindaco at comune.vicenza.it; assessore.crescita at comune.vicenza.it; assessore.curaurbana at comune.vicenza.it; assessore.risorse at comune.vicenza.it; assessore.partecipazione at comune.vicenza.it; assessore.progettazione at comune.vicenza.it; assessore.formazione at comune.vicenza.it; assessore.sicurezza at comune.vicenza.it; assessore.comunita at comune.vicenza.it; assessore.semplificazione at comune.vicenza.it; presidenteconsiglio at comune.vicenza.it; direttoregenerale at comune.vicenza.it; segreteriadirezionepersonale at comune.vicenza.it; segreteriagen at comune.vicenza.it; uffstampa at comune.vicenza.it; urp at comune.vicenza.it

E per opportuna conoscenza: casaperlapace at gmail.com

Vi preghiamo di inviarla altresi' ai principali strumenti di informazione vicentini: redazioneweb at ilgiornaledivicenza.it; info at vicenzareport.it; vicenzatoday at citynews.it; redazione at vicenzapiu.com; direttore at vicenzapiu.com; vicenza at gazzettino.it; corriereveneto at corriereveneto.it; regione at mattinopadova.it; direttore at lavocedeiberici.it; info at editriceveneta.it; info at televeneto.it; info at bluradioveneto.it; redazione at bluradioveneto.it; redazione at birikina.it; info at radioreb.org; redazione at stellafm.it; diretta at stellafm.it; radioplanet at radioplanet.it; info at radio24.it; amministrazione at mediaveneto.com; redazione at radiovicenza.fm; ladomenica at tvavicenza.it; info at lineanews.it; radio at lineanews.it; regioni at adnkronos.com; ansa.venezia at ansa.it

 

9. ANNIVERSARI. VERSO IL 27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA

 

Prepariamo ovunque iniziative per celebrare il Giorno della Memoria; diffondiamo la Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti; proseguiamo la lotta contro il fascismo, contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e le oppressioni; proseguiamo la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

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Di seguito il testo della legge istitutiva.

Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177, 31 luglio 2000).

Art. 1.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.

 

10. MATERIALI. CLOTILDE PONTECORVO: ALCUNI APPUNTI PER LA DIDATTICA DELLA SHOAH

[Riproponiamo nuovamente questo testo estratto dal sito www.ucei.it/giornodellamemoria/

Per un breve profilo di Clotilde Pontecorvo riproponiamo nuovamente questo testo di alcuni anni fa: Clotilde Pontecorvo e' docente all'Universita' "La Sapienza" di Roma. Tra le opere di Clotilde Pontecorvo: Una scuola per i bambini, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1990; (a cura di), La condivisione della conoscenza, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1993; (a cura di), Un curricolo per la continuita' educativa dai quattro agli otto anni, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1989, 1990; (a cura di), Writing development. An interdisciplinary view, John Benjamins, Amsterdam 1997; con Anna Maria Ajello, Cristina Zucchermaglio, Discutendo si impara, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1991, Carocci, Roma 1999; con Maurizio Pontecorvo, Psicologia dell'educazione. Conoscere a scuola, Il Mulino, Bologna 1986; con Luigia Fuse' (a cura di), Il curricolo: prospettive teoriche e problemi operativi, Loescher, Torino 1981, 1990; con Gastone Tassinari, Luigia Camaioni (a cura di), Continuita' educativa dai quattro agli otto anni, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1990; con Anna Maria Ajello, Cristina Zucchermaglio (a cura di), I contesti sociali dell'apprendimento. Acquisire conoscenze a scuola, nel lavoro, nella vita quotidiana, Led Edizioni, Milano 1995; con Margherita Orsolini, B. Burge, L. Resnick (eds), Children's early text construction, Hillsdale, NJ 1996; con E. Ferreiro, N. Moreira, I. Garcia Hidalgo, Cappuccetto Rosso impara a scrivere. Studi comparativi in tre lingue romanze, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1996; (a cura di) Writing Development. An interdisciplinary view, John Benjamins Publishinh Company, Amsterdam 1997; con A. Fasulo, Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola, Carocci editore, Roma 1999; (a cura di), Manuale di psicologia dell'educazione, Il Mulino, Bologna 1999". Tra le pubblicazioni e riedizioni recenti: Discorso e apprendimento, Infantiae.Org, 2005; con Francesco Arcidiacono, Famiglie all'italiana. Parlare a tavola, Raffaello Cortina Editore, Milano 2007;  con Cristina Zucchermaglio e Anna Maria Ajello, Discutendo si impara, Carocci, Roma 2007; con Raimonda Morani e Franca Rossi, Altro che storie! Pratiche di lettura a scuola, Infantiae.Org, 2009; con  M. Beatrice Ligorio, La scuola come contesto. Prospettive psicologico-culturali, Carocci, Roma 2010]

 

1. Evitare la rappresentazione realistica dell'orrore. Utilizzare invece le rappresentazioni mediate, offerte da monumenti, musei, testi letterari, opere d'arte.

2. Evitare resoconti troppo analitici e raccapricccianti.

3. Evitare quindi anche il racconto di eventi, che possano essere troppo persecutori.

4. Adeguare le proposte alle possibilita' di comprensione e di empatia degli allievi, che sono variabili in funzione dell'eta' e della maturita' psicologica.

5. Favorire lo sviluppo di somiglianze e differenze con i perseguitati di allora: in questo ambito possono darsi dei processi di identificazione e a questo scopo si possono usare le storie delle vicende di bambini (quali quelle raccontate da Lia Levi) o di ragazzi, per quegli aspetti meno angosciosi e piu' comprensibili: ad esempio, il dover celare la propria identita', il dover trovare un rifugio per nascondersi, l'essere costretti alasciare la propria casa e affrontare delle fughe un po' avventurose.

6. Far vivere in modo reale qualche aspetto della discriminazione: quella che e' sempre in agguato in qualsiasi gruppo nei confronti dei diversi o in generale del gruppo estraneo, ed ha luogo facilmente anche nei gruppi di bambini piccoli, oltreche' di ragazzi. Va anche ricordato che c'e' stato qualcuno che si puo' avvantaggiare (economicamente o socialmente: vedi esclusione dalle scuole, dalle universita', dagli uffici pubblici) della discriminazione contro gli ebrei o altri "diversi".

7. Collegare questa esperienza alle discriminazioni di allora e di adesso, nei confronti degli ebrei, ma anche degli altri, attuali "diversi".

8. Ricordarsi che tutti i cattolici nel nostro paese, bambini e adulti, ricevono una prima informazione (gia' molto distorta) sugli ebrei come popolo antico, attraverso le vicende della vita e soprattutto della morte di Gesu': questa e' stata (per secoli) la base di quell'antigiudaismo cristiano bimillenario, magistralmente ricostruito e condannato da Jules Isaac e da noi narrato assai bene da Cesare Mannucci (libro molto utile per qualsiasi insegnante italiano).

9. Consentire ai bambini e ai ragazzi (di qualsasi eta') di esprimere tutti i loro dubbi e interrogativi sulle cose (per molti versi incredibili) che sono loro raccontate. A partire dalle loro domande farli discutere tra loro quanto piu' liberamente possibile. Va ricordato che su questa tematica, possono entrare in gioco pregiudizi, a volte trasmessi direttamente o inconsapevolmente dal linguaggio (si pensi alla connotazione negativa del termine "ebreo" o "giudeo", erratamente associato a Giuda Iscariota, o "rabbino", cosi' come e' usato negli stadi italiani).

10. Far riflettere i bambini e in modo particolare i ragazzi piu' grandi sulla funzione della memoria, che e' in parte individuale (basta fare una piccola esercitazione su un ricordo personale, magari dell'estate precedente), in parte familiare o del gruppo-classe, ma in parte anche collettiva e pubblica: questo del resto e' uno dei significati di questa giornata che non a caso si chiama "della memoria": come ricordo collettivo del fattore unificante della Repubblica Italiana e della piu' vasta Europa libera, che sono nate dalla lotta contro il fascismo e il nazismo, e quindi dal rifiuto di ogni discriminazione, di tipo razziale o etnico. Alla memoria collettiva servono i luoghi (i ghetti, i campi di sterminio, ad esempio), i monumenti, le opere d'arte, i musei.

11. Collegare l'antisemitismo al razzismo, che allora venne alimentato (in Italia) dalle vicende della guerra d'Etiopia: si veda la mostra e il volume su "La menzogna della razza". Puo' essere efficace citare la frase di Einstein, che a chi gli chiedeva qual era la sua razza, rispondeva: "razza umana". Ai ragazzi piu' grandi puo' essere offerta anche una storia culturale essenziale del razzismo e dell'antisemitismo, nei loro sviluppi piu' recenti in Francia, in Germania, e in Europa in genere.

12. E' essenziale che gli insegnanti - qualunque sia l'eta' dei bambini - dedichino a questa tematica (quando l'hanno gia' definita tra loro) un incontro con i genitori dei loro allievi, per informarli del loro programma e per coinvolgerli, laddove sia possibile: possono esserci ancora dei nonni che sono in grado di portare delle testimonianze significative, attraverso i loro ricordi. Ma possono esserci anche posizioni contrarie e presenza di pregiudizi: e' bene essere preparati, facendo riferimento alla legge dello Stato, che ha istituito la giornata dalla memoria, approvata dal Parlamento italiano all'unanimita'.

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Franca D'Agostini, Analitici e continentali. Guida alla filosofia degli ultimi trent'anni, Raffaello Cortina Editore, Milano 1997, pp. XX + 556.

- Franca D'Agostini, Filosofia analitica. Analizzare, tradurre, interpretare, Paravia, Torino 1997, pp. 216.

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1877 del 25 gennaio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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