[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 558



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 558 del 15 febbraio 2015

 

In questo numero:

1. Peppe Sini: Segni dei tempi

2. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

3. Anche la senatrice Loredana De Petris scrive al sindaco di Vicenza per la riapertura della Casa per la Pace

4. Per la "Casa per la Pace" di Vicenza. Una proposta

5. Alcuni riferimenti utili per sostenere la campagna One Billion Rising

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: SEGNI DEI TEMPI

 

Sabato 14 febbraio in tutto il mondo milioni di donne, bambine e bambini (e un numero crescente di uomini finalmente postisi all'ascolto e alla scuola delle donne) hanno occupato piazze e strade e hanno danzato per mettere fine alla violenza contro le donne, per mettere fine alla storia dell'orrore e dare inizio alla storia della liberta'.

Aprendo spazi di felicita' condivisa nell'affermazione della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e sostiene.

Indicando la via dell'azione nonviolenta per la salvezza dell'umanita' che e' una.

Lo abbiamo visto anche a Viterbo, per il terzo anno consecutivo, ed ancora una volta i nostri occhi si sono colmati di lacrime di gioia e di gratitudine.

E' stata, per il terzo anno consecutivo, la luminosa, aggettante, sublime esperienza di lotta e di condivisione dell'One Billion Rising, intimamente e coralmente vissuta e donata.

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Lo stesso giorno in tanti, troppi luoghi del mondo i piu' tristi e feroci e smarriti epigoni della violenza maschilista e patriarcale hanno nuovamente ucciso ed ucciso, a colpi di mitra e di mortaio, con i bombardamenti e le coltellate, estinguendo ad un tempo le altrui vite e la parte migliore della propria stessa umanita', annichilendo le esistenze altrui e pietrificando il proprio stesso cuore, rendendo piu' misero, piu' infelice, piu' inabitabile, piu' disumano il mondo.

E a questo orrore tu devi opporti, con la forza della verita', con la forza della solidarieta', con la forza della civilta', con la forza della democrazia, con la forza della nonviolenza.

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Due eventi antitetici che rivelano l'alternativa radicale che si apre dinanzi a un'umanita' sull'orlo dell'abisso.

Le donne che hanno dato vita, in fervore e splendore, all'One Billion Rising aprono una via alla pace, alla giustizia, alla convivenza, al bene comune ed alla comune sobria possibile felicita'; costruiscono un ponte oltre l'abisso del male: che l'intera umanita' sappia percorrerlo.

Chi ancora riproduce all'interno dell'unica umana famiglia l'infamia del fratricidio, chi ancora prosegue nell'adorazione della violenza, nell'asservimento al male, nell'agire assassino, contribuisce a precipitare l'umanita' nel baratro.

E' chiaro cosa occorre fare: opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni; opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.

E' chiaro cosa occorre fare: abolire le guerre, gli eserciti e le armi; rispettare, difendere e promuovere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; scegliere la nonviolenza.

Poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

La nonviolenza che sa che l'umanita' e' una e plurale, capace del miracolo della nascita, affamata di pace e di giustizia, valore infinito incarnato in ogni persona, che reca in se' la sapiente virtu' procreatrice di bene.

La nonviolenza che sa contrastare in modo concreto e coerente, e sconficcare e sconfiggere quindi il male ad un tempo banale e radicale che l'umanita' strazia e corrompe ed annienta.

La nonviolenza di cui il pensiero e le lotte delle donne sono la corrente calda, la decisiva esperienza storica, la teoria e la prassi adeguate e feconde.

La nonviolenza che ha volto e voce di donna.

La nonviolenza con passo di danza in cammino.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Il primo dovere e' salvare le vite.

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L'One Billion Rising indica all'umanita' la via della solidarieta' che salva, la via della responsabilita' per amore dell'umanita' e del mondo vivente, la via della liberazione comune.

In commozione e meditazione questo sento, questo so, questo dico.

E ad Anna, a Flavia, a Valentina ed a tutte le altre che ovunque nel mondo l'One Billion Rising hanno promosso e realizzato, e che giorno per giorno contrastano la violenza maschilista e patriarcale e cosi' difendono l'umanita' di tutti gli esseri umani, anche la mia, queste poche fragili e volatili parole esprimano intera la mia gratitudine.

 

2. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

3. INIZIATIVE. ANCHE LA SENATRICE LOREDANA DE PETRIS SCRIVE AL SINDACO DI VICENZA PER LA RIAPERTURA DELLA CASA PER LA PACE

 

Anche la senatrice Loredana De Petris, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama, scrive al sindaco di Vicenza a sostegno dell'impegno amministrativo per la tempestiva riapertura della Casa per la Pace in una sede adeguata, dopo che la prestigiosa istituzione pacifista vicentina e' restata alcune settimane fa senza sede a seguito della vendita dell'immobile in cui era sito l'assessorato ai servizi sociali presso cui era ospitata.

Anche il senatore Roberto Cotti ha espresso analogo sostegno, come gia' numerosi altri parlamentari italiani ed europei, tra cui i senatori Paolo Corsini, Nerina Dirindin, Laura Fasiolo, Luigi Manconi, Maria Mussini, Laura Puppato, Manuela Serra, i deputati Massimiliano Bernini,  Luigi Gallo, Walter Rizzetto, Simonetta Rubinato, Daniela Sbrollini, Arturo Scotto, Piepaolo Vargiu, Sandra Zampa, gli europarlamentari David Borrelli e Gianni Pittella.

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Come dalle istituzioni, anche dal mondo della cultura e dell'impegno civile, dell'associazionismo e del volontariato, da tutta Italia continuano a pervenire al sindaco vicentino messaggi di solidarieta' con l'importante istituzione pubblica nonviolenta tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, una delle personalita' piu' autorevoli della "peace research" in Italia e nel mondo; tra le prime personalita' ad aver espresso la loro viva sollecitudine ed il loro persuaso sostegno il professor Alberto L'Abate, gia' collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci e figura storica della nonviolenza in Italia; il professor Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Christi; l'on. Michele Boato, presidente dell'Ecoistituto del Veneto; il sen. Gigi Malabarba, figura storica del movimento operaio e della solidarieta' internazionale; la dottoressa Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; il presidente del Movimento Nonviolento, Mao Valpiana; e con essi innumerevoli cittadine e cittadini, ed associazioni pacifiste e di volontariato, di solidarieta' e di cittadinanza attiva, da ogni parte d'Italia: la "Casa per la Pace" di Vicenza e' infatti una delle piu' rilevanti istituzioni culturali e di impegno nonviolento nel nostro Paese, nota a livello internazionale per la qualita' delle sue iniziative culturali e di promozione concreta e coerente della pace, dei diritti umani, della solidarieta', della democrazia.

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L'iniziativa di solidarieta' prosegue e si estende, in fervida attesa che il Comune di Vicenza con la massima tempestivita' possibile restituisca alla prestigiosa istituzione pacifista una sede adeguata in cui continuare ad operare per il bene comune.

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Per contattare direttamente gli animatori della "Casa per la Pace" di Vicenza: casaperlapace at gmail.com

 

4. SOLIDARIETA'. PER LA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA. UNA PROPOSTA ARTICOLATA IN CINQUE AZIONI

 

Carissime e carissimi,

scusandoci ancora una volta con le persone che avessero gia' espresso la loro solidarieta' (ma invitando anch'esse a leggere quali ulteriori iniziative in questa lettera proponiamo, e ad aderirvi), vi scriviamo per formularvi una proposta ancora, articolata in cinque azioni possibili.

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La proposta

La proposta e' di voler esprimere il vostro sostegno alla "Casa per la Pace" di Vicenza associandovi alla richiesta rivolta al sindaco di quella citta' che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace", che da alcune settimane ne e' stata privata a seguito della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Come sapete, la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un prezioso punto di riferimento, non solo a livello cittadino ma a livello nazionale ed internazionale, per tutte le persone impegnate per la pace, i diritti umani, la solidarieta' concreta, la difesa dell'ambiente, la democrazia autenticamente partecipata, la nonviolenza.

Molte illustri personalita' della cultura e dell'impegno morale e civile hanno gia' espresso al Comune di Vicenza la loro persuasa condivisione della richiesta che alla "Casa per la Pace", che e' una "istituzione pubblica" (a seguito di specifica deliberazione del Consiglio Comunale di Vicenza del 1993, in adempimento dell'art. 2 dello Statuto Comunale), sia tempestivamente restituita una sede in cui poter continuare ad operare.

Tra le prime di queste illustri personalita' segnaliamo il professor Alberto L'Abate gia' collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci e figura storica della nonviolenza in Italia; il professor Sergio Paronetto vicepresidente di Pax Christi; l'on. Michele Boato presidente dell'Ecoistituto del Veneto; il sen. Gigi Malabarba figura storica del movimento operaio e della solidarieta' internazionale; la dottoressa Antonella Litta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.

Ricordiamo anche che tra le persone che animano la "Casa per la Pace" di Vicenza vi e' il professor Matteo Soccio, una delle personalita' piu' autorevoli della nonviolenza in Italia - tanto sul piano del contributo teorico ed educativo quanto su quello dell'azione concreta come della luminosa testimonianza personale.

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Cinque azioni possibili

Vi proponiamo di esprimere la vostra solidarieta' con la "Casa per la Pace" di Vicenza nei seguenti modi:

1. inviando una lettera al sindaco di Vicenza (ma anche all'amministrazione comunale nel suo complesso) chiedendo un tempestivo e adeguato intervento:

1.1. un modello di lettera puo' essere il seguente:

Al Sindaco del Comune di Vicenza

Oggetto: richiesta che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace" di Vicenza, prezioso bene comune della citta' e di ogni persona di volonta' buona

Egregio Sindaco,

apprendiamo che la "Casa per la Pace" di Vicenza, una delle esperienze piu' rilevanti di concreto e fecondo impegno per la pace nel nostro paese, tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, che come e' noto e' una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, si troverebbe da alcuni giorni priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Auspichiamo che il Comune di Vicenza riesca al piu' presto a garantire una nuova e adeguata sede alla "Casa per la Pace", che costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune non solo per la vostra citta' ma per tutte le persone di volonta' buona e per tutte le persone operatrici di pace.

Siamo certi che avra' gia' preso a cuore la questione e che si stara' gia' alacremente adoperando per recarla a buon fine nel migliore dei modi e con la massima tempestivita'.

Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, certi del suo impegno, e restando in attesa di notizie attestanti positivi e risolutivi sviluppi, voglia gradire un cordiale saluto di pace,

firma, luogo e data, recapiti postale, telefonico ed e-mail del mittente

1.2. gli indirizzi di posta elettronica del sindaco e dell'amministrazione comunale di Vicenza sono i seguenti: sindaco at comune.vicenza.it; vicesindaco at comune.vicenza.it; assessore.crescita at comune.vicenza.it; assessore.curaurbana at comune.vicenza.it; assessore.risorse at comune.vicenza.it; assessore.partecipazione at comune.vicenza.it; assessore.progettazione at comune.vicenza.it; assessore.formazione at comune.vicenza.it; assessore.sicurezza at comune.vicenza.it; assessore.comunita at comune.vicenza.it; assessore.semplificazione at comune.vicenza.it; presidenteconsiglio at comune.vicenza.it; direttoregenerale at comune.vicenza.it; segreteriadirezionepersonale at comune.vicenza.it; segreteriagen at comune.vicenza.it; uffstampa at comune.vicenza.it; urp at comune.vicenza.it; vi preghiamo di scrivere a tutti.

1.3. e' anche possibile (ed opportuno) scrivere a tutti i singoli consiglieri comunali di Vicenza attraverso le loro pagine nel sito del Comune www.comune.vicenza.it

2. inviando per conoscenza la vostra lettera (o una lettera in cui riferite di essa o comunque del vostro sostegno alla "Casa per la Pace") anche ai mass-media vicentini; gli indirizzi di posta elettronica dei principali sono i seguenti: redazioneweb at ilgiornaledivicenza.it; info at vicenzareport.it; vicenzatoday at citynews.it; redazione at vicenzapiu.com; vicenza at gazzettino.it; corriereveneto at corriereveneto.it; regione at mattinopadova.it; direttore at lavocedeiberici.it; info at editriceveneta.it; info at televeneto.it; info at bluradioveneto.it; redazione at bluradioveneto.it; redazione at birikina.it; info at radioreb.org; redazione at stellafm.it; diretta at stellafm.it; radioplanet at radioplanet.it; info at radio24.it; amministrazione at mediaveneto.com; redazione at radiovicenza.fm; ladomenica at tvavicenza.it; info at lineanews.it; radio at lineanews.it; regioni at adnkronos.com; ansa.venezia at ansa.it

3. inviando per conoscenza la vostra lettera anche agli ulteriori mass-media locali e nazionali che riterrete utile ovvero opportuno informare.

4. inviando la vostra lettera e/o questo appello agli altri vostri interlocutori invitando anch'essi ad aderire all'iniziativa.

5. inviando ovviamente la vostra lettera anche direttamente agli amici della "Casa per la Pace" di Vicenza: casaperlapace at gmail.com

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La ragione di un'insistenza

Ci permettiamo di insistere e di disturbarvi una volta ancora perche' la questione e' di particolare importanza, ed ha una valenza non meramente locale ma generale: la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un'esperienza storica della nonviolenza in Italia, non possiamo permettere che questo prezioso bene comune sia cancellato. Per poter estendere l'impegno di pace, e ve ne e' immenso urgente bisogno, occorre sapere innanzitutto almeno difendere le esperienze di pace gia' esistenti, come la "Casa per la Pace" vicentina.

Invitiamo quindi tutte  le persone di volonta' buona ad impegnarsi in questa iniziativa, nella ferma persuasione che e' possibile ed e' necessario che alla "Casa per la Pace" di Vicenza sia restituita al piu' presto una sede.

Grazie dell'attenzione e della solidarieta'.

 

5. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI PER SOSTENERE LA CAMPAGNA ONE BILLION RISING

 

Sito ufficiale: www.onebillionrising.org

Sito italiano: http://obritalia.livejournal.com , facebook: https://www.facebook.com/obritalia

A Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 558 del 15 febbraio 2015

 

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