[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 319



 

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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 319 del 26 aprile 2015

 

In questo numero:

1. Ancora del mondo capovolto

2. Se "Erinna" non ci fosse...

3. In memoria di Edmund Husserl

 

1. EDITORIALE. ANCORA DEL MONDO CAPOVOLTO

 

I governanti degli stati dell'Unione Europea pretendono di farci credere che gli effetti siano cause e le cause siano effetti.

Cosi' lorsignori dichiarano che per salvare le vite dei migranti, che loro stesso innanzitutto fanno morire, la priorita' sia "stroncare manu militari il traffico degli esseri umani", mentre quel traffico esiste unicamente in quanto essi governi degli stati dell'Unione Europea proibiscono ai disperati in fuga dalla fame e dalla guerra di giungere in Europa in modo legale e sicuro e di trovarvi salvezza e protezione (e basterebbe quindi che i governi europei finalmente consentissero a tutti gli esseri umani di giungere in Europa in modo legale e sicuro per far cessare i floridi quanto sanguinari affari delle mafie dei trafficanti).

Cosi' lorsignori dichiarano che per salvare le vite dei migranti, che loro stesso innanzitutto fanno morire, la priorita' sia impedire loro di lasciare l'Africa, condannandoli all'orrore e alla morte li'.

Cosi' lorsignori dichiarano che per salvare le vite dei migranti, che loro stesso innanzitutto fanno morire, la priorita' sia fare nuove guerre, che altre morti ed altri disastri provocheranno.

Non hanno studiato logica, si sa, i governanti degli stati dell'Unione Europea. E neppure morale. Ad altri studi, altre pratiche hanno atteso. Se ne vedono purpurei gli effetti.

*

C'e' un solo modo hic et nunc per salvare la vita di innumerevoli innocenti in fuga dalla fame e dalla guerra, dall'orrore e dalla morte: consentire a tutti gli esseri umani di muoversi liberamente sul pianeta casa comune dell'umanita' intera; consentire a tutte le persone in fuga l'ingresso legale e sicuro in Europa; approntare immediatamente un intervento di soccorso, accoglienza e assistenza da realizzare mettendo a disposizione mezzi di trasporto pubblici e gratuiti e garantendo effettualmente pieno diritto d'asilo nel nostro continente.

E abrogare quindi tutte le infami attuali misure razziste e schiaviste. E cessare di fare le guerre. E cessare di rapinare interi continenti. E cessare di sostenere ed alimentare i poteri criminali e i regimi del terrore, le dittature e le mafie, lo sfruttamento onnidistruttivo.

Il resto e' silenzio.

 

2. APPELLI. SE "ERINNA" NON CI FOSSE...

 

Se "Erinna" non ci fosse, tante donne vittime di violenza resterebbero senza alcun aiuto, resterebbero nel dolore, nella paura, nella solitudine, e nel concreto, continuo, estremo pericolo di nuove violenze.

Ma il centro antiviolenza "Erinna" a Viterbo c'e', e da molti anni opera incessantemente.

Ed e' necessario che continui ad esserci ed a portare avanti tutte le attivita' in cui le donne che lo animano sono impegnate, dall'ascolto alla consulenza, dall'assistenza all'ospitalita', dalla formazione all'orientamento, dall'informazione alla sensibilizzazione, dall'intervento psicologico a quello legale, dall'aiuto materiale all'accoglienza e alla protezione nella casa-rifugio.

Decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente negato al centro antiviolenza "Erinna" i fondi a suo tempo ad esso attribuiti ed illegittimamente ed insensatamente da anni trattenuti dall'ente locale incaricato di trasmetterglieli; decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente preteso di negare l'esistenza stessa della piu' importante esperienza di donne che aiutano le donne vittime di violenza nell'Alto Lazio.

Occorre che ogni persona di volontà buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione repubblicana, nell'ambito delle proprie possibilita', sostengano "Erinna" in questo momento.

*

Dal profondo del cuore chiediamo a chi legge queste righe di inviare al Centro antiviolenza "Erinna" un contributo economico affinche' possa continuare nella sua indispensabile azione, ed un messaggio di solidarieta'.

I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

*

Facciamo circolare questo appello, facciamo sapere che occorre sostenere il Centro antiviolenza "Erinna". E sosteniamolo insieme.

 

3. MAESTRI. IN MEMORIA DI EDMUND HUSSERL

 

Ricorre oggi, 26 aprile, l'anniversario della scomparsa di Edmund Husserl (1859-1938), l'illustre filosofo fondatore della fenomenologia, corrente di pensiero tra le piu' feconde del Novecento.

*

Anche nel ricordo e alla scuola di Edmund Husserl proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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Numero 319 del 26 aprile 2015

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