[Nonviolenza] Telegrammi. 1998



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1998 del 27 maggio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Elezioni regionali e comunali

2. Mao Valpiana: Il primo obiettivo e' raggiunto. L'impegno prosegue

3. Questo foglio (se vale la pena di parlarne)

4. In memoria di Louise Weiss

5. "Ambiente, salute, diritti umani". Un incontro con la dottoressa Antonella Litta a Viterbo

6. "Da Machiavelli agli ecovillaggi". Un incontro di riflessione a Viterbo con Paolo Arena e Marco Graziotti

7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

8. Un appello per l'uscita dell'Italia dalla Nato

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ELEZIONI REGIONALI E COMUNALI

 

Per chi votiamo?

Per chi si oppone alla guerra e a tutte le uccisioni.

Per chi si oppone al razzismo e a tutte le persecuzioni.

Per chi si oppone al maschilismo e a tutte le oppressioni.

Per chi si oppone alla devastazione della biosfera, casa comune dell'umanita'.

*

- Quidam: Ma sono elezioni amministrative...

- Ipse: Appunto.

- Quidam: Occorre occuparsi di problemi locali, quotidiani...

- Ipse: Appunto.

- Quidam: Che vi credete, che la politica possa essere nonviolenta?

- Ipse: Esattamente.

- Quidam: Hanno ragione quelli, a dire che siete sempre i soliti.

- Ipse: Esattamente.

*

Per chi votiamo?

Per chi si oppone alla guerra e a tutte le uccisioni.

Per chi si oppone al razzismo e a tutte le persecuzioni.

Per chi si oppone al maschilismo e a tutte le oppressioni.

Per chi si oppone alla devastazione della biosfera, casa comune dell'umanita'.

 

2. EDITORIALE. MAO VALPIANA: IL PRIMO OBIETTIVO E' RAGGIUNTO. L'IMPEGNO PROSEGUE

[Da Mao Valpiana, coordinatore della Campagna "Un'altra Difesa e' possibile" (per contatti: sito: www.difesacivilenonviolenta.org, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, segreteria: c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803) riceviamo e diffondiamo.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". E' stato fondamentale ideatore, animatore e portavoce dell'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile 2014 e coordina la campagna "Un'altra Difesa e' possibile". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

Ai Comitati regionali, ai comitati provinciali, ai gruppi locali promotori della Campagna "Un'altra difesa e' possibile": il primo obiettivo e' raggiunto. Ora l'impegno prosegue

Care amiche e cari amici,

venerdi' 22 maggio abbiamo depositato alla Segreteria generale della Camera dei Deputati sette scatoloni contenenti i moduli con le sottoscrizioni a sostegno della nostra proposta di legge di iniziativa popolare. Le firme consegnate sono circa 52.000, dunque l'obiettivo minimo delle 50.000 e' stato raggiunto e superato. Altre firme stanno ancora arrivando (ritardi postali, plichi inviati in ritardo, ecc.) e siamo d'accordo con gli Uffici della Camera che le invieremo comunque in aggiunta (l'Ufficio di Presidenza valutera' se accoglierle o meno, purche' - ovviamente - abbiano data di autentica e certificazione antecedenti il 22 maggio).

Nei prossimi giorni vi faremo sapere con precisione il conteggio del totale e le divisioni per provenienza geografica. Certo, si poteva fare meglio, alcune regioni hanno raccolto molto poco, al di sotto della soglia minima prefissata, ma comunque ce l'abbiamo fatta.

Aver raggiunto questo risultato in tempi ristretti, e grazie soprattutto all'impegno di piccoli gruppi senza grandi organizzazioni alle spalle, e' una soddisfazione che ci da' forza ed entusiasmo per proseguire la nostra Campagna il cui obiettivo ultimo e' l'approvazione di una legge che istituisca la Difesa civile non armata e nonviolenta nel nostro Paese.

La nostra proposta sara' annunciata nella seduta della Camera di mercoledi' 3 giugno. Anche questo e' un passaggio importante, seppur formale, perche' comunque il titolo della nostra proposta di legge sara' nei verbali del Parlamento, a conoscenza di tutti i deputati.

La verifica della validita' della firme sara' fatta nei prossimi mesi, ma nel frattempo noi dobbiamo proseguire il lavoro. Abbiamo gia' chiesto un appuntamento ufficiale con la Presidente della Camera per illustrarle i contenuti della proposta e chiedere un iter rapido di discussione.

Importanti, in questa seconda fase, saranno i contatti politici, le pressioni sui partiti e sui singoli parlamentari, il rilancio degli impegni assunti da tanti consigli comunali e dai sindaci firmatari.

Sarebbero tantissimi i ringraziamenti personali da fare per il lavoro straordinario che molti di voi si sono assunti. Valga per tutti un grazie particolare a Caterina Del Torto e Fabio Salandini della segreteria di Verona, e a Giulia Tamagni e Adriano Moratto della segreteria di Brescia.

Da ultimo la nota economica. Le spese sono state molte (stampa moduli, spedizioni, viaggi, ecc.), e si aggirano sui 12.000 euro (a breve faremo il bilancio preciso). E' necessario raccoglierli subito. Mandate il contributo su Iban IT35U0760111700000018745455 intestato al Movimento Nonviolento, nella causale scrivere "per Campagna").

Un caro saluto,

Mao Valpiana, coordinatore della Campagna

26 maggio 2015

sito: www.difesacivilenonviolenta.org, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org

Segreteria c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803

 

3. EDITORIALE. QUESTO FOGLIO (SE VALE LA PENA DI PARLARNE)

 

Se non ci sono imprevisti tra un paio di giorni sono duemila i numeri dei "Telegrammi". Che si aggiungono ai 1487 della prima serie de "La nonviolenza e' in cammino", ai 978 numeri delle "Minime", e a una congerie di supplementi tra i quali "Coi piedi per terra" (790 numeri), "Voci e volti della nonviolenza" (698 numeri), "Nonviolenza. Femminile plurale" (577 numeri), "La domenica della nonviolenza" (320 numeri) ed altri ancora numericamente meno consistenti.

All'inizio ci furono i 27 numeri di "In cammino verso Assisi" nell'agosto-settembre del 2000, con cui intendevamo accompagnare e sostenere giorno per giorno la preparazione della marcia Perugia-Assisi di quell'anno, specifica per la nonviolenza; svoltasi la marcia pensammo di continuare per un po' per pubblicare gli interventi li' tenuti e qualche commento alla marcia, e qualche altro materiale ancora: ed iniziammo "La nonviolenza e' in cammino". E adesso e' il 2015.

I lievi cambiamenti della testata (il passaggio alle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" e poi agli attuali "Telegrammi della nonviolenza in cammino"), come alcuni periodi di silenzio, dipesero talvolta da guasti ed incidenti (e un paio furono disastrosi, con ingenti perdite di materiale d'archivio sia cartaceo che elettronico), ma forse soprattutto attestano il dubbio se valesse la pena di continuare, dubbio che chi imbastisce queste righe deve superare ogni giorno.

Redigere questo foglio e' stata una fatica, e come tutte le fatiche una fatica in gran parte sprecata. Ma forse ne e' valsa comunque la pena; chi puo' dirlo?

In ogni caso, a chi ha avuto la bonta' di leggerlo, scriverci, collaborarvi, utilizzare in qualche modo questo notiziario, grazie ancora. Dal profondo del cuore.

La nonviolenza e' in cammino.

 

4. MAESTRE. IN MEMORIA DI LOUISE WEISS

 

Ricorreva ieri, 26 maggio, l'anniversario della scomparsa di Louise Weiss (Arras, 25 gennaio 1893 - Parigi, 26 maggio 1983), giornalista, scrittrice, parlamentare europea, militante pacifista ed europeista, resistente antifascista, femminista.

*

Anche nel ricordo di Louise Weiss proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. INCONTRI. "AMBIENTE. SALUTE, DIRITTI UMANI". UN INCONTRO CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA A VITERBO

 

Si e' svolto martedi' 26 maggio 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta sul tema "Ambiente, salute, diritti umani: cosa occorre sapere, cosa occorre fare".

*

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

 

6. INCONTRI. "DA MACHIAVELLI AGLI ECOVILLAGGI". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO CON PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI

 

Si e' svolto la sera di martedi' 26 maggio 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Da Machiavelli agli ecovillaggi: svolgimenti storici di teorie politiche e pratiche sociali dal Rinascimento a oggi in una prospettiva umanistica, ecologista e nonviolenta".

All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Marco Graziotti.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarietà concreta.

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Marco Graziotti e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Paolo Arena ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Laureato in Scienze della comunicazione, e' autore di un apprezzato lavoro su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon"; recentemente ha realizzato una rilevante ricerca su "Riflessi nella letteratura e nel cinema della boxe come realta' complessa e specchio della societa' della solitudine di massa e della sopraffazione e mercificazione universale", interpretando con adeguate categorie desunte dalle scienze umane e filologiche numerose opere letterarie e cinematografiche; piu' recentemente ancora ha realizzato una ricerca sulle istituzioni e le politiche finanziarie europee facendo specifico riferimento alle analisi di Luciano Gallino e di Francuccio Gesualdi.

 

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

 

Per sostenere il centro antiviolenza di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

8. REPETITA IUVANT. UN APPELLO PER L'USCITA DELL'ITALIA DALLA NATO

[Nuovamente diffondiamo il seguente appello del Comitato promotore "No guerra, no Nato" (per contatti: e-mail: noguerranonato at gmail.com, sito: www.noguerranonato.it) "per l'uscita dell'Italia dalla Nato, per un'Italia neutrale, per portare l'Italia fuori dal sistema di guerra, per attuare l'articolo 11 della Costituzione"]

 

L'Italia, facendo parte della Nato, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno secondo i dati ufficiali della stessa Nato, cifra in realta' superiore che l'Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace (Sipri) quantifica in 72 milioni di euro al giorno.

Secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell'Alleanza, la spesa militare italiana dovra' essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno.

E' un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese sociali, per un'alleanza la cui strategia non e' difensiva, come essa proclama, ma offensiva.

Gia' il 7 novembre del 1991, subito dopo la prima guerra del Golfo (cui la Nato aveva partecipato non ufficialmente, ma con sue forze e strutture) il Consiglio Atlantico approvo' il "Nuovo concetto strategico", ribadito ed ufficializzato nel vertice dell'aprile 1999 a Washington, che impegna i paesi membri a condurre operazioni militari in "risposta alle crisi non previste dall'articolo 5, al di fuori del territorio dell'Alleanza", per ragioni di sicurezza globale, economica, energetica, e migratoria. Da alleanza che impegna i paesi membri ad assistere anche con la forza armata il paese membro che sia attaccato nell'area nord-atlantica, la Nato viene trasformata in alleanza che prevede l'aggressione militare.

La nuova strategia e' stata messa in atto con le guerre in Jugoslavia (1994-1995 e 1999), in Afghanistan (2001-2015), in Libia (2011) e le azioni di destabilizzazione in Ucraina, in alleanza con forze fasciste locali, ed in Siria. Il "Nuovo concetto strategico" viola i principi della Carta delle Nazioni unite.

Uscendo dalla Nato, l'Italia si sgancerebbe da questa strategia di guerra permanente, che viola la nostra Costituzione, in particolare l'articolo 11, e danneggia i nostri reali interessi nazionali.

L'appartenenza alla Nato priva la Repubblica italiana della capacita' di effettuare scelte autonome di politica estera e militare, decise democraticamente dal Parlamento sulla base dei principi costituzionali.

La piu' alta carica militare della Nato, quella di Comandante supremo alleato in Europa, spetta sempre a un generale statunitense nominato dal presidente degli Stati Uniti. E anche gli altri comandi chiave della Nato sono affidati ad alti ufficiali statunitensi. La Nato e' percio', di fatto, sotto il comando degli Stati Uniti che la usano per i loro fini militari, politici ed economici.

L'appartenenza alla Nato rafforza quindi la sudditanza dell'Italia agli Stati Uniti, esemplificata dalla rete di basi militari Usa/Nato sul nostro territorio che ha trasformato il nostro paese in una sorta di portaerei statunitense nel Mediterraneo.

Particolarmente grave e' il fatto che, in alcune di queste basi, vi sono bombe nucleari statunitensi e che anche piloti italiani vengono addestrati al loro uso. L'Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione nucleare, che ha sottoscritto e ratificato.

L'Italia, uscendo dalla Nato e diventando neutrale, riacquisterebbe una parte sostanziale della propria sovranita': sarebbe cosi' in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est.

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001, pp. 406.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1998 del 27 maggio 2015

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