[Nonviolenza] Telegrammi. 2151



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2151 del 29 ottobre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Hic et nunc, quid agendum

2. "Il diritto alla dignita', il dovere della solidarieta'". Un incontro di riflessione con Vito Ferrante a Viterbo

3. Movimento Nonviolento, Peacelink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, Associazione Antimafie Rita Atria: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

4. L'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace (parte prima)

5. In memoria di Alfred Jules Ayer, di Georges Brassens, di Nikolaj Cernysevskij, di Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert, di Rina Durante, di Elie Faure, di Jean Giraudoux, di Teresa Recchia

6. Segnalazioni librarie

7. La "Carta" del Movimento Nonviolento

8. Per saperne di piu'

 

1. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. INCONTRI. "IL DIRITTO ALLA DIGNITA', IL DOVERE DELLA SOLIDARIETA'". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE A VITERBO

 

Si e' svolto mercoledi' 28 ottobre 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Il diritto alla dignita', il dovere della solidarieta'. Sostenere e potenziare i servizi pubblici per difendere e promuovere il diritto alla salute e all'assistenza; realizzare esperienze di aiuto e di condivisione; rispettare e difendere sempre il valore e i diritti della persona umana".

All'incontro ha preso parte Vito Ferrante, presidente dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) e presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo.

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Una breve notizia su Vito Ferrante

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

3. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

 

4 novembre 2015: non festa, ma lutto.

Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

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Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

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In particolare vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

Obiettivo della Campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della  Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "dovere della difesa della patria" (art. 52).

Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile" si veda al sito www.difesacivilenonviolenta.org La segreteria della Campagna e' presso il Movimento Nonviolento.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto  di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Associazione Antimafie Rita Atria

per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

 

4. REPETITA IUVANT. L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA DELLE MONGOLFIERE PER LA PACE (PARTE PRIMA)

[Riproduciamo qui la "Documentazione sull'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui bloccare i decolli dei bombardieri (che vale anche come esortazione alla nonviolenza e come piccola guida pratica per agire se si dovesse nuovamente presentare la necessita' di fermare stragi in corso e di difendere la legalita' costituzionale)" gia' diffusa a suo tempo nella rete telematica; crediamo che alcuni dei materiali seguenti possano essere utilizzabili anche in altri contesti]

 

1. Introduzione

Riportiamo qui parte della nostra "Guida pratica all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui bloccare i decolli dei bombardieri", che diffondemmo in migliaia di copie nel 1999 durante la guerra, opuscolo nel quale presentavamo il ragionamento, la sperimentazione e la proposta dell'azione diretta nonviolenta che per alcune ore blocco' i decolli dei bombardieri ad Aviano. Abbiamo eliminato alcune ripetizioni ed apportato alcune minime correzioni ai documenti li' raccolti e di cui riproduciamo qui una selezione.

Abbiamo aggiunto infine a) il comunicato e la dichiarazione diffusi nel gennaio 2000 dopo l'archiviazione del procedimento penale a nostro carico per aver organizzato e propagandato quell'azione diretta nonviolenta contro la guerra e per la legalita' costituzionale; b) due testi successivi che possono avere anche un valore riassuntivo.

Sottolineiamo ancora una volta che questa azione e' stata l'unica concepita e realizzata in Italia nel periodo della guerra del 1999 con lo scopo preciso di bloccare realmente con la forza della nonviolenza i decolli dei bombardieri, in una logica non simbolica o testimoniale ma concretamente operativa; l'esperienza condotta dimostra che la nonviolenza puo' fronteggiare efficacemente, e - se condotta da un numero adeguato di persone adeguatamente preparate - puo' mettere in scacco la piu' forte macchina bellica del mondo.

E' un troppo grande dolore per noi non essere riusciti lo scorso anno a persuadere di questo piu' che poche persone; fossimo stati capaci di spostare il movimento pacifista sulle posizioni della nonviolenza, e si fosse stati capaci di passare all'azione diretta nonviolenta a livello di massa, molte vite umane sarebbero state salvate.

2. Fermiamo la guerra con la nonviolenza (6 maggio 1999)

Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio invadiamo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi Nato ed impediamo il decollo dei bombardieri stragisti.

Il nostro impegno e' contro la guerra, contro le stragi, contro le deportazioni; contro il razzismo, contro tutte le "pulizie etniche"; contro le devastazioni ambientali e le distruzioni di case ed opere civili; contro i crimini di Milosevic, della Nato, dell'Uck, delle bande paramilitari.

Il nostro impegno e' per la pace, i diritti umani, la democrazia, la convivenza; per il diritto internazionale e la legalità costituzionale; per la solidarieta' con tutte le vittime; per il disarmo e la difesa popolare nonviolenta.

Sosteniamo la lotta nonviolenta di Ibrahim Rugova.

3. Una breve descrizione della nostra proposta (del 15 aprile 1999, diffusa all'assemblea nazionale del movimento per la pace a S. Maria degli Angeli, aprile 1999)

I. Passare dalla testimonianza dell'orrore e dell'impotenza all'azione diretta nonviolenta:

- aggiungere alle manifestazioni locali diffuse ed alle manifestazioni nazionali, una pratica concreta di specifica lotta nonviolenta che contrasti direttamente la macchina bellica;

- qualificare l'impegno pacifista nel senso della concretezza e dell'intervento diretto nel conflitto con le tecniche della nonviolenza.

II. Una proposta di azione diretta nonviolenta:

- qui in Italia concretamente occorre fermare i bombardieri, che appunto partono dall'Italia;

- si puo' fermarli al decollo, che e' l'unico momento in cui cio' e' realmente possibile con mezzi nonviolenti (e quindi senza provocare pericoli per la vita di alcuno);

- l'idea e' di cercare di farlo invadendo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi da cui partono i raid;

- e di invadere questo spazio aereo con mongolfiere di carte e palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni e striscioni con motti pacifisti, e fogli di alluminio o piccoli elementi metallici - fil di ferro e simili - che possano essere di disturbo sia alla visibilita', sia per gli apparecchi elettronici militari di guida dei decolli e di controllo dello spazio aereo.

III. Solo con la nonviolenza si puo' contrastare efficacemente la guerra:

- l'iniziativa deve essere rigorosamente nonviolenta, e non prestare il fianco ne' ad equivoci, ne' a strumentalizzazioni e falsificazioni;

- l'iniziativa deve essere visibile, creativa, facilmente comprensibile e tale da poter essere accolta e diffusa da tutti, ed altresì dai mass-media, senza che ne venga distorto il significato, che e' semplicemente quello di cercar di impedire i bombardamenti, di essere una iniziativa per cercar di fermare la guerra, le stragi, le deportazioni;

- questa iniziativa ha una vera possibilita' di efficacia concreta;

- ci sembra anche che essa sia riproducibile su ampia scala (perche' e' economica - i materiali usati sono di poco costo -; perche' e' facile da realizzare da parte di chiunque; perche' non implica pericoli ne' per se' ne' per altri);

- infine tale iniziativa puo' dimostrare a nostro avviso che con la nonviolenza si puo' intervenire concretamente ed efficacemente nel conflitto, e contrastare realmente i bombardamenti;

- per quelli di noi che sono "amici della nonviolenza" la realizzazione di questa iniziativa ed il suo successo nel bloccare od ostacolare il decollo dei bombardieri sia pure per poche ore, sarebbe un forte argomento a sostegno della tesi che la nonviolenza, con la sua carica di creativita' ed amore, puo' essere piu' forte anche dei piu' giganteschi e feroci apparati di morte e di distruzione.

IV. Abbiamo cercato di diffondere questa proposta:

- finora non siamo riusciti a farla "passare" adeguatamente sui mass-media;

- domenica 11 aprile ad Aviano siamo riusciti a realizzarla efficacemente: per alcune ore del primo pomeriggio gli aerei non sono decollati, per la presenza in aria delle mongolfiere e delle centinaia di palloncini che vi avevamo lanciato; siamo stati poi "oscurati" da due minuti di scontri e follia, provocati da altri manifestanti non nonviolenti ed estranei alla nostra azione, che ovviamente hanno fatto, essi e solo essi, notizia per i mass-media;

- ci ripromettiamo di contattare direttamente (nei limiti delle nostre risorse e capacita') vari gruppi pacifisti e movimenti nonviolenti, inviando copia di questo testo gratuitamente a chiunque ce ne fara' richiesta;

V. Per concludere:

- l'opposizione alla guerra deve essere fatta su posizioni limpide e che vadano alla radice; ergo a noi pare che l'opposizione alla guerra debba essere rigorosamente nonviolenta;

- a tutti i pacifisti ed i nonviolenti chiediamo di valutare, e qualora lo ritengano possibile, di promuovere, diffondere e realizzare questa iniziativa di azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace"  o analoga e migliore campagna che con metodi nonviolenti possa bloccare il decollo dei bombardieri, e che possa essere massivamente riproducibile presso tutte le basi in Italia, con la prospettiva di ripetutamente effettuare lanci nonviolenti di mongolfiere e quindi invadere lo spazio aereo delle basi e quindi impedire i decolli costantemente e simultaneamente in tutta Italia per ore o meglio ancora per giorni (e notti).

VI. Alcuni suggerimenti pratici:

- Una iniziativa nonviolenta richiede che si comunichi preliminarmente alle autorita' cosa si intende fare; richiede che i partecipanti siano addestrati alla nonviolenza e si attengano strettamente ad essa, e siano disposti a subire le conseguenze anche giudiziarie del loro gesto; richiede che in nessun caso si faccia del male ad alcuno; richiede una condotta limpida e coerente ed una disponibilita' ad accettare le sofferenze che il proprio impegno richiede;

- noi sconsigliamo che ad azioni dirette nonviolente partecipino persone non preparate e non informate, o che non accettino le regole condivise della condotta nonviolenta.

VII. Per approfondire:

- Abbiamo realizzato, e diffondiamo gratuitamente a quanti ne fanno richiesta, un breve testo su La nonviolenza contro la guerra: istruzioni per l'uso, la cui lettura consigliamo a quanti vogliono impegnarsi contro la guerra usando rigorosamente la nonviolenza;

- stiamo realizzando, e pensiamo di riuscire a diffonderla forse gia' da domani, una vera e propria guida pratica per la realizzazione dell'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace";

- Sono sempre molto utili alcuni libri "classici" come: Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano; Alberto L'Abate (a cura di), Addestramento alla nonviolenza, Satyagraha, Torino; Gene Sharp, Politiche dell'azione nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino (particolarmente il II dei tre volumi); Charles C. Walker, Manuale per l'azione diretta nonviolenta, Edizioni del Movimento Nonviolento, Perugia. Una rivista fondamentale e' il mensile "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona; tel. 045/8009803, fax 045/8009212; e-mail: azionenonviolenta at sis.it; http://www.unimondo.org/azionenonviolenta

4. Appello all'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" (25 aprile 1999)

- Un ragionamento: contro la guerra e per i diritti umani occorre passare dalla testimonianza del dolore e dell'impotenza, all'azione diretta nonviolenta.

- Una proposta: cerchiamo di bloccare il decollo dei bombardieri invadendo lo spazio aereo delle basi Nato con mongolfiere per la pace.

- Un'esperienza: domenica 11 aprile ad Aviano per alcune ore abbiamo invaso lo spazio aereo circostante e sovrastante la base militare con le nostre mongolfiere di carta ed i nostri palloni gonfiati ad elio (che recavano appesi striscioni pacifisti e lamine di metallo per cercar di disturbare le apparecchiature elettroniche militari), ed in quel lasso di tempo i bombardieri non sono decollati.

- Una richiesta: l'intero movimento per la pace italiano partecipi alla promozione e realizzazione di una campagna nazionale nonviolenta per bloccare il decollo dei bombardieri invadendo lo spazio aereo delle basi Nato con mongolfiere della pace.

- Una speranza: la lotta contro la guerra sia condotta esclusivamente con la nonviolenza; che con questa azione diretta nonviolenta si possa dimostrare che la nonviolenza - come pensava Gandhi - e' piu' forte della violenza; che possa essere piu' forte del piu' gigantesco apparato di distruzione e di morte del mondo.

Fermiamo la guerra con la nonviolenza.

5. Quattro regole di condotta obbligatorie per partecipare all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace (25 aprile 2000)

I. A un'iniziativa nonviolenta possono partecipare solo le persone che accettano incondizionatamente di attenersi alle regole della nonviolenza.

II. Tutti i partecipanti devono saper comunicare parlando con chiarezza, con tranquillita', con rispetto per tutti, e senza mai offendere nessuno.

III. Tutti i partecipanti devono conoscere perfettamente senso e fini di questa azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", vale a dire:

a) fare un'azione nonviolenta concreta:

- per impedire il decollo dei bombardieri;

- opporsi alla guerra, alle stragi, alle deportazioni, alle devastazioni, al razzismo;

- chiedere il rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale che proibiscono questa guerra;

b) le conseguenze cui ogni singolo partecipante puo' andare incontro (possibilita' di fermo e di arresto), conseguenze che vanno accettate pacificamente e onestamente, ed alle quali nessuno deve cercare di sottrarsi.

IV. Tutti devono rispettare i seguenti principi della nonviolenza:

- non fare del male a nessuno (se una sola persona dice o fa delle stupidaggini, o una sola persona si fa male, la nostra azione diretta nonviolenta e' irrimediabilmente e totalmente fallita, e deve essere immediatamente sospesa);

- spiegare a tutti (amici, autorita', interlocutori, interpositori, eventuali oppositori) cosa si intende fare, e che l'azione diretta nonviolenta non e' rivolta contro qualcuno, ma contro la violenza (in questo caso lo scopo e' fermare la guerra, cercar di impedire che avvengano altre stragi ed atrocita');

- dire sempre e solo la verita';

- fare solo le cose decise prima insieme con il metodo del consenso ed annunciate pubblicamente (cioe' a tutti note e da tutti condivise); nessuno deve prendere iniziative personali di nessun genere; la nonviolenza richiede lealta' e disciplina;

- assumersi la responsabilita' delle proprie azioni e quindi subire anche le conseguenze che ne derivano;

- mantenere una condotta nonviolenta anche di fronte all'eventuale violenza altrui.

Chi non accetta queste regole non puo' partecipare all'azione diretta nonviolenta, poiche' sarebbe di pericolo per se', per gli altri e per la riuscita dell'iniziativa che e' rigorosamente nonviolenta.

6. Schema di richiesta di autorizzazione

Al Sindaco del Comune di ...

al Segretario Comunale

al dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale

al dirigente della Polizia Municipale

a tutti i consiglieri comunali di ...

al Prefetto di ...

al Questore di ...

al Presidente della Provincia di ...

al Comandante della Stazione Carabinieri di ...

al Ministro della Difesa

al Ministro dei Trasporti

al Ministro dell'Interno

al Ministro degli Affari Esteri

e per opportuna conoscenza:

al Comandante della base Nato di ...

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: richiesta di autorizzazione per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell'innalzamento di mongolfiere di carta, di palloncini gonfiati ad elio e di aquiloni con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'ONU e dello Statuto della Nato).

Egregi signori,

con la presente il sottoscritto ..., nato a ... il ... e residente in ..., a nome di ...,

fa richiesta di autorizzazione

per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell'innalzamento di mongolfiere di carta e di palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'ONU e dello Statuto della Nato).

Si sottolinea il fatto che tale iniziativa sara' rigorosamente nonviolenta, che non si offendera' nessuno, non si fara' del male a nessuno, si accetteranno tutte le conseguenze della propria condotta, accettando nonviolentemente quindi le decisioni ed i provvedimenti che le autorita' dovessero prendere nei confronti dei nonviolenti che partecipano all'iniziativa (compreso il fermo e l'arresto), ed a tal fine vi invio in allegato i seguenti documenti (che formano parte integrante di questa richiesta; documenti che vi pregherei di leggere con attenzione, ed in relazione a cui vi sarei grato di comunicarmi eventuali vostri pareri e commenti):

1. testo del nostro Appello all'azione diretta nonviolenta per bloccare i decolli dei bombardieri;

2. testo delle nostre Regole di condotta obbligatorie per partecipare all'iniziativa nonviolenta delle mongolfiere per la pace (testo la cui accettazione incondizionata sara' da noi richiesta a tutte le persone che vorranno partecipare o assistere all'iniziativa nonviolenta stessa);

3. testo della nostra Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia.

In attesa di riscontro alla presente richiesta si comunica l'intendimento di realizzare comunque tale azione diretta nonviolenta a partire dalla data del ..., iniziativa finalizzata a cercar di salvare delle vite umane, a contrastare la guerra, ed a difendere il diritto internazionale e la legalita' costituzionale, in particolare gli articoli 11 e 78 della nostra legge fondamentale che il governo italiano ha sciaguratamente violato.

Restando in attesa di un vostro sollecito riscontro, al nostro recapito postale o piu' tempestivamente al nostro numero telefonico e fax ...,

e restando altresì a disposizione per ogni opportuno chiarimento o comunicazione,

vogliate gradire distinti saluti ed auguri di ogni bene,

Firma

luogo e data

7. Lettera aperta al personale delle basi Nato (8 aprile 1999)

Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia in cui si enuncia il senso e il fine dell'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" con cui cercheremo di impedire il decollo dei bombardieri che stanno provocando stragi in Jugoslavia, e si invita a far prevalere le ragioni dell'umanita' e della legalita'

Egregi signori,

con questa lettera aperta, nell'impossibilita' di farlo singolarmente, vi informiamo della nostra intenzione di realizzare un'azione diretta nonviolenta consistente nel tentativo di invadere con delle piccole mongolfiere lo spazio aereo sovrastante e circostante le basi da cui si levano in volo gli aerei impegnati nei bombardamenti che stanno massacrando le popolazioni della Jugoslavia; con tale tentativo cerchiamo di impedire che gli aerei assassini decollino, e quindi speriamo di riuscire a salvare delle vite umane, le vite di coloro che le bombe ed i missili scagliati dai bombardieri Nato stanno appunto sopprimendo.

Vi preghiamo pertanto di tener conto di questa nostra iniziativa e di rinunciare a far decollare i bombardieri.

Cercando di impedire i bombardamenti, con questa nostra iniziativa nonviolenta intendiamo anche:

1. fare appello alla vostra coscienza di esseri umani;

2. impedirvi di essere corresponsabili degli omicidi causati dai bombardamenti;

3. proporvi di rifiutare di partecipare ad una guerra assolutamente fuorilegge sia in relazione alle basi stesse del diritto internazionale, sia in relazione agli accordi e le norme dell'alleanza atlantica;

4. con particolar riferimento a quanti di voi sono cittadini italiani (e comunque tutti vi trovate in territorio italiano), vi richiamiamo altresi' al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che vi proibisce di prender parte a questa guerra che in base alla nostra Costituzione e' illegale (cfr. art. 11 Cost.).

Abbiamo voluto scrivervi questa lettera perche' vi sia chiaro che non abbiamo alcuna intenzione di nuocere alle vostre persone, e che anzi la nostra iniziativa nonviolenta finalizzata ad impedire, se possibile, il decollo dei bombardieri e quindi le stragi, ha anche la funzione di aiutarvi a veder chiaro in questa terribile situazione e nella vostra stessa coscienza, di aiutarvi a far prevalere la vostra umanita', di pregarvi di non volervi macchiare di crimini efferati.

Un fraterno saluto di pace,

8. Lettera aperta ai responsabili delle basi Nato (30 aprile 1999)

Al responsabile della base di ... da cui decollano i bombardieri stragisti

Egregio signore,

come le e' gia' noto, a partire dal pomeriggio del primo maggio 1999 eseguiremo l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", con le quali invaderemo lo spazio aereo circostante e sovrastante la base di ... posta sotto la sua responsabilita', per impedire cosi' il decollo dei bombardieri che portano devastazione e morte in Jugoslavia.

La preghiamo pertanto di soprassedere ai decolli dei bombardieri finche' lo spazio aereo sara' ingombrato dalle nostre mongolfiere di carta, dai nostri palloncini gonfiati ad elio, dai nostri aquiloni di carta.

A onor del vero la preghiamo anche, e qui le parliamo da esseri umani ad essere umano, di cessare definitivamente di far decollare i bombardieri che portano devastazione e morte su popolazioni innocenti, che non sono certo responsabili dei crimini dei loro governanti.

E la preghiamo anche di desistere dai bombardamenti, nella nostra qualita' di cittadini italiani, e lei e' ospite del nostro paese, quindi alle nostre leggi deve obbedienza: lei sa, o dovrebbe sapere, che la legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione della Repubblica Italiana, proibisce all'Italia di avallare o partecipare ad una guerra come questa: illegale secondo la nostra Costituzione (art. 11), illegale secondo i principi del diritto internazionale, illegale secondo la Carta delle Nazioni Unite, illegale secondo lo stesso Statuto della Nato.

Come lei sa, sciaguratamente il nostro governo ha violato la nostra Costituzione, ma questo non rende inefficace la Costituzione della Repubblica Italiana, semplicemente rende fuorilegge il governo che l'ha violata.

Quindi, dal profondo del cuore la preghiamo: desista dal contribuire al protrarsi di stragi, desista da una guerra illegale e criminale. Ascolti la voce delle leggi scritte e delle leggi non scritte che illuminano la sua coscienza di essere umano.

Vorremmo infine che lei fosse certo che la nostra e' un'iniziativa rigorosamente nonviolenta: non nutriamo odio per nessun essere umano, non vogliamo far del male a nessun essere umano. Ci sta a cuore anche l'incolumita' sua e dei suoi uomini.

Un fraterno saluto di pace,

 

5. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI ALFRED JULES AYER, DI GEORGES BRASSENS, DI NIKOLAJ CERNYSEVSKIJ, DI JEAN-BAPTISTE LE ROND D'ALEMBERT, DI RINA DURANTE, DI ELIE FAURE, DI JEAN GIRAUDOUX, DI TERESA RECCHIA

 

Ricorre oggi, 29 ottobre, l'anniversario della nascita di Alfred Jules Ayer (Londra, 29 ottobre 1910 - 27 giugno 1989), della scomparsa di Georges Brassens (Sete, 22 ottobre 1921 - Saint-Gely-du-Fesc, 29 ottobre 1981), della scomparsa di Nikolaj Cernysevskij (Saratov, 24 luglio 1828 - 29 ottobre 1889), della scomparsa di Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert (Parigi, 16 novembre 1717 - 29 ottobre 1783), della nascita di Rina Durante (Melendugno, 29 ottobre 1928 - Lecce, 26 dicembre 2004), della scomparsa di Elie Faure (Sainte-Foy-la-Grande, 4 aprile 1873 - Parigi, 29 ottobre 1937), della nascita di Jean Giraudoux (Bellac, 29 ottobre 1882 - Parigi, 31 gennaio 1944) e della nascita di Teresa Recchia (Torino, 29 ottobre 1899 - Parigi, 19 aprile 1935).

*

Anche nel ricordo di Alfred Jules Ayer, di Georges Brassens, di Nikolaj Cernysevskij, di Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert, di Rina Durante, di Elie Faure, di Jean Giraudoux e di Teresa Recchia, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Hans Bots, Francoise Waquet, La Repubblica delle lettere, Il Mulino, Bologna 2005, pp. 278.

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Riedizioni

- Gianni Rodari, Novelle fatte a macchina, Rcs, Milano 2015, pp. 240, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

8. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2151 del 29 ottobre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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