[Nonviolenza] Telegrammi. 2212



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2212 del 30 dicembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Suscitiamo un'opposizione corale del popolo italiano alla folle e criminale decisione governativa di esporre assurdamente a un grave pericolo di morte centinaia di persone

2. "Educare alla pace nelle scuole"

3. In memoria di Luigi Antonini, di Enrico Bigatti, di Amelia Bloomer, di Tullia Carettoni Romagnoli, di Daniil Charms, di Augusto Del Noce, di Danilo Dolci, di Giovanni Domaschi, di Angelo Donati, di Ruth Draper, di Marx Emiliani, di Leopoldo Gasparotto, di Heiner Mueller, di Romain Rolland, di Paolo Rossi, di Victor Serge

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. SUSCITIAMO UN'OPPOSIZIONE CORALE DEL POPOLO ITALIANO ALLA FOLLE E CRIMINALE DECISIONE GOVERNATIVA DI ESPORRE ASSURDAMENTE A UN GRAVE PERICOLO DI MORTE CENTINAIA DI PERSONE

 

Il governo ha annunciato l'intenzione di inviare tra pochi mesi centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul, esponendoli gratuitamente ed assurdamente a quasi certa morte.

Mosul e' infatti controllata dall'Isis e la presenza dei soldati italiani a breve distanza favorira' l'ideazione e l'esecuzione di attentati stragisti. Non solo, la presenza dei soldati italiani esporra' al massacro oltre ai nostri soldati anche le maestranze dell'impianto idroelettrico, le popolazioni intorno e a valle della diga, e indurra' l'organizzazione criminale a promuovere attentati anche nel nostro paese, poiche' nella logica scellerata dell'Isis l'Italia diverra' un bersaglio primario dell'azione stragista propagandata come "lotta contro gli invasori crociati". Tutte le persone di buon senso si rendono perfettamente conto che quella decisione del governo italiano e' un azzardo insensato che esporra' gratuitamente a un gravissimo pericolo di morte tante persone, e che di fatto avvantaggera' l'Isis. Alla luce di tutto cio' e' del tutto evidente che quella decisione va immediatamente revocata, prima di una nuova strage di Nassiriya.

*

Si puo', si deve persuadere il governo a recedere dall'annunciata criminale follia. E se il governo non recedesse occorre persuadere il Parlamento a respingere quell'illegale e insensata decisione. E se il Parlamento incredibilmente volesse essere complice della preparazione delle condizioni per un massacro, occorre allora persuadere il Presidente della Repubblica a porre il suo veto. Ma noi confidiamo che il governo stesso, a fronte di una opposizione popolare che divenisse massiva ed evidente, preferirebbe rinsavire e rinunciare al suo lugubre proposito.

E quindi dobbiamo adoperarci per suscitare subito questa opposizione: sul piano concettuale non e' difficile farlo, talmente chiare sono le forti ragioni per cui chiediamo ad ogni persona di volonta' buona e di retto sentire, ad ogni associazione democratica, ad ogni istituzione fedele alle repubblica, di opporsi a un massacro annunciato. Difficile invece e' raggiungere rapidamente la massa critica adeguata al fine di rovesciare quell'inammissibile, illecita, mortifera decisione. Difficile e' convincere i piu' ad uscire dalla rassegnazione, dall'indifferenza, dalla subalternita', dalla complicita' per omissione. Ma proprio questo e' il nostro compito: chiamare tutte e tutti alla responsabilita' propria e comune, a difendere le vite umane in pericolo.

*

Chiediamo quindi a tutti coloro che ci leggono di impegnarsi a tal fine: cominciando col far circolare l'informazione, ed ove possibile promuovendo iniziative pubbliche di riflessione e di mobilitazione.

Scriviamo ai ministri, ai parlamentari, al capo dello stato, agli enti locali, ai mezzi d'informazione, alle nostre cerchie di amici e conoscenti, alle nostre compagne ed ai nostri compagni di impegno morale, sociale, civile.

Sollecitiamo le associazioni e le organizzazioni cui partecipiamo o che conosciamo ed apprezziamo a prendere posizione.

Chiediamo ai Comuni, alle Province, alle Regioni di votare documenti indirizzati al governo con la richiesta di revocare immediatamente quella letale, immorale, illegittima decisione.

Facciamoci sentire.

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

2. INCONTRI. "EDUCARE ALLA PACE NELLE SCUOLE"

 

Si e' svolta nel pomeriggio di martedi' 29 dicembre 2015 presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo una conversazione sul tema "Educare alla pace nelle scuole".

All'incontro ha preso parte il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.

 

3. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI LUIGI ANTONINI, DI ENRICO BIGATTI, DI AMELIA BLOOMER, DI TULLIA CARETTONI ROMAGNOLI, DI DANIIL CHARMS, DI AUGUSTO DEL NOCE, DI DANILO DOLCI, DI GIOVANNI DOMASCHI, DI ANGELO DONATI, DI RUTH DRAPER, DI MARX EMILIANI, DI LEOPOLDO GASPAROTTO, DI HEINER MUELLER, DI ROMAIN ROLLAND, DI PAOLO ROSSI, DI VICTOR SERGE

 

Ricorre oggi, 30 dicembre, l'anniversario della scomparsa di Luigi Antonini, della scomparsa di Enrico Bigatti, della scomparsa di Amelia Bloomer, della nascita di Tullia Carettoni Romagnoli, della nascita di Daniil Charms, della scomparsa di Augusto Del Noce, della scomparsa di Danilo Dolci, della nascita di Giovanni Domaschi, della scomparsa di Angelo Donati, della scomparsa di Ruth Draper, della scomparsa di Marx Emiliani, della nascita di Leopoldo Gasparotto, della scomparsa di Heiner Mueller, della scomparsa di Romain Rolland, della nascita di Paolo Rossi, della nascita di Victor Serge.

*

Anche nel ricordo di Luigi Antonini, di Enrico Bigatti, di Amelia Bloomer, di Tullia Carettoni Romagnoli, di Daniil Charms, di Augusto Del Noce, di Danilo Dolci, di Giovanni Domaschi, di Angelo Donati, di Ruth Draper, di Marx Emiliani, di Leopoldo Gasparotto, di Heiner Mueller, di Romain Rolland, di Paolo Rossi, di Victor Serge, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Jan Rohls, Storia dell'etica, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 576.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2212 del 30 dicembre 2015

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