[Nonviolenza] Telegrammi. 2454



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2454 del 28 agosto 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Soccorsi

2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

3. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

4. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

5. Alcuni testi del mese di luglio 2016 (parte seconda)

6. Oggi a Viterbo

7. In memoria di Emmanuel Chidi Namdi

8. Per Chelsea Manning

9. La Camera dei Deputati ha approvato...

10. Abolire le armi

11. Da Perugia ad Assisi

12. "Momenti, figure ed analisi della lotta antirazzista in America". A Viterbo un incontro di studio e di testimonianza

13. Un'azione per la pace: sciogliere la Nato e processarne i vertici

14. Se prendessimo sul serio le tragedie

15. Da Varsavia con furore

16. Illegalmente, criminalmente, insensatamente

17. Solo il disarmo puo' fermare le stragi

18. Malvolio Straccani: Un'avventura di Cencio Magnacci

19. Innanzitutto il disarmo

20. Segnalazioni librarie

21. La "Carta" del Movimento Nonviolento

22. Per saperne di piu'

 

1. LE ULTIME COSE. SOCCORSI

 

Il rischio e' che dopo le cerimonie ufficiali la solidarieta' si affievolisca, ed invece occorre continuare a cercare sotto le macerie, ed occorre continuare ad assistere i superstiti, e per un lungo periodo ancora serviranno aiuti, aiuti veri, la vita e' dura quando hai perso ogni avere.

I mass-media prediligono il sangue, quando non c'e' piu' l'orrore in diretta spostano l'attenzione altrove - non mancano mai le mattanze. Ed invece gli esseri umani hanno bisogno di aiuto e attenzione ben oltre l'immediatezza del disastro. E questa attenzione e questo aiuto almeno noi dobbiamo continuare a dare. Oggi, e domani.

Una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

 

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

3. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

Firma, luogo e data, recapito del mittente

 

5. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2016 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2016.

 

6. OGGI A VITERBO

 

Con una giornata di lutto cittadino oggi Viterbo ricorda Nadia Benedetti, la concittadina uccisa a Dacca nella strage di una settimana fa, e con lei ricorda tutte le vittime di quel massacro, e tutte le vittime di tutti i massacri, di tutte le uccisioni.

Oggi Viterbo ricorda che vi e' una sola umanita', e che la morte di ogni essere umano ci colpisce e ci riguarda, perche' - con le parole di John Donne - nessun essere umano e' un'isola ma tutti facciamo parte dell'unica umanita', ed ogni campana a morto suona quindi per te.

*

Non passa giorno senza notizie di attentati, di bombardamenti, di femminicidi, di indicibili atrocita'.

A questa distretta dell'umanita' siamo dunque giunti.

A questo crepuscolo della civilta'.

A questo osceno ed immondo ritorno trionfale di Hitler.

Lo strazio ci ammutolisce.

Ed invece dobbiamo farci forza e dirle le parole, i ragionamenti, che occorre pur dire.

Che tutti gli esseri umani appartengono a un'unica famiglia, che tutti hanno lo stesso diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Che uccidere e' il crimine piu' grande.

Che solo la nonviolenza puo' contrastare l'orrore.

Che occorre il disarmo e la smilitarizzazione.

Che occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Dobbiamo farci forza e contrastare il male facendo il bene; dobbiamo farci forza ed opporci alla morte difendendo le vite; dobbiamo farci forza e sconfiggere la violenza con la nonviolenza.

*

Dobbiamo contrastare e abolire il maschilismo, il razzismo, il militarismo, lo schiavismo, il fascismo: con la forza della democrazia, con la forza della legalita', con la forza della verita', con la forza della misericordia.

Ci unisce tutti un unico destino.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

7. IN MEMORIA DI EMMANUEL CHIDI NAMDI

 

Non basta il pianto.

Occorre agire.

Con la forza della verita'.

Con la scelta della nonviolenza.

Contro tutte le uccisioni.

 

8. PER CHELSEA MANNING

 

Le agenzie di stampa hanno diffuso la notizia che Chelsea Manning avrebbe tentato il suicidio.

Chelsea Manning, gia' Bradley Manning, e' la persona che rese pubblici documenti segreti che documentavano efferate uccisioni e selvagge stragi di esseri umani innocenti compiute dall'esercito statunitense in Iraq.

Per quella sua doverosa azione di denuncia di crimini di guerra e contro l'umanita' Chelsea Manning dovrebbe essere ringraziata ed onorata da tutte le persone decenti e da tutte le istituzioni civili del mondo. Invece ha subito persecuzione e torture, e sta subendo tuttora una detenzione pluridecennale in condizioni disumane.

Sia protetta la sua vita, sia rispettata la sua persona, le sia restituita la liberta', sia finalmente pienamente riconosciuta la bontà, la legittimita', la doverosita' della sua azione di denuncia di crimini di guerra e contro l'umanita'.

 

9. LA CAMERA DEI DEPUTATI HA APPROVATO...

 

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto che rifinanzia le missioni militari all'estero, e con esse la partecipazione italiana alle guerre in corso.

In flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra.

In flagrante violazione del comune sentire di tutti gli esseri umani che sanno che le guerre uccidono gli esseri umani, che gli eserciti uccidono gli esseri umani, che le armi uccidono gli esseri umani.

In flagrante violazione del sentimento del bene, in flagrante violazione della ragione e del diritto.

Solo la pace salva le vite.

Solo il disarmo salva le vite.

Solo la smilitarizzazione salva le vite.

 

10. ABOLIRE LE ARMI

 

Abolire le armi. Salvare le vite.

 

11. DA PERUGIA AD ASSISI

 

Si svolgera' domenica 9 ottobre la prossima edizione della marcia Perugia-Assisi per la pace.

Che nel preparare la partecipazione si realizzino ovunque fin d'ora iniziative di pace e di solidarieta'; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per il disarmo e la smilitarizzazione; per salvare tutte le vite.

Che nel preparare la partecipazione si realizzino ovunque fin d'ora iniziative con cui opporsi al totalitarismo, al militarismo, alla schiavitu'. Ed opporsi all'indifferenza, all'egoismo sordo e cieco, ad ogni subalternita' al disordine costituito, ad ogni complicita' con la violenza dei poteri oppressori e rapinatori.

*

Vedere il volto dell'altra persona, sentirne il dolore, recarle aiuto: agire personalmente la responsabilita' di ogni essere umano per l'umanita' intera, per l'intero mondo vivente.

Scegliere la nonviolenza, che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro ogni violenza. Scegliere la nonviolenza, che e' l'unica forma adeguata, concreta e coerente di lotta per la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione. Scegliere la nonviolenza, che apre gli occhi, il cuore, la mente; scegliere la nonviolenza, che vede l'orrore e lo contrasta; scegliere la nonviolenza, che salva le vite.

*

Sia la preparazione della marcia Perugia-Assisi occasione per una riflessione finalmente sincera sulla catastrofe del movimento pacifista in Italia negli ultimi decenni, e sia occasione per una ripresa di pensiero ed azione che senza ambiguita', senza vilta', senza sofismi, senza cedimenti, riproponga con persuasa fermezza la necessita' e l'urgenza della nonviolenza, il programma della nonviolenza, la teoria e la prassi della nonviolenza. Ponendo obiettivi semplici e chiari, empiricamente verificabili: il disarmo e la smilitarizzazione; l'aiuto umanitario e l'accoglienza per tutte le persone sofferenti e in pericolo; tutti i diritti democratici, tutti i diritti umani, per tutti gli esseri umani; il rispetto e la protezione dell'unico mondo vivente e degli esseri viventi tutti.

*

La marcia Perugia-Assisi torni finalmente ad essere se stessa: come la penso', la volle, la organizzo' e realizzo' Aldo Capitini.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

12. "MOMENTI, FIGURE ED ANALISI DELLA LOTTA ANTIRAZZISTA IN AMERICA". A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA

 

Si e' svolto venerdi' 8 luglio 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio (ma anche di testimonianza e di impegno contro tutte le uccisioni) sul tema "Momenti, figure ed analisi della lotta antirazzista in America", con particolar riferimento a Martin Luther King, Malcolm X, George Jackson, il composito movimento del Black Power, e particolarmente valorizzando anche le testimonianze, le ricerche e le riflessioni di Amiri Baraka, Angela Davis, Cornel West, bell hooks.

Sono stati letti e commentati alcuni brevi testi delle autrici e degli autori citati, ed evidenziati confronti e convergenze con l'esperienza della lotta antiapartheid in Sud Africa, con le pensatrici ed i pensatori del movimento anticolonialista, con le elaborazioni e le pratiche - diffuse in varie parti del mondo e sempre piu' interconnesse - dei movimenti socialisti e libertari, femministi, pacifisti, ecologisti, nonviolenti, di solidarieta' tra e con le oppresse e gli oppressi, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio per tutte le vittime delle uccisioni e delle stragi di questi ultimi drammatici giorni, a cominciare dalla giovane donna viterbese assassinata a Dacca (nel cui ricordo oggi la popolazione viterbese si e' unita in un giorno di lutto cittadino), a cominciare dal giovane uomo nigeriano assassinato a Fermo (che era riuscito a scampare alla furia omicida dell'organizzazione terrorista Boko Haram che aveva sterminato gran parte della sua famiglia, era riuscito a giungere in salvo in Italia e qui e' stato ucciso dai colpi di un razzista italiano), a cominciare dalle persone uccise nelle ultime ore negli Stati Uniti d'America, a cominciare dalle quotidiane vittime dell'ecatombe nel Mediterraneo.

*

L'incontro si e' concluso rinnovando ancora una volta un appello al Parlamento affinche' legiferi due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

*

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sintetizzato i compiti dell'ora di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona capace di porsi all'ascolto delle vicende e dei pensieri, delle voci e dei volti delle tante e dei tanti testimoni del bene che seppero opporsi all'iniquita', ed ancor piu' all'ascolto delle vittime, di tutte le vittime della menzogna e dell'ignoranza, di tutte le vittime dell'ingiustizia e della violenza, e soprattutto di quelle vittime cui tutto e' stato sottratto per sempre spezzando loro la vita.

Alla barbarie assassina occorre opporre la cultura, la cultura che rende consapevoli del legame che unisce l'intera umanita', una umanita' - come diceva Hannah Arendt - costitutivamente plurale, composta di persone tutte diverse e tutte eguali in diritti, tutte irriducibilmente uniche, tutte infinitamente preziose.

"Homo sum, et nihil humani a me alienum puto", recita la tanto citata ed ancor piu' inascoltata massima di Terenzio: "Sono un essere umano, e quindi nulla di umano mi e' estraneo"; in ogni essere umano riconosco me stesso, i miei bisogni e le mie paure, il mio dolore e la mia fatica, ma anche la mia capacita' di percepire e realizzare il bene, la mia capacita' di pensiero e di azione che la vita degnifica, e quindi l'affinita' profonda che ci accomuna e ci convoca alla reciproca solidarieta', all'universale fratellanza e sororita', alla condivisione dei beni, al bene comune.

Dalla coscienza di essere tutte e tutti noi esseri umani egualmente esposti al dolore, alla malattia, alla morte, discende la verita' che forse nessuno ha enunciato con la medesima forza euristica del Leopardi della "Ginestra": che proprio per questo abbiamo il diritto e il dovere di unirci recandoci mutuo soccorso, che proprio per questo dobbiamo agire per contrastare, ridurre e lenire la sofferenza impostaci dal nostro statuto biologico, e soprattutto che proprio per questo dobbiamo agire per abolire - per abolire, si' - la violenza storica frutto dell'oppressione e dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, frutto delle ingiustizie dagli esseri umani compiute contro altri esseri umani. Come ebbe a dire memorabilmente Heinrich Boll: "ogni vittima ha il volto di Abele".

La conseguenza da trarre da questa consapevolezza, da questo ragionamento, e' il dovere di contrastare la violenza con la nonviolenza; e di agire in modo concreto e coerente per salvare le vite. E per salvare le vite alcune cose da fare sono cosi' evidenti che chiunque se ne avvede: occorre abolire le guerre, gli eserciti e le armi; occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; occorre difendere la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

"Tu non uccidere, tu salva le vite": questo e' l'appello che leggiamo in tutte le grandi tradizioni culturali dell'umanita'.

Questo e' l'appello che leggiamo nel volto muto di tutte le vittime.

Questo e' l'appello che leggiamo nel pensiero di tutte le grandi pensatrici ed i grandi pensatori dell'umanita'.

Questo e' l'appello che leggiamo nei gesti di tutte e tutti i grandi testimoni della dignita' umana.

Da Socrate ateniese a Gesu' di Nazareth, da Confucio a Buddha, da Olympe de Gouges a Mary Wollstonecraft, da Clara Zetkin a Rosa Luxemburg, da Lev Nikolaevic Tolstoj a Mohandas K. Gandhi, da Virginia Woolf a Simone Weil, da Etty Hillesum a Edith Stein, da Gunther Anders a Ernesto Balducci, da Laura Conti a Franca Ongaro Basaglia, da Luce Fabbri a Germaine Tillion, da Primo Levi a Bianca Guidetti Serra, da Emmanuel Levinas a Marianella Garcia Villas, da Assia Djebar a Nelson Mandela, da Ernst Bloch ad Hans Jonas, da Bertha von Suttner a Edward W. Said, da Alice Paul a Wangari Maathai, ad innumerevoli altre ed altri.

Siamo convocati alla responsabilita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. UN'AZIONE PER LA PACE: SCIOGLIERE LA NATO E PROCESSARNE I VERTICI

 

La Nato non e' piu' (se mai lo sia stata) un'alleanza difensiva: ma un soggetto terrorista e stragista.

Dal vertice di Varsavia esce ancora una volta confermata la volonta' di provocare nuove guerre in Europa.

Attraverso la Nato l'Unione Europea e' asservita alla politica imperialista statunitense che negli ultimi decenni ha destabilizzato vaste aree del mondo e promosso guerre e conflitti e devastazioni tali che milioni di esseri umani sono stati precipitati nella miseria e nella disperazione, costretti a fuggire dai propri paesi, ridotti in schiavitu' o trucidati.

La Nato e' un'associazione a delinquere che occorre al piu' presto sciogliere, ed i cui vertici occorre al piu' presto processare per i crimini di guerra e contro l'umanita' commessi.

*

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Occorre abolire gli eserciti e le armi.

Solo la pace salva le vite.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

14. SE PRENDESSIMO SUL SERIO LE TRAGEDIE

 

Se prendessimo sul serio le tragedie, se ascoltassimo la muta voce delle vittime, se inverassimo i principii fondamentali - gli impegni supremi - sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, se riconoscessimo l'umanita' nostra ed altrui, sapremmo bene cosa occorre innanzitutto fare qui ed ora.

Cessare di partecipare alle guerre in corso, dal Medio Oriente all'Afghanistan.

Ridurre drasticamente le spese militari ed avviare il passaggio dalla sanguinaria follia militarista alla Difesa popolare nonviolenta ed ai Corpi civili di pace.

Iniziare il disarmo ad ogni livello: proibendo la produzione, la diffusione, la detenzione e l'uso delle armi; e sequestrando e distruggendo le armi gia' in circolazione.

Promuovere lo scioglimento dell'organizzazione terrorista e stragista della Nato ed un'iniziativa giudiziaria affinche' i suoi vertici siano processati per crimini di guerra e crimini contro l'umanita'.

Soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone bisognose di aiuto.

Consentire ad ogni persona l'ingresso nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto per ogni persona che si trovi nel nostro paese.

*

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Aiuti umanitari, ospitalita', difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

*

Cessare di uccidere.

Salvare le vite.

Una sola umanita'.

 

15. DA VARSAVIA CON FURORE

 

Il vertice della Nato a Varsavia ha confermato che l'alleanza atlantica ha come primo obiettivo provocare una guerra con la Russia.

Cosa si aspetta a riconoscere che la Nato e' ormai null'altro che un'organizzazione terrorista e stragista che occorre al piu' presto sciogliere?

Cosa si aspetta a mettere sotto processo i vertici della Nato per crimini di guerra e crimini contro l'umanita'?

*

Cosa deve ancora accadere per capire definitivamente che le guerre sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani, che le guerre sono sempre e solo nemiche dell'umanita'?

Cosa deve ancora accadere per capire che per salvare l'umanita' dalla catastrofe occorre il disarmo e la smilitarizzazione?

Solo la pace salva le vite.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il fondamento di ogni morale, il fondamento di ogni politica, il fondamento di ogni civilta', il fondamento dell'umana convivenza e' nel seguente concetto: non uccidere.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

16. ILLEGALMENTE, CRIMINALMENTE, INSENSATAMENTE

 

L'Italia continua a fornire armi a regimi assassini. Illegalmente, criminalmente, insensatamente.

Il Parlamento ha nuovamente votato ingenti finanziamenti per la partecipazione italiana alle scellerate guerre in corso, dall'Afghanistan al Medio Oriente. Illegalmente, criminalmente, insensatamente.

Il presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato che non solo l'Italia avra' un ruolo ancor piu' rilevante nell'occupazione militare in Afghanistan, ma che l'Italia schierera' truppe nell'Europa dell'est (ovvero al servizio della scellerata azione della Nato che sta cercando di provocare una guerra con la Russia). Illegalmente, criminalmente, insensatamente.

*

Cessi lo stato italiano di sperperare risorse ingentissime del pubblico erario a fini di male e di morte.

Decida finalmente lo stato italiano di rispettare la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico che ripudia la guerra.

*

Ogni persona ragionevole sa che la guerra uccide e la pace salva le vite: perche' lo stato italiano sceglie la guerra invece della pace?

Ogni persona ragionevole sa che piu' armi circolano e piu' persone moriranno, meno armi circolano e piu' persone si salveranno: perche' lo stato italiano sceglie la morte invece della vita?

Ogni persona ragionevole sa che gli eserciti servono a fare la guerra, servono a uccidere le persone, servono a imporre un dominio con la violenza e il terrore; mentre la smilitarizzazione promuove la pace, rispetta le vite, invera uguaglianza di diritti, democrazia, civile convivenza: perche' lo stato italiano sceglie la violenza assassina invece del rispetto dei diritti umani?

*

Questo chiediamo: il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Questo chiediamo: il rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

Questo chiediamo: il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Questo chiediamo: rispetto per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Compassione, ragionevolezza, benevolenza.

 

17. SOLO IL DISARMO PUO' FERMARE LE STRAGI

 

Le armi uccidono gli esseri umani.

Solo il disarmo puo' fermare le stragi.

 

18. MALVOLIO STRACCANI: UN'AVVENTURA DI CENCIO MAGNACCI

[Dal nostro buon amico Malvolio Straccani riceviamo e pubblichiamo questo racconto. Gli abbiamo chiesto: "E che c'entra con un notiziario sulla nonviolenza?". "Tutto c'entra con la nonviolenza", ci ha risposto lui. E cosi' sia]

 

Una volta questo paese era diverso. C'erano le cabine telefoniche dove alle perse si poteva dormire anche se pioveva a mitraglia. C'erano i negozi di generi alimentari che entravi e compravi uno sfilatino col salame e te le preparavano li'. E c'era gente come Gualtiero A., che poi e' morto, e di cui adesso vi racconto una storia. Una storia vera, io c'ero.

Io, per chi non lo sapesse, mi chiamo Cencio Magnacci, non ho paura di nessuno e in questo paese ci sono nato e ci ho campato da prima che tutte le persone che riempiono questo stanzone fossero nate.

*

E' fatto cosi', Vincenzo, quando racconta una storia lo deve fare sempre con aria di sfida. Ma qui all'osteria della sora Mafalda lo conosciamo tutti e lo lasciamo fare. E poi, le storie che racconta sono belle, quando si riesce a capire cosa dice, e se non si perde lungo il racconto passando da una vicenda a un'altra e infine ammutolendo mentre cerca di ricordare. Ricordare cosa, poi.

*

Ci eravamo messi d'accordo di andare a pescare la notte con le bombe a mano, che ce le aveva Gualtiero. Eravamo giovani. E con noi c'erano pure Pacchiano e Pellegro, che non mi ricordo piu' se erano i nomi veri o un soprannome, ma Gualtiero si chiamava proprio cosi' e ci teneva, e non voleva essere chiamato Valterino (e lo chiamavamo tutti cosi').

La sera, che era di sabato, avevamo giocato a carte al bar del Museo (Museo era il nome del padrone, ma quell'insegna con scritto "Bar Del Museo", con le iniziali tutte maiuscole, faceva pensare a un posto dove ci fossero delle opere d'arte, e cosi' Museo aveva fatto incorniciare sui muri tutte fotografie di gente famosa: Frank Sinatra, Dante Alighieri (c'era scritto sotto chi era), Amedeo Nazzari, Michelangelo, gente cosi'. "Bisogna che il locale abbia un tono", diceva. Ma noi che eravamo i clienti fissi - gli avventori abituali, si diceva a quei tempi - ci andavamo a giocare a quartiglio, a trincare e a bestemmiare. A questo servono i bar. I musei non lo so.

Allora, gioca che ti rigioca si fanno le due di notte, il bar e' mezzo vuoto, e tra un paio d'ore cambia il turno del personale. A quei tempi - e quelli si' che erano bei tempi - i bar non chiudevano mai: a una cert'ora lavavano per terra che tu restavi al tavolino e dovevi solo alzare i piedi un attimo per far passare lo spazzolone e lo straccio sotto, il barista della sera andava a dormire e attaccava quello della mattina, dopo l'ultimo grappino il primo caffe', e il mondo continuava. Pellegro - o Pacchiano, o Valterino, o io - fa: "Ade' ora, 'nnamo". E 'nnamo.

E via col camion di Pellegro. Mi ricordo ancora che sul camion nessuno diceva una parola. E ogni volta che ci ripenso penso che era strano, parecchio strano. Di solito non stavamo mai zitti. Eravamo giovani. Eravamo pure alticci (eravamo sempre alticci a quel tempo, erano brutti tempi, se non bevevi non ce la facevi).

Il viaggio fino alle pozze duro' un attimo, che era infinito. Il silenzio. Per strada, lo giuro su mio padre buonanima, vedemmo un incidente. Non ci fermammo. Brutto segno l'incidente, e brutta vigliaccata a non fermarci. Ma nessuno disse una parola, tutti e quattro zitti affiancati sul camion che correva, traballava e faceva un rumore come una fabbrica. No, non e' vero che ci fermarono le guardie e che ci fu baruffa - che poi si dice: resistenza a pubblico ufficiale, e a noi fare la resistenza ci piaceva piu' del cognac -, quella fu un'altra volta (di sicuro prima: dovevamo essere ancora vivi tutti e quattro).

Valterino aveva moglie e tre figli. Adesso saranno grandi, non li ho piu' rivisti e non li riconoscerei. Chissa' che fine hanno fatto. Pure di Pacchiano e Pellegro non so piu' niente; Pellegro penso sia ormai uscito di galera.

Quando arriviamo alle pozze, ci troviamo quella maledetta macchina con la coppietta che si sbaciucchiava. Noi non volevamo gente tra i piedi, pescare con le bombe era vietato (e magari era vietato pure avere le bombe a mano, chi se lo ricorda piu' da dove erano saltate fuori). Ma quei due ragazzini si mettono paura. Stupidi come le capre, pensarono che ce l'avevamo con loro, che volevamo fargli un lavoretto, e invece a noi non ce ne fregava niente, volevamo solo che se ne andassero e ci lasciassero pescare con le bombe.

Mica me lo ricordo piu' come comincio'. Immagino che comincio' come sempre: una parola, un'altra parola... comincia sempre tutto con una parola.

Doveva essere estate, pero' faceva freddo. Mi ricordo che sudavo che la pelle mi fumava e avevo i brividi come se avessi la febbre. O forse mi confondo con qualche altra notte. Che da giovani le notti sono piu' vive del giorno, e' quando diventi vecchio che non sai piu' se certi fatti te li sei sognati o se sono successi davvero. Da giovane lotti contro il sonno, da vecchio non riesci piu' a dormire. Va sempre tutto al contrario.

Poi sono stato in Germania, parecchi anni, e non ho mai imparato una parola di tedesco. Quando lo dico nessuno ci crede. No, non mi sono sposato. Quando sono tornato al paese era cambiato tutto. Pure in Germania succedevano certe cose. Una volta vi devo raccontare di quella volta del magazzino dei vestiti da cerimonia. Dovevo farmi la fotografia, quella volta, dovevo. E non ci hanno mai preso. Altro che chiacchiere, i tedeschi sono stupidi come gli italiani. Posso dirlo io, che ho girato il mondo, le persone sono uguali dappertutto. Certo che sono comunista. Che dicevo di Valterino? Eravamo stati a scuola insieme, nella stessa classe. Dietro la lavagna c'era un lavandino. A ricreazione c'era la fila per bere attaccandosi al rubinetto. Allora non lo sapevo che quelli erano gli unici anni felici. Ne e' passato di tempo. Ne ho viste di porcherie. Certo che mi dispiace. Se qualcuno cerca rogne, con me le trova di sicuro.

Un giorno di questi devo fare un salto al cimitero, chi lo sa che girando a casaccio non la trovo la tomba.

 

19. INNANZITUTTO IL DISARMO

 

Se non si aboliscono le armi, non si fermera' la carneficina.

Se non si disarmano le menti, non sopravvivera' la civilta'.

Se non si sceglie la nonviolenza, la violenza dilaghera'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

*

Non uccidere.

Salvare le vite.

Il primo dovere.

Una sola umanita'.

 

20. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Vasilij Grossman, Vita e destino, Adelphi, Milano 2008, 2013, pp. 758.

 

21. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

22. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2454 del 28 agosto 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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