[Nonviolenza] Telegrammi. 2510



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2510 del 23 ottobre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Luciano Bonfrate: Di carne umana la macellazione

2. Osvaldo Caffianchi: Sappi aiutare il prossimo e il lontano

3. Alcuni testi del mese di marzo 2014 (parte terza e conclusiva)

4. "Viterbo oltre il muro": Adesione all'iniziativa nonviolenta "Arena di pace e disarmo"

5. Per l'intitolazione di una via cittadina a Sauro Sorbini

6. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile a Verona

7. Un incontro di studio sui Quaderni del carcere di Gramsci

8. "Il pensiero e l'opera di Aldo Capitini". Un incontro di studio a Viterbo

9. Repetita iuvant. Una proposta al sindaco, agli assessore ed ai consiglieri comunali di Viterbo

10. "Tolstoj e la scelta della nonviolenza". Un incontro di studio

11. Segnalazioni librarie

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. SCORCIATOIE. LUCIANO BONFRATE: DI CARNE UMANA LA MACELLAZIONE

 

Di carne umana la macellazione

mi sai tu dire quando cessera'?

Quando non vi saranno piu' persone?

Quando nessuno piu' respirera'?

 

Adesso occorre una decisione

per interesse, se non per bonta':

di far cessare adesso ogni uccisione

aprendo gli occhi alla verita'.

 

La verita' che ogni essere umano

di vivere ha il diritto, ed ha il dovere

di aiutare ogni altro essere umano

 

a vivere, a conoscere, ad avere

speranza ed esperienza dell'umano

e casa e vesti e da mangiare e bere.

 

2. SCORCIATOIE: OSVALDO CAFFIANCHI: SAPPI AIUTARE IL PROSSIMO E IL LONTANO

 

Sappi aiutare il prossimo e il lontano,

il giovane e l'anziano, l'incapace

e l'abile, il piu' semplice e il piu' strano,

in tutti riconosci la verace

 

umanita' che nel suo quotidiano

viaggio nel dolore cerca pace

e nel silenzio come nel baccano

spera trovare scampo dal rapace

 

artiglio che dilacera e disquatra;

trovare una scintilla, una fiammella

di calda, di fremente umanita'

 

che faccia luce nella notte atra

che rechi dell'amore la novella

che doni la virtu' della pieta'.

 

3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2014 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2014.

 

4. "VITERBO OLTRE IL MURO": ADESIONE ALL'INIZIATIVA NONVIOLENTA "ARENA DI PACE E DISARMO"

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime apprezzamento e sostegno all'iniziativa nonviolenta nazionale "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile 2014 a Verona, iniziativa promossa da un ampio arco di personalita' e di associazioni impegnate per la pace, la democrazia, i diritti umani.

Nel dichiarare la nostra adesione all'iniziativa evidenziamo in particolare la condivisione del motto che essa propone ad apertura dell'appello di convocazione: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

E' persuasione che condividiamo e proponiamo da anni, e consapevolezza che riteniamo decisiva per la politica necessaria per inverare il senso e i fini della Resistenza antifascista, per affermare il progetto e i valori attestati dalla Costituzione della Repubblica come dalla Carta delle Nazioni Unite come dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, per salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Opporsi alla guerra e alle uccisioni e' il primo dovere di ogni persona decente, di ogni movimento democratico, di ogni ordinamento giuridico legittimo.

Il disarmo e' la via regia, la scelta indispensabile, per realizzare pace, giustizia, solidarieta', cooperazione internazionale, liberazione dei popoli, realizzazione dei diritti di tutti gli esseri umani, rispetto per l'intero mondo vivente.

La guerra, le armi e gli eserciti vanno aboliti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. PER L'INTITOLAZIONE DI UNA VIA CITTADINA A SAURO SORBINI

 

Al Sindaco del Comune di Viterbo

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla segretaria generale e ai dirigenti dei settori

Oggetto: Per l'intitolazione di una via cittadina a Sauro Sorbini

Egregio Sindaco,

sono trascorsi undici anni dalla scomparsa di Sauro Sorbini, illustre personalita' della cultura e della vita civile viterbese.

Tutti coloro che lo hanno conosciuto ne serbano un grato ricordo, di un maestro di vita, di un combattente per la liberta', la giustizia, la fratellanza, di un luminoso punto di riferimento morale e civile.

Anch'io come molti altri posso testimoniare del suo impegno per il bene comune, della sua generosita', della sua finezza di sentimenti e di cultura, del suo rigore intellettuale ed etico.

Un episodio vorrei ricordare tra infiniti altri: il suo fattivo, concreto sostegno alla solidarieta' con Nelson Mandela quando l'eroe della lotta contro il razzismo era detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano: Sauro Sorbini contribui' anche materialmente alla campagna internazionale per la liberazione di Mandela che ebbi l'onore di coordinare per l'Italia.

Antifascista, aveva preso parte alla Resistenza, e di quel suo coraggioso e luminoso impegno amava parlare con tono autoironico ed antiretorico (come Calvino, come Fenoglio, come Meneghello); serbo un ricordo nitido e vivissimo delle conversazioni in cui mi raccontava di quella sua nobile scelta fatta - per usare la formula di Calamandrei - "per dignita', non per odio".

E' tempo che Viterbo onori adeguatamente questo grande suo cittadino, e la sua memoria valorizzi ad esortare ed educare alle civili virtu', giacche' il ricordo dei buoni sempre convoca e persuade al retto sentire ed agire, alle opere egregie, all'impegno sincero per il bene comune dell'umanita'.

Sono pertanto a proporre all'amministrazione comunale di Viterbo l'intitolazione di una via cittadina a Sauro Sorbini.

Distinti saluti

 

6. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" ADERISCE ALL'"ARENA DI PACE E DISARMO" DEL 25 APRILE A VERONA

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'iniziativa "Arena di pace e disarmo" che si terra' il 25 aprile 2014 a Verona.

Condividiamo pienamente il motto dell'iniziativa enunciato con chiarezza in apertura dell'appello di convocazione: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

Affermare che la Resistenza prosegue nella nonviolenza, e che la Liberazione richiede il disarmo, implica indicare una politica precisa e necessaria:

1. l'opposizione integrale alla guerra, agli eserciti ed alle armi;

2. l'azione nonviolenta per la liberazione dei popoli, per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, per la preservazione della biosfera;

3. e quindi, qui ed ora, l'impegno per la cessazione immediata della partecipazione militare italiana alla guerra afgana ed alle altre cosiddette "missioni di pace" o "antiterrorismo" o "antipirateria", che sono in realta' illegali interventi armati, criminali operazioni belliche, dagli esiti finanche assassini; azioni di guerra in flagrante contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana;

4. e quindi anche, qui ed ora, l'impegno per l'immediata abolizione di tutte le criminali misure razziste di persecuzione dei migranti, criminali misure razziste in cui continua la violenza fascista, criminali misure razziste in flagrante contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana.

Cominci subito il disarmo, la smilitarizzazione, la conversione dell'industria bellica a produzioni civili, la difesa popolare nonviolenta.

Cominci subito la pace con mezzi di pace.

Cominci subito la difesa nitida e intransigente, concreta e coerente, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. UN INCONTRO DI STUDIO SUI QUADERNI DEL CARCERE DI GRAMSCI

 

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 28 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sui Quaderni del carcere di Gramsci.

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Antonio Gramsci nacque ad Ales, in provincia di Cagliari, nel 1891. Muore a Roma il 27 aprile 1937. La sua figura e la sua riflessione, dal buio del carcere fascista, ancora illumina la via per chi lotta per la dignita' umana, per un'umanita' di liberi ed eguali. Opere di Antonio Gramsci: l'edizione critica completa delle Opere di Antonio Gramsci e' ancora in corso di pubblicazione presso Einaudi. E' indispensabile la lettura delle Lettere dal carcere e dei Quaderni del carcere. Opere su Antonio Gramsci: nell'immensa bibliografia gramsciana per un avvio si vedano almeno le monografie di Festa, Fiori, Lajolo, Lepre, Paladini Musitelli, Santucci, Spriano. Un utile strumento di lavoro e' l'edizione ipertestuale dei Quaderni del carcere in cd-rom a cura di Dario Ragazzini, Einaudi, Torino 2007, ed anche in supplemento a "L'unita'", Nuova iniziativa editoriale, Roma 2007. Alcuni siti utili: www.fondazionegramsci.org e www.gramscitalia.it

*

Le persone partecipanti all'incontro hanno ribadito la richiesta che cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana e che si avvii immediatamente una politica di disarmo, di smilitarizzazione, di rispetto dei diritti umani, di scelta della nonviolenza. Hanno inoltre espresso pieno sostegno all'iniziativa del 25 aprile a Verona "Arena di pace e disarmo", sottolineando in particolare la condivisione del motto che apre l'appello di convocazione dell'iniziativa nonviolenta nazionale: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' ribadito la richiesta che siano finalmente immediatamente abolite in Italia tutte le scellerate misure razziste che violano la Dichiarazione universale dei diritti umani, che violano la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana. Hanno ribadito inoltre il sostegno all'iniziativa affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani; deliberazioni che siano di impulso al Parlamento affinche' legiferi finalmente che chiunque e' nato in Italia e' ipso facto cittadino italiano. Ugualmente hanno ribadito il sostegno all'appello ai parlamentari per un necessario e urgente impegno legislativo che abolisca i campi di concentramento; abolisca le deportazioni; abolisca il favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'; faccia cessare le morti nel Mediterraneo, consentendo di giungere in Italia in modo legale e sicuro.

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Nel ricordo di Antonio Gramsci, all'ascolto della sua riflessione e della sua testimonianza, prosegua la lotta per la liberazione dell'umanita', per la pace e la democrazia, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

8. "IL PENSIERO E L'OPERA DI ALDO CAPITINI". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 29 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Il pensiero e l'opera di Aldo Capitini".

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi dell'apostolo della nonviolenza in Italia.

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Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia.

Tra le opere di Aldo Capitini: la miglior antologia degli scritti e' ancora quella a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori, Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca - bibliografia degli scritti di Capitini); ma notevole ed oggi imprescindibile e' anche la recente antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004, 2007; delle singole opere capitiniane sono state recentemente ripubblicate: Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989, Edizioni dell'asino, Roma 2009; Elementi di un'esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990; Colloquio corale, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2005; L'atto di educare, Armando Editore, Roma 2010; cfr. inoltre la raccolta di scritti autobiografici Opposizione e liberazione, Linea d'ombra, Milano 1991, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996; La religione dell'educazione, La Meridiana, Molfetta 2008; segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991. Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90 e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Piu' recente e' la pubblicazione di alcuni carteggi particolarmente rilevanti: Aldo Capitini, Walter Binni, Lettere 1931-1968, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008; Aldo Capitini, Guido Calogero, Lettere 1936-1968, Carocci, Roma 2009.

Tra le opere su Aldo Capitini: a) per la bibliografia: Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Bibliografia di scritti su Aldo Capitini, a cura di Laura Zazzerini, Volumnia Editrice, Perugia 2007; Caterina Foppa Pedretti, Bibliografia primaria e secondaria di Aldo Capitini, Vita e Pensiero, Milano 2007; segnaliamo anche che la gia' citata bibliografia essenziale degli scritti di Aldo Capitini pubblicati dal 1926 al 1973, a cura di Aldo Stella, pubblicata in Il messaggio di Aldo Capitini, cit., abbiamo recentemente ripubblicato in "Coi piedi per terra" n. 298 del 20 luglio 2010; b) per la critica e la documentazione: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno: Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988; Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini. Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante, La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Mario Martini (a cura di), Aldo Capitini libero religioso rivoluzionario nonviolento. Atti del Convegno, Comune di Perugia - Fondazione Aldo Capitini, Perugia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001; Gian Biagio Furiozzi (a cura di), Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005; Maurizio Cavicchi, Aldo Capitini. Un itinerario di vita e di pensiero, Lacaita, Manduria 2005; Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007; Alarico Mariani Marini, Eligio Resta, Marciare per la pace. Il mondo nonviolento di Aldo Capitini, Plus, Pisa 2007; Maura Caracciolo, Aldo Capitini e Giorgio La Pira. Profeti di pace sul sentiero di Isaia, Milella, Lecce 2008; Mario Martini, Franca Bolotti (a cura di), Capitini incontra i giovani, Morlacchi, Perugia 2009; Giuseppe Moscati (a cura di), Il pensiero e le opere di Aldo Capitini nella coscienza delle giovani generazioni, Levante, Bari 2010; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; e Amoreno Martellini, Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento, Donzelli, Roma 2006; c) per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato ed i volumi bibliografici segnalati sopra.

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Nel ricordo di Aldo Capitini le persone partecipanti all'incontro hanno espresso sostegno all'iniziativa del 25 aprile a Verona "Arena di pace e disarmo", sottolineando in particolare la condivisione del motto che apre l'appello di convocazione dell'iniziativa nonviolenta nazionale: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

 

9. REPEITA IUVANT. UN PROPOSTA AL SINDACO, AGLI ASSESSORI ED AI CONSIGLIERI COMUNALI DI VITERBO

 

Al Sindaco di Viterbo

a tutti i componenti della Giunta comunale

a tutti i componenti del Consiglio comunale

Oggetto: Reiterazione della proposta di concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani

Gentili signori,

non avendo fin qui ricevuto riscontro alla lettera inviata il 15 marzo 2014 all'Assessore ai servizi sociali del Comune di Viterbo, al Sindaco del Comune di Viterbo, e per opportuna conoscenza agli altri componenti della Giunta comunale, lettera con la quale rinnovavo la proposta (gia' a suo tempo formulata da un vasto arco di associazioni democratiche e gia' deliberata da molti Comuni italiani) di concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, ebbene, nel dubbio che essa possa non essere pervenuta o non essere stata presa in esame per qualsivoglia motivo;

ricordando inoltre che quella proposta ho successivamente di nuovo formulato in occasione dell'incontro di riflessione promosso dal Comune di Viterbo cui hanno preso parte i rappresentanti di vari soggetti associativi impegnati per la pace e la solidarieta', incontro svoltosi il 19 marzo 2014 e nel corso del quale ho proposto alcune precise ed a mio avviso necessarie ed urgenti iniziative contro la guerra e contro il razzismo;

ritenendo di notevole importanza l'iniziativa della concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani per le ragioni gia' esposte nella lettera del 15 marzo e ribadite nell'incontro del 19 marzo;

invio nuovamente quella proposta, indirizzandola ora all'intera Giunta ed all'intero Consiglio comunale.

Distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 29 marzo 2014

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Allegato: Testo della lettera del 15 marzo 2014 all'Assessore ai servizi sociali ed al Sindaco del Comune di Viterbo

All'Assessore ai servizi sociali del Comune di Viterbo

al Sindaco del Comune di Viterbo

e per opportuna conoscenza: agli altri componenti della Giunta comunale

Oggetto: Proposta di concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani

Egregi signori,

come vi sara' gia' noto, in molti Comuni d'Italia - da Venezia a Palermo - si sta procedendo alla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio di quei comuni da genitori ivi residenti non cittadini italiani.

L'iniziativa ha l'ovvia finalita' di promuovere la consapevolezza che a tutte le persone che nascono nel nostro paese devono essere riconosciuti ipso facto gli stessi diritti di tutte le altre persone nate nel nostro paese.

Sarebbe assai apprezzabile che anche il Comune di Viterbo adottasse tale provvedimento dal profondo valore morale e civile, un atto simbolico che costituisce altresi' un invito al Parlamento affinche' legiferi finalmente il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti i nati nel territorio della Repubblica (il cosiddetto "ius soli").

Sono pertanto a proporvi di farvi promotori di una proposta di deliberazione affinche' il Consiglio comunale di Viterbo decida di concedere la cittadinanza onoraria ai bambini nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani.

 

10. "TOLSTOJ E LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 30 marzo 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Tolstoj e la scelta della nonviolenza".

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi del sommo scrittore russo.

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Lev Tolstoj, nato nel 1828 e scomparso nel 1910, non solo grandissimo scrittore, ma anche educatore e riformatore religioso e sociale, propugnatore della nonviolenza. Opere di Lev Tolstoj: tralasciando qui le opere letterarie (ma cfr. almeno Tutti i romanzi, Sansoni, Firenze 1967; e Tutti i racconti, Mondadori, Milano 1991, 2005), della gigantesca pubblicistica tolstojana segnaliamo particolarmente almeno Quale scuola, Emme, Milano 1975, Mondadori, Milano 1978; La confessione, SE, Milano 1995; Perche' la gente si droga? e altri saggio su societa', politica, religione, Mondadori, Milano 1988; Il regno di Dio e' in voi, Bocca, Roma 1894, poi Publiprint-Manca, Trento-Genova 1988; l'antologia Tolstoj verde, Manca, Genova 1990; La vera vita, Manca, Genova 1991; La legge della violenza e la legge dell'amore, Edizioni del Movimento Nonviolento, Verona 1998; Il cammino della saggezza, Centro Gandhi Edizioni, Pisa 2010. Opere su Lev Tolstoj: dal nostro punto di vista segnaliamo particolarmente Pier Cesare Bori, Gianni Sofri, Gandhi e Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1985; Pier Cesare Bori, Tolstoj, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; Pier Cesare Bori, L'altro Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1995; Amici di Tolstoi (a cura di), Tolstoi il profeta, Il segno dei Gabrielli, S. Pietro in Cariano (Vr) 2000.

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L'incontro di studio e' stato anche occasione per esprimere sostegno all'iniziativa del 25 aprile a Verona "Arena di pace e disarmo", sottolineando in particolare la condivisione del motto che apre l'appello di convocazione dell'iniziativa nonviolenta nazionale: "La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo".

 

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- François Rigaux, La Carta di Algeri. La Dichiarazione universale dei diritti dei popoli (Algeri, 4 luglio 1976), Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1988, pp. 176.

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Riedizioni

- David Maria Turoldo, I Salmi, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1987, 2016, pp. 480, euro 9,90 (in supplemento al settimanale "Famiglia cristiana").

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2510 del 23 ottobre 2016

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