Newsletter dicembre 2006








Newsletter n°2 - Dicembre 2006


    Per educare...

Cosa è cambiato oggi nell’educare?

È cambiato il rapporto tra autorità e libertà. Una certa paura e incertezza
nell’uso del potere educativo adulto  ha generato una deriva rinunciataria,
una educazione liquida,  senza ancoraggi per adulti e bambini. Il
fraintendimento tra potere e dominio, tra conflitto e violenza, tra limite
e danno ha prodotto una generazione di adulti  senza coraggio, senza
progetto, che non vuole  correre rischi, temendo le reazioni di figli e
alunni. L’ambivalenza tra l’ansia di instaurare relazioni e il timore di
restarne impigliati, a motivo della stabilità e della responsabilità, è
vissuto come limitazione della libertà e delle infinite opportunità

E’ saltato il meccanismo che regola il rapporto tra diritti e doveri, tra
possibilità di desiderare e il limite che la realtà e le relazioni ci
chiedono.

È cambiata la funzione comunitaria e generazionale dell’educazione. Un
certo spostamento sul bambino della centralità fondativa dell’educazione
(cioè i bambini fondano e determinano l’educazione) ha prodotto una visione
personalistica (cioè valida solo per un determinato adulto e per un
determinato bambino) che ha sciolto la comunità dalla responsabilità di
tramandare, trasformare e integrare le pratiche educative, delegando agli
addetti ai lavori (genitori e insegnanti) e agli esperti (psicologi e
pedagogisti) il compito di valutare, orientare e curare. L’educare si gioca
così in un presente singolare, autorefenziale (ciò che mi va  bene è anche
giusto), semplificato (inibire la complessità della relazione educativa
attraverso la riduzione a problema o comportamento problematico),
immanente/puntuale (perdere di vista la processualità evolutiva genera come
esito il bambino già grande e l’adulto ancora bambino). Non rimane che
delegare ai professionisti il compito di educare, cioè diagnosticare,
curare, medicalizzare. I criminologi diventano i veri esperti dell’educare,
a loro viene chiesto di agire a valle di un processo che viene letto come
degenerazione patologica.

È cambiato che l’agire autobiografico prevale sull’agire educativo. Le
aspettative compensative dell’adulto orientano verso scelte che incentivano
o inibiscono nel bambino la possibilità di sintonizzarsi con il proprio
processo evolutivo. La ricerca del consenso e dell’approvazione da parte
del bambino sposta l’adulto verso pratiche che puntano al persuadere
(“allora siamo d’accordo?”), al lasciare decidere (“cosa vuoi fare?”) e al
gioco come recupero di un’assenza (“Scappo a casa a giocare con mio
figlio!”). L’azione educativa sembra così destinata a dovere confermare
nell’adulto che sta operando bene, che il suo bambino/alunno non subirà
traumi di cui potrebbe sentirsi in colpa e che la sua storia educativa sarà
definitivamente riscattata da mancanze o privazioni.

<http://www.cppp.it/scheda_staff.asp?idstaff=2>Paolo Ragusa



    Proposte formative del CPP


<http://www.cppp.it/seminari.asp>La gestione educativa dei conflitti.
<http://www.cppp.it/staff.asp>Paolo Ragusa - Emanuela Cusimano - Piacenza,
20 gennaio 2007

<http://www.cppp.it/seminari.asp>L'album dei ricordi: fotografie in azione.
<http://www.cppp.it/staff.asp>Anna Boeri - Piacenza, 20 gennaio 2007

<http://www.cppp.it/seminari.asp>Le malattie dell'educazione.
<http://www.cppp.it/staff.asp>Daniele Novara - Piacenza, 27 gennaio 2007

La gestione dei conflitti nel gruppo sportivo
Massimo Ferrari - Lucia Castelli - Piacenza, 17 febbraio 2007

<http://www.cppp.it/specializzazione.asp>Corso di Specializzazione - Anno
2007 (XI edizione)
<http://www.cppp.it/specializzazione.asp>Consulenza Maieutica nella
gestione dei conflitti.
Per imparare una nuova competenza professionale nella conduzione delle
evenienze conflittuali in vari contesti.
Sono aperte le pre-iscrizioni e i colloqui fino al 26 gennaio 2007

Per informazioni sui corsi proposti consultare il sito
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mail <mailto:info at cppp.it>info at cppp.it o al seguente numero 0523498594


    Nel territorio



Per il quarto anno consecutivo Il CPP - Centro Psicopedagogico per la Pace
e la gestione dei conflitti seguirà attraverso supervisione scientifica e
consulenze le direttrici dei <http://www.doremibaby.it/>Nidi Doremibaby di
Milano, per consolidare la coesione pedagogica tra le diverse sedi e per
implementare la capacità di risposta alle evenienze problematiche. La
formazione 2006/2007 vertirà sui seguenti temi: Le emozioni nel lavoro
educativo 0-6, Le intelligenze multiple di Howar Gardner, le fasi di
sviluppo cognitivo di Jean Piaget e l'evoluzione sociale della famiglia
negli ultimi 50 anni verso le funzioni educative dei genitori.



Per avere informazioni sul progetto <mailto:info at cppp.it>info at cppp.it





    Ti suggeriamo di leggere ...

P. Cosolo Marangon - P.Ragusa,
<http://www.cppp.it/pubblicazioni.asp>Ginocchia
sbucciate <http://www.cppp.it/pubblicazioni.asp>interviste sull'educazione,
Editrice Berti, Piacenza 2006

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TRATTEREMO IL CONFLITTO E I SUO RISVOLTI IN CONTESTI DIVERSI:

La sicurezza del cittadino e l'educazione ai conflitti
La gestione dei conflitti nel settore sanitario
La gestione dei conflitti nell'attività sportiva
Il conflitto organizzativo nei luoghi di lavoro
I conflitti nell'intimità: la coppia scoppia?




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