Sansonetti, Orwell e il PRC



Riproduco di seguito una nota inviata da un compagno alla lista della
Sinistra Critica.

Di mio ci aggiungo soltanto che proprio due giorni fa, in sede di
Conferenza di Organizzazione del PRC di Savona, avevo fatto l'amara
considerazione che oggi giorno il PRC sembra essere una vera e propria
rivisitazione delle cose scritte da George Orwell in "1984" e "La fattoria
degli animali", ossia un parlare a rovescio. Dire una cosa per voler dire
l'esatto contrario, chiamare pace la guerra, e violenti i pacifisti,
insomma giustificare in nome del dogma della non-violenza il riarmo e il
potenziamento militare di un'operazione bellica come quella afgana,
mentire, mentire e sempre più mentire.

Nemmeno il PSI di Pietro Nenni fu così repellente nel giustificare il
proprio ingresso in un governo di centrosinistra -- governo che si distinse
per aver nazionalizzato l'industria elettrica, peraltro.

Ma d'altro canto, l'Italia è un paese nel quale il consesso dei vescovi che
sta cercando di riportare tutta l'Italia allo status dello Stato della
Chiesa ante-1870, accusa chi li critica di fare una "caccia alle streghe".
Forse Orwell e il Jack London de "Il Tallone di Ferro" non sono davvero
degli scrittori del 1900, forse sono viaggiatori del tempo provenienti dal
nostro futuro.

Luciano Dondero
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Oggi il Corriere della Sera ha fatto una breve intervista al "prode"
Sansonetti sulla manchette apparsa sabato su Liberazione che invita al
sit-in di domani al Senato, alla quale hanno risposto i "Prodi" indignati
Russo Spena e Migliore nelle lettere di domenica.

E' incredibile come il protagonista dell'ultima campagna stalinista vista
in Italia nei confronti del compagno Turigliatto usi questo concetto contro
gli estensori della manchette, ma è soprattutto incredibile il candore con
il quale, nella medesima intervista (oltre ad accostare il contenuto della
manchette ai vari 'ismi' di repellente attualità), egli risponda che di
fronte a linee che contraddicano quella del partito l'unica risposta èŠ la
censura! Un ottimo esempio di come la democrazia del partito va difesa
dagli 'ismi' secondo SansonettiŠ Buona lettura, ma preparate l'Alka-seltzer!



Dal "Corriere della Sera" del 26 marzo 2007.



"PRC E PUBBLICITA' LITE TRA COMPAGNI"



Milano - (e. mu.).

"No, se avessi visto quell'inserzione non l'avrei mai pubblicata: c'erano
solo insulti gratuiti e frasi sconnesse". Il direttore di Liberazione piero
Sansonetti spiega così l'incidente diplomatico di sabato, quando sul
giornale i lettori hanno trovato l'invito (a pagamento) del Comitato 17
marzo: il cartello di associazioni pacifiste di cui fa parte anche la
Sinistra critica del Prc chiedeva ai senatori "eletti coi voti del popolo
no-war" di non coprirsi di vergogna e votare no al decreto che rifinanzia
le missioni all'estero. Ieri il quotidiano ha poi pubblicato la lettera dei
capigruppo prc di Senato e Camera, Giovanni Russo Spena e Gennaro
Migliore:"Com'è possibile che sia sfuggito l'intento intimidatorio,
stalinista e volgare dell'insulto contenuto in quell'inserzione?".
Sansonetti assicura che, "come in tutti i giornali, non è il direttore che
controlla e sceglie la pubblicità. I limiti che noi abbiamo fissato
escludono la promozione di nazismi, fascismi, sessismi e guerrismi. Finora
non si era mai presentato il caso di un'inserzione contraria al partito:
vorrà dire che lo disciplineremoŠ" E l'intento stalinista? "Ecco, appunto:
solo ai tempi di Stalin si insultava chi non era d'accordo con te. E'
proprio per questo che chiederò l'inserimento dello stalinismo nel
famigerato catalogo degli 'ismi'".





P.S. per chi se la fosse persa, aggiungo il contenuto della manchette
contestata, onde inorridire di fronte all'attacco e alle volgari minacce in
essa contenuteŠ



NON VOTATE LA GUERRA

VIA LE TRUPPE ORA



Per il ritiro immediato delle truppe

Dall'Afghanistan e dagli altri fronti di guerra



Libertà per il popolo afgano

Libertà per Adjmal e Hanefi



Chiusura delle basi Usa e Nato



No alle spese militari



I senatori/trici, eletti/e con i voti del popolo no-war, non si coprano di
vergogna tradendo il mandato elettorale, e votino contro il decreto che
finanzia le missioni di guerra.



27 marzo ore 16 a ROMA SIT-IN

DAVANTI AL SENATO (P. NAVONA)



COMITATO 17 MARZO



Per info e adesioni: <mailto:nowar17marzo at libero.it> nowar17marzo at libero.it

 Bruno