Iran: imminente esecuzione di un minorenne al momento del reato, denuncia Amnesty International



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COMUNICATO STAMPA
CS84-2007

IRAN: IMMINENTE ESECUZIONE DI UN MINORENNE AL MOMENTO DEL REATO, DENUNCIA
AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International ha appreso che nelle prossime ore potrebbe essere
messo a morte Sina Paymand, oggi 18enne, condannato a morte per un reato
commesso all'eta' di 16 anni.

Secondo l'organizzazione per i diritti umani, l'esecuzione di Paymand
costituirebbe una clamorosa violazione del diritto internazionale, un atto
moralmente ingiustificabile e ripugnante. Il governo iraniano deve
sospenderla immediatamente.

Una precedente data di esecuzione, il 20 settembre 2006, era stata
annullata all'ultimissimo minuto per decisione dei parenti della vittima.
Secondo le cronache, Paymand, con la corda gia' legata al collo e un
cappuccio sulla testa, aveva espresso il desiderio di poter suonare il
proprio flauto per l'ultima volta. Di fronte alla bellezza della sua
musica, i parenti della vittima si erano commossi e avevano chiesto che
l'esecuzione non avesse luogo. La legge iraniana prevede che i familiari
delle vittime possano perdonare l'omicida e accettare un risarcimento in
denaro. Purtroppo, la famiglia di Paymand non e' stata in grado di pagare
il risarcimento richiesto, equivalente a circa 160.000 dollari.

L'Iran continua a essere uno dei paesi col piu' alto numero di esecuzioni.
Da gennaio, Amnesty International ne ha registrate gia' 124 e questo dato
fa supporre che il totale dell'anno possa superare quello delle 177
esecuzioni avvenute nel 2006.

Quest'anno in Iran sono stati messi a morte altri due minorenni al momento
del reato.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 17 luglio 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it





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