I: altro che difesa della vita in italia tornano le leggi razziali




Caso Englaro e assalto alla Costituzione
Il governo mina lo stato di diritto


Il diritto alla vita e il diritto alla mortedi Mina Welby

Le giornate passate, in particolare quella di ieri, mi riaprono una ferita profonda. L'Italia ieri nella persona del primo ministro ha scoperto le sue vergogne. Ringrazio il Presidente Napolitano che è riuscito a coprirla almeno con una foglia di fico, con la sua decisione di non firmare il Decreto scandaloso contro Eluana.

Ma ieri Piero Welby si è rivoltato nella tomba. Non si sarebbe mai aspettato un gesto di un governo che si dice laico, liberale e della libertà, che invece mina lo stato di diritto.

Eluana è viva? Ebbene voi dite questo, ma lei non vuole vivere così!

Con finta e ipocrita pietà la si continua a torturare. Fortuna che lei non lo può percepire. Ma c'è una madre Saturna e un padre Beppino che si feriscono a morte e si torturano con sadico piacere. 17 anni fa si è impedito l'avvenimento della morte liberatrice di Eluana e si sta prolungando un processo di morte.

Ma: "L'interruzione di procedure mediche," (e il sondino lo è), "onerose, pericolose, straordinarie", (il sondino è una procedura straordinaria, non è un cucchiaio con cui imbocco qualcuno), "o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima," (cosa si attende, la guarigione?) "In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico." (quel sondino è stato accanimento nel momento che è stato posizionato, 17 anni fa). "Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire." (art. 2278 Catechismo della Chiesa Cattolica).

Quel sondino non la guarirà mai, non ha senso nutrire un corpo inerme. Quel corpo non è più la Eluana che vedete nelle immagini. Lasciamola andare libera!

(9 febbraio 2009)



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