Re: invito workshop con Eyal Sivan




Il giorno 21/nov/09, alle ore 09:55, Isabella Bordoni ha scritto:

Salve, 
ci sono ancora 6 posti disponibili per iscriversi al workshop che si tiene a Coriano (RIMINI) con il regista documentarista Eyal Sivan.

Eyal Sivan è nato ad Haifa, Israele, nel 1964. Autore e regista di film documentari, produttore e saggista, dal 1985 ha vissuto prevalentemente a Parigi, dove ha fondato la casa di produzione Momento! e attualmente vive a Londra, dove è docente in Produzioni Media presso la School of Social Sciences, Media & Cultural Studies (SSMCS) University of East London (UEL). Presente nel dibattito internazionale intorno al conflitto e alla relazione politica di Israele e Palestina, affronta con le sue opere i temi dell'utilizzo strumentale della memoria di Israele e la questione della disobbedienza civile. Israele Palestina, la Shoah, ma anche lo spionaggio della Stasi, l'Africa, l'America post 11/9 e la Polonia: lo sguardo analitico di Eyal Sivan smonta le costruzioni ideologiche e le ambiguità dei totalitarismi. Autore lontano dalle formule abusate del cinema politico, Eyal Sivan racconta Israele dall'interno, secondo un'interrogazione appassionata del passato e della memoria, con uno sguardo rivolto al presente e alla realtà del mondo. Documentarista, analista raffinato e costruttore di forme cinematografiche, da Uno specialista. Ritratto di un criminale moderno, cronaca sulle tracce di Hannah Arendt del processo al burocrate dell'Olocausto Adolf Eichmann, a Route 181, viaggio lungo la linea di confine di un possibile Stato binazionale, a Aus Liebe zum Volk, immersione nel sistema di controllo della Germania Est, a Citizens K, ritratto dei fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski e della loro ascesa politica in Polonia sostenuta dall'estrema destra e dai conservatori cattolici, Sivan ci invita a una lettura che rovescia le certezze consolidate degli immaginari occidentali. Con il dispositivo cinematografico sposta l'attenzione dalle vittime ai colpevoli, rivendica il primato della responsabilità individuale e della giustizia. Nel 1999 ha pubblicato con Rony Brauman Élogie de la désobéissance (Éditions Le Pommier-Fayard) che dà il nome anche al workshop di Coriano (Rimini).

3 GIORNI DI WORKSHOP CON EYAL SIVAN, Filmaker, saggista, produttore, research Professor in Media Production University of East London; 
un percorso critico, tecnico, teorico, per indagare i rapporti dichiarati e occulti che esistono tra realtà e rappresentazione, tra montaggio e verità, tra responsabilità dello sguardo ed estetica. 
Si tratta di un percorso non espressamente tecnico (no lezioni final cut, tanto per intenderci) ma attraverso la tecnica di ripresa e montaggio si comunicano le scelte che indirizzano un'inquadratura piuttosto che un'altra, 
su come la tecnica sottostà o concorre ad una scelta interpretativa della realtà. In questo senso è emblematica una frase di Sivan 
"L’inquadratura non è una finestra sul mondo. Come la memoria, che cancella e nega nell’atto di ricordare, anche l’immagine nasconde nel momento stesso in cui mostra."
Dunque con il workshop  si tratterà di esplorare i meccanismi di rimozione dell'immagine (e della memoria) o di esaltazione dell'immagine (e della memoria).
Presenza e assenza, espressione e censura, sono dati come elementi dello spazio dialettico del dispositivo cinematografico e della percezione umana.

La partecipazione è gratuita per gli studenti. Di 5 euro per i non-studenti.


isabella bordoni