Lancio della Campagna Internazionale Stop Gibe 3 - firmare e far girare grazie!




FERMIAMO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA GIBE 3 IN ETIOPIA!

La Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, la rete europea Counter Balance, Survival International, Friends of Lake Turkana e International Rivers lanciano oggi la Campagna Internazionale Stop Gibe 3 per chiedere lo stop ai finanziamenti e alla costruzione della controversa diga di Gibe 3, sul fiume etiope Omo.

Gibe III è il più grande progetto idroelettrico mai realizzato in Etiopia, una diga con un salto di 240 metri ed una potenza di 1870 MW che, se completata, sbarrerà il corso del fiume Omo, creando un bacino lungo 150 chilometri, compromettendo per sempre il delicato ecosistema fluviale dal quale dipende la vita di 500.000 persone che vivono sulla valle del fiume in Etiopia e sulle rive del  Lago Turkana in Kenya, dove il fiume sfocia.

Il progetto, dal costo complessivo di 1.470 milioni di euro, affidato alla Salini Costruttori S.p.A a trattativa diretta senza gara d'appalto internazionale, viola la costituzione etiope, gli standard internazionali in materia di appalti pubblici, le politiche di salvaguardia ambientale delle istituzioni finanziarie internazionali e non è conforme a nessuna delle sette priorità strategiche della Commissione Mondiale sulla Dighe.

Tra i potenziali finanziatori a cui l’Etiopia si è rivolta figura, accanto alla Banca Europea per gli Investimenti, alla Banca Africana di Sviluppo ed alla Banca Mondiale, anche la Cooperazione Italiana

Chiediamo a tutti di aderire alla Campagna Internazionale firmando la petizione online, a questo link: http://www.stopgibe3.org/pages/petition.php

Per informazioni sul progetto e gli sviluppi della Campagna visitare i siti:
www.stopgibe3.org
www.stopgibe3.it

a seguire il Comunicato Stampa di lancio della Campagna

Comunicato stampa  Campagna per la riforma della Banca mondiale 

CRBM – Luca Manes 335 57 21 837 – 06 78 26 855  

STOP GIBE III, LA DIGA NON S’HA DA FARE!

Roma, 23 marzo 2010 – CRBM, la rete europea Counter Balance, Survival International, Friends of Lake Turkana e International Rivers lanciano oggi una campagna globale per chiedere lo stop ai finanziamenti e alla costruzione della controversa diga di Gibe III, sul fiume etiope Omo. Per aderire alla campagna si può firmare una petizione online, scaricabile dai siti www.stopgibe3.org e www.stopgibe3.it, anch’essi inaugurati oggi.

La diga metterebbe in pericolo i terreni abitati da 500mila indigeni tribali dell’Etiopia del Sud e della parte settentrionale del Kenya, la cui sicurezza alimentare dipende strettamente dalle risorse naturali e dal delicato equilibrio dell’ecosistema locale. Facendo cessare il flusso naturale delle acque del fiume, lo sbarramento distruggerebbe i raccolti, impedirebbe il pascolo nei pressi delle rive e eliminerebbe le riserve ittiche presenti nel Lago Turkana, il più grande invaso desertico del mondo. L’ecosistema e le tradizioni culturali della Bassa Valle dell’Omo e dello stesso lago Turkana, entrambi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, andrebbero persi per sempre.

I lavori, in carico all’impresa italiana Salini, sono iniziati nel 2006, ma il governo di Addis Abeba ha bisogno di circa un miliardo di euro per il completamento dell’opera. A dispetto di una lunga serie di violazioni, il nostro esecutivo e quello keniano, la Banca europea per gli investimenti, la Banca mondiale e la Banca africana per lo sviluppo stanno attualmente valutando un possibile finanziamento.

La diga, infatti, non rispetta la costituzione etiope, alcune convenzioni internazionali, le politiche di salvaguardia ambientale delle istituzioni finanziarie internazionali e le priorità strategiche della World Commission on Dams. La maggior parte della popolazione impattata ha ricevuto pochissime informazioni sul progetto e le sue conseguenze negative, senza poter peraltro esprimere il loro eventuale dissenso al riguardo, vista la forte repressione messa in atto dall’esecutivo guidato da Meles Zenawi.