Re: [pace] funerale militare



Carissimi,
condivido in pieno il pensiero di Enrico.

Io la vedo così: essendo ufficialmente in "missione di pace" il ministro La Russa è completamente fuori luogo. Nella mia visione del mondo parliamo semplicemente di "caduti sul lavoro". Se ne onoriamo uno, dobbiamo onorarli tutti, senza eccezione alcuna.

Quanto alla cerimonia funebre: il presidente della Cei si chiama Generale di Corpo d'Armata, Cardinal Angelo Bagnasco. Come ho già detto e scritto: o si strappa le stellette, o fa carta straccia del Vangelo. Delle due l'una: "non potete servire Dio e Mammona" [Matteo 6,24; Luca 16,13]. Ancora: "Allora quelli attorno a Gesù, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: 'Signore, dobbiamo colpire con la spada?'. E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro. Ma Gesù, rispondendo, disse: 'Lasciate, basta così'. E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì." [Luca 22,49-51]

Si potrebbe continuare per ore. Mi accodo ad Enrico e prego Dio Padre che illumini i nostri governanti: non è versando sangue [altrui] che risolveranno alcunché.

Il 29/07/2010 19:47, Enrico Peyretti ha scritto:
Io non potrò, ma chi può vigili sui funerali, domani, dei due soldati morti in Afghanistan. La Russa di uno ne ha già fatto un eroe, perché ha segnalato agli altri il pericolo di cui è poi rimasto vittima. Gesto generoso ed encomiabile, sicuramente, e anche doveroso per lui. Quante altre volte, in situazioni di disastri, di crolli, di incidenti, avviene lo stesso e nessuno inneggia all'eroe. Tutto serve per giustificare la guerra. E' già cominciata la retorica strappalacrime che non è vero rispetto per quegli infelici, ma utilizzo politico-militare del dolore umano. Il dolore delle persone è l'unica cosa vera da rispettare in vicende come questa. Chiedo però in particolare di vigilare sulla cerimonia, che sarà probabilmente religiosa cattolica secondo l'uso nazional-cattolico (incrementato dalla "religione civile" ruiniana-fisichelliana-leghista): vigilate almeno che non ci sia la profanazione armata dell'eucaristia, che non avvengano volgarità come il grido "Folgore!" in c
hiesa (che ci fu nell'ultimo funerale militare), che il celebrante sappia e pensi a ciò che sta facendo, che parli di vangelo e non di patria mangia-figli, e che celebri una messa cristiana, non militare. Preghiamo il Padre della vita e della pace per i due morti e le loro famiglie, e preghiamo anche per luce alle coscienze di chi li ha mandati in quel pozzo di sangue (soprattutto di civili afghani) senza fondo.
Enrico Peyretti


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Giacomo Alessandroni   g.alessandroni at peacelink.it
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