Nave ebraica per Gaza



Gaza: salpata Irene, nave ebraica contro assedio
Lunedì 27 Settembre 2010 09:12 red
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A bordo dell'imbarcazione battente bandiera britannica, partita da Cipro, ci sono una decina di pacifisti ebrei e israeliani che si oppongono al blocco di Gaza attuato dal governo Netanyahu






Roma, 27 settembre 2010 (foto Petros Karadjias - AP dal sito www.washingtonpost.com), Nena News - Procede la navigazione della nave pacifista ebraica "Irene" verso la Striscia di Gaza. Per mesi gli organizzatori di «European Jews for a Just Peace» hanno mantenuto un riserbo strettissimo sul porto da dove sarebbe partita la nave che intende violare il blocco israeliano di Gaza e portare aiuti e solidarieta' alla popolazione palestinese. Ieri pomeriggio all'improvviso è arrivato l'annuncio ufficiale. La "Irene", una imbarcazione a vela, con una decina di pacifisti israeliani ed ebrei con cittadinanza europea e americana, è salpata dal porto di Famagosta (Cipro) per dirigersi verso Gaza. La traversata dovrebbe durare 36 ore e ad attendere a Gaza city la "Irene" c'è l'Ong medica «Gaza Community Mental Health Programme», diretta dal dottor Eyad Sarraj, noto attivista palestinese.

A «guidare» il gruppo di pacifisti ebrei è Yonatan Shapira, un ex pilota di elicotteri dell'aviazione israeliana. A proposito di un possibile arrembaggio israeliano alla "Irene" - lo scorso 31 agosto le forze armate dello Stato ebraico fermarono con la forza in acque internazionali le sei navi della Freedom Flotilla dirette a Gaza e uccisero nove attivisti turchi -, Shapira ha sottolineato che i passeggeri attueranno una resistenza pacifica, non violenta. Miri Weingarten, una portavoce della missione pacifista, ha previsto che l'imbarcazione verra' bloccata dalla Marina militare israeliana quando, questa sera secondo programma, giungera' davanti alle coste di Gaza. Da parte sua il portavoce militare israeliano si e' limitato a definire il viaggio della "Irene" una "provocazione con motivazioni politiche".

Uno degli organizzatori della nave ebraica, Richard Kuper, ha spiegato che l'obiettivo della missione è quello di dimostrare che non tutti gli ebrei sostengono le politiche dei governi israeliani nei confronti dei palestinesi.

Tra i partecipanti vi sono Rami Elhanan, un israeliano che ha perso la figlia in un attentato suicida a Gerusalemme nel 1997. «Quel milione e mezzo di palestinesi di Gaza sono vittime come lo sono io» ha detto ai giornalisti spiegando le ragioni della sua presenza a bordo. Ma anche un sopravvissuto all'Olocausto, Reuven Moshkovitz, di 82 anni, e Carole Angier la biografa di Primo Levi. (red) Nena News

http://www.nena-news.com/?p=3717
"Irene" accerchiata da marina Israele
Martedì 28 Settembre 2010 11:24 red
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La nave ebraica e' diretta a Gaza con l'intenzione di violare il blocco israeliano e di portare aiuti e solidarieta' politica alla popolazione palestinese





Gaza, 28 settembre 2010, Nena News - L'imbarcazione a vela "Irene", piu' nota come la "nave ebraica", e' stata circondata questa mattina da unita' da guerra israeliane a circa 30 km dalla Striscia di Gaza dove intende dirigersi per portare aiuti umanitari e solidarieta' politica alla popolazione palestinese sotto embargo israeliano. Lo ha detto a Nena News, Miri Weingarten, portavoce della missione pacifista.

"L'imbarcazione e' stata circondata da navi della marina militare israeliana che hanno intimato al comandante della "Irene", all'equipaggio e ai passeggeri di dirigersi verso (il porto israeliano) di Ashdod o (quello egiziano di) El Arish per consegnare gli aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese", ha detto Weingarten. "E' intenzione di tutti coloro che sono a bordo della "Irene" di rispondere negativamente e di proseguire la navigazione", ha aggiunto la portavoce.

Alla nave ebraica quindi potrebbe non andare meglio delle sei navi della Freedom Flotilla dirette a Gaza, bloccate il 31 maggio in acque internazionali - in quell'occasione commando israeliani uccisero nove passeggeri della nave turca «Mavi Marmara» scatenando una grave crisi internazionale e nelle relazioni tra Tel Aviv e Ankara - e della Rachel Corrie, intercettata qualche giorno dopo.E' improbabile che Israele usi di nuovo il massimo della forza per impedire la violazione del blocco navale che attua di fronte a Gaza. Tuttavia il portavoce militare a Tel Aviv ha descritto il viaggio della «Irene» come una "provocazione con motivazioni politiche" lasciando intendere che comunque verra' fermata. In ogni caso i passeggeri e l'equipaggio hanno detto gia' prima di salpare domenica dal porto di Famagosta (Cipro del Nord) che non opporranno alcuna forma di resistenza attiva ad un eventuale arrembaggio israeliano.

Ad attendere a Gaza city la nave ebraica c'è l'Ong palestinese «Gaza Community Mental Health Programme», diretta dal dottor Eyad Sarraj. Tra i passeggeri, una decina in tutto, vi sono Rami Elhanan, un israeliano che ha perso la figlia in un attentato suicida a Gerusalemme nel 1997 - «Quel milione e mezzo di palestinesi di Gaza sono vittime come lo sono io» ha detto Elhanan ai giornalisti prima di salire a bordo - un sopravvissuto all'Olocausto, Reuven Moshkovitz, di 82 anni, e Carole Angier stimata biografa di Primo Levi. A «guidare» il gruppo è Yonatan Shapira, un ex pilota di elicotteri dell'aviazione israeliana nonché uno dei refusenik più noti. (red) Nena News

http://www.nena-news.com/?p=3763

Da www.rete-eco.it

La Marina israeliana abborda la barca con i pacifisti ebrei e la dirotta verso il porto di Ashdod
Scritto il 2010-09-28 in News


Al-Quds (Gerusalemme) - Psnews.ps - Quds Press. La barca Irene, che trasporta aiuti per la popolazione assediata della Striscia di Gaza, è stata circondata e abbordata dalla Marina israeliana.

Lo ha annunciato questa mattina la tv satellitare 'al-Jazeera'.

La barca a vela, lunga 10 metri, era diretta a Gaza con l'obiettivo di rompere l'embargo imposto dallo Stato ebraico alla Striscia di Gaza.

Un commando della Marina israeliana è saltato a bordo. Al momento non si registrano feriti né scontri. I militari hanno assunto il controllo dell'imbarcazione che è ora diretta verso il porto di Ashdod.

Essa trasporta anche vari attivisti per la pace israeliani, perciò il ministero degli Esteri di Israele aveva dichiarato che il governo era fermamente intenzionato ad impedire loro di rompere l'embargo, seppur simbolicamente.

Prima dell'arrembaggio, Igal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri, aveva affermato: "Stiamo stabilendo un contatto con coloro che si trovano sulla nave, per chiedere dove sono diretti, ma se risponderanno 'Gaza' gli diremo che ciò è proibito. Se persisteranno nel voler entrare nella zona proibita - a una distanza di 20 miglia marittime dalla costa - verranno fermati e condotti al porto di Ashdod, oppure verrà concesso loro di andare verso il porto egiziano di el-'Arish, se lo desiderano".

Sette pacifisti ebrei degli Stati Uniti, dell'Europa e di Israele sono partiti domenica scorsa da Famagosta (Cipro del Nord) a bordo di una piccola barca a vela, "Irene", battente bandiera britannica, con l'arrivo a Gaza previsto per oggi.

Gli attivisti avevano spiegato che avrebbero opposto una resistenza nonviolenta nel caso in cui i militari israeliani fossero saliti sulla nave. Jonathan Shapira, ex ufficiale israeliano, aveva dichiarato che la linea da seguire era infatti quella della non violenza.

Quest'iniziativa, costata 23.500 euro, è stata finanziata da ebrei europei membri dell'organizzazione "European Jews for a just peace".

La barca trasportava libri, giocattoli, strumenti per la pesca e medicine.

Da www.infopal.it
Allegato Rimosso
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